storia dell`urbanistica

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FACOLTÀ DI ARCHITETTURA DI FIRENZE - D.U.P.T. - A.A. 2005-2006
STORIA DELL’URBANISTICA
Prof. Gabriele Corsani
Con: Arch. Angelo Bertoni, Arch. Pier Luigi Palazzuoli
1. Obiettivi del corso:
Il corso di Storia dell’urbanistica è collocata al quinto anno come materia opzionale di
supporto ai Laboratori di sintesi. Alla fine del curriculum didattico, e anche per gli
studenti più interessati all’urbanistica e alla pianificazione territoriale, la conoscenza
delle relative storie risulta di solito carente, sia per la quantità di informazioni (pure
proposte in molti corsi, a vario titolo), sia soprattutto sal punto di vista
dell’inquadramento critico.
A quest’ultimo riguardo è opportuno anzitutto chiarire che «Dovendo parlare di storia
dell’urbanistica, non dovremmo mai considerare questa, oggi, come storia della città, e
tanto meno come analisi delle trasformazioni morfologiche del tessuto urbano, che come
tale è oggetto di studio scientifico di quella branca della geografia antropica che prende
appunto il nome di geografia urbana, ma come storia degli sforzi che con maggiore o
minore intensità e successo gli uomini hanno fatto per migliorare le condizioni di vita
partendo dallo studio della situazione ambiente e migliorandone lo sviluppo. Una
concezione della storia dell’urbanistica cioè che sia – e non può essere diversamente –
riflesso delle nostre preocciupazioni e dei nostri problemi.» (L. Quaroni, La
pianificazione urbanistica e le scienze sociali, in L’integrazione delle scienze sociali.
Città e campagna, Atti del primo Congresso Nazionale di Scienze Sociali, Bologna, Il
Mulino, 1958). La riflessione di Quaroni - fra l’altro formulata in una fase della cultura
urbanistica italiana particolarmente sensibile al ruolo della storia - mantiene intatta la
sua attualità e la sua capacità di interrogare la dimensione contemporanea della
disciplina. Riteniamo necessario, per chi si accinge ad operare nel
campo
dell’urbanistica, cogliere il senso della sua evoluzione e del suo approdo, anche alla luce
delle ultime leggi regionali.
2. Argomenti trattati:
La parte monografica del corso proporrà una puntualizzazione sulla natura dei metodi,
degli strumenti e delle finalità dell’urbanistica in Italia, dalla fine del Settecento al
Novecento, dopo un avvio in cui si discuteranno le fasi salienti delle trasformazioni
ultime derlla città e del territorio. Questa parte sarà svolta sulla base di una serie di testi e
di realizzazioni, illustrate mediante letture, proiezioni, ecc. Essi hanno il compito di
ricostruire un percorso italiano all’urbanistica moderna che, privo di significative
affermazioni fino dalla fase aurorale, risulta alla fine dell’Ottocento non lontano dalle più
avanzate esperienze europee e nord-americane.
Il richiamo alle esperienze coeve (formulazioni teoriche, esperienze, leggi, riflessioni)
sarà utile per inquadrare le peculiarità del percorso monografico, con particolare
attenzione ai piani regolatori europei più rilevanti ed ai principali trattati e manuali.
Nell’ambito delle esperienze internazionali sarà inoltre analizzato un altro tipo di piano, a
grande scala, che si affianca al piano della città. Si tratta della pianificazione territoriale
che matura le sue premesse teoriche alla fine dell’Ottocento, soprattutto nell’ambito della
geografia e dell’economia. L’organismo urbano diventa una delle componenti del
territorio ed è considerato soprattutto per la sua congruenza, quanto a funzione, forma e
dimensioni, con un assetto fisico e sociale più ampio. La pianificazione territoriale è parte
a sua volta del movimento di ricerca di un’alternativa alla dissoluzione dei rapporti
societari tradizionali e dell’assetto territoriale ad essi connesso.
3. Modalità della didattica:
Il filo conduttore delle lezioni, svolte con adeguato supporto iconografico, sarà costituito
dalle fonti della letteratura disciplinare vera e propria, dalla letteratura di scienze e
discipline affini e dall’esame dei più importanti nodi teorici.
Si ricorda che Storia dell’architettura II ha il ruolo di esame propedeutico.
4. Modalità delle prove di verifica:
Per superare l’esame si richiede:
1. lo studio di almeno uno dei volumi della bibliografia, a scelta del candidato:
2. lo studio della Antologia della parte monografica (pronta per aprile 2006)
3. una relazione scritta, consistente nell’inquadramento critico di un breve testo, proposto
dai docenti, coevo agli argomenti affrontati dal corso.
N.B.:
Per coloro che fossero impossibilitati a seguire le lezioni sono richieste alcune
integrazioni da concordare con i docenti.
5. Bibliografia:
-C. Sitte, L'arte di costruire le città. L'urbanistica secondo i suoi fondamenti artistici,
Milano, Jaca Book, 1988 (1889).
- G. Piccinato, La costruzione dell'urbanistica. Germania 1871-1914, Roma, Officina,
1974.
-C. Barucci, Strumenti e cultura del progetto. Manualistica e letteratura tecnica in
Italia1860-1920, Roma Officina, 1984; Cap. 2°.
-G. Zucconi, La città contesa. Dagli ingegneri sanitari agli urbanisti (1885-1942),
Milano, Jaca Book, 1989; II ed.: 1999.
-C. Bianchetti, a cura di, Città immaginata e città costruita, Milano, Angeli, 1992.
-D. Wieczorek, Camillo Sitte e gli inizi dell’urbanistica moderna, Milano, Jaca Book,
1994.
-C. Giovannini, Risanare la città. L’utopia igienista di fine Ottocento, Milano, 1996.
-G. Zucconi, La città dell’Ottocento, Roma-Bari, Laterza, 2001.
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