http://www.mondoapi.it/ L`ape: Un ape su di un fiore, come ne

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L'ape:
Un ape su di un fiore, come ne vediamo
tante, ma molto spesso la nostra
conoscenza di questo meraviglioso
insetto si ferma qui.
Seguiamo quindi quest'ape fino a casa
per conoscerne la sua vita e scoprire i
suoi segreti.
L'arnia:
L'ape è un insetto sociale, e vive in una
colonia chiamata alveare, l'apicoltore
offre alle api, in cambio dei loro prodotti,
una casa, l'arnia.
Davanti al predellino:
L'ingresso di un'arnia, il predellino, come
una pista di atterraggio accoglie le api di
ritorno dal raccolto. Entriamo anche noi
nell'alveare.....
I favi:
La vita dell'alveare su svolge tutta sui
favi. Essi sono costruiti interamente dalle
api con una sostanza da loro secreta
chiamata cera.
Sono disposti in senso verticale paralleli
l'uno all'altro e distano tra di loro giusto
lo spazio per permettere il passaggio di
due api.
Il favo:
Il favo è formato da centinaia di cellette
esagonali che servono per accogliere le
uova e le larve, la covata, disposta nella
parte centrale del favo, il miele ed il
polline nelle zone superiori e laterali.
Possiamo anche individuare l'ape regina
al centro del favo, andiamo ora a
conoscere in dettaglio i componenti di
questa grande famiglia.
L'ape regina:
La regina è l'unica femmina fertile, si
distingue dalle operaie per l'addome più
lungo e voluminoso. Il suo compito è
quello di deporre le uova. Può vivere fino
a 4 o 5 anni
Il fuco:
Il fuco è il maschio e non possiede il
pungiglione. Il suo compito è quello di
fecondare la regina, vive all'incirca una
stagione.
L'ape operaia:
L'operaia è una femmina sterile.
Nell'alveare ne possiamo contare qualche
decina di migliaia. Il suo corpo è
estremamente versatile infatti essa
compie nell'arco della sua vita tutti i
lavori necessari nell'alveare.
Vive circa 40 giorni d'estate, sopravvive
all'inverno durante la brutta stagione.
La regina controlla la celletta:
La regina controlla che la celletta sia
pulita e adatta per ospitarvi un uovo.
Ne controlla anche le dimensioni, infatti
deporrà un uovo fecondato nelle celle di
dimensioni normali e un uovo non
fecondato nelle celle più grandi; il primo
darà origine ad una femmina il secondo
ad un maschio.
La regina depone un uovo:
Introducendo l'addome nella cella la
regina vi depone un uovo. Nel pieno
della buona stagione essa ne può
deporre fino a duemila in un giorno.
L'uovo e la larva appena nata:
L'uovo si schiude dopo tre giorni e ne
nasce una piccola larva. Li vediamo
entrambi in queste celle con una parete
trasparente.
Uova e larve di varie età:
La larva durante la sua crescita cambia
cinque volte (muta) la cuticola esterna.
Le nutrici alimentano le giovani
larve:
Le larve dell'ape operaia vengono nutrite
per i primi tre giorni con la gelatina reale
e poi con polline e miele.
La pappa reale viene secreta dalle
ghiandole ipofaringee e mandibolari delle
api nutrici.
La larva:
All'ottavo giorno dalla deposizione
dell'uovo, la pupa è ormai matura, essa
per tutto questo tempo ha trattenuto gli
escrementi per non sporcare la sua
celletta. (si noti la macchia giallognola
nel corpo della larva)
Le cellette vengono opercolate:
Le cellette delle larve mature vengono
ora sigillate con un tappo di cera detto
opercolo.
La propupa:
La larva in questo stadio (10° giorno) ha
espulso gli escrementi ed è pronta a
subire la quinta e ultima muta. Inizia ora
la metamorfosi del corpo della larva in
quello dell'ape adulta.
La pupa:
Tra l'11° e il 12° giorno la pelle della
larva si rompe scoprendo la pupa,
all'interno di essa i tessuti della larva si
trasformano in ape.
La pupa al 16° giorno:
La regina è l'unica femmina fertile, si
distingue dalle operaie per l'addome più
lungo e voluminoso. Il suo compito è
quello di deporre le uova. Può vivere fino
a 4 o 5 anni
La giovane operaia si libera della
pelle pupale:
Al 20° giorno l'operaia è ormai pronta e
si libera dalla pelle pupale sfregandosi
contro le pareti della cella.
Sfarfalla l'ape operaia:
Dopo 21 giorni dalla deposizione
dell'uovo la giovane ape rompe con le
mandibole l'opercolo....
Sfarfalla l'ape operaia:
.... per uscire finalmente dalla celletta.
(sfarfalla).
