Programmazione e controllo (generale)

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Programmazione e controllo (generale)
PROF. CLAUDIO MARIO GROSSI
OBIETTIVO DEL CORSO
Il corso si propone di introdurre ai sistemi di programmazione e controllo degli
intermediari finanziari, passando inizialmente da una panoramica dei medesimi con
riguardo alle altre imprese (non finanziarie).
Le ragioni di questa impostazione sono le seguenti:
1. A prescindere dalla collocazione nei piani di studio, la materia presenta una
notevole ampiezza e una contemporanea elevata specificità di argomenti,
rispetto ai soggetti a cui si riferisce.
2. Per le imprese industriali, commerciali e di servizi il tema è vasto ma
relativamente omogeneo, anche in termini di tecnicismi.
3. Per gli intermediari finanziari - che già presentano punti di contatto molto
marginali e generici con le imprese industriali, commerciali e di servizi – le
peculiarità della tematica in funzione dello specifico soggetto sono invece tanto
ampie e profonde quanto lo sono tra le imprese finanziarie e quelle non
finanziarie.
4. Banche, Sim, Sgr, Leasing, Factoring: per tali tipi di imprese, le tematiche
comuni di Pianificazione e Controllo (di seguito P&C) sono poche e limitate
agli aspetti generali della materia; sono invece ampie e profonde le diversità
nelle tecniche applicative e nella capacità di costruzione, lettura ed
interpretazione degli output.
5. A ciò si aggiunge una variabile piuttosto pervasiva per l’attività di P&C negli
intermediari finanziari – del tutto assente per le altre imprese – data da una
normativa secondaria e di vigilanza complesse e vincolanti per l’attività di
controllo della gestione.
6. Infine il corso è tenuto nell’ambito della Facoltà di Scienze Bancarie,
Finanziarie e Assicurative, non della Facoltà di Economia.
Dai punti precedenti si desumono le ragioni per le quali le 35 ore a disposizione
saranno suddivise così:
I PARTE
10 ore dedicate alla Programmazione e Controllo Generale (imprese non
finanziarie).
II PARTE
25 ore dedicate alla Programmazione e Controllo degli Intermediari Finanziari. La
prima parte sarà utile sia per cultura generale, sia per le capacità di confronto con
le realtà finanziarie. La seconda parte è finalizzata a fornire allo studente la cultura
e le competenze specifiche riferibili ai soggetti economici (Intermediari Finanziari)
ai quali la Facoltà stessa è dedicata.
Al termine del corso lo studente:
– conoscerà gli elementi essenziali del sistema di programmazione e controllo di
un’impresa non finanziaria (contabilità direzionale, budget, sistemi di controllo
di gestione e di valutazione);
– avrà appreso più approfonditamente le peculiarità dell’attività di controllo di
gestione dei principali tipi di intermediari finanziari, sia in termini di obblighi
regolamentari, sia in termini di tecniche fondamentali adottate per la
misurazione dei risultati di business, siano essi sezionali che generali.
PROGRAMMA DEL CORSO
OBIETTIVI FORMATIVI CHE LO STUDENTE DOVREBBE AVER RAGGIUNTO PRIMA DI ACCEDERE AL
CORSO.
Prima di accedere al corso lo studente dovrebbe conoscere:
– I processi gestionali tipici delle imprese non finanziarie e come questi vengono
rilevati nel sistema di contabilità generale per poi riflettersi nel bilancio di
esercizio.
– I processi gestionali tipici degli intermediari finanziari (di seguito IF), per lo
meno dei principali tipi di IF (banche, SIM, SGR e SICAV, Società di Leasing,
Società di Factoring) conoscendone altresì la struttura dei bilanci d’esercizio,
poiché si tratta di forme di bilancio specifiche e previste da apposita normativa.
OBIETTIVI FORMATIVI CHE LO STUDENTE DOVREBBE ACQUISIRE NEL CORSO.
I PARTE (da 10 a 13 ore)
1. Il processo direzionale d’impresa.
Dopo il completamento della trattazione dell’argomento lo studente sarà in grado
di:
– Conoscere struttura e finalità del sistema di contabilità direzionale.
– Conoscere l’evoluzione dei sistemi di contabilità direzionale.
– Comprendere le differenze tra il sistema di contabilità generale (financial
accounting) e di contabilità direzionale (managerial accounting).
– Comprendere nozione e tipologie di centro di responsabilità.
2. La contabilità dei costi, contabilità analitica e applicazioni.
Dopo il completamento della trattazione dell’argomento lo studente sarà in grado
di:
– Comprendere la nozione di costo e le principali classificazioni.
– Saper calcolare i risultati analitici di prodotti nel sistema a costi pieni (full
costing) e a costi variabili (direct costing).
– Comprendere significato, utilizzi e limiti dell’analisi costi-volumi risultati.
