Cristine Nostlinger

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Sala Bausch / dal 12 al 20 aprile matinée per le scuole
Domenica 15 aprile ore 15.30 A teatro in famiglia
Il bambino sottovuoto
di Christine Nöstlinger
traduzione di Clara Beccagli Calamai
adattamento di Cristina Crippa
regia Elio De Capitani
con Cristina Crippa
disegno del fondale di Ferdinando Bruni
luci Rocco Colaianna
copyright Verlag für kindertheater
Adriano Salani Editore
produzione Teatridithalia
Domenica 15 aprile A teatro in famiglia: adulti €16,50 + bambino/i (< 12
anni) €6,50 - Info e prenotazioni: tel. 02.0066.06.06, [email protected]
www.elfo.org
Repliche per le scuole: dal 12 al 20 aprile ore 10.30 - Ufficio promozione
e scuole tel. 02 00 66 06 [email protected]
Cristina Crippa torna in scena ad aprile con Il bambino sottovuoto di
Christine Nöstlinger, tra le più note autrici di letteratura per l'infanzia,
penna scanzonata e surreale che scardina luoghi comuni e aspettative con
l’ironia graffiante di una bambina “cattiva”, ma anche con intensa
partecipazione e solidarietà.
Il bambino sottovuoto, edito da Salani nella collana Gl'Istrici, fa parte di
quella geniale letteratura per ragazzi che affascina lettori di ogni età.
Romanzo dal titolo curioso, è una favola ipermoderna che narra la storia
di Marius, bambino sintetico e liofilizzato che una potente ed efficiente
multinazionale produce per soddisfare le richieste di genitori/acquirenti
esigenti e frettolosi, con poco tempo da perdere per la procreazione,
l’accudimento e l’educazione dei figli.
Marius è un personaggio che appartiene alla specie dei Pinocchi, dei
replicanti, degli esseri magici e diversi, e, perché no, dei bambini mai
adulti come Peter Pan. Anche se dopo qualche pagina, quando si comincia
a stare al gioco, non si ha nessun problema a considerarlo un bambino
normalissimo.
Coprotagonista del racconto è Betta Bartolotti, la signora B.B.: né troppo
giovane né troppo vecchia, è disordinatissima, un po’ anarchica e, sfiorata
un tempo dal desiderio di maternità, ormai non ci pensava più. Separata
da un marito con cui non ha più niente a che fare, un po' fidanzata con il
farmacista Egon (Giuseppe in questa versione), metodico e abitudinario,
che non le somiglia per niente, con cui trascorre qualche serata in
amichevole compagnia. Ed è proprio a lei che per un errore del sistema
viene consegnato un bel mattino un bambino, programmato, istruito e
condizionato
ad
essere
fin
esageratamente
perfetto,
educato
ed
ubbidiente, studioso. Comincia così, tra questo essere insolito e questa
improbabile mamma, un rapporto di grande amore, simpatia ed affetto
che sconvolge totalmente la vita della nostra B.B..
Cristina Crippa profondamente emozionata e divertita dalla lettura de Il
bambino sottovuoto lo ha trasformato in un monologo teatrale dove la
vicenda è narrata dal punto di vista del suo personaggio preferito, la
signora B.B..
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