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HYPERLATINO è un'applicazione ipertestuale frutto della collaborazione tra un gruppo di
docenti di licei milanesi e il Dipartimento di Elettronica del Politecnico di Milano.
Questo lavoro, il cui primo abbozzo è stato presentato proprio ad Inforscuola nel 1991, è stato per
più aspetti ridefinito in questi anni ed è stato ultimato nel marzo del 2000.
CONTENUTI E UTILIZZO DI HYPERLATINO
HYPERLATINO sviluppa, secondo un modello coerente e specifico alla didattica della materia,
una trattazione ipertestuale degli autori e dei testi latini più letti nelle scuole superiori con integrazioni
culturali rappresentate:
1) da notizie sull'autore (la biografia, le concezioni, l'elenco schematico delle sue opere),
2) da notizie su ciascuna opera antologizzata (come è strutturata, quali sono i suoi
contenuti, quali le interpretazioni critiche)
3) da notizie sul contesto (storico, culturale, letterario, iconografico)
4) da note a ciascuno testo latino antologizzato (suddivise in "presentazione del testo",
"traduzione d'autore", "note di traduzione" - osservazioni grammaticali, linguistiche funzionali a
permettere ad uno studente di tradurre il testo -, "note stilistiche", "note storico-culturali")
5) dalla lettura metrica dei testi poetici,
6) da un vocabolario (grammaticale, retorico, storico, mitologico...) "in linea", cioè
consultabile all'istante dall'utente
7) da riferimenti ai generi letterari relativi alle opere considerate
8) da pagine di critica storico - letteraria
9) da esercizi di verifica sull'apprendimento (organizzati sull'autore, sulle opere presentate,
su qualche brano antologizzato)
10) da "lezioni" guidate, come esempio di come insegnanti e studenti possono utilizzare
sequenzialmente le pagine dell'ipertesto (oltre a navigare liberamente)
Il materiale raccolto è fruibile in maniera ipertestuale: il lettore può cioè percorrere a piacere
(secondo il principio dell'apprendimento interattivo) la fitta rete delle relazioni conoscitive che lega
ogni autore al proprio tempo, alla propria opera letteraria o al genere letterario che la definisce; può
inoltrarsi all'interno delle opere degli autori, leggere testi originali e traduzioni, e provare ad entrare più
a fondo nel testo latino con l'aiuto di note esplicative di vario livello, utilizzando, se lo desidera, pagine
critiche su particolari problematiche storico-culturali-letterarie.
In questi anni le questioni più importanti che, anche alla luce della letteratura sugli ipertesti
particolarmente abbondante negli ultimi tempi, hanno costituito motivo di valutazione critica per la
ridefinizione dell'applicazione sono state:
1) la mappa concettuale
2) il modello navigazionale
3) la scrittura ipertestuale
4) la multimedialità
5) particolari strumenti per la didattica
LA MAPPA CONCETTUALE
Sono state ridefinite le relazioni tra le varie entità che interagiscono nel dominio applicativo. La
mappa seguente rappresenta il modello concettuale che interpreta tutto il lavoro.
IL MODELLO NAVIGAZIONALE
Come si vede dalla mappa, il modello su cui si è costruita l'applicazione è di tipo fortemente
strutturato: in esso cioè nodi e link sono esplicitamente organizzati secondo uno schema rigoroso e
ricorsivo. Nella predisposizione dei legami per navigare, insomma, si è cercato di non dare molto
spazio a link incontrollati dalla struttura, non solo per evitare al lettore il famoso rischio di "perdersi",
inseguendo miraggi promettenti, ma anche e soprattutto perché si è visto che un saltare di qua e di là
alla ricerca di link ambiziosi e originali può mostrare le meraviglie dell'ipertesto ma non garantisce la
sua didatticità.
Così, ad esempio, se nella biografia di Catullo si legge di Lesbia e si vuole andare a vedere quali
sono i carmi catulliani a lei dedicati, non basterà un semplice click su Lesbia, ma occorrerà che
"consapevolmente" l'utente vada a collegarsi all'OPERA di Catullo e al suo interno vada a vederne
l'ARGOMENTO.
Questa forte strutturazione tende a favorire nel lettore l'acquisizione di un certo ordine mentale (e
negli ipertesti ce ne è bisogno...): lo studente dopo un po' che lavora nell'applicazione dovrebbe
acquisire proprio dalla struttura un aiuto a riorganizzare in modo consapevole le informazioni che
acquisisce.
In realtà oltre ai link applicativi e aggregativi (evidenziati dalla mappa) nell'applicazione ci sono
anche:
- link gerarchici (sono quelli che fanno passare dall'informazione generale a quella più
approfondita, dal nodo-padre al nodo-figlio...)
