RELAZIONE MONITORAGGIO

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CENSIMENTO CON MONITORAGGIO
DELLE PIANTE PRESENTI NELLE AREE VERDI
UNIVERSITA’ TOR VERGATA ROMA
Presentazione del monitoraggio e certificazione delle condizioni dello stato vegetativo e di stabilità
di tutte le alberature presenti nelle aree di proprietà o in uso all’Università.
RILIEVO E METODO D’INDAGINE
Il rilievo è stato eseguito dal 20 luglio all' 8 agosto 2012 da un Agronomo e 3 assistenti esperti in
arboricultura, utilizzando le planimetrie esistenti già in uso interno per la gestione della
manutenzione, semplificando così ogni ulteriore riferimento e rendendo possibile un’eventuale
successiva mappatura del patrimonio vegetale, utilizzando schede di posizionamento (vedi Fig. 1)
per integrarle successivamente con localizzazioni e gestione dati utilizzando GPS (Global
Positioning System) e GIS (Geographic Information System) con parametri di riferimento e
immagini al fine di gestire la raccolta dei dati: inventario delle specie arboree esistenti, condizioni,
manutenzione e costi.
Fig. 1
Localizzazione quercus ilex 1-6
Per ogni Facoltà, sono state suddivise - in parcelle e sub-parcelle - delle aree omogenee, secondo le
specie o la consistenza botanica, al fine di rendere più facile la corretta visualizzazione della
rilevazione, dalla scheda alla realtà del campo e viceversa, trascrivendo ogni rilievo su scheda per
specie singola o su scheda per gruppi di alberi.
Nel rilievo in questione sono state effettuate circa 3500 immagini, create in totale 822 schede con il
metodo VTA (Visual Tree Assestment), secondo i protocolli di certificazione ISA (International
Society of Arboriculture), di cui: 386 alberature sono state considerate in gruppi, per un totale di
1.208 alberi; non sono stati considerati gli elementi a portamento arbustivo, seppur alti, e i piccoli
alberelli.
Ogni pianta è stata fotografata evidenziando le caratteristiche salienti, dal colletto, al tronco, alla
chioma con eventuali difetti o danni, che mettono a rischio la stabilità della stessa.
Nella scheda di rilievo per specie singola (Fig. 2) sono elencati:
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specie
data del rilievo
zona di collocazione
classe di rischio
foto digitali di riferimento con collegamento ipertestuale
altezza, diametro della chioma e struttura generale
fertilità, irrigazione riferite all’ambiente
valore estetico, commenti ed interventi specifici,
alterazioni su chioma, tronco e colletto tali da richiedere ulteriori indagini strumentali
Fig. 2
Nella scheda per gruppi di alberi (Fig. 3) sono riportati i rilievi delle piante posizionate a piccoli
gruppi o dei veri e propri boschetti, sommando eventuali commenti ed interventi in una unica voce
e rendendo, con varie immagini, lo stato dei fatti.
Fig. 3
L’insieme delle piante della medesima specie sono numerate in modo crescente per ogni scheda
singola, tali da ottenere in maniera univoca il riferimento alla zona parziale rilevata.
In particolare, i giudizi sulla fertilità, l’irrigazione e il valore estetico sono riportati in termini di
"sufficiente", "buono" e "scarso".
Per la descrizione della struttura nell’insieme, si è considerata l’eventualità di essere bilanciata,
sbilanciata, equilibrata, squilibrata, disomogenea, omogenea.
CLASSI DI RISCHIO
Per quanto riguarda le classi di rischio si sono definite le seguenti suddivisioni:
Classe A alberi senza difetti strutturali, rischio nullo o basso, non statisticamente prevedibile per
eventuale caduta;
Classe B alberi con lievi difetti strutturali, dove intervenire con potature di riforma, trattamenti
specifici con antiparassitari e comunque sanabili e riconducibili al rischio di classe A;
Classe C alberi che presentano difetti tali che si possono abbattere o schiantare con semplici
avversità atmosferiche; si possono curare ed intervenire con manutenzioni straordinarie di
consolidamento, affinché possano essere passate ad una classe superiore;
Classe C/D alberi che presentano gravi difetti strutturali, con pericolo nell’immediato di schianto o
ribaltamento tali che, pur attuando tutte le procedure di manutenzione straordinaria o mettendo in
sicurezza le parti deboli, necessitano di ulteriori controlli periodici;
Classe D alberi con gravi difetti morfologici e strutturali, tali da risultare inefficace qualunque
intervento tecnico agronomico; l’abbattimento, con eventuale sostituzione, è inevitabile.
CONSIDERAZIONI GENERALI
SULLE AREE OGGETTO DEL CENSIMENTO
PER OGNI SINGOLO IMMOBILE
1. ASILO NIDO
La presenza di poche alberature vetuste superstiti e il prato utilizzato a scopi di formazione,
richiedono una nuova riqualificazione dell’area verde, con un nuovo reimpianto per migliorare
la qualità della fruizione del luogo.
2. CAPPELLA UNIVERSITARIA - CHIESA DI SAN TOMMASO D’AQUINO
La recente costruzione ha poche alberature a corredo. Dato lo scopo generale come luogo di
culto, si auspicano nuovi reimpianti per migliorare l’aspetto del luogo in funzione alla
permanenza degli stessi utenti.
