Teoria della “vita cerebrale”

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Statuto etico e giuridico
della vita nascente (embrione feto)

Sperimentazione scientifica
 Riserva di cellule staminali
 Aborto
 Responsabilità verso il non ancora nato (danno
da procreazione – diagnosi preimpianto o
prenatale)
Clonazione terapeutica

Che cos’è: a differenza della clonazione riproduttiva, non prevede lo
sviluppo embrionale al di là dei primi stadi, corrispondenti a quelli che
precedono l’impianto dell’embrione nell'utero.

Scopo: è ricavare da questi primissimi stadi di sviluppo embrionale delle
cellule staminali da coltivare in vitro, al fine di sviluppare tessuti utili per la
terapia di molte patologie.

Come avviene: cellule uovo private del loro nucleo sono state inoculate
con il nucleo prelevato da fibroblasti o con cellule del cumulo di un
donatore e quindi esposte a una miscela di sostanze chimiche e di fattori di
crescita che le attivano e le inducono a dividersi. Alcune di queste si sono
divise fino ad arrivare a 4-6 cellule.
Legge 40\2004
ART. 1. (Finalità).
1. Al fine di favorire la soluzione dei problemi riproduttivi
derivanti dalla sterilità o dalla infertilità umana è
consentito il ricorso alla procreazione medicalmente
assistita, alle condizioni e secondo le modalità previste
dalla presente legge, che assicura i diritti di tutti i soggetti
coinvolti, compreso il concepito.
LIMITI AVANZAMENTO
RICERCHE SCIENTIFICHE e
APPLICAZIONI SCIENTIFICHE
sulla VITA UMANA sin dall’inizio
COME È L’EMBRIONE UMANO?
CHI È L’EMBRIONE UMANO?
COME LO DOBBIAMO
TRATTARE?
Interrogativo preliminare
(Piano fattuale)
Com’è l’embrione umano?
(biologia, genetica, embriologia)
Se si parte da una considerazione di ordine
epistemologico già sulla base dei dati che la
scienza ci offre è possibile riconoscere
l’embrione (sin dallo stadio zigotico
unicellulare) come un ORGANISMO che
contiene in sé intrinsecamente tutte le
informazioni genetiche-individuali specifiche
orientate alla formazione di un organismo
completo.
EMBRIONE UMANO è già a tutti
gli effetti un INDIVIDUO
AUTONOMO che inizia dal
concepimento il suo ciclo vitale …..
Nonostante ciò già su questo piano si
presentano delle controversie
concettuali che danno luogo a diverse
TEORIE
LINEA EMPIRISTA
Conoscenza = dato fattuale conoscibile dalla
scienza sperimentale
↓
Non è possibile leggere alcuna rilevanza
antropologica (identità personale) né etica né
giuridica
Entro … tale
ORIZZONTE EPISTEMOLOGICO
Teorie che escludono la soggettività personale
all’embrione umano.
Embrione
= cellula appartenente alla specie umana ma non
è ancora soggetto: lo diviene in qualche
momento di sviluppo successivo
Propongono
DIVERSI CONFINI
DELL’INIZIO DELLA PERSONA
posticipati rispetto
ALL’INIZIO BIOLOGICO DELLA
VITA DELL’ESSERE UMANO
Quali confini iniziali della soggetto/persona?
1) Singamia (“ootide”): 24 ore
2) Annidamento (“blastocisti”): 5-7 o 14 gg.
3) Formazione della stria primitiva (“embrione” –
“individuo”): 14 g.
4) Teoria utilitarista: formazione del sistema nervoso: 8 sett.
5) Visione razionalista: formazione della corteccia cerebrale:
20-28 sett.
6) Acquisizione di autonomia, autocoscienza,
autodeterminazione
Un esempio le leggi sull’aborto

Quickening movimenti del feto (dopo il primo trimestre di
gravidanza)

