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Confindustria: 'L'economia non brilla,
servono riforme o supermanovra'
Napolitano: 'Abbattere il debito nel quadro delle direttive
concordate nell'Unione europea'
24 giugno, 08:49
Confindustria: 'Subito riforme o manovra aggiuntiva da 18 mld'
ROMA - ''La stella dell'economia italiana non sta brillando'', avvertono gli economisti di
Confindustria nel rapporto di metà anno sulle previsioni economiche. Così, spiegano, hanno dovuto
''rivedere un'altra volta all'ingiù la crescita'', tagliando le stime sul Pil al +0,9% nel 2011 ed al
+1,1% nel 2012, in entrambi i casi due decimi in meno rispetto alle previsioni diffuse lo scorso
dicembre. Per Confindustria è stato ”un errore di previsione fidarsi, con ottimismo superiore alla
media, dei primi segnali di rilancio”. Sul fronte dei Conti pubblici, il Centro studi di Confindustria
"considera pienamente efficace la manovra effettuata". Così "il disavanzo calerà quest'anno al 3,9%
del Pil, dal 4,6% del 2010. e poi al 2,8% l'anno prossimo. Quando il debito inizierà a scendere in
rapporto al Pil: 119,8%,dal 120,1% nel 2011". Per gli economisti di viale dell'Astronomia
quest'anno i consumi segneranno una crescita dello 0,8%, rispetto all'1% del 2010, mentre nel 2012
si tornerà al punto percentuale. Mentre l'inflazione, spinta da energia e alimentari, per quest'anno è
prevista al rialzo al 2,6%, rispetto all'1,5% dello scorso anno, per poi scendere al 2% nel 2012. Il
centro studi di Confindustria prevede inoltre un tasso di disoccupazione pari all'8,4% quest'anno,
stabile rispetto al 2010 e all'8,3% nel 2012
582MILA PERSONE HANNO PERSO IL LAVORO - Cassa integrazione e strumenti di
flessibilità dell'orario di lavoro hanno ''molto attenuato la perdita di posti di lavoro, che tra l'avvio
della recessione (inizio 2008) e l'inizio del 2011 ha riguardato 582mila persone, mentre la
diminuzione della domanda di lavoro ne avrebbe di per se coinvolte 1,1 milioni''. Il Centro studi di
Confindustria avverte: a fine 2012 la domanda di lavoro ''sarà ancora inferiore di 840mila unità
rispetto all'avvio della caduta e i posti mancanti risulteranno pari a 453mila''.
MISURE CREDIBILI O ALTRI 18MLD MANOVRA - "Per centrare gli obiettivi ambiziosi ma
obbligati di azzeramento del deficit e di evitare la stagnazione" è necessario "varare subito misure
strutturali", avverte il Centro studi di viale dell'Astronomia, che rilancia l'invito a fare riforme, a
partire dal fisco. Confindustria chiede "misure che siano credibili" e, citando "i documenti dello
stesso governo" avverte: senza riforme "diverrebbero necessarie manovre aggiuntive" per l'1% del
Pil al 2014, "cioè altri 18 miliardi oltre ai 39" previsti. Ed anche "la modesta crescita verrebbe
dimezzata allo 0,6% già nel 2012".
TRA ENERGIA E MUTUI +1.700 EURO A FAMIGLIA - L'aumento dei costi dell'energia
peserà sui bilanci delle famiglie italiane con un aumento delle spese del 2011 di 681 euro. Mentre
l'aumento dei tassi costerà in media 1.022 euro alle famiglie che devono pagare le rate di un mutuo
variabile. Lo stima il centro studi di Confindustria, calcolando in 75,5 miliardi, in aumento di 18,7
miliardi, la bolletta energetica italiana del 2011, legata alle importazioni di petrolio, gas e carbone.
GRECIA, RISCHIO DOMINO DIFFUSIONE PAURA - "Ristrutturazione del debito greco? No
grazie", dice il Centro studi di Confindustria, che avverte: "Sul piano economico la recisione del
nodo gordiano della solidarietà con rigore attraverso una qualunque forma di ristrutturazione delle
obbligazioni emesse dalla Repubblica Greca avrebbe effetti sistemici che si trasmetterebbero in
ogni angolo della finanza e dell'economia reale con la stessa velocità con cui ciò accadde dopo
l'inatteso crack di Lehman Brothers, perché passerebbe attraverso il crollo della fiducia ed il
diffondersi della paura". Ma, sostengono gli economisti di viale dell'Astronomia nel rapporto di
metà anno sulle previsioni economiche, "avrebbe una intensità e una potenza molto maggiori, il cui
assaggio si è avuto in questi giorni nelle reazioni sui mercati dei titoli di stato, dentro e fuori
dall'Eurozona, alle notizie riguardanti i tentennamenti di Atene ed in altre capitali circa il da farsi".
CONTENERE SALARI P.A, AUMENTARE ETA' PENSIONI - Serve "una selezione accurata
degli interventi", per conciliare sviluppo e risanamento, e "cogliere il traguardo del pareggio di
bilancio nel 2014". Lo sottolineano gli economisti di Confindustria che, nel rapporto di metà anno
sulle previsioni economiche, avvertono: i tagli di spesa "vanno scelti accuratamente in modo da
ottenere la migliore combinazione possibile di abbattimento del disavanzo e tutela del Pil". Tra le
misure suggerite al Governo, sul fronte delle Pensioni "bisogna ulteriormente alzare l'età effettiva di
ritiro dal lavoro"; e serve un "contenimento delle retribuzioni pubbliche" che sarebbe anche "l'unica
cura che originerebbe un incremento del Pil perché darebbe il la a una generale moderazione
salariale". Il centro studi di Confindustria calcola che dal 1980 al 2009 "gli stipendi pubblici di fatto
sono saliti in termini reali del 43,9% contro il 26,9% di quelli privati". Così "un dipendente
pubblico in media guadagna quasi 8.900 euro all'anno in più del collega privato", una differenza
"quasi raddoppiata in 10 anni"
MARCEGAGLIA, PIU' CREDIBILE SE TOCCA ETA' PENSIONI - Intervenire sull'età
pensionabile, anticipando al 2013 l'aggancio alla speranza di vita, "é un punto importante che da
credibilità alla manovra" economica su cui lavora il governo, dice la presidente di Confindustria,
Emma Marcegaglia. E' un intervento "strutturale, uno dei punti fondamentali di cui deve essere
composta la manovra". La leader degli industriali lo ha detto ribadendo la "necessità di riforme che
diano slancio alla crescita".
'BENE NAPOLITANO, MANOVRA VA FATTA E SUBITO' - "Siamo assolutamente
d'accordo e lo diciamo da molto tempo", dice la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia,
commentando il monito del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sulla necessità di
abbattere il debito pubblico come ci chiede l'Europa. "Pensiamo che questa manovra vada fatta
subito", e "deve essere una manovra di taglio di spesa pubblica e strutturale", aggiunge la leader
degli industriali che ricorda gli impegni presi "con la Commissione europea e con il Parlamento".
Per Emma Marcegaglia "non è vero che una manovra così non sarebbe sostenibile: "Lo stanno
facendo tutti i paesi. L'ha fatto la Germania in passato, lo stanno facendo in Inghilterra. Quindi
questa manovra va fatta assolutamente". La presidente di Confindustria lo ha detto alla
presentazione del rapporto di metà anno sulle previsioni economiche del centro studi di viale
dell'Astronomia
ANSA
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