Tu, mio - SìS - Sito web del gruppo di italiano del liceo Sismondi

annuncio pubblicitario
Collège Sismondi
Gruppo di italiano.
Erri DE LUCA
Tu, mio
Spunti per un’analisi globale
La struttura narrativa
Nell’intervista citata, De Luca parla molto e positivamente della narrazione come
tradizione orale. Se ne trova traccia nelle scelte narrative del romanzo?
Qual è la funzione narrativa e espressiva dei “flash back”?
Nell’intervista citata De Luca così si esprime:
“Un libro è semplicemente la metà dell'opera. Chi scrive un libro fa la metà del lavoro.
L'altra metà la fa chi lo prende quel libro e lo legge, lo butta, lo consuma, lo assorbe, ci
litiga, ci va a dormire sopra, ci si addormenta. Il lettore compie il libro, lo finisce…”
Tu, mio, realizza questa convinzione di De Luca? Come?
Qual è lo stile narrativo adottato da De Luca in questo romanzo? Le sue scelte stilistiche
a questo livello possono essere messe in relazione con esigenze espressive?
I personaggi
Tappe dell’evoluzione del personaggio narratore.
Tu, mio, un’educazione sentimentale, un romanzo di formazione?
Il personaggio di Caia: mistero del nome, memoria persa e recuperata del passato.
Nicola: un personaggio puramente funzionale (testimone della guerra) o qualcosa di più?
Personaggi e nomi nel romanzo.
Le tematiche
Memoria e storia nel romanzo.
“Mi è venuta in mente una cosa: l’importanza che aveva nelle civiltà del Mediterraneo
l’ospite.” (De Luca, intervista citata).
Commentare il romanzo alla luce di questa affermazione.
Il tema dell’identità (nome, memoria, storia) nel romanzo di De Luca.
“… il poeta parla, diventa una specie di riassunto di tutti, dove le voci del mondo,
attraverso di lui, usandolo come strumento, emettono un suono, un suono unico, che lui
solo possiede, che lui solo può emettere e di cui non è nemmeno interamente
responsabile, in cui la sua vocazione è quella di essere un ponte, un passaggio verso.”
(De Luca, intervista citata).
“I profeti vengono invasi da una voce da fuori, che viene da fuori e che li utilizza come
strumento e loro la possono solo registrare, la possono solo trasmettere. Ecco così è il
poeta, un accidente della specie, un servo della vocazione, non uno che sviluppa la
propria personalità, ma uno che la sospende, accetta di sospenderla.”
(De Luca, intervista citata).
La narrazione si chiude su un episodio singolare, enigmatico: l’incendio della pensione
dei tedeschi. Come interpretarlo?
Si potrebbe (anche se ciò è certamente limitativo) considerare il romanzo di De Luca
come una rilettura di quell’immane tragedia che è stata la seconda guerra mondiale. In
questo senso, cosa intende dirci l’autore?
Corso di italiano, Terzo anno OF, Tu, mio – Spunti per un’analisi globale
2
Scarica