Cetus no Moses - Saint Seiya Sorkino

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Cetus no Moses
Silver Saint
Cetus no Moses
Età: 17
Altezza: 205 cm
Peso: 130 Kg
Data di nascita: 2 Agosto
Gruppo Sanguigno: A
Luogo di nascita: Nuova Zelanda
Luogo di addestramento: Nuova Zelanda
Maestro: ?
Costellazione: Balena
“ La forza dei suoi pugni poderosi e' simile alle onde rabbiose dell'oceano! “
E' il Silver Saint che assieme ad Asterion blocca la strada a Seiya. Per farlo uscire allo scoperto tormenta
Marin, ma questo non fa altro che suscitare l'ira di Seiya e viene sconfitto dall'attacco combinato delle violente
onde del Ryu-Sei Ken e del Pegasus Rolling Crash.
TECNICHE:
GETTO D'ACQUA DEVASTANTE - KAITOS SPOUTING BOMBER
E’ un colpo suddiviso in due parti. Inizialmente Moses afferra per un braccio l'avversario, lanciandolo in aria.
Con entrambe le braccia aperte poi crea, con una sorgente d'acqua vicina, un getto d'acqua ascensionale simile
al soffio dello sfiatatoio di una balena che a causa dell'enorme pressione immobilizza l'avversario (nell'anime
si vedono dei cerchi d'energia immobilizzare sia Castalia che Pegasus, dei quali però non viene data nessuna
spiegazione). Moses allora alza il braccio destro e attende che la testa dell'avversario si infranga
inevitabilmente contro.
CARATTERE:
A livello caratteriale moses rispecchia in pieno il classico cavaliere un po stupido ma sicuro delle sue capacità
è un cavaliere di comparsa e di spalla; di conparsa perché lo si vede solo una volta e fa da spalla ad asterione;
bhe forse se non ci fosse stata una sorgente d’ acqua nel luogo di battaglia dove lo si vede combattere e se non
ci fosse stato il suo compagno Asterione a difenderlo dal secondo attacco si seiya, sarebbe morto senza
neanche poter sferrare il suo colpo.
IL SUO POTERE E LA SUA STORIA:
Viene incaricato insieme al compagno Asterione di andare a Nuova Luxor per aiutare Eris nella sua missione
di uccidere i Cavalieri di bronzo ribelli. I due giungono davanti alla tomba di Pegasus, vicino alla quale giace il
corpo di Eris. Messa alle strette dai due e grazie alle capacità telepatiche di Asterione, Castalia è costretta a
rivelare il suo tradimento e ad agire di conseguenza, attaccando. Moses ha difficoltà a stare dietro alla grande
velocità dell'avversaria, ma grazie al compagno che lo avvisa anticipatamente delle mosse della guerriera,
riesce a sconfiggerla con il suo colpo, Getto d'Acqua Devastante. Su idea di Asterione, legano Castalia ad un
palo a testa in giù, in balia della alta marea, servendosi della ragazza come esca per stanare Pegasus. Il
Cavaliere giunge in suo soccorso e atterra subito con il Fulmine di Pegasus Moses. L'avversario però si rialza e
lo balza in aria, colpendolo col suo pugno. Finisce a terra semisvenuto e Moses decide di finirlo usando ancora
il suo colpo, Pegasus, però sentendo che Castalia è sua sorella, riesce a riprendersi e colpisce il pugno del
Cavaliere d'Argento in aria, distruggendolo, per poi finirlo con il Fulmine di Pegasus, mandando in pezzi la sua
armatura e con essa il suo corpo. Viene poi resuscitato nella saga di Hades e insieme ad Eris e Babel attacca
Cristal, morendo dopo una breve battaglia.
DELUCIDAZIONI DA TAIZEN:
La sua tecnica mortale e' difficile da eseguire, poiché mentre scaglia il nemico per aria vi aggiunge una
rotazione terrificante, e lo rilancia in alto quando e' caduto.
Il suo corpo, indebolito dalle ferite, indica che e' uscito vincitore da feroci battaglie.
