ANNEGAMENTO e SHOCK

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ANNEGAMENTO
L’ annegamento è uno stato di asfissia acuta di
tipo occlusivo, che provoca una ridotta
ossigenazione del sangue fino alla anossia che
a livello cerebrale è la causa dell’arresto
respiratorio.
Classificazione delle cause di annegamento:
ANNEGAMENTO DA INALAZIONE D’ACQUA
INNONDAZIONE BRONCO-ALVEOLARE
80-90% dei casi
LARINGOSPASMO con scarsa aspirazione di liquido
10-20% dei casi
L’annegamento da inalazione d’acqua causa un
primitivo arresto respiratorio a cui segue
l’arresto cardiaco.
ANNEGATO BLU
La vittima appare subito francamente
cianotica
ANNEGAMENTO DA IDROCUZIONE
E’ chiamato anche WATER SHOCK.
Subito dopo l’entrata in acqua si determina una
improvvisa e brusca perdita di coscienza
(sincope) con un primitivo arresto cardiaco e
contemporaneo
o
successivo
arresto
respiratorio.
La vittima appare pallida
per il primitivo arresto cardiaco.
Solo in un secondo tempo subentra la cianosi.
ANNEGATO PALLIDO
La SINCOPE, primitiva manifestazione della
idrocuzione pùo essere scatenata da fattori
diversi:
 FATTORE TRAUMATICO
 FATTORE TERMICO
 FATTORE ALLERGICO
 FATTORE DIGESTIVO
Fasi dell’annegamento:
 AGITAZIONE
 APNEA INVOLONTARIA
provocata dalla chiusura della glottide a
contatto con l’acqua inalata.
 PERDITA DI COSCIENZA
provocata dallo stato ipossico. Gasping o arresto
respiratorio.
 CONVULSIONI IPOSSICHE
per il grave deficit di ossigeno del cervello.
Cianosi.
 MORTE CLINICA
Arresto cardio-respiratorio, midriasi areattiva.
La vittima di annegamento
ACQUASTRESS
L’annegato non ha inalato acqua;
è spaurito, tachipnoico e tachicardico.
Va convenientemente rassicurato e riscaldato,
ad ogni modo va ricoverato in ospedale
per un periodo di osservazione di almeno 24 ore.
IPOSSIA MODERATA
Il soccorso è stato tempestivo, ma l’acqua è
entrata nelle vie respiratorie.
La vittima è cosciente, presenta tosse
violenta, tachicardia e, all’auscultazione,
qualche rantolo alle basi.
La somministrazione di ossigeno va iniziata al
più presto e la vittima deve essere
trasferita in terapia intensiva per il
controllo della funzionalità respiratoria:
lesioni polmonari possono manifestarsi
anche ad ore di distanza dall’episodio.
IPOSSIA GRAVE
L’annegato è obnubilato od in coma,
tachicardico ed ipoteso, dispnoico con
cianosi di entità variabile, tosse con
emissione di escreato schiumoso e presenza
di rumori umidi su tutto l’ambito polmonare.
E’ necessario il ricorso all’intubazione ed alla
ventilazione con ossigeno puro.
ANOSSIA
Il quadro è quello dell’arresto
cardio-circolatorio da asfissia:
cianosi livida, coma, mancanza di polso
e respiro. Si deve precedere all’ RCP.
SHOCK
Stato di ipoperfusione tessutale generalizzato,
causato da una marcata caduta pressoria.
Tende ad autoamplificarsi fino a diventare
irreversibile.
Cause:
 SHOCK IPOVOLEMICO (emorragia)
 SHOCK CARDIOGENO (IMA, aritmie)
 SHOCK TOSSICO (shock anafilattico)
 SHOCK NEUROGENO (traumi cranici)
Diagnosi
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•
•
•
Tachicardia
Ipotensione arteriosa
Alterazione dello stato di coscienza
Cute pallida e fredda
(emorragia, dolore toracico….)
Cosa fare
 Monitorare i parametri vitali:
polso, pressione, respiro, stato di coscienza
 Sostenere le funzioni vitali:
respirazione artificiale, MCE, tamponamento
dell’emorragia
 Posizione antishock
 Somministrare ossigeno
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