ALSIA Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura

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ALSIA
Agenzia Lucana
di Sviluppo e
Innovazione
in Agricoltura
SPORTELLO BIO
A.A.S.D.
BOSCO
GALDO
A.A.S.D. PANTANELLO
Via Grumentina - 85050 Villa d’Agri (Pz)
SS 106 IONICA KM 448.2
Tel. 0975 75010
352547 Fax
0975 352403
METAPONTO
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Fax: 0835/745286
Notiziario di Agricoltura Biologica
Numero 13
05 Agosto 2008
PREMESSA: L’AGRICOLTURA BIOLOGICA è un metodo di produzione che non fa ricorso a mezzi
chimici di sintesi ma utilizza solamente esseri viventi, prodotti di esseri viventi e sostanze di origine
naturale (tranne limitati casi particolari). E’ opportuno evidenziare che non si realizza con una
semplice sostituzione di mezzi tecnici, al posto di un prodotto di sintesi un prodotto naturale. La
gestione biologica dell’azienda deve essere in grado di aumentarne la biodiversità, di arricchire
“l’agroecosistema” favorendo le specie “utili” e/o quelle ritenute “indifferenti”, cosi da ridurre i
consumi energetici da fonti non rinnovabili, garantire un reddito idoneo anche in termini di qualità
della vita agli operatori agricoli, tutelare la loro salute, quella dei propri familiari e dei consumatori
e, quindi, dell’ambiente.
AGRUMI: (ingrossamento frutto)
Cotonello (Planococcus citri): dove presente, continuare i lanci degli insetti utili, diversamente
intervenire con olio bianco (1,5 l/hl). Si evidenzia il ruolo negativo delle formiche che provvedono
alla distribuzione sulla pianta ed alla difesa dai parassiti delle forme giovani di planococco e di altri
insetti che producono melata.
Serpentina (Phyllocnistis citrella): generalmente il fitofago non richiede nessun intervento di
controllo; solo negli impianti in allevamento (ed in caso di forti attacchi) proteggere le piante con
tessuto non tessuto dopo avere eseguito un intervento con rotenone o azadiractina.
Cocciniglia rossa-forte (Aonidiella aurantii): in caso di forte presenza (oltre 3-5 neanidi per
foglia) intervenire con olio minerale o proteinato di zolfo.
Mosca della frutta (Ceratitis capitata):anche se il numero delle catture è ancora modesto,
esclusivamente per le varietà precoci (Satsuma mijagawa), si consiglia di attivare il metodo di
difesa mediante la cattura massale installando le trappole cromotropiche gialle, quelle sessuali con
feromoni o alimentari con esche proteiche (esistono in commercio trappole che mettono insieme le
diverse caratteristiche). Per ora nessun trattamento.
PESCO, NETTARINE e SUSINO: (invaiatura-maturazione)
Cidia e Anarsia (Grapholita molesta e Anarsia lineatella): controllare l’efficacia della confusione
sessuale; la presenza di adulti nelle trappole attrattive è indice che i diffusori hanno esaurito la loro
efficacia. In tal caso integrarne altri nuovi effettuando un intervento con Spinosad o Rotenone al
fine di abbattere gli adulti fertili presenti nel campo.
Mosca mediterranea (Ceratitis capitata):controllare le trappole attrattive ed alla presenza di
catture di adulti, o di punture sui frutti, intervenire con Rotenone, Azadiractina o Spinosad.
OLIVO: (ingrossamento drupe)
Mosca delle olive (Bactocera oleae): le trappole a feromone, per il monitoraggio dell’insetto, ne
segnalano una modesta presenza, mentre le punture fertili interessano il 4-5% delle olive da olio
ed il 10 % di quelle da mensa. Si consiglia di installare le trappole per la cattura massale
(cromotropiche gialle, alimentari con esche proteiche o sessuali con feromoni). Si dovrà collocare
una trappola ogni due alberi di olivo, possibilmente nella parte sud/sudovest della chioma, in
posizione esterna, ma che non sia colpita direttamente dai raggi solari, a circa 2/3 dell’altezza della
chioma. Esclusivamente per le olive da mensa, avendo superato la soglia, si consiglia di trattare
con rotenone.
Cocciniglia mezzo grano di pepe ( Saissetia oleae): comportarsi come per la rossa forte agrumi.
VITE: (invaiatura)
Tignoletta
(Lobesia botrana): in alcune aree si è rilevato l’inizio del volo della seconda
generazione carpofaga. Per chi non ha adottato il metodo della confusione sessuale, in presenza di
catture nelle trappole per il monitoraggio, intervenire con Bacillus thuringiensis o Spinosad.
Muffa grigia (Botritis cinerea) : si consiglia di proteggere la coltura con proteinato di zolfo.
