Ripasso - linguaitaliana

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***Il congiuntivo si usa quando la prima parte della frase esprime: un desiderio,
una speranza, una possibilita`, un dubbio, un’opinione, incertezza, sentimento.
Desiderio:
Speranza:
Possibilita`:
Dubbio:
Opinione:
Incertezza:
Sentimento:
Oh, come vorrei
Spero
E` possibile
Giovanni dubita
Credo/ Penso
Non sono sicuro
Sono triste
Sono contenta
che tu fossi qui.
che gli studenti capiscano la lezione.
che lui venga alla festa.
che Nicola abbia ragione.
che la ragazza sia molto simpatica.
che Marco possa uscire con te stasera.
che Luigi non venga alla festa con noi.
che Eva possa mangiare con noi stasera.
Pagine da ripassare: p.323-324 (il congiuntivo con: desiderare, insistere, preferire,
sperare, suggerire, volere), pagine 365-366, e i verbi irregolari (p.340).
***Non si usa il congiuntivo quando c’e` un soggetto. Si usa, invece, un verbo
all’infinto.
Voglio mangiare a casa stasera.
Preferisco comprare un po’ di vino.
Spero di andare in Italia quest’estate.
Voglio che Luigi mangi a casa stasera.
Preferisco che i ragazzi comprino dell’ acqua.
Spero che Marta vada in Italia con me.
***Il cogiuntivo si usa con le espressioni impersonali: e` bene, e` giusto,
e` importante, e` meglio, ecc. Quando non c’e` un soggetto indicato, so usa solo un
verbo all’infinito.
E` meglio che tu vada a dormire adesso—sono le 11.30!
E` meglio dormire presto.
E` necessario che gli studenti si preparino bene per l’esame finale.
E` necessario prepararsi bene per l’esame finale.
***Queste espressioni e verbi non usano il congiuntivo perche` esprimono una
certezza: E` vero che , e` chiaro che , e` certo che , e` evidente che , e` sicuro che,
Sapere, essere sicuro
E` vero che c’e` molta disoccupazione.
E` chiaro che gli studenti devono studiare molto.
Sono sicuro che Luigi va a casa stasera. So che deve studiare molto.
***Quando si usa il congiuntivo ci deve essere la correlazione dei tempi.
Il congiuntivo presente =
Primo verbo al presente
Spero
Voglio
+ la frase con “che” e` allo stesso momento o dopo.
che
tu capisca il congiuntivo adesso!
che
tu venga a casa mia stasera.
Il congiuntivo passato =
Primo verbo al PRESENTE + la frase con “che” NON e` allo stesso momento, ma prima
Spero
Penso
E` possibile
che tu abbia capito la lezione la settimana scorsa.
che Luisa sia andata in discoteca ieri sera.
che gli studenti non abbiano studiato due giorni fa.
L’imperfetto del congiuntivo = che io studiassi, che tu studiassi, che lei studiasse, ecc.
Si usa SOLO quando il primo verbo e` al passato prossimo, l’imperfetto, o condizionale:
Ho pensato/ Ho creduto
Speravo
Credevo
Vorrei
Sarebbe meglio
Preferirei
che Luigi fosse a casa. (ma non e` a casa adesso)
che la signora parlasse italiano (ma non lo parla)
che la ragazza avesse otto anni (ma invece ha 13 anni!)
che il mio ragazzo fosse qui (ma invece e` in Iraq)
che mia figlia mi dicesse la verita`.
che tu tornassi stasera alle otto.
Avete capito? Adesso, un po’ di pratica!
Minidialoghi – completa i minidialoghi con la forma appropriata del verbo.
Dialogo I, prima scena:
La figlia:
Il papa`:
La figlia:
Il papa`:
La figlia:
Il papa`:
Papa`, non lavoro oggi.
Che ne dici?! Pensavo che tu dovevi / dovessi lavorare oggi alle 11.00
No, papa` mi sono licenziata. Puoi darmi un po’ di soldi?
No! Voglio che tu trovi / trova un altro lavoro subito! Capisci?
Si`, papa`. Ma non voglio lavori / lavorare. Non mi piace.
Non ti capisco. Devo parlare con tua madre.
Seconda scena:
Il papa`:
Nostra figlia, Silvia, non vuole lavorare. Non vuole fare niente.
La mamma: Lo so. Vuole sempre uscire con il suo ragazzo, Massimo. Per esempio,
credo che ieri sera lei e` uscita / sia uscita con lui. Lei non vuole mai studiare! Non so
cosa fare.
Il papa`:
Poi, non mi piace Massimo. Non lavora, non studia, ed ha solamente
diciannove anni.
La mamma: Diciannove anni! Pensavo che lui avevi / avesse ventisei anni. Poi,
credevo che ha lavorato / lavorasse per la sua famiglia. Ero sicuro che anche studiava /
studiasse all’universita`!
Terza scena:
Silvia: Ti amo!
Massimo: Ti voglio bene!
Sivia: Non voglio piu` vivere con i miei genitori. Non mi capiscono. Ti voglio sposare.
Massimo: Oh, cara. Sono contento che tu vuoi / voglia sposarmi, ma sono gia` sposato!
Quarta scena:
Il papa`: Silvia, io e tua madre dobbiamo parlarti. Siamo preoccupati. Hai lasciato il tuo
lavoro. Non studi abbastanza. E sei sempre fuori con Massimo. Non pensiamo che lui
e` / sia la persona giusta per te.
La mamma: Vorremmo che tu finissi / finivi gli studi prima di uscire con lui.
La figlia: Massimo??! Massimo, l’odio, un cretino, lo detesto, mamma. Non mi parlare
di Massimo!
Dialogo II
Il marito: Ciao amore, finalmente sono a casa. E ho fatto le spese!
La moglie: Cosa hai comprato?
Il martio: La carne, i ravioli e il latte.
La moglie: Ma no! Dovevi comprare il pollo, gli spaghetti e la limonata.
Il marito: Ma, non e` possibile. Pensavo che tu avessi / avevi bisogno della carne. E la
limonata? Non ti piace!
Dialogo III:
La ragazza: Oh, come vorrei che tu sei / fossi qui con me!
Il suo ragazzo: Si, mi manchi (I miss you). Quando torni?
La ragazza: Domani mattina, alle nove.
Il suo ragazzo: Pensavo che tu tornassi / tornavi stasera. Sono triste che tu non sei / sia
qui con me.
Dialogo IV:
La moglie: Amore, sono incinta! (I’m pregnant!)
Il marito: Cara, sarebbe bello se tu fossi / eri in cinta, ma non e` possibile. Hai
sessantadue anni!
La moglie: Ma non ti ricordi sono andata dal medico?!
Dialogo V:
La mamma: E` necessario che tu vai / vada a dormire! Sono le nove!
La bimba: Non voglio dormire, mamma!
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