Protagonista assoluto del festival è l`Organo Zanin della Chiesa di

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Protagonista assoluto del festival è l'Organo Zanin della Chiesa di «Stella Maris». Lo strumento,
inaugurato nella primavera del 1970, è stato costruito della casa organaria Cav. GIUSEPPE Zanin &
FIGLIO, una delle ditte di maggior prestigio a livello nazionale. Esso rappresenta uno dei migliori
strumenti moderni della Romagna. Nelle sue grandi dimensioni (44 registri distribuiti su tre manuali e
pedale e un piccolo organo Corale) e nella vastità di repertori che permette di proporre, tutti i registri ed in
particolare i ripieni che lo compongono, hanno una chiara caratterizzazione italiana, dandogli in tal modo
una personalità assolutamente definita e inconfondibile. La sua grandiosità e versatilità permettono una
tale varietà di autori e repertori da venire incontro ai più diversi gusti degli ascoltatori: dal Barocco al
Romantico al contemporaneo. Ogni stagione vede succedersi alla tastiera grandi artisti provenienti dalle
diverse città d’Italia e del mondo (Argentina, Russia, Austria, Svizzera, Germania, Belgio, Polonia, Nuova
Zelanda, ecc.) assieme a giovani talenti.
La ditta organaria Zanin nasce con Valentino, nato a Camino al Tagliamento (Udine) nel 1797 da
modesta famiglia di agricoltori.
Stando alle fonti biografiche, egli tanto si sarebbe impratichito sia nell’arte della costruzione delle
armi che in quella della fusione e tornitura dei metalli da poter realizzare candelieri e lampade da Chiesa.
Sempre in queste biografie si legge anche della sua inclinazione per la costruzione di strumenti
musicali piuttosto complicati, tra i quali gli organi.
In questa direzione egli trovò l’appoggio ed il sostegno di don Andrea Franceschinis di San Daniele
del Friuli e del signor Tomadini di Udine i quali come dice il Fabris “gli furono in qualche modo di scorta, gli
tracciarono in embrione per così dire, l'itinerario e la carta topografica della via da percorrersi nel nuovo
arringo”.
Seguirono così, negli anni, più di 90 organi ispirati alla scuola organaria veneziana di Gaetano
Callido e dei fratelli Bazzani, aiutato in quest' opera dai figli Giuseppe (1828-19??) e, per un certo periodo,
Pietro (1837-1928) che poi aprì un laboratorio in proprio a Bruma di Gradisca.
Valentino morì a Camino nel 1887.
Beniamino (1855-1938), figlio del ricordato Giuseppe, continuò la tradizione di famiglia realizzando
numerosi strumenti, rimarchevoli per l’accuratissima lavorazione, nei quali coniugò la matrice veneta
settecentesca con i criteri organari tardo-ottocenteschi italiani e della riforma ceciliana senza peraltro
dimenticare di tenersi aggiornato su quanto di meglio si produceva nel settore in Germania. Fu così il primo
a realizzare in Italia l'organo “espressivo”. Estese il suo raggio d’azione oltre il Friuli soprattutto da quando,
cessato il primo conflitto mondiale e resasi necessaria la veloce riparazione dei molti organi spogliati dalle
requisizioni austro-ungariche, associò alla sua attività i figli Francesco (1889-1970) e Giuseppe (1896-1975)
i quali, dopo la morte del padre, continuarono fino al 1958 a lavorare unitamente.
Da quell’anno, separatisi, diedero vita a due diverse fabbriche: Francesco con il figlio Gustavo,
coadiuvato poi dal figlio Francesco a Codroipo e Giuseppe con il figlio Franz a Camino.
La manifestazione è strettamente legata alla Chiesa di Stella Maris, cuore spirituale di Milano
Marittima, opera dell’architetto Carmelo Bordone di Firenze, costruita nel decennio 1959/1970. Di taglio
maestoso e moderno, il grande edificio, come molti di Cervia e del forese, si riconduce a quel culto mariano
molto radicato nella tradizione popolare. A grande navata unica, é sorretta da cinque arcate in cemento che
nelle linee architettoniche sembrano perdersi verso il cielo. La sobrietà dell’insieme é arricchita da 14
pannelli della Via Crucis realizzati in mogano dallo scultore Umberto Bortolo e un pregiato crocefisso ligneo
dello stesso autore, collocato sullo sfondo delle vetrate a tutta altezza del presbiterio. A queste opere si
aggiunsero poi in ordine di tempo l’organo da concerto di 3000 canne e 44 registri reali della ditta Cav.
Giuseppe Zanin & Figlio di Camino al Tagliamento, e da ultimo il tabernacolo dell'arch. Giuseppe
Corazza dalla croce stilizzata alta una decina di metri, in vetro chiaro e scuro di Murano.
La presenza dei Francescani a Milano Marittima come «ritorno» dopo l’abbandono imposto dalle
leggi eversive di fine ottocento del governo Crispi, ha avuto inizio nel maggio 1947 col P. Giacomo
Giacobazzi, che vi fissò stabilmente la propria residenza nell'autunno del 1948, e si è ampliata con lo
sviluppo turistico della zona.
1949: Inaugurazione della prima cappella-oratorio e annessa abitazione per i frati.
1955: Erezione canonica della Parrocchia di «Stella Maris».
1956: Inaugurazione della Casa Opere Francescane «Stella Maris» e posa della prima pietra della
grande chiesa.
1970: Benedizione della chiesa, finalmente ultimata.
1970: Inaugurazione dell’Organo Cav. Giuseppe Zanin & Figlio di Camino al Tagliamento.
Dal 1970 nasce quindi il Festival Organistico de «I Venerdì a Stella Maris», ciclo di 4 concerti
d’organo, che annualmente la Parrocchia di Stella Maris offre ai turisti e ospiti della costa romagnola.
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