Notizie di carattere generale
DAL 21 AL 25 LUGLIO SI E’ SVOLTO UN IMPORTANTE EVENTO INTERNAZIONALE SULLA
TECNICA DELLA BIOFUMIGAZIONE, AMMESSA IN AGRICOLTURA BIOLOGICA
Il mantenimento di un terreno sano o il ripristino della fertilità degradata a causa di tecniche
agronomiche non sostenibili può essere raggiunto mediante l'interramento di piante o tessuti
vegetali, riducendo così il ricorso a prodotti chimici di sintesi.
La biofumigazione - termine originariamente coniato per indicare l'uso di fumiganti naturali in
sostituzione del Bromuro di metile - raggiunge tutti questi obiettivi grazie alla nota capacità di
alcune Brassicacee di rilasciare nel terreno sostanza organica contenente molecole biologicamente
attive oltre ad elementi nutrizionali e fattori biostimolanti.
Recentemente la tecnica ha acquisito un crescente interesse proprio per una maggiore
consapevolezza ambientale e la volontà da parte degli operatori a gestire dei mezzi tecnici privi di
tossicità.
Inoltre rilevanti progressi sono stati ottenuti attuando specifici programmi di miglioramento
genetico e creando sia varietà appositamente selezionate sia una gamma di soluzioni tecnologiche
versatile ed efficace.
Il punto della situazione sulla ricerca mondiale e' stato illustrato in Australia in occasione del Terzo
Simposio Internazionale sulla Biofumigazione (i precedenti erano stati svolti in Italia e negli
Stati Uniti). Alcune recenti ricerche hanno determinato significativi progressi nella comprensione
dei meccanismi biochimici di base e hanno permesso di individuare nuovi promettenti mezzi tecnici
per applicare queste conoscenze in sistemi di produzione agricola a basso impatto ambientale.
Maggiori informazioni alla pagina: http://www.pi.csiro.au/biofumigation2008/index.htm
Anche nel metapontino, agli inizi degli anni 2000, in applicazione dei POM (Programmi Operativi
Multiregionali, finalizzati al trasferimento delle innovazioni scientifiche al settore agricolo), furono
realizzati prove dimostrative di biofumigazione collegate alla tecnica della "solarizzazione" per
ridurre o prevenire l'uso di sostanze chimiche pericolose, tra cui il Bromuro di Metile.
I risultati, già all'epoca, furono estremamente soddisfacenti anche se la tecnica non ha trovato
larga diffusione per obbiettivi limiti pratici (es. uso del suolo limitato alla coltura "biocida", idoneo
andamento climatico, ecc). I nuovi mezzi tecnici, a base di estratti delle piante biocide, sembrano
ridurre i problemi applicativi, facilitando il compito ai produttori agricoli.
ELEVATO RISCHIO DI INCENDI. ATTENZIONE ALLA BRUCIATURA DELLE STOPPIE!
Si tratta di una pratica tradizionalmente diffusa in tutte le aree cerealicole del Mediterraneo,
codificata da regole particolarmente severe in termini di data di accensione, orario, modalità di
esecuzione, controllo ed assistenza alle operazioni da parte degli esecutori, obbligo di realizzare
fasce perimetrali di contenzione (le cosiddette “precese”). In tutto il territorio regionale, per
l'anno in corso, il periodo a rischio di incendio boschivo è fissato dal 1.7.2008 al 15.9.2008 e,
pertanto, sopratutto nei boschi e nelle zone immediatamente adiacenti sono vietate tutte le azioni
determinanti anche solo potenzialmente l'innesco di incendio, nel pieno rispetto di quanto previsto
dagli artt. 7,8,9 e 10 della legge regionale 22.02.2005 n° 13. Le sanzioni per i trasgressori sono
previste all'art. 12 della stessa legge che non esclude ulteriori eventuali responsabilità civili e penali
per danni verso terzi e/o il patrimonio.
A prescindere dalle sanzioni o dalla normativa - che impone particolari obblighi e prescrizioni,
soprattutto per chi usufruisce dei contributi della PAC - si evidenzia che tale pratica, soprattutto in
una gestione aziendale di tipo biologica, è da evitare! La bruciatura delle stoppie è causa di
impoverimento della sostanza organica e della dotazione microbica del terreno. L’incorporazione
delle stoppie e di residui colturali, invece, contribuisce al mantenimento della fertilità organica del
suolo ed ostacola il diffondersi della desertificazione e, cosa forse più interessante per i produttori,
migliora la produttività del terreno senza incrementare i costi di produzione!
Informazioni sulla legislazione regionale, il modello di comunicazione e altre notizie possono essere
visionati al sito: http://www.comune.potenza.it/protezione_civile/incendi_boschivi
N.B. PER EVENTUALI CHIARIMENTI RIVOLGERSI AI TECNICI DELL’AZIENDA PANTANELLO
(TEL. E FAX. 0835-745071-745286)
ATTIVITÀ REALIZZATA GRAZIE ALL’APPORTO INFORMATIVO DI AGRICOLTORI, OPERATORI
COMMERCIALI, TECNICI CONVENZIONATI E VOLONTARI.
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