Specializzazone ad hoc per gli infermieri del Pronto Soccorso

annuncio pubblicitario
Bozza COMUNICATO STAMPA 17.12.07
Specializzazione ad hoc per gli infermieri del Pronto Soccorso
Parte oggi a Siena il primo corso di Rianimazione Cardio-polmonare
dedicato a tutto il team infermieristico
Specializzazione mirata e formazione ad hoc per gli infermieri del Pronto Soccorso del policlinico
Santa Maria alle Scotte. Per la prima volta in Toscana è partito a Siena un corso di formazione
specifica, tenuto da un gruppo di formatori, autorizzati dall’American Heart Association, in ACLS,
cioè in rianimazione cardio-polmonare avanzata, rivolto a tutti i 28 infermieri della struttura
dedicata all’emergenza e urgenza. “Sino ad ora – spiega la dottoressa Maria Serena Verzuri,
responsabile del Pronto Soccorso – questo tipo di corso era riservato solo ai medici ma da oggi è
rivolto anche agli infermieri la cui professionalità diventa sempre più preziosa e deve essere quindi
altamente specializzata”. Il corso è iniziato oggi e si svolgerà in due turni, per permettere a tutti gli
infermieri del pronto soccorso di partecipare senza interrompere l’attività assistenziale. “Ci sono
altre esperienze simili in Toscana – aggiunge la caposala Alessandra Porri - ma l’innovazione è che
tutta la squadra infermieristica del pronto soccorso viene formata specificatamente in questo
settore”. Al pronto soccorso delle Scotte arrivano tra i 6.000 ed i 7.000 pazienti in pericolo di vita,
classificati come codici gialli e rossi. “Tra il 1 dicembre 2006 e il 1 dicembre 2007 – aggiunge la
Verzuri - sono state 7.125 le persone arrivate in codice rosso e giallo, su un totale di 44.677 accessi,
ed è quindi fondamentale che tutto il personale sia preparato a gestire l’emergenza ai massimi livelli
possibili”. L’ACLS, acronimo che sta per Advanced Cardiac Life Support, permette di
standardizzare ed implementare le competenze, le abilità tecniche ed organizzative nel trattamento
dei pazienti in arresto cardiaco o con altre emergenze cardiopolmonari. “Le simulazioni effettuate
durante il corso – conclude la Verzuri - sono realistiche e rinforzano le competenze già acquisite
dal personale su come riconoscere ed iniziare la gestione dell’arresto cardiaco, le sindromi
coronariche acute e quindi l’infarto, gli ictus cerebrali o altre emergenze. E’ anche un modo per
potenziare lo spirito di squadra perchè collaborazione e affiatamento, nel settore dell’Emergenza,
sono fondamentali”.
Scarica