Il 2015 si e` aperto su una nota cupa con una crescita economica

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Il 2015 si e’ aperto a Singapore con la comunicazione di una crescita
economica inferiore alle aspettative ed una previsione per i prossimi mesi
che rimane poco brillante a causa di una domanda mondiale ancora
debole, della diminuzione dei flussi turistici e dei tagli in essere in vari
settori.
Nel 2014 la crescita e’ stata del 2,8%, come ha confermato di recente il
Primo Ministro, Lee Hsien Loong, e quella prevista per il 2015, secondo
il parere degli esperti, sara’ compresa tra il 2 e il 4%.
Il settore manufatturiero e’ stato la causa principale della mancata crescita
nell’ultima parte dello scorso anno con un declino generalizzato (in
particolare quello nei settori dell’ingegneria e dell’elettronica). Gli
elementi positivi sono stati invece rappresentati dall’andamento del
settore finanziario, assicurativo ed alcuni ambiti di quello dei servizi.
Le ristrutturazioni aziendali, invece, stanno avendo un impatto negativo
sulla forza lavoro e facendo ulteriormente spostare l’economia verso
un’economia di servizi, settore questo che ha anch’esso subito una
contrazione generale, cosi come quello turistico e delle costruzioni.
Sebbene si ritiene che tali ristrutturazioni siano un male necessario, si
teme che il paese rischi di diventare meno reattivo nei confronti degli
andamenti altalenanti dell’economia globale, anche a causa di una
produttivita’ insufficiente a mitigarne gli effetti.
Gli investimenti stranieri continuano ad essere in flessione e saranno
inferiori a quelli dell’anno scorso. L’Economic Development Board,
agenzia governativa preposta allo sviluppo dell’attivita’ economica e
degli investimenti nella Citta’-Stato, si aspetta per il 2015 investimenti
compresi tra i 9 e gli 11 miliardi di SGD che dovrebbero creare tra i 13 e i
14 mila posti di lavoro. Questo trend piuttosto moderato rispetto il
passato riflette la volonta’ di Singapore di attrarre investimenti in linea
con il suo stadio di sviluppo economico attuale, orientato ad una
maggiore produttivita’, ad attrarre lavoratori specializzati (piuttosto che
manodopera a basso costo) e ad una crescita sostenibile e di qualita’.
Un fattore positivo che potrebbe aiutare a contenere i costi al consumo
nei prossimi mesi, potrebbe essere un’ulteriore diminuzione del prezzo
del greggio, secondo un trend che qui si ritiene dovrebbe continuare per
tutto il 2015. Cio’ dovrebbe contribuire a calmierare un’inflazione che
rimane relativamente alta con costi al consumatore in ascesa (eccezion
fatta per veicoli ed immobili). I dati confermano inoltre un andamento di
graduale apprezzamento del Dollaro di Singapore ed una disoccupazione
che rimane a livelli assolutamente fisiologici (2,9%).
Per quanto riguarda le previsioni per il 2015, dunque, se da un lato la
Citta’-Stato conta sulla ripresa delle economia americana, dall’altro
dovra’ far fronte alla attuale debolezza dell’Eurozona e soprattutto al
rallentamento della crescita cinese. L’auspicio e’ che le celebrazioni per il
cinquantenario della Repubblica possano innescare nuove dinamiche
positive, soprattutto nella domanda di consumi e servizi collegati al
turismo e al tempo libero che rappresentano uno dei filoni principali dello
sviluppo recente di Singapore.
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