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Comunicato n° 74
del 13 marzo 2002
Ministero della Salute
UFFICIO STAMPA
Precisazione Ministero su impiego derivati Cannabis Sativa
Il Ministero della Salute, in merito a notizie su un’ordinanza di un magistrato di
Venezia circa l’impiego di derivati della Cannabis Sativa in una paziente affetta da
cancro polmonare, precisa che nessun medicinale contente derivati della Cannabis
Sativa risulta autorizzato in Italia, né vi è stata alcuna comunicazione di
sperimentazione approvata a questo scopo. Esistono alcuni studi a sostegno dell’uso
dei cannabinoidi per il controllo del vomito grave in corso di chemioterapia e tuttavia
mancano studi comparativi di controllo che stabiliscano l’effetto di questi farmaci nei
confronti di terapie consolidate e la cui efficacia risulta largamente documentata.
Per quanto riguarda l’impiego a scopo analgesico dei derivati della Cannabis Sativa,
i farmaci oggi disponibili e rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale consentono
un controllo adeguato del dolore grave in fase terminale. La conferma viene anche da
una recente revisione sistematica apparsa sulla rivista internazionale British Medical
Journal che riferisce come l’uso dei derivati della Cannabis Sativa non abbia effetti
superiori a quelli dei farmaci analgesici oggi disponibili per il controllo del dolore.
Al momento non risulta comunque pervenuta alla Direzione generale della
valutazione dei medicinali e della farmacovigilanza una richiesta che motivi sul piano
scientifico la indispensabilità del ricorso ai cannabinoidi nella paziente dalla ASL di
San Donà di Piave. Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia auspica che queste
azioni siano in futuro precedute da una consultazione preventiva con il Ministero
della Salute ed in particolare con la Commissione Unica del Farmaco, unici
organismi preposti alla valutazione in rapporto a rischi e benefici, onde evitare
iniziative che non hanno basi scientifiche sufficienti.
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