abstract_cimminodoc - Dipartimento di Psicologia dei Processi

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La scuola come sistema di attività: pratiche quotidiane nella scuola media
Cristina Cimmino
Premessa: Le rilevazioni degli apprendimenti degli studenti italiani fatte da ricerche internazionali (IEA,
Timms, OCSE-PISA) mettono in luce nel nostro paese una vera e propria emergenza scuola (Fondazione
Agnelli,2009), che si rileva sia a livello sociale, in quanto viene meno il ruolo della scuola di garantire la
mobilità sociale, che a livello educativo, attraverso il mancato raggiungimento delle competenze
curricolari di base. Gli esiti degli studenti italiani, in particolare, sembrano risentire sia del divario culturale
esistente tra il nord e il sud del nostro paese, che dell’origine socio economica delle famiglie di provenienza.
Per essere nelle condizioni di capire meglio questi esiti si è partiti dalla necessità di guardare a ciò che
avviene dentro la scuola, anche in termini di pratiche quotidiane che caratterizzano l’apprendimento dei
ragazzi.
Presupposti teorici: L’interesse a studiare il fenomeno dell’emergenza scolastica in questo contesto è legato
agli aspetti psicologici che caratterizzano il processo d apprendimento, in riferimento a come questi si
connettono agli aspetti sociali, politici e più propriamente culturali. In questo senso la scuola è intesa a
partire da una prospettiva socio- culturale, che considera l’apprendimento un processo co- costruito
socialmente e come un’attività che ha senso per chi impara, (Vygotskij, 1990, Bruner,1983, Pontecorvo,
1999). Un costrutto fondante dal quale muove la ricerca è quello di comunità di pratiche (Wenger,1998),
con particolare riferimento alla relazione tra la partecipazione dell’insegnante alla propria comunità e la sua
professionalità. La partecipazione alle pratiche e alle attività quotidiane è fondante dell’apprendimento e
l’apprendimento, soprattutto in età evolutiva è strettamente legato alla costruzione dell’identità dei
ragazzi. Sfard A. e Prusak A. (2005) propongono appunto di studiare l’apprendimento alla luce del
concetto di identità (un’Identità come costruzione narrativa).
Partecipanti: In riferimento allo specifico interesse del legame tra identità e apprendimento i partecipanti
alla ricerca sono insegnanti e ragazzi di due scuole medie. La scuola media è infatti il luogo di passaggio
identitario per eccellenza, dove i ragazzi che la frequentano hanno un’età (11- 13 anni circa) che rende
difficile la loro collocazione, sia nella passata infanzia che nella futura adolescenza. Probabilmente potrebbe
non essere casuale che, la caduta maggiore degli apprendimenti, si registra nella scuola media, anche se al
momento le spiegazioni maggiori che sono state date riguardano la preparazione e la motivazione degli
insegnanti.
Domande di ricerca: Quali sono le pratiche che caratterizzano la vita quotidiana delle scuole medie? Come
si possono valutare queste pratiche? Quali sono le buone pratiche in riferimento agli esiti migliori?
Metodologie: La metodologia è di tipo etnografico e in particolare gli strumenti utilizzati sono: lo
Shadowing degli insegnanti, le Interviste semi- strutturate e i focus- group.
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