maggio 2011 - ITI “Omar”

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ICT news maggio 2011
Intel Finfet: più velocità grazie al 3D
New York Times (4/5/2011), John Markoff
Intel ha comunicato l’inizio della produzione di microprocessori con struttura tridimensionale, chiamati
Finfet (vedi figura). Funzionano ad una velocità del 37% maggiore e con bassa tensione di alimentazione,
rispetto ai chip precedenti. Le dimensioni sono dell’ordine dei 10 nano metri di spessore. Mark T. Bohr di
Intel afferma che la società americana mantiene così il rispetto della famosa legge empirica di Moore: ogni
due anni raddoppio dei transistor in un integrato, allo stesso prezzo. L’italiana ST Microelectronics, erede
della SGS creata da Olivetti, sta sviluppando una tecnologia alternativa, altrettanto veloce ma più stabile e
sicura. Sono queste le tecnologie che garantiscono il successo e il futuro per l’elettronica, anche italiana, nel
mondo, e, ovviamente i posti di lavoro.
Una cartolina – computer al posto di Tablet e Smartphone
Queen’s University (Canada), (4/5/2011)
Ricercatori della Queen’s University in Canada, hanno sviluppato PaperPhone, il futuro degli smartphone e
dei tablet. Ha le dimensioni giuste: circa 10 centimetri di diagonale, né troppo piccolo né troppo grande, ed
è sottile come la carta, ma potente come un computer portatile.
Macchine veramente intelligenti
Technology Review (4/5/2011), Stephen Cass
Si è svolto al MIT un convegno sull’intelligenza artificiale (IA): Cervelli, Menti, Macchine. Vi ha preso parte
anche l’ex direttore del laboratorio di IA Patrick Winston. Il suo intervento è stato un po’ polemico verso
l’attuale ricerca, secondo lui troppo di nicchia. L’epoca d’oro, cioè la sua, vedeva professori con un ampio
spettro di conoscenze, ingegni di stampo leonardesco che sapevano un po’ di tutto. Adesso, secondo
Winston si fanno ricerche troppo settoriali, troppo tecnicistiche, senza una visione dell’uomo e
dell’intelligenza in generale. Il ricercatore italiano del MIT Emilio Bizzi è però ottimista e prevede enormi
progressi nei prossimi anni, anche grazie a tutti i centri e i laboratori che stanno studiando i robot
umanoidi.
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