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Conferenza Stampa congiuntura manifatturiera 2° trimestre 2011
Dichiarazioni del Presidente di Unioncamere Lombardia Francesco Bettoni
“I risultati della congiuntura economica lombarda del 2° trimestre 2011 si prestano a due
letture contrapposte, o forse tra loro integrate: da un lato, un positivo assestamento della pur
lenta ripresa produttiva, nonostante i pesanti attacchi delle scorse settimane all’economia
italiana registrati sui mercati finanziari (e gli andamenti di ieri delle borse e di quella italiana in
particolare, non sono certamente rassicuranti); dall’altro, anche segnali di preoccupazione per i
prossimi mesi, connessi soprattutto ad attese negative sulla domanda interna, fortemente
condizionata dalla necessaria manovra di contenimento dei conti pubblici che non pare, al
momento, lasciare spazi significativi a politiche di sviluppo.
La produzione industriale lombarda procede ancora a piccoli passi:
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+1,0% la variazione destagionalizzata sul trimestre precedente;
+4,9% la variazione su base annua (contro il +8,2% di inizio anno);
l’indice della produzione supera – dopo molti trimestri - quota 100, arrivando a 101,6 e
riavvicinandosi ai livelli pre-crisi;
le aziende artigiane si fermano al +0,6% in termini congiunturali e al +1,3%
tendenziale, con l’indice della produzione sostanzialmente stabile a quota 77 e che
guadagna solo tre punti rispetto al minimo di fine 2009;
in lieve recupero l’occupazione nell’industria (resta stabile nell’artigianato) e stazionario
il ricorso alla CIG, su livelli relativamente contenuti.
Dati non particolarmente brillanti il cui contenuto, parzialmente positivo, viene messo in
discussione dalle aspettative degli imprenditori che rimangono positive ma in contrazione per
produzione e domanda estera, mentre sono in flessione e negative per quella interna.
Settori importanti come il meccanico e la siderurgia mantengono significative variazioni
positive, anche nel comparto artigiano, ma altri settori (più legati alla domanda interna)
cominciano a segnalare maggiori criticità.
La situazione lombarda, in estrema sintesi, sembra in linea con il quadro previsionale del
Fondo Monetario Internazionale relativo all’economia mondiale, vale a dire quello di una
crescita più lenta rispetto ai primi periodi dello scorso anno, con rischi di revisione verso il
basso. Le nostre previsioni per il III trimestre segnalano in effetti una parziale battuta
d’arresto. L’incertezza della domanda interna, il rallentamento di quella estera e aspettative
deboli degli imprenditori portano a prevedere per il 3° trimestre 2011 una variazione
congiunturale negativa.
Da qui la conferma della necessità che a tutti i livelli di Governo, da quello nazionale, a quello
regionale e locale, si trovino spazi sia pure limitati per interventi anche a favore dello
sviluppo. Interventi altrettanto necessari per la nostra economia di quelli volti alla riduzione del
debito pubblico e della spesa. Siamo tutti consapevoli della difficoltà di conciliare rigore della
spesa e sviluppo, ma alcune possibili soluzioni stanno da un lato nell’utilizzare al meglio le
scarse risorse disponibili per la crescita, dall’altro, facendo il possibile per recuperarne di più
sul terreno dell’evasione e dell’economia dell’illegalità.
Scommesse difficili, ma a sostegno delle quali il Sistema camerale è pronto a lavorare
concretamente con tutti i possibili alleati del mondo istituzionale ed economico.”
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