La luna (3a parte)

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CAPITOLO 4
La Luna (parte 3°)
Nei materiali lunari non sono state trovate tracce di vita, ma sono stati scoperti soltanto composti organici semplici.
Esaminando le rocce lunari si è potuto stabilire che quelle dei mari hanno una composizione chimica e mineralogica
simile ai basalti terrestri. Le rocce delle terre alte sono più chiare e presentano i caratteri delle rocce ignee
intrusive, rare sulla terra. Sulla luna sono stati inviati sismografi che hanno rilevato scosse dette terremoti lunari
che possono essere dovuti a frane o ad assestamenti lunari o quando la Luna si trova alla minima o alla massima
distanza dalla terra. L’attività sismica sulla luna non è assente ma ridotta, probabilmente perché il materiale della
Kuna è più rigido e meno eterogeneo. I dati dei terremoti che si originano nelle viscere della luna fanno pensare che
sotto alla litosfera ci sia un astenosfera plastica, ossia una zona semifluida relativamente calda, ma meno estesa e
attiva rispetto a quella terrestre.
Esistono 4 tipi di teorie diverse a riguardo della formazione della luna:
 Fissione: presupponeva che un tempo la terra si trovasse allo stato fuso e ruotasse su se stessa molto
velocemente. In tali condizione si è potuta scindere in due corpi a causa di ripetuti e alternati rigonfiamenti
causati dall’attrazione del sole. L’idea di Darwin fu presto abbandonata quando si dimostro che le resistenze
di attrito nell’ipotetico materiale fuso terrestre non avrebbe potuto provocare un distacco. Una più recente
teoria della fissione dice che quando il materiale più pesante si concentrò verso il centro della terra questa
aumento la propria velocità di rotazione fino a modificare la propria forma in quella di una “pera”, finche il
collo della pera si sarebbe rotto per formare la luna
 Cattura: la Luna era un corpo indipendente che si muoveva liberamente nel sistema solare; ad un certo
momento essa sarebbe giunta tanto vicino alla Terra da esserne attratta e messa in rotazione su un orbita
ellittica intorno ad essa. Però essa avrebbe dovuto diminuire drasticamente la propria velocità. Alcuni lo
spiegano grazie all’attrito delle maree o alle collisione subite dalla luna dal materiale orbitante intorno alla
terra.
 Accrescimento: la luna si sarebbe formata dopo la terra dalla riunione di materiali diversi che un tempo
orbitavano intorno al nostro pianeta
 Impatto gigante: circa 4,5 miliardi di anni fa un planetesimale delle dimensioni di marte entrò in collisione
con la terra. I due corpi avevano un nucleo denso metallico e un mantello meno denso. La collisione
disintegrò il corpo impattante e una parte del mantello terrestre mandando in orbita una nube di gas e
detriti. Il denso nucleo metallico del corpo impattante si associò alla Terra e il materiale in orbita si aggregò
per formare la Luna
In merito a tutte queste ipotesi si deve sottolineare che le analisi geochimiche dimostrano che la Terra e la Luna si
sono originate nella stessa regione del sistema Solare.
La Luna può essere considerata un pianeta e in passato può essersi trovata ad una distanza molto minore di quella
attuale. La luna dovrebbe continuare ad allontanarsi dalla Terra fino a quando non avrà raggiunto una distanza
pari a 75 raggi terrestri. A quel punto la situazione dovrebbe stabilizzarsi o se la terra dovesse riprendere a ruotare più
velocemente la luna incomincerebbe a riavvicinarsi.
Sono stati individuati 6 stadi evolutivi della luna
1. Origine
2. Separazione della crosta
3. Prima epoca di vulcanismo
4. Periodo di bombardamento da parte di grossi corpi celesti
5. Seconda epoca di vulcanismo
6. Declino dell’attività lunare fino alla condizione attuale.
© Federico Ferranti S.T.A.
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