LA SILVER CLOTH DELLA BALENA:
PUGNO: 5
CALCIO: 4
ARMI SPECIALI: 1
SPIRITO: 2
GITTATA: 2
La sua armatura è un’ armatura d’ argento molto semplice di colore argento e con bordini neri , è dotato di
uno scudo abbastanza grande anche se nel manga è piu piccolo, alla fine del combattimento con pegasus le sue
vestige vengono completamente distrutte dal fulmine di pegasus.
LA COSTELLAZIONE DELLA BALENA:
La sua costellazione è quella della balena (in latino Cetus) è una costellazione del cielo australe, posta in una
regione popolata da costellazioni relative all'acqua, come l’ Acquario i Pesci ed Eridano. La Balena è una
costellazione di vaste dimensioni, osservabile in particolare nei mesi compresi fra settembre e gennaio; si
estende per gran parte nell'emisfero australe, ma è ben osservabile anche dall'emisfero nord. Si individua a sud
dell'Ariete e dei Pesci, grazie alla presenza di due stelle di seconda magnitudine: α Ceti (Menkar) e β Ceti
(Deneb Kaitos). La costellazione giace lontano dalla scia luminosa della Via Lattea, dunque è priva di campi
stellari di fondo. L'eclittica passa molto vicina a questa costellazione, perciò alcuni pianeti e la Luna possono
entrarvi brevemente. L'asteroide 4 Vesta fu scoperto in questa costellazione nel 1827.
• β Ceti, nota come Deneb Kaitos, è la stella più luminosa: ha una magnitudine di 2,04 ed un colore
arancione; si individua con facilità, a sud dei Pesci, grazie anche al fatto che si trova ad essere l'unica stella
brillante in quest'area di cielo. La sua distanza è stimata sui 96 anni luce.
• α Ceti, nota come Menkar, è una stella dal colore rosso vivo (una gigante rossa), di magnitudine 2,54, situata
nel gruppo della "testa" della costellazione; dista 220 anni luce.
• Mira (ο Ceti) è la stella più nota della costellazione; si tratta della prima stella variabile scoperta. Lungo un
periodo di 331,65 giorni essa varia dalla magnitudine 2,0 (tra le più luminose di quest'area di cielo e facilmente
visibile ad occhio nudo) fino a 10.1 (visibile solo con un telescopio), e ritorna quindi al massimo. La sua
scoperta nel 1596 da parte di David Fabricius dette un'altra scossa al dogma dell'immutabilità dei cieli, che
sarebbe presto caduto con la rivoluzione copernicana. la sua distanza è stimata sui 418 anni luce.
• η Ceti (Deneb Algenubi) è una stella arancione di magnitudine 3,46, distante 118 anni luce.
• γ Ceti (Kaffaljidhmah) è una stella bianca di magnitudine 3,47, situata nel gruppo della "testa"; dista 82 anni
luce.
Tra le altre stelle, spicca τ Ceti, la 17esima stella più vicina al Sole; ancora più vicina è Luyten 726-8, al sesto
posto, ma non risulta visibile ad occhio nudo.
La costellazione della balena giace distante dal piano galattico ed è perciò priva dei ricchi campi stellari
caratteristici di quelle aree di cielo; questo fatto favorisce l'osservazione del cielo profondo, dove è possibile
scorgere numerose galassie.
Tra queste, la più notevole è M77, una galassia spirale dai bracci molto regolari visibile con piccoli telescopi.
Un'altra galassia molto appariscente è NGC 247, una delle più vicine al nostro Gruppo Locale, visibile nella
parte meridionale della costellazione. IC 1613 ha invece una forma irregolare; è nota soprattutto per la quasi
completa assenza di polvere interstellare al suo interno, al punto che risulta essere "trasparente" alla luce delle
galassie retrostanti.
NGC 246 è invece una nebulosa planetaria, molto estesa e facilmente individuabile anche con piccoli strumenti
grazie alla sua luminosità; è nota anche col soprannome di "Nebulosa Teschio", a causa della sua forma.
MITOLOGIA
BALENA:
Il suo nome originale è un nome biblico, corrispondente all'italiano Mosè. Mosè e la balena sono entrambi
legati sia all'acqua sia alla Bibbia: il primo, infatti, separò le acque del mar Rosso, mentre la seconda inghiottì
il profeta Giona per alcuni giorni.