3. CASALE 4 ‘LABORATORIO NESTOR’,
4 CASALE 5 – ORTO BOTANICO
5. CASALE 6
La presenza di pochi e molto vetusti alberi richiede la necessità di riqualificare gli spazi verdi
con nuovi progetti e reimpianti.
6.CASALE 9 UFFICI
Area ben curata, siepi in forma e fiorite, alberature con struttura sana.
7. CASALE 11 CENTRO TRAPIANTI
La presenza di un solo pioppo vetusto rende necessaria una nuova piantumazione.
8. COMPLESSO PP1-PP2
Dalla rampa d’accesso dell’edificio PP2 e negli spazi perimetrali sono ben sviluppate macchie
di essenze della flora mediterranea, rustiche e ben formate, con vegetazione tipica. Le alberature
dei parcheggi e le querce in particolare gli esemplari fastigiati dell’edificio PP1 sono sofferenti
per la mancanza d’irrigazione, sono più fragili e quindi da considerare interventi di sistemazione
e conservazione per il patrimonio arboreo.
9. FACOLTA’ DI ECONOMIA
Entrando da via Columbia, sono ben accestiti gli alberi di bagolaro nei viali, come nel vicino
parcheggio e, a seguire, nel parcheggio confinante con via di Tor Vergata e via Cambridge.
Le alberature in particolare leccio sono invece sofferenti nelle aiuole delle sponde perimetrali e
della recinzione richiedono una sistemazione dell’impianto di irrigazione. Le aiuole delle
perenni sono fitte e necessitano di nuova manutenzione. Le alberature di leccio hanno perso la
forma di alberello assumendo quella di arbustiva espansa.
Nel parcheggio ovest, le aiuole sono più sofferenti e le alberature presentano vari attacchi
patogeni che abbassano la classe di rischio e ci fanno consigliare la loro sostituzione: essenze in
questione (ciliegio da fiore.)
Altri esemplari vetusti, preesistenti alla costruzione edilizia, sono in pericolo per danni al
colletto. Nell’area centrale, tra gli edifici principali, i tigli e i lecci sono molto vigorosi e curati,
mentre in altre piccole aree pensili interne la vegetazione è inesistente e andrebbe rivalutata.
10. FACOLTA’ DI INGEGNERIA
L’accesso da via Cambridge verso l’edificio didattico è ben sistemato con aiuole di perenni e di
conifere, alternate con macchia mediterranea. Scendendo tra gli edifici, la superficie prativa è
molto sofferente, le alberature sono esili e in molti casi irrecuperabili e di maggior convenienza
un nuovo reimpianto al fine di riqualificare il paesaggio.
Una migliore gestione anche nei parcheggi a nord renderebbe più interessante l’intero
complesso.
11. FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA
Entrando da via Cambridge, si notano le alberature di tiglio e acero del parcheggio in situazione
di scarso valore estetico e con vegetazione stentata; ritenendo la situazione irreversibile, è
necessaria la sostituzione della maggior parte degli aceri.
Le zone verdi centrali e tutti gli esemplari di quercia e tiglio sono in buon stato di
manutenzione.
12. FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
La presenza di un gruppo di olivi con tronchi tipici nodosi, sia nel prato d’accesso che lungo la
terrazza dell’edifico, definisce bene la manutenzione delle aree. Nella parte retrostante dei
giardini, compresi tra l’edificio E ed F, in particolare “il giardino pensile”, le piante necessitano
invece di interventi di manutenzione straordinaria.
13. FACOLTA’ DI SCIENZE MM. FF. NN.
Le aree verdi sono caratterizzate da numerose piante di pini marittimi, con rami secondari
allungati e sbilanciati, che isolano gli edifici didattici dalle zone confinanti.
Gruppi di tigli, lecci e ligustri, assieme ad altre essenze decidue rendono l’intero comprensorio
gradevole e schermato.
Nelle aree tra i vari laboratori, denominate "chiostrine", sono da invece riqualificare.
Nel sottopasso dell’Istituto di Matematica, alcune piante vetuste e di scarso valore sono
sbilanciate e pericolose: se ne consiglia l'abbattimento.
14. RETTORATO - FACOLTA’ DI GIURISPRUDENZA
Le aiuole e le vasche sono ben curate, le piante della portineria sono invece da rivalutare.
15. STABULARIO
16. STAZIONE DI ECOLOGIA SPERIMENTALE
17. VILLA GENTILE
La presenza di grandi esemplari di eucalipti e pini marittimi con problemi nel tronco, spesso
inclinato e segnato da varie scosciature, richiedono un attento esame per interventi radicali, al
fine della messa in sicurezza delle aree in questione. Anche acacie e cipressi, piantati in
prossimità di costruzioni, richiedono la loro messa in sicurezza
La sottoscritta dott. agr. Claudia Pavoni, nata a Udine il 30/07/1956, iscritta all’Albo dei
Dottori Agronomi e Forestali di Udine, con il n 234,
In ottemperanza alle disposizioni richiamate dall’art.76 del D.P.R. n.445/200
DICHIARA
che il timbro e la firma digitalizzati del presente documento corrispondono all’originale,
RILIEVO E MONITORAGGIO ESEGUITO DA:
DOTT. AGR. CLAUDIA PAVONI
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