Kommersant, pagina 10

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Kommersant, pagina 10
1 febbraio 2013
Le Poste Russe si sono scelte un modello italiano – La società federale statale e
unitaria si occuperà di shopping
Autore: Roman Rozhkov
Taglio: alto
Le Poste Russe e le Poste Italiane hanno deciso di esercitare il commercio di
abbigliamento e calzature italiani. Gli operatori lanciano il portale di commercio
a distanza, tramite il quale venderanno articoli di medi e piccoli produttori
italiani di abbigliamento, calzature, prodotti alimentari e accessori
automobilistici. Secondo i risultati del 2011, i consumatori russi hanno speso su
Internet più di 1 miliardo di dollari [ndt circa 734.5 milioni di euro] soltanto per
abbigliamento e calzature.
È stata la direttrice per i servizi postali delle Poste Russe, Marina Goncharova, a
riferire a Kommersant che la società sta discutendo con Poste Italiane l’eventualità di
creare un sito commerciale online, sul quale verranno rappresentati i prodotti di
aziende italiane. “Per la metà di aprile gli esperti italiani e russi devono elaborare un
business plan dettagliato del progetto, dopo aver studiato il mercato russo del
commercio a distanza e aver composto il ritratto di un tipico acquirente russo, - dice
lei. – Poi inizierà il lavoro per lo sviluppo e la promozione del portale. Già da adesso
è importante iniziare la progettazione informatica e distribuire le zone di
responsabilità”. Il lancio del servizio è previsto per l’estate 2013.
Nella società russa non svelano i dettagli che riguardano la spartizione del ricavo
generato dal progetto. A occuparsi della progettazione del portale saranno Poste
Italiane che hanno un’esperienza simile al mercato interno. Poste Italiane hanno già
accordi con 260 fornitori che operano in Italia e sono disposti ad uscire sul mercato
russo. “Sono piccoli produttori e imprenditori privati che non hanno un proprio sito”,
- spiega la signora Goncharova. La gamma base dei prodotti sarà composta da
abbigliamento, calzature, prodotti e accessori per le auto. Per la comodità dei clienti
si progetta di effettuare la consegna degli ordini con il pagamento in contrassegno e
con il periodo di dieci giorni massimo. Inoltre, i consumatori potranno seguire gli
spostamenti degli ordini e restituire il prodotto nell’arco di pochi giorni.
Tutti i regolamenti reciproci saranno svolti nell’ambito dello scambio postale
internazionale, siccome per le Poste Russe saranno spedizioni postali internazionali in
entrata, spiegano nella società russa.
Le Poste Italiane non hanno risposto alla richiesta da parte di Kommersant.
Secondo i dati delle Poste Russe, più del 70% delle spedizioni postali internazionali
che entrano in Russia sono prodotti ordinati nei negozi online all’estero. L’Italia
occupa il sesto posto tra i paesi esportatori nel nostro paese dopo gli USA, la
Germania, la Cina, l’Ucraina e la Gran Bretagna.
Nella sua recente indagine “Russian Digital Consumer”, McKinsey&Company ha
rilevato che il volume del segmento online di abbigliamento e calzature nel 2011 è
ammontato a 1,04 miliardi di dollari [ndt circa 763,9 milioni di euro] (ossia l’8% del
volume complessivo del mercato russo del commercio elettronico, pari a 13 miliardi
di dollari [ndt circa 9,5 miliardi di euro]).
Coloro che vogliono acquistare sui siti esteri che propongono una buona scelta a
prezzi interessanti, non hanno paura di dover aspettare alcune settimane l’arrivo
dell’ordine tanto atteso dall’estero, dice il direttore per lo sviluppo di Ozon.ru [ndt
uno dei principali negozi online russi] Mikhail Gritsenko: “E nemmeno il processo
assai complicato di restituzione di un prodotto che non va bene”. Secondo lui, la
possibilità di pagare gli ordini in contrassegno (attualmente la modalità di pagamento
più popolare nei negozi online russi), i tempi accelerati di consegna e la procedura
semplificata di restituzione sono indizi delle buone prospettive del progetto.
Concorda anche il presidente dell’Associazione delle società di commercio su
Internet, Serghej Rumyantsev. “Storicamente i russi si sono fidati di più dei prodotti
italiani rispetto a qualsiasi altro produttore. Se le due strutture postali creeranno un
progetto conforme alle richieste del mercato, avranno possibilità di successo, - dice
lui. – Sul mercato, però, c’è una concorrenza intensa, e le parti dovranno fare grandi
sforzi per sviluppare le componenti del servizio”. Inoltre, l’iniziativa degli enti postali
significa che la Russia importerà prodotti conformi alla leggi con il pagamento di tutti
i dazi doganali, il che sarà un fatto positivo per il mercato, dice il signor Rumyantsev.
D’altronde, nel mercato di abbigliamento e calzature nel segmento online, il modello
di business prevede un flusso di restituzioni abbastanza grande che potrebbe
ammontare a un quarto o persino a un terzo del fatturato, ammonisce il signor
Gritsenko. “Un processo di restituzione costruito con qualità e amichevole nei
confronti dell’acquirente potrebbe avere un ruolo determinante. Se non si riesce a
impostare un tale processo, il progetto è destinato al fallimento” – suppone lui.
Traduzione: Lev Kats
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