ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE IVREA II A.SC. 2015/2016

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE IVREA II
A.SC. 2015/2016
PIANO ANNUALE PER L’ INCLUSIONE
Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013
“Se trattiamo le persone per ciò che sono
rimarranno come sono.
Ma se noi le trattiamo per ciò
che potrebbero essere e potrebbero diventare
esse diventeranno al meglio loro stesse”
G.T. Smith
E ancora…“Che io possa vincere, ma se non riuscissi,
che io possa tentare con tutte le mie forze”
Eunice Kennedy Shiver
Chicago, ai primi giochi internazionali Special Olimpics nel 1968
“Una scuola…a due passi da me”
Il Piano Annuale di Inclusione è lo sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica
attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni, le linee guida per un concreto
impegno programmatico per l’inclusione, basato su una attenta lettura del grado di inclusività
della scuola e su obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità delle
prassi di inclusione negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi,
dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e
famiglie. (Da Direttiva 27 dicembre 2012 e C.M. n.8/2013)
L’Istituto Comprensivo IVREA II si propone di perseguire le linee programmatiche delineate
nel RAV d’Istituto orientate a potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in modo
efficace alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi, manifesti
Bisogni Educativi Speciali.
A tal fine intende:
• creare un ambiente accogliente e di supporto ;
• sostenere l’apprendimento e non perdere di vista il profilo culturale dell’alunno;
•
adottare percorsi metodologico-didattici tali da favorire il superamento delle
difficoltà nello studio;
•
sviluppare la motivazione ad apprendere attraverso la diversificazione delle attività
per potenziare le attitudini individuali;
•
•
intensificare e a valorizzare l’interazione Scuola-famiglia attraverso un dialogo
costante per sostenere l’impegno dell’allievo;
valutare sistematicamente e collegialmente le difficoltà esistenti per ogni ambito
disciplinare e/o singola disciplina, in modo da attivare interventi trasversali e
disciplinari finalizzati ad azioni di recupero onde evitare l’emarginazione dello
studente;
•
favorire i processi di accoglienza, inserimento e integrazione degli studenti disabili
nella didattica quotidiana.
 Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la
partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei bisogni
formativi contestuali, ambientali, sociali, socio-economici.
Il Dirigente scolastico… è il garante dell’offerta formativa che viene progettata ed attuata
dall’istituzione scolastica di cui fanno parte anche gli alunni con disabilità e con Bisogni
Educativi Speciali.
A tal fine egli:
•
procede all’assegnazione degli insegnanti curricolari e di sostegno;
•
cerca di assicurare la continuità rispetto all’assegnazione dei docenti;
•
gestisce le risorse valutando le reali esigenze di ogni singolo caso, incontrando le
famiglie e ascoltando le eventuali problematicità emergenti;
•
attiva azioni in collaborazione anche con Enti e Associazioni per assicurare l’inclusione
dell’alunno, rendendo partecipi i docenti dell’aspetto organizzativo da mettere in atto.
I destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica sono tutti gli alunni con
Bisogni Educativi Speciali comprendenti:
-disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);
-disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003);
-alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o culturale.
RISORSE PROFESSIONALI
FUNZIONI
SPECIFICHE
Referente GLHI
Svolge attività di coordinamento, sia all’interno della scuola
con i docenti di sostegno e curriculari, sia all’esterno, con
ASL, famiglie, Enti e agenzie del territorio.
Insegnanti di sostegno
Svolgono sia attività individualizzate e di piccolo gruppo, sia
laboratoriali ed integrate. Inoltre, elaborano i PEI con l’Unità
multidisciplinare, condividendolo con il C.d.C.
GLI – Gruppo di lavoro per
Si occupa della rilevazione dei DSA/BES nella scuola e degli
l’Inclusione
alunni/studenti provenienti di altri Paesi; dell’elaborazione del
Piano Annuale per l’Inclusività. Si rende disponibile nella
raccolta di materiale a supporto delle attività didattiche.
Referente BES
Coordina gli incontri del gruppo di lavoro, fornisce ai colleghi
informazioni e materiali sui DSA/BES, per individuare il
percorso didattico più idoneo per gli alunni/studenti; informa
su progetti ed iniziative di formazione inerenti alla tematica
Inclusione.
Psicopedagogisti e referenti
Svolgono attività di consulenza a supporto dell’inclusione
ASL
scolastica degli alunni DSA e BES.
Educatori professionali
Collaborano con i docenti di sostegno e curriculari per
l’inclusione degli alunni HC, DSA/BES.
CHE COSA È RICHIESTO ALLA SCUOLA ?
 Il ruolo della scuola, e quindi, di TUTTI gli insegnanti è quello di portare TUTTI gli
studenti al SUCCESSO FORMATIVO.