Stati Uniti può essere limitato solo dal terzo mese

Cina senza vincoli fino al I trimestre

Giappone entro 28 settimana

Francia entro 10 settimane

Regno Unito e India senza limiti a priori

Italia 90 giorni (artt. 4 e 5) oltre art. 6

Germania simile all’Italia
1) Singamia
Gli autori che fanno rif. alla teoria della singamia
si appellano al fatto che la fecondazione non è
un evento semplice, istantaneo e statico, ma un
processo dinamico e complesso che si svolge
nel tempo (tra le 18 e le 35 ore), dal momento
della
penetrazione
dello
spermatozoo
nell’ovulo sino allo stadio di singamia (ossia il
momento della completa fusione di tutti i
cromosomi delle cellule germinali)
L’essere umano non è già biogeneticamente costituito al momento
della penetrazione del gamete
maschile nel gamete femminile: può
essere considerato SOGGETTO solo
dal momento della singamia
(fusione di gameti e dei pronuclei,
“anfimissi”)
C. Flamigni
Definisce lo zigote nello stadio presingamico
come “ootide”: perché – sec. Flamigni – un
ovocita fertilizzato allo stadio pronucleare non
è ancora un nulla perché non è rintracciabile
quell’unità biologica che costituisce un nuovo
essere vivente
Il congelamento di ootidi non sarebbe in
contrasto con la legge 40
Contro la teoria della singamia
“Stratagemma verbale” (A. Serra):
La fertilizzazione non è un momento ma un
processo complesso (che si svolge nel
tempo dal momento della penetrazione
dello spermatozoo nell’ovulo sino allo
stadio di singamia)
Contro la teoria della singamia:
Infatti, al momento della penetrazione dello
spermatozoo nell’ovulo le membrane delle
rispettive cellule si aprono e mettono in
comune il materiale genetico, iniziando una
intensa attività di mescolanza e di
interazione.
Dunque, la singamia non costituirebbe nulla di
nuovo (per quanto attiene la strutturazione
genetica); bensì sarebbe una mera
giustapposizione di materiale genetico già
esistente e pre-determinato
La penetrazione dello spermatozoo è l’“evento”
iniziale del “processo” vitale umano continuo:
l’inizio della vita dell’essere o organismo
umano come un tutto.
L’incontro e la stretta interazione dei due gameti
umani costituisce l’identità biogenetica
dell’essere umano, radicalmente nuova, unica
e irripetibile che subisce cambiamenti
quantitativi ma non trasformazioni sostanziali
qualitative durante lo sviluppo diacronico.
2) Annidamento dell’embrione
E’ necessario aspettare l’impianto dell’embrione
nella parete uterina perché prima dell’impianto
l’embrione è un mero insieme di cellule
Questo momento per alcuni individuato tra il 5° e
il 7° giorno dalla fecondazione, momento in cui
ha inizio la prima fase dell’impianto detto anche
annidamento della blastocisti; per altri al 14°
giorno,
momento
del
completamento
dell’impianto.
Dopo l’impianto:
si costituisce
L’ESSERE UMANO
RELAZIONATO
Teoria dell’impianto:
ARGOMENTI:
Biologico: si sostiene che l’identità genetica dello zigote
benché necessaria, non è anche sufficiente a dirigerne lo
sviluppo (è necessaria anche l’informazione extrazigotica
proveniente dalla madre).
Filosofico: si sostiene che la relazione costituisce la persona
per cui l’impianto è il momento a partire si può parlare
dell’embrione come soggetto (antropologia della
parola/personalismo dialogico: cfr. F. APEL)
Antropologia della parola/
Personalismo dialogico:
Per accertare il carattere personale è necessaria
la presenza di una rete di relazioni attive o
passive che legano un individuo agli altri
Contro la teoria dell’impianto:
In risposta all’argomento di carattere biologico:
a) L’“autonomia” dell’embrione va intesa come capacità
di autodirigere il proprio processo vitale, non come
totale indipendenza dall’esterno: l’embrione umano
ha in sé il principio costitutivo del proprio essere,
pur dipendendo “estrinsecamente” dall’ambiente
esterno.
b) Inoltre, già prima dell’impianto si instaura una
relazione biochimica tra l’embrione e la madre
In risposta all’argomento di carattere filosofico:
a) La relazione per quanto importante ai fini
della definizione identitaria non “costituisce”
biologicamente e ontologicamente l’essere
dell’embrione, bensì
ne
“presuppone”
l’esistenza
Già
nella
FASE
PREIMPIANTATORIA il genoma dello
zigote ha la forza di orientare in
modo autosufficiente lo SVILUPPO
in una certa direzione: la relazione
con la madre è una delle tante
relazioni estrinseche che garantisce le
condizioni di sviluppo.
3) Teoria del 14° giorno
