POLICY PRACTICE - Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale

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Policy Practice e servizio sociale
Annamaria Campanini
Università Milano Bicocca
Il Servizio Sociale e la Global Agenda
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Come ci interroga il documento
delle tre organizzazioni
internazionali?
In quale direzione ci spinge a
ripensare al ruolo professionale?
Policy Practice nel social work
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Si definisce Policy Practice l'utilizzo
di competenze per proporre e
cambiare le politiche sociali al fine
di raggiungere l'obiettivo della
giustizia sociale, anche sotto il
profilo economico
Policy Practice - definizione
Gli sforzi per cambiare le politiche nel
contesto legislativo, di
un'organizzazione o della comunità,
attraverso la creazione di nuove
politiche, il sostegno di quelle già in
essere, o l'opposizione ad iniziative
altrui che siano contrarie ai principi
e ai valori del servizio sociale.
Policy Practice nel social work
L'impegno etico del servizio sociale a
realizzare la giustizia sociale è la
premessa che orienta il mandato
professionale verso l'adozione della
policy practice, come un elemento
costituivo della pratica
professionale quotidiana
Policy Practice
La Politica non è solo una disciplina
da studiare o un ambito da
comprendere per aiutare l'utente ad
accedere a programmi e risorse,
è un'arena in cui l'assistente sociale
interviene, così come fa con le
persone, le famiglie, le
organizzazioni
Policy Practice nel social work
Essendo un elemento costituivo del
servizio sociale deve essere
sviluppato a tutti i livelli e in tutti i
contesti:
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Locale, regionale, nazionale,
internazionale
Negli interventi a livello micro, meso
e macro
Policy Practice e policy advocay
La policy practice include la social
advocacy, intesa come impegno per
aiutare gruppi senza potere (donne,
bambini, poveri, disabili...) ad
aumentare le proprie risorse e
possibilità.
La social advocay si svolge in nome e
per conto di un target specifico.
Policy Practice e Advocacy
L' advocacy è maggiormente orientata
a cambiare la vita delle persone
favorendo l'accesso alle risorse o
introducendo modifiche nel contesto
di vita
La policy practice è più finalizzata a
modificare le politiche sociali in
senso ampio
Policy Practice
Richiede una serie di attività orientate
a creare, come obiettivo a lungo
termine, un contesto sociale più
giusto per tutte le persone
Policy Practice – Fasi
- Analisi delle politiche per
comprenderne gli obiettivi, le
strategie e il possibile impatto sulle
persone e sulla comunità
- Social Advocacy per ottenere un
cambiamento delle politiche,
interagendo con i policy makers per
influenzare le loro decisioni in
relazione alle proposte a cui si è
interessati
Policy Practice – Fasi
- Costruire alleanze con altri gruppi
per sviluppare intese e coordinare le
strategie e le azioni di advocacy
- Lanciare una campagna, creando
una strategia comune e inviare
messaggi in grado di influenzare non
solo i policy makers ma anche il
pubblico, rispetto al tema su cui si
vuole intervenire
Il servizio sociale in Italia
Il servizio sociale si è sviluppato in
Italia subito dopo la seconda guerra
mondiale
Nel convegno di Tremezzo (1946) si
possono ritrovare I fondamenti
politici del servizio sociale italiano
ll servizio sociale in Italia – gli anni '50
Nonostante alcune interessanti correlazioni
tra il coinvolgimento dei fondatori del
servizio sociale nel movimento
antifascista e la consapevolezza che il
lavoro degli assistenti sociali dovesse
essere orientato a far acquisire
consapevolezza delle cause sociali
sottostanti I problemi, il servizio sociale
sviluppa interventi essenzialmente di tipo
assistenziale
ll servizio sociale in Italia – gli anni '70
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Critica ai metodi del servizio
sociale, da parte di studenti e
professionisti, in modo particolare al
case-work
Forte coinvolgimento politico,
orientato verso l'attivazione della
partecipazione dei cittadini in vista
di un cambiamento generale a
livello strutturale.