 La SCUOLA, insieme alla FAMIGLIA, è sicuramente l’ambiente in cui i ragazzi
trascorrono la maggior parte del proprio tempo e il luogo dove fanno esperienze
significative di socializzazione e di apprendimento.
 La scuola deve, quindi ,trovare tutti gli strumenti per promuovere l’apprendimento
per TUTTI.
SCUOLA OSSERVATORIO
“Soprattutto occorre «vederli»”
La scuola deve diventare l’osservatorio per eccellenza, in cui è possibile individuare
precocemente le difficoltà specifiche di apprendimento. Per questo gli insegnanti devono
osservare consapevolmente ogni alunno e segnalare tempestivamente le eventuali
problematicità (DGR. -Deliberazione della Giunta Regionale-del 16 del 4 febbraio 2014).
CAMPI DI OSSERVAZIONE
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Autonomia
Relazione
Attenzione – concentrazione
Memoria
Comunicazione
Orientamento spazio – temporale
Motricità fine / Prassie
Coordinazione oculo – manuale
Abilità percettivo – visivo – uditive
Comprensione
RISORSE/STRUMENTI/METODOLOGIE DIDATTICHE
•
Apprendimento cooperativo: sviluppa forme di cooperazione e di rispetto reciproco
fra gli allievi e veicola le conoscenze/abilità/competenze.
•
Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie)
•
Didattica laboratoriale per consentire percorsi graduali e personalizzati
•
Procedere in modo strutturato e sequenziale: proporre attività con modelli
individualizzati e dal semplice al complesso → si faciliteranno nell’alunno l’esecuzione
delle consegne, la memorizzazione e l’ordine nell’esposizione dei contenuti.
•
Sostenere la motivazione ad apprendere incoraggiando il riconoscimento e la fiducia
nelle proprie capacità, si parla, infatti, di… empowerment cognitivo
•
Costruzione di un metodo di studio.
Per alunni “lenti”:
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predisporre verifiche brevi su singoli obiettivi;
semplificare gli esercizi (evitare esercizi concatenati);
consentire tempi più lunghi o ridurre il numero degli esercizi nello stesso tempo
(strategia da scegliere secondo la personalità del bambino/ragazzo).
Per alunni che manifestano difficoltà di concentrazione:
fornire schemi/mappe/diagrammi prima della spiegazione (aiuteremo la mente a
selezionare, categorizzare, ricordare, applicare quanto recepito durante la
spiegazione);
evidenziare concetti fondamentali/parole chiave sul libro; spiegare utilizzando
immagini;
utilizzare materiali strutturati e non (figure geometriche, regoli, giochi con le
carte/dadi,
scacchi, cruciverba,…); fornire la procedura scandita per punti nell’assegnare il lavoro.
•
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Didattica multisensoriale: uso costante e simultaneo di più canali percettivi (visivo,
uditivo, tattile, cinestesico)→incrementa l’apprendimento
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Tecnologie multimediali (computer, notebook per utilizzare software specifici)
•
Programmazioni personalizzate/Strumenti compensativi e dispensativi,
utilizzati secondo una programmazione personalizzata con riferimento alla
normativa nazionale e/o alle direttive del POF.
Cosa deve concordare il CONSIGLIO di CLASSE/TEAM DOCENTE per svolgere una
DIDATTICA INCLUSIVA?
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come gestire le relazioni nella classe
come gestire la comunicazione/lezione in classe
come incrementare i lavori di coppia e di gruppo
come presentare le conoscenze
come intervenire per insegnare / rinforzare abilità / metodo di studio
come verificare i processi di apprendimento
quali mediatori didattici usare
È importante …
• saper gestire la classe
• aver presente le potenzialità e le modalità di apprendimento degli alunni
• saper tenere alta la motivazione promuovendo l’interesse
• coinvolgere incoraggiando la partecipazione
• far diventare la classe una comunità di apprendimento.
Anche
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attraverso…
il miglioramento dell’organizzazione degli spazi scolastici
la promozione e sostegno delle conoscenze, abilità, motivazioni, atteggiamenti
la sperimentazione di esperienze significative, anche laboratoriali
l’uso di libri di testo e di lettura digitali
l’utilizzo di strumenti tecnologici, quali la LIM e il computer,
Una successiva e ulteriore fase di lavoro potrà prevedere una sperimentazione iniziale delle
esperienze di prassi di didattica inclusiva attive nell’Istituto da condividere, confrontare,
discutere e sviluppare in termini di azioni di miglioramento.
DELIBERA DEL COLLEGIO DOCENTI DEL 30 settembre 2016
DATA, 30 settembre 2016
DOCENTE referente DSA
L’insegnante Sanfilippo Concetta
DIRIGENTE SCOLASTICO
Ivonne Merlini
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