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47ma Settimana Sociale dei Cattolici Italiani
“La famiglia, speranza e futuro per la società italiana”
Torino 12-15 settembre 2013
Si è svolta, a Torino, dal 12 al 15 settembre, la 47ma Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, sul
tema:”La famiglia, speranza e futuro per la società italiana”, evento che ha coinvolto un elevato
numero di partecipanti (1315) rappresentanti di diverse realtà: 938 laici (165 di aggregazioni laicali,
244 di pastorale familiare, 499 di pastorale sociale, 31 parlamentari), 91 vescovi, 212 presbiteri, 46
religiosi, 28 diaconi.
Si è trattato del quarto appuntamento, nelle Settimane sociali, in cui si è parlato di famiglia: nel
1910 a Napoli, nel 1926 a Genova, nel 1954 a Pisa.
Il programma ha seguito, come sottolineato da suor Alessandra Smerilli, segretaria del comitato
organizzatore, i tre verbi: “ascoltare”,”per individuare il mutamento, per guardare le famiglie, per
ciò che veramente sono, evitando la trappola dei luoghi comuni”; “confrontare”, “cercando una
linea interpretativa convincente”; “proporre”, “definendo obbiettivi e soluzioni in vista del bene
comune”.
Dopo l'introduzione di mons. Miglio, arcivescovo di Cagliari e presidente del comitato scientifico e
organizzatore delle settimane sociali, mons. Crociata ha dato lettura del messaggio del Papa, che
sottolineava che, “per la comunità cristiana, la famiglia è ben più che tema: è vita, tessuto
quotidiano, è cammino di generazioni che si trasmettono la fede insieme con l'amore e con i valori
morali fondamentali, è solidarietà concreta, fatica, pazienza e anche progetto, speranza,
futuro....Speranza e futuro presuppongono memoria...Il futuro della società è radicato negli anziani
e nei giovani: questi perché hanno la forza e l'età per portare avanti la storia; quelli perché sono la
memoria viva. Un popolo che non si prende cura degli anziani e dei bambini e dei giovani non ha
futuro perché maltratta la memoria e la promessa”.
Contenuto principale del pomeriggio del 12 è stata la prolusione del Cardinale Bagnasco sul
tema:”L'architettura della famiglia: logica e ricadute sociali”.
Egli ha sottolineato che “occorre evitare il rischio che un indistinto egualitarismo, che cancella la
differenza sessuale e generazionale, elimini la possibilità di essere padre e madre, figlio e figlia”.Ha
sostenuto l'essenzialità di riprendere il dialogo intergenerazionale (accogliere l'essere provenienti da
altri, non autofondanti, per essere generativi) e il recupero dell'autorevolezza nel compito educativo
(adulti, genitori maturi, che generano l'uomo del corpo e l'uomo dell'anima attraverso ciò che si è e
si fa) Ha definito la famiglia “spazio delle grandi differenze nella reciprocità virtuosa...architrave
portante di ogni realistico futuro” Ha sottolineato come “le politiche sociali siano insufficienti o
inattuate” ed ha rimarcato che, se una società non investe sulla famiglia non investe sul suo futuro e
si limita ad affrontare emergenze senza un chiaro progetto.” Di qui la richiesta di un fisco a misura
di famiglia basato sul quoziente familiare e di una organizzazione del lavoro che rispetti le
dinamiche relazionali tipiche della vita familiare senza impedire “i legittimi e necessari momenti di
incontro e riposo”. Ha ricordato l'importanza dell'associazionismo familiare ed il valore della
sussidiarietà. Ha affermato che va affrontato con efficacia il problema dell'occupazione per non
costringere i giovani ad emigrare o per non lasciarli inoperosi con conseguenze gravi sia familiari
che sociali. Ha ribadito il ruolo della Chiesa accanto alla famiglia (riferimento ai nuovi orientamenti
della CEI) Ha concluso affermando che “accogliendo l'altro ed i figli si accoglie l'avvenire”; si fa sì
che “la famiglia sia casa dalle mura e dal tetto solidi su cui i figli possano volere edificare a loro
volta”.
Venerdì 13 si sono alternate: la relazione della prof.ssa Violini (docente di diritto costituzionale) sui
“Diritti della famiglia riconosciuti nella costituzione italiana”. La Violini ha sottolineato come si
debba solo rileggere con attenzione gli artt. 29 e 30 della costituzione dove la famiglia è “società
naturale fondata sul matrimonio” . “La famiglia così intesa rimane il primo e principale soggetto
costruttore della società e di una economia a misura d'uomo, e come tale merita di essere
fattivamente sostenuta.” (Papa Francesco) ; la relazione del prof. Blangiardo: “La famiglia oggi:
scenari e prospettive”, che ha declinato numeri e statistiche sulla realtà attuale e le prospettive
future della vita della famiglia italiana; la relazione del prof. Zamagni, (economista), che ha
sottolineato il paradosso che quanto più si dà importanza alla famiglia tanto meno sono i
provvedimenti in suo favore. Negli ultimi 15 anni, nella UE, solo Grecia ed Italia non si sono dotate
di valide politiche familiari che accolgano il principio di sussidiarietà circolare. Ha ribadito con
forza come sia necessario affermare la famiglia come soggetto con propria identità e autonomia;
affermare la soggettività economica della famiglia; riaffermare la famiglia come bene umano
comune. Ha illustrato varie possibilità di intervento già efficacemente in atto in altri paesi.
Il venerdì pomeriggio ed il sabato mattina sono stati dedicati alle assemblee tematiche:
La missione educativa della famiglia
Le alleanze educative, in particolare con la scuola
Accompagnare i giovani nel mondo del lavoro
La pressione fiscale sulle famiglie
Famiglia e sistema di welfare
Il cammino comune con le famiglie immigrate
Abitare la città
La custodia del creato per una società intergenerazionale
Le assemblee hanno visto una piena e coinvolta partecipazione (molti gli interventi); sono stati
individuati vari nodi critici e numerose prospettive e proposte, presentati nella sintesi finale della
domenica mattina.
Le singole sintesi sono disponibili sul sito dell'evento.
Nei quattro giorni di lavori piazza Castello ha ospitato gli stands che hanno presentato alla città e ai
delegati diverse realtà legate alla Chiesa italiana: le attività e i prodotti di cooperative e associazioni
legate al Progetto Policoro, l’impegno contro le mafie di Libera, la “battaglia” europea di “Uno di
noi”, le iniziative del Forum delle associazioni familiari.. e ancora stands dell’arcidiocesi di Torino,
il Servizio promozione sostegno economico alla Chiesa cattolica e, al palazzo della Regione, i
media cattolici (Avvenire, Tv2000, Radio InBlu, Agenzia Sir), associazioni (Azione cattolica,
Incontro matrimoniale..) e case editrici (Ave, Paoline, Città Nuova, Effatà, Elledici).
La nostra diocesi è stata presente con una delegazione guidata dal nostro Vescovo e composta dai
responsabili degli uffici di pastorale familiare e sociale.
La partecipazione alla settimana sociale è stata un'occasione preziosa anche per la conoscenza ed il
confronto delle esperienze con i rappresentanti delle varie diocesi e realtà presenti.
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