Numero 6 09 Giugno 2010

ALSIA
Agenzia Lucana
di Sviluppo e
Innovazione
in Agricoltura
A.A.S.D. INCORONATA
Ss 401 km 2.1
85025 Melfi (Pz)
Tel: 0972/24212
Fax: 0972/237871
Bollettino di difesa integrata
Numero 6
Stazione
Melfi
Venosa
09 Giugno 2010
Dati climatici settimana dal 02/06/10 al 08/06/10
t med
t min
t max
ur med
ur min
ur max
17,32
7,6
28,6
69,76
27,3
93,7
18,43
8,3
28,9
66,51
26,4
100,0
prec
48,1
32,3
VITE - Fase fenologica: inizio fioritura - fioritura
Indicazioni fitopatologiche generali: negli impianti monitorati e gestiti secondo
ordinarie tecniche agronomiche non sono state riscontrate patologie in atto.
In questa fase non si consigliano trattamenti.
Peronospora (Plasmopara Viticola): presenza di sporadiche infezioni primarie in vigneti
non trattati.
Oidio (Uncinula Necator): nessuna infezione attiva
Tignoletta (Lobesia Botrana): Il volo della Ia generazione si è praticamente azzerato.
OLIVO - Fase fenologica: inizio fioritura
Indicazioni fitopatologiche generali: In molti impianti sono visibili infezioni da Occhio
di pavone (Spilocaea oleagina) che potrebbero provocare una caduta delle foglie
abbastanza accentuata.
Nei casi di elevata presenza di macchie è opportuno programmare un trattamento con
rameici a fine estate in modo da bloccare la comparsa di nuove infezioni.
In seguito a segnalazioni da parte di alcuni olivicoltori, sono stati individuati attacchi
sporadici ma di forte intensità di Cantaride dell’olivo (Lytta vesicatoria) a carico
dell’apparato fogliare.
La cantaride è un coleottero fillofago, infatti divora il lembo fogliare di diverse piante
lasciando intatte le nervature principali. Gli adulti della cantaride, attivi soprattutto durante
le ore più calde della giornata, hanno un comportamento gregario e riunendosi a centinaia
su una singola pianta divorano l’apparato fogliare. La presenza di grosse infestazioni di
cantaride si avverte anche per l’acre odore che rilasciano. La difesa dalla cantaride è
giustificabile solo per piante giovani o in casi di eccezionali infestazioni. La loro presenza
sulle piante di olivo è temporanea e di solito si disperdono con l’innalzarsi della
temperatura.
Al momento non si consigliano trattamenti.