– Comprendere il significato della leva operativa e saper calcolarla.
3. Il budget di esercizio.
Dopo il completamento della trattazione dell’argomento lo studente sarà in grado
di conoscere l’articolazione del processo di elaborazione del budget di esercizio e
le diverse modalità di partecipazione al processo di elaborazione da parte del
management.
II PARTE (da 23 a 25 ore):
1. Controllo di gestione e sistema normativo degli IF.
Dopo il completamento della trattazione dell’argomento lo studente sarà in grado
di:
– Capire come la normativa regolamentare degli IF imponga alcune modalità e
forme di controllo della gestione, diversamente da quanto accade per le imprese
non finanziarie.
– Conoscere le principali tecniche di controllo imposte dalla normativa.
– Comprendere l’impatto di tali “vincoli” normativi sulla più generale attività di
controllo della gestione e sulle responsabilità che ha il management
nell’impostazione del complessivo sistema di controllo della gestione.
– Comprendere l’importanza di un ambito specifico di controllo degli IF: il
controllo dei rischi.
– Conoscere le principali tipologie di rischio su cui la normativa impone il
controllo.
– Per alcune di esse, apprendere le modalità di calcolo e di misurazione delle
medesime.
2. Costi e ricavi tipici dei principali IF.
Dopo il completamento della trattazione dell’argomento lo studente sarà in grado
di:
– Approfondire la nozione di costo e le principali classificazioni per i diversi IF.
– Approfondire la nozione di ricavo e le principali classificazioni per i diversi IF.
– Comparare le problematiche di controllo della gestione degli IF con quelle delle
imprese non finanziarie e comprendere quali tecniche generali di controllo sono
applicabili e quali sono invece da costruire in modo specifico per i diversi IF.
3. Il budget di esercizio negli IF.
Dopo il completamento della trattazione dell’argomento lo studente sarà in grado
di:
– Conoscere le differenti funzioni del budget di esercizio e comprendere i
principali trade-off tra le stesse.
– Conoscere la struttura del budget di esercizio degli IF.
– Conoscere l’articolazione del processo di elaborazione del budget di esercizio e
le diverse modalità di partecipazione al processo di elaborazione da parte del
management.
– Con particolare riguardo alle banche, conoscere le tecniche di budgeting
sezionali, quali quelli relativi a singole filiali oppure a unità organizzative che
servono specifici segmenti di clienti.
4. Key Performance Indicator generali e personali, valutazione e incentivazione.
Dopo il completamento della trattazione dell’argomento lo studente sarà in grado
di:
– Conoscere il significato e la formulazione dei principali indicatori di
performance adottati dagli intermediari finanziari.
– Interpretare le performance distinguendo tra cause “esogene” ed “endogene”
all’intermediario e al management, nella generazione delle medesime.
– Comprendere opportunità e vincoli per gli I.F. nell’uso di sistemi di
incentivazione versus compliance, disclosure e tutela del risparmio.
BIBLIOGRAFIA
Per la prima parte
ANTHONY-HAWKINS-MACRÌ-MECHANT, Sistemi di controllo. Analisi economiche per le decisioni
aziendali, Mcgraw-Hill, 2005, 2ª ed. (capp. 1-2-3).
Materiale integrativo sarà reso disponibile su Blackboard in corso d’anno.
Per la seconda parte
Non ci sono testi specifici sulla materia, a parte alcuni inerenti il Controllo di Gestione
in Banca, anche a causa della numerosità dei soggetti IF e delle diverse tecniche di
Programmazione e Controllo che essi richiedono. Sarà pertanto reso disponibile su
Blackboard il materiale didattico preparato appositamente dal docente per il corso. Quel che
serve sin dall’inizio del corso sarà in Blackboard prima dell’inizio delle lezioni; il resto,
verrà rilasciato durante il corso.
DIDATTICA DEL CORSO
Il corso prevede didattica frontale (75%) ed esercitazioni guidate in aula (25%) con
svolgimento finale di una simulazione di prova scritta d’esame (e soluzioni pubblicate e
commentate).
METODO DI VALUTAZIONE
Per i frequentanti è prevista, al primo appello, una prova scritta basata sul programma
effettivamente svolto in aula, oltre che sul testo; per gli appelli successivi, sia per i
frequentanti che per i non frequentanti, è prevista una prova orale basata sui testi comunicati
e sulla documentazione resa disponibile su Blackboard in corso d’anno; durante la prova
orale saranno possibili domande che richiedano la soluzione di brevissimi casi e
l’effettuazione di calcoli su temi specifici di Programmazione e controllo.
AVVERTENZE
Orario e luogo di ricevimento
Il Prof. Claudio Mario Grossi comunicherà a lezione orario e luogo di ricevimento degli
studenti.
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