ll servizio sociale in Italia – gli anni '70
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Vengono approvate molte leggi nel
settore dei servizi sociali
Gli assistenti sociali producono
servizi sperimentali in diverse aree,
servizi che diventano punto di
riferimento per la costruzione di
politiche scoiali
ll servizio sociale in Italia – gli anni '80
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Una prima fase di consolidamento dei
servizi sociali, organizzati quasi ovunque
su basi territoriale, con un grande
impegno nella costruzione di processi di
integrazione tra I servizi sociali e sanitari
La formazione degli assistenti sociali
entra nell'università e vi è una
regolazione pubblica della professione
ll servizio sociale in Italia – gli anni '90
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Periodo di transizione con la riforme dei
servizi sanitari ('92) e la loro
trasformazione in Aziende, con un
approccio più managerialistico e la
riforma delle autonome locali ('93)
Riorganizzazione delle attività di servizio
sociale
Nuove sfide
ll servizio sociale in Italia – gli anni 2000
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Legge quadro di riforma dei servizi
sociali (328/2000)
Gli assistenti sociali sono
considerati un punto chiave ed un
livello essenziale di assistenza
nell'organizzazione dei servizi
Un modo differente di interpretare il
ruolo politico che aveva
caratterizzato gli anni '70
ll servizio sociale in Italia – un nuovo
scenario
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Il modello di welfare negoziale
Da una logica tradizionale di
governo top-down ad una logica di
governance bottom-up
Un ruolo chiave giocato dalle
famiglie
ll servizio sociale in Italia – La ricerca
La ricerca è stata realizzata attraverso
interviste telefoniche a 1000 assistenti
sociali, esplorando vari aspetti, dalla
motivazione per la scelta degli studi, alla
valutazione del percorso formativo, dal
contesto di lavoro al salario, dalla
valutazione dei cambiamenti che si sono
verificati nei servizi, alla percezione del
ruolo ed alle cause di stress.
C. Facchini (ed.) (2010), “Tra impegno e professione.
Gli assistenti sociali come soggetti del welfare, Il
Mulino Bologna
ll servizio sociale in Italia – La ricerca
Differenti ruoli e funzioni in relazione
alle categorie di utenti ed alle
agenzie
Il trend generale è che più del 40%
delle ore lavorative sono dedicate al
lavoro diretto con/per gli utenti
Solo il 15% delle ore lavorative, sono
spese nel lavoro di comunità,
programmazione e documentazione,
mentre non più del 5% per la
crescita professionale
Servizio sociale in Italia – Aree Critiche
- Esternalizzazione dei servizi sociali,
introduzione dei voucher, i cittadini
visti come consumatori
- Gli assistenti sociali come providers
di pacchetti di servizi standardizzati
e non più come professionisti
dell'aiuto
In questo contesto come si colloca la
policy practice?
I risultati della ricerca fanno
emergere carenza di attenzione e di
impegno verso:
- gli aspetti organizzativi, di ricerca e
valutazione dell'impatto globale del
lavoro svolto o riflessioni ed
elaborazione teorica
- temi connessi ai diritti dei cittadini,
alla giustizia sociale, all'advocacy,
ai cambiamenti strutturali
LA POLICY PRACTICE
E IL CODICE DEONTOLOGICO
Vi sono indicazioni derivanti
dall'Ordine e dal Codice
deontologico:
Supportare e promuovere la
partecipazione nel difendere I diritti
dei cittadini e realizzare il benessere
sociale attraverso diverse forme di
intervento a vari livelli
Indicazioni derivanti dall'Ordine e dal
Codice deontologico
- Nella relazione di aiuto l´assistente
sociale ha il dovere di dare, tenendo
conto delle caratteristiche culturali e
delle capacità di discernimento degli
interessati, la più ampia informazione sui
loro diritti, sui vantaggi, svantaggi,
impegni, risorse, programmi e strumenti
dell´intervento professionale....
L´assistente sociale deve salvaguardare gli
interessi ed i diritti degli utenti e dei
clienti.....
Indicazioni derivanti dall'Ordine e dal
Codice deontologico- nei confronti della
società
L´assistente sociale deve contribuire
a promuovere una cultura della
solidarietà e della sussidiarietà,
favorendo o promuovendo iniziative
di partecipazione volte a costruire
un tessuto sociale accogliente e
rispettoso dei diritti di tutti...