L'operaia appena sfarfallata:
L'operaia si concede qualche tempo di
riposo per lasciar asciugare i suoi
tegumenti.
Nell'arco della sua vita assumerà tutti i
ruoli necessari al buon andamento della
colonia.
La pulizia delle cellette:
Questo è uno dei primi lavori che
svolgono le giovani operaie:
le cellette devono essere perfettamente
pulite per accogliere la covata, il polline
e il miele.
Le ancelle della regina:
La regina viene nutrita e pulita dalle
operaie: nel continuo contatto con le sue
nutrici essa trasmette i suoi messaggi
chimici in tutto l'alveare. (feromoni)
Le api nutrici:
Dal terzo al settimo giorno di vita
l'operaia si dedica alla nutrizione delle
larve.
L'ape magazziniera:
Le operaie ricevono il nettare dalle
bottinatrici, lo trasformano in miele e lo
immagazzinano nei favi; quando
raggiunge la giusta maturazione sigillano
le cellette.
La trofallassi:
Viene detta trofallassi lo scambio di cibo
tra le api.
In questo modo vengono scambiati
anche i messaggi chimici che regolano la
vita dell'alveare
La pulizia
dell'alveare:
L'interno dell'arnia
viene tenuto pulito
dalle api spazzine
che provvedono a
trasportare al di fuori
le scorie.
In questa foto una
farfalla, troppo
grossa per essere
trasportata fuori dalle
operaie, è stata
imbalsamata con il
propoli.
Costruzione di un
nuovo favo::
Intorno al 16 giorno
di vita le operaie di
dedicano alla
costruzione dei favi.
La cera viene secreta
dalle ghiandole
ceripare poste sotto
l'addome.
Le api
architetto:
Le operaie
formano
con i loro
corpi una
specie di
impalcatura
che servirà
da guida
per la
costruzione
del nuovo
favo.
L'ape ventilatrice::
Nelle giornate calde le operaie creano,
con il battito delle loro ali, un flusso
d'aria fresca proveniente dall'esterno per
regolare la temperatura interna
dell'alveare.
L'ape ventilatr ice:
Ventilando sopra i favi, le operaie
favoriscono la maturazione del miele
permettendo l'evaporazione dell'umidità
in eccesso.
I primi voli di orientamento::
Intorno al 18°, 20° giiorno di vita
l'operaia iniza ad esplorare i dintorni
dell'alveare.
L'ape guardiana::
Sul predellino la guardiana controlla che
nessun intruso entri nell'alveare.
Essa è disposta a sacrificare la propria
vita per il bene della colonia.
Le guardiane lottano con
un'intrusa::
A volte, nei periodi di scarso raccolto,
anche le api di un'altra colonia possono
diventare nemiche, esse sono dette
saccheggiatrici.
L'ape bottinatrice::
L'operaia svolgerà dal 20° giorno circa
sino al termine della sua breve vita, il
compito più bello e più duro: la
bottinatrice.
L'ape bottinatrice::
E' questa l'ape che ha il compito di
raccogliere all'esterno il necessario per la
vita dell'alveare: acqua, nettare, polline
e propoli.
La raccolta dell'acqua:
La bottinatrice raccoglie l'acqua su di un
abbeveratoio costruito dall'apicoltore.
La raccolta del nettare:
Il nettare viene "succhiato" con la ligula
dal calice dei fiori. Per essere
immagazzinato nella "sacca melaria" e
trasportato all'alveare.
La raccolta del polline:
Il polline viene raccolto dall'ape sugli
stami, la parte maschile dei fiori,
utilizzando le mandibole. Per poi
impacchettato e trasportato sulle setole
delle zampe posteriori dette "cestelle".
La raccolta della melata:
Le bottinatrici raccolgono sulle foglie
delle piante, le secrezioni zuccherine
prodotte da alcune specie di insetti. Si
tratta della melata.
Rientro al nido:
La bottinatrice rientra all'alveare con il
suo prezioso carico.
La deposizione del polline:
La bottinatrice cerca una celletta dove
depositare il polline.
La trofallassi:
La bottinatrice cede il nettare all'ape
magazziniera per essere subito pronta
per un nuovo viaggio.
La danza:
Per comunicare alle compagne la
direzione e la distanza della fonte di
nettare la bottinatrice utilizza una
particolare danza.
L'impollinazione:
Tra le api ed i fiori c'è un patto
simbiotico: in cambio di nettare e polline
le api favoriscono l'impollinazione
incrociata delle piante.
I pericoli:
Dietro ad ogni fiore
può nascondersi un
pericolo: un ragno ha
catturato l'ape nella
sua tela.
Sui fiori:
La bottinatrice conclude la sua vita sui
fiori, migliaia di viaggi per donarci una
goccia di miele.
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