Visita guidata

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Liceo Polispecialistico di Casoria
Classi
3a
sezione
A eB
a.s. 2011-2012
indirizzo
scientifico
Visita guidata
Località di destinazione : Napoli gotica
Itinerario:
a) Città antica , agorà e struttura urbana greco romana (piazza San Gaetano);
b) Chiesa di San Lorenzo Maggiore:

dalle primitive strutture greche e romane del sito archeologico alle strutture del gotico
francese dell’abside angioina;

confronto tra gotico francese e interpretazione napoletana di quello stile;

facciata settecentesca;
c) Pittoresco dell’ambiente napoletano:

l’artigianato del presepe napoletano in Via San Gregorio Armeno.
d) Chiesa e chiostro di San Gregorio Armeno:
 Porticato all’entrata: (secondo alcuni critici ricordo dell’antico pronao del tempio greco
preesistente);
 Particolare barocco pittoresco e fiammeggiante della chiesa;
 Matroneo nascosto nel controsoffitto;
 Chiostro e culto di Santa Patrizia (forse la più venerata a Napoli dopo San Gennaro); entrata
sulla rampa e “ruote” utilizzate dalle monache di clausura; struttura del chiostro
controriformistico;
e) In fondo alla via a sinistra:
 facciata di Palazzo Di Capua/Marigliano recentemente restaurato ( il classicismo rinascimentale
a Napoli);

Ritorno all’incrocio per proseguire verso piazza del Gesù:
f) Sul percorso:

Palazzo Carafa di Maddaloni (in perenne restauro) ci permette di considerare il particolare
umanesimo napoletano tra particolari classici (statue sulla facciata, portale “albertiano”, e
tardogotico aragonese (bugnato in facciata, arco ribassato nel cortile, ante del portone con
decorazioni fiammeggianti. Era questo il palazzo cosiddetto della “Capa di cavallo” per la
presenza della testa in bronzo di cavallo di Donatello, poi spostata nella stazione metropolitana
del Museo; la suddetta testa fu trafugata e sostituita con una di argilla, tuttora presente.)
1

Largo “Corpo di Napoli”, con la statua del fiume Nilo (qui era presente una colonia alessandrina
ancora nel Medioevo; i napoletani intestarono questo slargo proprio a questa statua che
rappresenta il fiume Nilo come abbondanza confrontando alcune immagini antiche del
monumento si può notare come alcuni pezzi siano spariti col tempo...

Più avanti a sinistra nella chiesa di Sant’Angelo a Nilo con il bel portale quattrocentesco c’è il
monumento al Cardinale Brancaccio di Donatello con la celebre “Assunzione” (lo “stiacciato”);

Piazza San Domenico Maggiore: da sinistra: Palazzo Corigliano (dello stesso autore di Palazzo
Marigliano di cui sopra); Palazzo di Raimondo di Sangro Principe di Sansevero, Chiesa di San
Domenico Maggiore, Palazzo Petrucci, Palazzo Casacalenda di Vanvitelli (‘700).

Via Benedetto Croce, con numerosi eleganti palazzi settecenteschi
g) Chiesa, campanile e chiostro di Santa Chiara;
h) Chiesa del Gesù Nuovo (già palazzo dei Principi di Salerno, datato e firmato in una lapide nella
facciata; il bugnato è quello risultante dallo smontaggio e rimontaggio della facciata del palazzo
in cui compare ancora un portale quattrocentesco sotto quello barocco; ogni bugna a piramide è
“firmata” con la sigla della bottega di costruzione; all’interno la chiesa è il prototipo delle
chiese rinascimentali, con lo spazio dilatato nelle ampie arcate; le coperture sono affrescate
quasi totalmente da un pittore di origine greca che lavorò tanto a Napoli, Belisario Corinzio nel
‘600; in questa chiesa sono numerose le opere d’arte e le curiosità; tra queste ultime il
reliquario il legno posto ai lati dell’altare e l’altare del madrigalista Carlo Gesualdo, principe di
Venosa.
Tutta questa zona fu oggetto di distruzione per un bombardamento nel 4 agosto 1943: fu distrutta
tutta la decorazione barocca e tutte le opere d’arte della chiesa di Santa Chiara, che fu restaurata poi
in forme originarie gotiche; in questa chiesa il monumento funebre a Ruggero il Normanno dimostra
questa distruzione; in questa occasione crollò la cupola della Chiesa del Gesù Nuovo e più avanti , dopo la
piazza, oltre la via Monteoliveto fu quasi completamente distrutta la Chiesa di Monteoliveto
(all’interno due cappelle – Tolosa e Terranova di Benedetto e Giuliano da Maiano – documentano la
presenza dell’umanesimo fiorentino a Napoli ed una natività in terracotta con personaggi a grandezza
naturale di Guido Mazzoni).
Durata della visita: dalle ore 8.00 alle ore
14.00
Finalità della visita: la destinazione di cui sopra si propone perché ritenuta coerente con l'indirizzo cui
appartengono gli allievi; durante la visita saranno osservate, da parte degli alunni, le caratteristiche
tipologiche e di linguaggio stilistico delle opere oggetto di trattazione sistematica nelle lezioni in
classe; appare peraltro superfluo sottolineare l'importanza del contatto diretto con le opere d'arte
per la corretta loro fruizione ; inoltre il contatto diretto e la conoscenza delle opere d’arte presenti nel
nostro capoluogo potrebbe indurre un comportamento di sano rispetto per le stesse.
Casoria,
Marzo 2012
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