Indicazioni derivanti dall'Ordine e dal
Codice deontologico- nei confronti della
società
L´assistente sociale deve contribuire
a sviluppare negli utenti e nei clienti
la conoscenza e l´esercizio dei
propri diritti-doveri nell´ambito della
collettività e favorire percorsi di
crescita anche collettivi che
sviluppino sinergie e aiutino singoli e
gruppi, soprattutto in situazione di
svantaggio.
Indicazioni derivanti dall'Ordine e dal
Codice deontologico- nei confronti della
società
L´assistente sociale deve contribuire alla
promozione, allo sviluppo e al sostegno di
politiche sociali integrate favorevoli alla
maturazione, emancipazione e
responsabilizzazione sociale e civica di
comunità e gruppi marginali e di
programmi finalizzati al miglioramento
della loro qualità di vita favorendo, ove
necessario, pratiche di mediazione e di
integrazione.
Indicazioni derivanti dall'Ordine e dal
Codice deontologico- nei confronti della
società
L´assistente sociale ha il dovere di porre
all´attenzione delle istituzioni che ne
hanno la responsabilità e della stessa
opinione pubblica situazioni di
deprivazione e gravi stati di disagio non
sufficientemente tutelati, o di iniquità e
ineguaglianza.
Indicazioni derivanti dall'Ordine e dal
Codice deontologico- nei confronti della
società
L´assistente sociale deve conoscere i
soggetti attivi in campo sociale, sia
privati che pubblici, e ricercarne la
collaborazione per obiettivi e azioni
comuni che rispondano in maniera
articolata e differenziata a bisogni
espressi, superando la logica della
risposta assistenzialistica e contribuendo
alla promozione di un sistema di rete
integrato.
Posizioni prese dall'Ordine
- osservazioni sulla politica sociale e
sul libro bianco sul welfare
- critiche ai tagli alle spese di welfare
- partecipazione al tavolo tecnico sui
minori
- posizione sul pacchetto sicurezza
- critiche alla conferenza sulla
famiglia
- posizione sugli immigrati dalla Libia
Discrepanza tra il livello centrale e la
periferia
Le posizioni espresse a livello
nazionale dall'Ordine non sembrano
essere assunte come elemento di
orientamento nella pratica
quotidiana
Manca una consapevolezza e un
dibattito su quanto alcune scelte
operative siano congruenti con la
mission del servizio sociale
Criticità
Non sono state definite
concretamente le competenze
dell'assistente sociale
Le motivazioni all'iscrizione da parte
degli studenti sono orientate da una
visione parziale e distorta del ruolo
professionale
I percorsi formativi sono del tutto
inadeguati a formare un
professionista
Prospettive
Necessità di un rilancio della figura
dell'assistente sociale a tutto tondo
Necessità di un lavoro profondo sulle
motivazioni della scelta nella fase
iniziale del percorso di studi e di
supporto e sostegno al
mantenitmento della motivazione
per contrastare il burn out
attraverso supervisione e
formazione permanente
Prospettive
Necessità di un dibattito ampio sul
ruolo del servizio sociale nella
società
Necessità di presa di posizione
politica a livello globale, europeo,
nazionale e locale
Bibliografia
Campanini A., 2015 Il servizio sociale e le policy practices, in Bassi A., Moro
G., Politiche sociali innovative e diritti di cittadinanza, Franco Angeli,
Milano 2015, pp.101-120
Figueira-McDonough, J. “Policy Practice: The Neglected Side of Social Work
Intervention.” Social Work, 38, no. 2 (1993), 179–188.
Gal J., Weiss-Gal I. (eds), Social Workers influencing Social Policy. An
international Perspective on Policy Practice, Policy Press, Bristol 2014
Jansson, B. Becoming an Effective Policy Advocate:From Policy Practice to
Social Justice. 5th ed. Belmont 2008
Schneider, R., and L. Lester. Social Work Advocacy:A New Framework for
Action. Belmont, CA: Wadsworth/Thomson Learning, 2001.
Segal, E., and S. Bruzuzy, Social Welfare Policy,Programs, and Practice.
Itasca, IL: F.E. Peacock,1998.
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