decolonizzazione

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Il processo di decolonizzazione
La fine del colonialismo
La decolonizzazione è il processo storico che tra gli anni Quaranta e gli anni Ottanta del Novecento
ha portato alla fine degli imperi coloniali e all'indipendenza dei popoli asiatici e africani; in esso
trovarono convergenza molteplici fattori:
 tra le due guerre mondiali nacquero i movimenti indipendentisti;
 la propaganda alleata a favore della democrazia favorì il rafforzamento delle idee
indipendentiste;
 dopo la seconda guerra mondiale le potenze europee, indebolite dal contlitto, non riuscirono
più a controllare i loro possedimenti coloniali;
 USA e URSS premettero per lo smantellamento degli imperi coloniali, allo scopo di allargare
le loro zone d'influenza.
Due vie per l'indipendenza
L'indipendenza fu raggiunta in due modi:
 per via pacifica, con trattative tra la madrepatria e i gruppi locali;
 per via violenta, con una guerra di liberazione.
Neocolonialismo ed eredità coloniale
I paesi colonizzatori rinunciarono al controllo politico delle colonie perché era divenuto troppo costoso.
Mantennero invece il controllo economico, dando inizio al neocolonialismo.
Le ex colonie conservarono eredità europee nella cultura e nella lingua, ma non nelle forme di governo:
alla democrazia europea quasi ovunque si è sostituita la dittatura militare.
La decolonizzazione nel Medio Oriente
La nascita della Lega Araba
Già dall'inizio del Novecento era presente in Medio Oriente un movimento nazionale arabo. Nel 1945
fu fondata la Lega Araba, un'unione di Stati arabi con obiettivi di cooperazione economica e
politica.
La nascita dello stato di Israele
Dopo la shoah, il movimento favorevole alla nascita di uno Stato ebraico si rafforzò. Le
organizzazioni militari ebraiche passarono alla lotta armata in Palestina, che era governata dagli
Inglesi. L'ONU nel 1947 propose di dividere la regione in due Stati, uno ebraico e uno arabo. Gli
Arabi rifiutarono. Nel maggio del 1948 nacque lo Stato di Israele. La Lega Araba attaccò subito, ma
perse la prima guerra arabo-israeliana (ne sarebbero seguite altre, tra cui quelle del 1967 e del
1973).
La questione palestinese
Al termine del conflitto, Israele aveva allargato i suoi confini, e la creazione di uno Stato arabo non
fu più possibile. Un milione di profughi arabi fuggì nei paesi vicini: nacque la questione
palestinese. Nel 1969 fu creata l'Organizzazione per la Liberazionedella Palestina (OLP), allo scopo
di combattere gli Israeliani e creare uno Stato palestinese. I conflitti durano ancora oggi.
La decolonizzazione in Asia
Gandhi e l'indipendenza indiana
In India, fulcro dell'impero britannico, la lotta per l'indipendenza fu sostenuta dal Partito del Congresso.
Gandhi coinvolse nella causa l'intera popolazione e lottò secondo la dottrina della non violenza:
disobbedienza civile, boicottaggio e resistenza non violenta alle misure repressive degli Inglesi.
Nel 1947 I'indipendenza fu concessa, ma per risolvere il problema delle lotte tra induisti e musulmani
vennero formati due Stati: l'Unione Indiana, a maggioranza indù, e il Pakistan musulmano.
Tuttavia i conflitti continuarono. Lo stesso Gandhi, promotore della riconciliazione tra le fazioni, fu
assassinato da un fanatico indù. Nel 1948 e nel 1965 India e Pakistan combatterono due guerre per il
controllo del Kashmir.
L'indipendenza del Sud-Est asiatico
Durante la seconda guerra mondiale il Giappone occupò le colonie europee del Sud-Est asiatico.
Dopo la guerra, sconfitti i Giapponesi, la decolonizzazione era in una fase ormai troppo avanzata
perché l'Europa riuscisse a riappropriarsi di quei territori.
La guerra d’Indocina
Il processo di liberazione del Vietnam (che faceva parte dell’Indocina, colonia francese) fu lungo. Il
leader comunista Ho Chi Min condusse – e nel 1954 vinse – la guerra contro i Francesi. Nacquero
due Stati: il Vietnam del Sud, filo occidentale, e il Vietnam del Nord, comunista.
La decolonizzazione nel Maghreb
L'indipendenza di Libia, Marocco e Tunisia
Anche il Maghreb (ovvero i paesi dell'Aftica nord-occidentale: Marocco, Algeria, Tunisia e Libia)
attraversò il processo di decolonizzazione:
 la Libia, colonia italiana, fu indipendente dal 1951. Nel 1969 il colonnello Gheddafi attuò
un colpo di Stato, si dichiarò antimperialista e si schierò con l'URSS;
 nel 1956 Marocco e Tunisia guadagnarono l'indipendenza dalla Francia.
Egitto: Nasser e la crisi di Suez
Nasser, al potere in Egitto dal 1952, quando aveva destituito re Faruk, condusse una politica
filosovietica, anticolonialista e antiisraeliana. Acquistò grande popolarità nel mondo arabo dopo la
crisi di Suez, quando Inglesi e Francesi dovettero rinunciare all'occupazione del canale a causa delle
pressioni delle due superpotenze.
La guerra d'Algeria
L'indipendenza dell'Algeria fu ostacolata dalla presenza di un milione di coloni francesi. Il
movimento nazionalista algerino, sulla scia del successo di Nasser, costituì il Fronte di liberazione
Nazionale. La lotta si inasprì e nel 1954 divenne una guerra. I Francesi fecero uso della rappresaglia
e della tortura, suscitando una gravissima frattura politica in Francia. De Gaulle comprese che era
inevitabile concedere l'indipendenza, ma i coloni più oltranzisti organizzarono una lotta terroristica.
Nel 1962 1'Algeria ottenne l'indipendenza.
La decolonizzazione nell'Africa nera
Le colonie italiane
L’ONU nel 1950 costituì uno Stato federale tra Eritrea, ex colonia italiana, ed Etiopia, ma questa nel
1962 fece dell'Eritrea una sua provincia.
Si scatenò la guerra e nel 1991 l'Eritrea ottenne l'indipendenza
Nel 1960 la Somalia italiana, affidata dall'ONU all'Italia dopo la guerra, divenne indipendente e si
unificò con la Somalia inglese.
La decolonizzazione a sud del Sahara
L’emancipazione a sud del Sahara cominciò più tardi rispetto all' Africa mediterranea, ma fu più
rapida e in genere meno violenta. Spesso fu pilotata dalle potenze europee, che cercarono di
conservare i legami (soprattutto economici) con le ex colonie. Il 1960 fu l'anno dell'Africa: nacquero
diciassette Stati indipendenti. Dove la presenza dei coloni bianchi era consistente o gli interessi in
gioco forti, la decolonizzazione comportò lotte tra le popolazioni indigene e quelle coloniali, come in
Kenya e in Rhodesia.
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