La formazione della stria primitiva (“Gatrulazione”)
Per alcuni autori il concetto d’”invividualità” (intesa in
senso d’”indivisione”) non è predicabile fino al 14°
giorno dopo la fecondazione. La ragione principale
adottata si richiama ai fenomeni della gemellazione
monozigotica
e
della
fusione
chimerica
(separazione/compattazione delle cellule germinali)
E’ la soglia oltre la quale è vietata la sperimentazione
per il rapporto Warnock (legislazione inglese)
La teoria del 14° giorno:
Secondo questa teoria dalla fecondazione fino al
14° g. è possibile risalire all’identità genetica
ma non all’identità individuale dato che
potrebbe darsi la possibilità che un individuo
divenga due individui e due individui
divengano uno.
L’embrione prima del 14° giorno
non ha individualità, essendo
l’individuo “indiviso in sé” (è
semmai un “pre-embrione”, un
“ammasso” di cellule o organismi
unicellulari in contatto, racchiusi
nella zona pellucida)
Contro la teoria del 14° giorno:
Argomento: un individuo può dare origine
a (o anche, produrre) più individui,
senza perdere la propria individualità
originaria (una sorta di gemellanza
cronologicamente posticipata, anziché
istantanea; es. la riproduzione agamica
per gemmazione: le piante si
riproducono separando una gemma che
darà origine ad una nuova pianta).
4) Formazione del sistema nervoso
centrale
L’embrione diventa persona solo al
momento della formazione de SNC
(rilevazione elettrica del funzionamento,
coordinamento
dell’organismo:
formazione dei primi circuiti neuronali
8° settimana) come condizione della
possibilità
della
percezione
del
piacere/dolore.
Teoria utilitarista
INIZIO DELLA PERSONA =
INIZIO DELLA SENSITIVITA’
(intesa come la capacità percettiva di
desiderare e preferire la
massimizzazione del piacere e la
minimizzazione del dolore)
NON SONO PERSONE:
a) I soggetti che non sono dotati di percettività
(embrioni prima dell’8° sett.)
a) Tutti quei soggetti che pur essendo dotati di
percettività soffrono troppo o fanno soffrire
troppo gli altri: la loro vita non consentirebbe
di massimizzare il piacere proprio e/o altrui,
non meriterebbe, dunque, neanche di essere
vissuta
SONO PERSONE:
Gli animali perché la capacità di provare piacere
e dolore riguarda anche loro. Singer P. cita ciò
che Bentham dice di essi: “Il problema non è
possono ragionare? E neppure “possono
parlare?”, ma “possono soffrire?”
(Cfr. P. SINGER postula una continuità tra esseri
umani ed animali: quello che conta per
valutare le differenze che ci sono tra esseri di
specie diverse è la quantità di dolore
arrecato”).
Liceità di interventi su:
 esseri senzienti che non provano piacere
(presente/futuro; in riferimento a sé e agli altri
es. feti malformati)
esseri senzienti che provano piacere, purché
indolori (es. feti)
Liceità dell’uccisione di essere senziente
infelice se la perdita è controbilanciata da
esistenza futura di altro essere con vita
piacevole (es. feti)
Obiezioni alla teoria utilitarista:
1. Non possiamo misurare il nostro piacere o
dolore, né quello degli altri in maniera
oggettiva.
2. L’eliminazione del dolore non equivale a
eliminazione della sofferenza.
3. La vita non è un bene sostituibile
5) Formazione
della corteccia cerebrale
Fa riferimento alla formazione della
corteccia cerebrale quale condizione di
possibilità per l’esercizio della funzione
razionale
Indispensabile
(in
senso
minimale)
l’accertamento della presenza delle condizioni
neurologiche che consentano lo sviluppo
organico dell’intelligenza
(connessione tra corteccia e talamo e inizio della
funzione sinaptica del cervello 20-28 settimane)
E’ la tesi sostenuta dai:
a) Teorici del parallelismo “morte
cerebrale” e “vita cerebrale”
b)Teorici dell’ “emergentismo”
Teoria della “vita cerebrale”
 “Parallelismo”:
così come si considera
“morto” l’essere umano nel momento in
cui si rileva la cessazione dell’attività
cerebrale, allo stesso modo si deve
considerare “vivo” l’essere umano
quando si verifica la presenza della stessa
attività
Obiezioni alla teoria del parallelismo
della “vita cerebrale” – “morte cerebrale”:
In realtà tra vita e morte non vi può essere alcuna
corrispondenza speculare sia sul piano concettuale
che su quello empirico:
sul piano concettuale:
la morte è la negazione della vita (opposizione
dialettica)
sul piano empirico:
la morte è la cessazione, anche immediata, sempre
permanente e irreversibile, disordinata, disgregante e
patologica, dell’unità dell’organismo, mentre l’inizio