Per quanto riguarda il suo nome cleste invece la Balena, è un mostro marino dall'aspetto bizzarro; infatti si
racconta che quando Cassiopea, la moglie del Re Cefeo d'Etiopia, si vantò d'essere più bella delle ninfe marine
chiamate Nereidi diede il via a una delle storie più celebri della mitologia, i cui personaggi sono commemorati
in cielo. Per punirla dell'insulto arrecato alle Nereidi, il dio del mare Poseidone mandò un mostro a razziare le
coste del territorio di Cefeo. Quel mostro è rappresentato nella costellazione Cetus( il nome originale di moses
nel manga) o Balena. Per liberarsi del mostro, Cefeo ricevette istruzioni dall'Oracolo di Ammone di offrirgli in
sacrificio sua figlia Andromeda. Andromeda fu incatenata alla costa rocciosa di joppa ad aspettare che si
compisse il suo tremendo destino. Quando Cassiopea, la moglie del Re Cefeo d'Etiopia, si vantò d'essere più
bella delle ninfe marine chiamate Nereidi diede il via a una delle storie più celebri della mitologia, i cui
personaggi sono commemorati in cielo. Per punirla dell'insulto arrecato alle Nereidi, il dio del mare Poseidone
mandò un mostro a razziare le coste del territorio di Cefeo. Quel mostro è rappresentato nella costellazione
Cetus o Balena. Per liberarsi del mostro, Cefeo ricevette istruzioni dall'Oracolo di Ammone di offrirgli in
sacrificio sua figlia Andromeda. Andromeda fu incatenata alla costa rocciosa di Joppa (la moderna Tel Aviv)
ad aspettare che si compisse il suo tremendo destino.
Dai Greci il mostro marino fu rappresentato come una creatura ibrida, con le enormi fauci spalancate e le
zampe anteriori di animale terrestre, attaccate a un corpo coperto di scaglie con enormi avvolgimenti come
fosse un serpente di mare. Di conseguenza nelle carte celesti questo mostro è disegnato come una creatura
dall'aspetto alquanto improbabile, più comico che spaventoso, per niente simile a una balena, nonostante sia
qualche volta identificata con essa. Andromeda tremava mentre il mostro da film dell'orrore le si avvicinava,
fendendo le onde come una nave gigantesca. Fortunatamente, in quel momento l'eroe Perseo capitò da quelle
parti e prese in mano la situazione. Lanciandosi come un'aquila sulla schiena del mostro, Perseo conficcò la
spada nella sua spalla destra. Il mostro si drizzò sulle sue spire e si girò, con le fauci fameliche che cercavano
di addentare il suo attaccante. Perseo continuò a conficcargli la spada in corpo, nelle costole, nella schiena
ricoperta di scaglie e alla radice della coda. Sputando sangue finalmente il mostro cadde in mare e vi giacque
come una carcassa impregnata d'acqua. Il suo corpo fu trascinato a riva dagli abitanti del luogo riconoscenti,
che lo spellarono ed esposero le ossa al pubblico. La Balena è la quarta costellazione in quanto a dimensioni, e
ciò si addice a un tale mostro, ma nessuna delle sue stelle è particolarmente brillante. Alfa della Balena si
chiama Menkar dall'arabo «narici», un nome poco indicato dato che questa stella è situata sulla mascella della
bestia. La stella più famosa della costellazione è Mira, che in latino significa «la stupefacente», in
considerazione della sua brillantezza variabile. Capita che la si veda facilmente a occhio nudo, ma il più delle
volte è così debole da richiedere un binocolo o un telescopio. Mira è una stella rossa gigante le cui variazioni
di brillantezza derivano da cambiamenti di dimensioni. La stella fu registrata per la prima volta nel 1596
dall'astronomo olandese David Fabricius, ma la natura ciclica dei suoi cambiamenti non fu riconosciuta fino al
1638. Il nome Mira le fu dato dall'astronomo polacco Johannes Hevelius nel 1662, quando era l'unica stella
variabile conosciuta.
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