RATIO FORMATIONIS CAVANIS

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INTERCOM
Informativo dello Studentato Internazionale Cavanis. Anno V. No. 35. Roma, via Orazio Pierozi 37. www.cavanis.org
RATIO FORMATIONIS CAVANIS
1. La RIC in riferimento alla formazione iniziale e permanente
antropologia riflette?
quale tipo di
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Un’antropologia filosofica, psicologica e teologica evangelica.
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“Fatti non foste per vivere come bruti ma per seguire virtute e conoscenza”.
“Se il Signore non costruisce la casa (persona) invano vi faticano i costruttori (formatori).
Se il Signore non custodisce la città (comunità) invano vegliano i custodi (superiori )” (Sl
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127,1)
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Legittimamente si può pensare che il futuro dell’umanità sia riposto nelle mani di coloro
sono capaci di trasmettere alle generazioni di oggi le ragioni di vita e di speranza” (GS 31)
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“Imparare ad essere e insegnare a divenire”.
L’essere umano è educabile.
L’essere umano è “docibilis”, è possibile “formare Cristo” in lui.
L’essere umano è di molte possibilità ma è ferito e fragile.
Libertà X capacità di amare.
Natura X grazia.
2. Quali sono i nuclei fondamentali che sottostanno alla formazione e concorrono a
rafforzarne la fedeltà.
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Liberi “da” per essere liberi “di”. La scelta libera da parte di Dio e la libertà di risposta da
parte dell’uomo. Ogni scelta è un legame, “la libertà di aver professato ieri imprigiona il
nostro oggi ma libera il nostro domani più vero”.
Accoglienza del Mistero di Dio. Lasciarsi evangelizzare dagli stessi sentimenti del Cuore
di Cristo.
“Dove abbondò il peccato là sovrabbonda la Grazia”. Non si può vivere di sole briciole
che cadono dalle tavole dei padroni di turno ma di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio e
dall’abbondanza del suo amore.
Motivazioni costantemente rinnovate. Non si può vivere di sole elemosine che aiutano a
sbarcare il lunario ma non trasmettono “ragioni di vita e di speranza”.
“Ecce quam bonum et quam jucundum abitare fratres in unum”. La vita di comunità
non è solo “buona convivialità” ma comunione e missione. Non può essere un parlarsi senza
dirsi nulla, uno stare insieme senza sentimenti di appartenenza e di fraternità nel Sangue di
Cristo. Non sono certamente libertà ed eguaglianza a rendere fraterne le comunità ma lo
spirito della kenosis di Gesù “primogenito tra molti fratelli”. Le relazioni fraterne che
costruiscono comunità sono così: offerte senza pagamento, gratuite.
La Lectio Divina: per imparare a leggere il proprio cuore e i propri sensi.
Preghiera come rapporto filiale con il Padre: “Ti prego Signore di poter sempre pregare”.
“Padri più che maestri”. Ci si santifica vivendo in pienezza come “servi poveri e inutili” il
carisma della Congregazione.
“Tu provi Signore mente e cuore” (Sl 7, 10). La debolezza umana non è un ostacolo ma un
mezzo per seguire più che mai il Signore nella fede.
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