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Distretto Scolastico N° 53 – Nocera Inferiore (SA)
Scuola Secondaria di 1° grado
“FRESA - PASCOLI”
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VERBALE DI RIUNIONE NUCLEO DI VALUTAZIONE D’ISTITUTO
5 ottobre 2016
Il giorno 5 ottobre 2016 alle ore 14,00 presso la S.S. 1^ grado “Fresa-Pascoli si è
riunito il nucleo di Valutazione per l’analisi dei dati delle Operazioni rilevazione
Invalsi 2015-16 e per la stesura di un primo documento da contestualizzare e
condividere in Collegio Docenti.
Sono presenti dei rappresentanti di insegnanti di Lettere (Crisafulli, Giugliano,
Formisano) e di Matematica (Ascione R. Adinolfi, ), coadiuvati per l’analisi dei dati
da un punto di vista tecnico dal DSGA A. Lioviero.
Presiede la riunione il DS Michele Cirino, assume la funzione di Segretario l’ins.
Rosanna Ascione.
Dopo un’attenta lettura dei risultati conseguiti dalle classi terze alle prove INVALSI
2015-16, scaricate al link RESTITUZIONE INVALSI ed inviate a tutti i docenti, è
nata nel gruppo un’ampia discussione con sostanziali riflessioni sui dati emersi.
Questi ultimi sono stati analizzati, contestualizzati e destrutturati, esportati in
EXEL, in grafici e tabelle per renderli immediatamente leggibili al fine di definire
ulteriori linee guida e per implementare azioni di miglioramento e correttive nei
processi di Insegnamento/apprendimento.
Dall’analisi dei dati si evince quanto segue:
Nel complesso si può dire, anche sulla base di quanto rilevato sopra che l’esito è
stato più che soddisfacente, sia in confronto ai risultati nazionali che regionali.
Il risultato è più o meno equivalente sia nella prova di matematica che d’italiano, ma
mentre nella prova di italiano si ha una distribuzione un po più varia per le diverse
classi, nella prova di matematica la quasi totalità delle classi è distribuita ad un
livello medio-alto ed al di sopra della media nazionale.
Il valore più alto del cheating in percentuale osservato si riscontrano nella 3D per la prova d’italiano
e 3C per la prova di matematica
Dai risultati delle diverse prove si stabilisce che i livelli sono complessivamente
in linea ed in alcuni casi al di sopra sia al livello regionale che del Sud Italia, e
confortanti se si ci riferisce alla media nazionale. (Consultare grafici e tabelle
presenti sul sito Web www.fresapascoli.gov.it)
Il nucleo di valutazione, come esito dell’analisi effettuata, propone
essenzialmente due suggerimenti da adottare nella metodologia didattica:
1) Abituare gli allievi nel loro percorso di studi gradualmente a sostenere delle
prove a tempo, a risposta multipla e di riflessione, logica e collegamento, proprio
come richiedono le prove invalsi, affinchè questo ritorni utile anche in altri tipi
di prove nella vita degli allievi e quindi oltre a prepararli per le prove invalsi gli
forniamo una competenza richiesta nel mondo odierno (superamento di prove e
concorsi a quiz).
2) Interiorizzare, da parte di tutti i docenti, la standardizzazione della
valutazione adottata dalla scuola ed aumentare la comunicazione al fine di
utilizzare tutti lo stesso metro affinchè nel sistema non vi siano discrepanze.
All’interno dell’istituzione scolastica si avverte la necessità di rispondere
all’esigenza di personalizzare i percorsi di apprendimento che pone ostacoli
(soprattutto in ordine alla mancanza di tempo e spazi dovuti alla penuria di risorse
umane ed ai tagli in organico degli ultimi anni), di seguire gli orientamenti e gli
input dei quesiti INVALSI. Si ribadisce, come lo scorso anno, che tali quesiti, per
come sono strutturati, non prevedono né una marcata personalizzazione né la
possibilità di poterli adattare alla realtà della singola scuola e della singola classe.
Comunicazione, predisposizione emotiva, il ristretto lasso temporale delle prove
rappresenta talvolta un limite. Bisogna abituare i gruppi classe ai quesiti INVALSI
(al loro orientamento formativo).
Le prove invalsi ci stimolano a lavorare sulle competenze. Le consegne esigono
capacità logiche e deduttive, nonché l’utilizzo del pensiero divergente, oltre che una
mera conoscenza contenutistica delle discipline.
In conclusione si può affermare che gli input INVALSI, per la nostra scuola,
dovranno essere quelli di chiarire lo stato qualitativo-organizzativo e identificare i
punti-forza sui quali costruire e le debolezze che debbono essere limitate. Una
verifica implica la predisposizione di un questionario appropriato e pratico secondo
modalità sistemiche ed autocritiche. La verifica evidenzia la natura della debolezza
della scuola e guida verso un’azione risolutrice delle problematiche esistenti.
Nei processi autovalutativi è fondamentale la percezione da parte dei docenti di
essere inseriti in una comunità professionale e in una comunità sociale-territorialeglobale. L’approccio metodologico autovalutativo più rispondente alle sfide della
complessità e alle nuove problematiche da essa innescate anche nella scuola è
l’approccio sistemico.
In questo contesto occorre sempre una visione di insieme delle problematiche
scolastiche, perché le soluzioni più efficaci non prescindono dalla costruzione di un
quadro unitario e articolato della realtà. Nella dialettica del tutto e delle parti, ogni
parte può essere considerata a volte come un tutto e a volte come una parte. Esiste
quindi una “parte totale”.
L’esperienza autovalutativa si configura come una learneng organisation; un modello
con struttura organizzativa orizzontale dove l’attività di autovalutazione produce esiti
positivi in ordine all’apprendimento organizzativo.
C’è bisogno di valorizzare la rete di persone e di gruppi che operano in situazione
fortemente influenzate dal sentimento di appartenenza, di individuare un giusto punto
di equilibrio tra la vocazione “soggettiva” di ogni docente e la deontologia del lavoro
in equipe. Bisogna lavorare nella logica dell’unitarietà, attivando il processo di
elaborazione dell’offerta formativa nel più ampio coinvolgimento delle componenti
scolastiche, mantenere alta la disponibilità di tutti alla collaborazione, al lavoro
collegiale, alla condivisione delle responsabilità.
Bisogna per questo favorire nella scuola una cultura sistemica dell’autovalutazione
(in questo approccio è determinante soprattutto l’operazione INVALSI), promuovere
in tutti gli operatori della scuola un’adeguata cultura organizzativa.
In genere la valutazione di un’organizzazione scolastica, della sua efficacia ed
efficienza avviene attraverso il confronto tra risultati attesi e risultati ottenuti.
Occorre passare, anche nella valutazione dell’Istituzione scolastica, da una
valutazione di riproduzione ad una valutazione autentica in cui si valuta non tanto ciò
che l’organizzazione ha ottenuto in termini di risultati ma la sua capacità orientativa e
innovativa, il suo potenziale educativo alla luce di una profonda riflessione interna.
Alle ore 15.00 esauriti i punti all’ordine del giorno si scioglie la seduta.
Il segretario
Prof.ssa Rosanna Ascione
IL PRESIDENTE
Il Dirigente Scolastico
Prof. Michele Cirino
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