- link referenziali attraverso hotword (le hotword potenzialmente gestiscono in un'applicazione i
legami "più liberi e creativi": cliccando su una "parola calda" non sai mai che cosa troverai...): nel
nostro caso le hotword rimandano a singole voci di un vocabolario in linea che fornisce le opportune
notizie grammaticali, storiche, letterarie, mitologiche...).
Cioè: ipertestualità si, ma non selvaggia.
LA SCRITTURA IPERTESTUALE
Sul piano della scrittura "ipertestuale" abbiamo dovuto fare i conti con un problema spesso
trascurato nelle applicazioni che portano questo nome. Si è trattato in sintesi di riflettere su come
scrivere le informazioni e su come confezionare i singoli "nodi" ossia, di fatto, le singole pagine:
problemi particolarmente significativi in un'applicazione come la nostra costituita soprattutto di testo
scritto.
Noi infatti siamo abituati da sempre a scrivere testi per il modello tipografico: abbiamo ormai
introitato una tecnica retorica fatta di un periodare complesso, dove più informazioni si intrecciano in
nodi spesso inestricabili per il povero studente.
Nella redazione di un ipertesto questa retorica va abbandonata:
- non è possibile leggere a video lunghe e complesse informazioni
- la struttura stessa dell'ipertesto comporta un'organizzazione interna dell'informazione: è semmai
utile scrivere in modo da sollecitare la "curiosità" conoscitiva, anticipando solo quanto serve a
stimolare il lettore.
Inoltre bisogna tener conto dei modi individuali della navigazione ipertestuale (ciascuno si
costruisce il suo percorso...): è ad esempio possibile che un lettore arrivi a leggere una pagina prevista
come approfondimento (nodo-figlio) senza aver letta la pagina che la "giustifica" (pagina-padre): ecco
la necessità di scrivere i testi in modo da favorire comunque l'orientamento e la collocazione
significativa dell'informazione ricevuta.
LA MULTIMEDIALITA'
Gli apporti multimediali utilizzati nel lavoro sono sostanzialmente quelli strettamente funzionali
alla natura del lavoro:
- lettura metrica dei testi poetici latini
- repertorio iconografico
- per documentare l'arte figurativa del contesto nel quale inserire autori ed opere
- per illustrare significativamente un autore (l'immagine di Catullo, tratta da una pittura
parietale) o di un'opera (la prima pagina dell'editio princeps dell'epistolario di PLINIO IL GIOVANE).
PARTICOLARI STRUMENTI PER LA DIDATTICA
Poiché c'è il rischio che un lettore di un ipertesto, saltando da un nodo all'altro, scorra pagine su
pagine senza obiettivi prefissati e in modo mentalmente "casuale", vittima in qualche caso
dell'abbondanza delle informazioni, sono stati previsti:
- la possibilità di percorrere anche sequenzialmente le pagine relative alla trattazione di un certo
argomento (es. la BIOGRAFIA di un autore), rinunciando ai salti previsti dai link.
- lo strumento dei "cammini guidati": si tratta di una raccolta di pagine opportunamente scelte
dagli autori di HYPERLATINO per soddisfare particolari obiettivi conoscitivi. Così ad esempio,
poiché si può pensare che sia interessante per uno studente conoscere i rapporti tra Catullo e Lesbia, tra
tutte le pagine dell'ipertesto relative a Catullo e alla sua opera sono state scelte quelle riguardanti
questo tema e sono state legate insieme in modo da costituire un pacchetto informativo da affrontare
sequenzialmente (ma in realtà il lettore, che ha davanti l'indice delle pagine del "cammino guidato",
potrebbe, decidere di vederne solo alcune, o di riprendere a partire da una qualunque pagina la
navigazione libera).
Questa strategia dei "cammini guidati" costituisce più che un'alternativa, un'attività
complementare rispetto alla navigazione libera tradizionale.
HYPERLATINO inoltre offre al lettore la possibilità di creare nuovi e personali "cammini
guidati": pensiamo all'insegnante che vorrà raccogliere pagine per sviluppare sue lezioni o che vorrà
assegnare agli studenti il confezionamento di pagine dell'ipertesto funzionali a sviluppare un certo
compito.
Viene così permesso un utilizzo dell'applicazione "da autori" e non solo "da lettori": l'ipertesto in
un certo senso diventa una struttura arricchibile ulteriormente grazie a nuovi "cammini guidati".
Sempre pensando che un ipertesto con finalità didattiche sia da leggere preferibilmente avendo un
compito da risolvere, e per verificare che lo studente nella sua navigazione colga le informazioni
essenziali, nell'applicazione sono stati previsti degli esercizi, dalla cui soluzione lo studente potrà capire
se ha fatto percorsi funzionali all'apprendimento dei contenuti considerati irrinunciabili su ogni
argomento (con la possibilità comunque di andare, o di tornare, alle pagine non viste, o mal viste).
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