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L’Unesco aggiunge 22 nuove riserve della biosfera, si va
dall’Australia alla Corea
Le bellezze naturali del nostro pianeta, per fortuna, trovano ancora rispetto e tutela.
La 21esima sessione del Programma Unesco Mab-Icc (Consiglio coordinativo
internazionale uomo e biosfera) per la conservazione della biodiversità, infatti, ha aggiunto
22 nuovi siti “Riserve della biosfera nel mondo” ai 531 esistenti.
Il consiglio, riunito nell’isola vulcanica di Jeju, in Corea del Sud, ha deciso di integrare il
Mab con 22 nuove riserve della biosfera, ovvero aree di conservazione della biodiversità
dove, grazie alla cooperazione internazionale, vengono attuati piani di salvaguardia della
natura e dello sviluppo delle popolazioni indigene.
Le new entry provengono da 17 Paesi: Messico, Spagna, Portogallo, Venezuela, Corea
del Nord, Corea del Sud, Australia, India, Indonesia, Vietnam, Libano, Siria, Germania,
Federazione Russa, Sudafrica, Ucraina e Malesia.
Il viaggio in questi territori regala una suggestiva visione del mondo e della natura.
In Messico, nel Chiapas, le Lagune di Montebello sono un parco naturale con oltre 6.000
ettari di foresta e 50 lagune. Le comunità locali sono coinvolte nella gestione delle risorse.
Si cerca di mettere in atto pratiche agricole compatibili con la conservazione come la
produzione tradizionale di caffè che, grazie alla conversione dei chicchi, è diventata
biologica.
In Spagna, Fuerteventura, isola dell’arcipelago delle Canarie, è un’area che gode di
un’ampia varietà di specie marine come delfini e tartarughe. L’ecoturismo è l’attività
principale dell’isola, assieme alla produzione di energia rinnovabile eolica e solare.
In Portogallo, l’isola Flores, parte del gruppo occidentale delle Azzorre, ha una geografia
morfologica tra le più interessanti d’Europa, con numerosi laghi, monti e cascate.
Il Delta dell’Orinoco, in Venezuela, è secondo per grandezza nel continente
sudamericano. Ospita più di 2000 specie di piante e ha un’ampia gamma di fauna terrestre
e marina. La popolazione indigena Warao è totalmente integrata con la biodiversità locale.
Nell’arcipelago sud-occidentale della Corea del Nord, invece, troviamo Shinan Dadohae,
isola che, grazie alle estese piene di marea, ospita un’enorme varietà di specie animali.
Il Grande Deserto Sabbioso australiano, inoltre, non è poi così arido, ospita infatti la più
grande foresta nel deserto del mondo e ampie paludi salate.
L’India, infine, ha ben tre aree patrimonio della biodiversità: Nokrek, Pachmarhi e Similipal.
Uno spettacolo nello spettacolo.
Daniele Scuccato
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