dell’attività cerebrale è caratterizzata dall’aumento
sempre progressivo, continuo e ordinato (in genere,
non patologico) di un’interrelazione neurologica
Teoria dell’ “emergentismo”: olismo
Rientrano all’interno della teoria materialistica, che, in
opposizione al riduzionismo (che pretende di ridurre
il complesso a parti semplici), ritiene che dalla
combinazioni di più parti possano comparire, o
meglio, “emergere” proprietà nuove, trascendenti e
qualitativamente
diverse,
ossia
irriducibili
quantitativamente alla somma delle parti materiali
che le compongono
(la mente e la coscienza sono le proprietà emergenti dal
livello della realtà fisica della corteccia)
Obiezioni alla teoria emergentista:
a) E’ difficile spiegare come “emerga” la coscienza
dalla materia: infatti, all’interno di una prospettiva
materialistica possono esistere solo differenze
quantitative, cioè diversi livelli di complessità di
sistemi fisico-chimici della materia e non si spiega,
dunque, come un diverso livello di organizzazione
della materia possa costituire un salto qualitativo.
b) Si verificherebbe un paradosso: la coscienza (o, in
senso lato, la razionalità) sarebbe al tempo stesso una
proprietà materiale, ma non riducibile alla materia
6) IMPRESCINDIBILITA’ DELLA
RAGIONE
Intesa quale esercizio effettivo (in senso
massimale), per la definizione della
persona.
Persona = fase post-natale, al momento
dell’acquisizione dell’autocoscienza
Cfr. Engelhardt
RAZIONALISMO ED UTILITARISMO:
TEORIE FUNZIONALISTE
Non tutti gli esseri umani sono persone e
non tutte le persone sono esseri umani
A) I feti e gli infanti (fino al momento
dell’autocoscienza
e
dell’assunzione
di
responsabilità morali) non sono persone per cui ci
saranno circostanze in cui sarà opportuno che li si
lasci morire
B) Intelligenze artificiali – in una prospettiva futuribile
– possono essere considerate persone.
Teorie criticate
La
presenza
di
una
FUNZIONE
(sensitiva/intellettiva/autocosciente o volitiva)
o la presenza delle condizioni per il suo
esercizio, presuppone l’esistenza di un
soggetto
LE FUNZIONI NON SONO “IL” SOGGETTO,
semmai SONO “DEL” SOGGETTO
L’osservazione biologica del corpo umano ci
mostra la NECESSITA’ di superare la
spiegazione scientista.
Il corpo umano, sin dallo stadio unicellulare, è un organismo
umano, ossia un essere vivente della specie umana con un
sistema unico, integrato e organizzato che contiene in sé
intrinsecamente tutte le informazioni genetiche, individuali e
specifiche, orientate teleologicamente e autonomamente
all’attuazione del corpo nella sua completezza, nelle diverse
fasi dello sviluppo continuo, graduale, coordinato.
C’è un’EVOLUZIONE
ININTERROTTA, di progressiva
complessificazione, una
REGOLARITÀ ORIENTATA
all’attuazione del corpo non c’è
causalità accidentale né serialità
causale.
Per spiegare il fenomeno visibile
↓
Postulare filosoficamente
UN PRINCIPIO DI UNIFICAZIONE
ORGANICA e di ORGANIZZAZIONE
DINAMICA PERMANENTE
Come dobbiamo trattare
la vita umana nascente?
1) SCIENTISMO/FUNZIONALISMO:
nascituro ha dignità estrinseca: contingente, variabile
(dovere: atto di volontà)
2) PERSONALISMO - DIRITTI UMANI:
nascituro ha dignità intrinseca: necessaria, invariabile
SCIENTISMO/FUNZIONALISMO:
Nascituro:
oggetto del diritto/non soggetto di diritto
→ diritti “deboli”; “prima facie”
PERSONALISMO - DIRITTI UMANI:
Nascituro:
soggetto di diritto
→ diritti “forti” (“diritto a vivere”)
Permissiva:
 Lecita produzione di embrioni a scopo
sperimentale, commercializzazione
 Lecita sperimentazione solo su embrioni in
abbandono, non impiantabili
Conservatrice:
 Illecita la sperimentazione non terapeutica
 Lecita solo sperimentazione terapeutica
HABERMAS
Libertà =l’origine non aggirabile delle mie azioni e delle mie pretese
importanza del poter essere se stessi
Diritto a un patrimonio genetico non modificato artificialmente
Importanza della funzione simbolica che la tutela degli embrioni
umani rivestirebbe per tutti coloro che non possono difendere se
stessi né argomentare in prima persona
Ogni applicazione ristretta del concetto di dignità umana rimette la
tutela e la dignità dell’embrione a un bilanciamento di beni che
spalanca le porte alla strumentalizzazione della vita umana
Habermas
Moralità = autoaffermazione di una comprensione etica del genere
Sarebbe inquietante se venisse meno il confine tra la natura che
noi siamo e la dotazione organica che noi ci diamo
Identità
Libertà
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