Roy Paci

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Roy Paci
Trombettista-compositore-arrangiatore nasce ad Augusta in
Sicilia nel 1969. Dopo il primo approccio con la musica al
pianoforte si accosta alla tromba all'età di dieci anni,
entrando nella banda comunale di Augusta (SR), sua città
d'origine.
A tredici anni è già prima tromba ed entra a far parte
delle big bands siciliane di jazz tradizionale Hot Jazz
Orchestra di Augusta e New Royal Big Band di Catania.
Dopo pochi anni iniziano i primi tour nei più famosi Jazz
Club italiani (tra i quali Capolinea di Milano,
Alexanderplaatz di Roma, Cantine Bentivoglio di Bologna),
con quartetti e quintetti capitanati da musicisti jazz
sempre siciliani, quali Claudio Giglio e Gianni Cavallaro.
Nell'86 l'incontro col compositore/sassofonista Stefano
Maltese, che lo introduce verso direzioni musicali non
convenzionali; col settetto "As Sikilli" (con tra gli altri
Gioconda Cilio e Antonio Moncada) partecipa ad importanti
festival nazionali ed internazionali quali: Verona Jazz,
Bolzano Jazz, Mulhouse, Talos, ecc..
Nel 1990 si trasferisce in Sudamerica, suona con la Big
Band di Stato Argentina e con gruppi di cumbia e con musica
popolar do Brasil, esibendosi al fianco di Selma Reis.
Forma il "T-Rio Blanco" con Jorge Accaraz ed Angel Varela a
Montevideo.
Rientra in Italia non prima di aver sostato tra le Isole
Canarie ed il Senegal suonando con la formazione di makossa
di Papa Matelot Sabow. Riprende l'attività musicale con
Stefano Maltese e contemporaneamente si introduce nel mondo
del pop alternativo suonando per alcuni anni con la
formazione ska dei Persiana Jones, con cui incide tre
album.
Nel '94 guida il suo progetto sperimentale "Rosariosa acme
project" e lo presenta al 19° Festival Jazz Junior a
Cracovia, unico gruppo italiano, piazzandosi al 4° posto.
Con alcuni musicisti (ancora siciliani) forma i Qbeta con i
quali vince sempre nel '94 il Rockontest (Firenze); con
questo progetto effettua in un solo tour italiano più di
100 date, al termine del quale vengono insigniti del premio
"Il Paladino" settore musica, in Sicilia. Nello stesso anno
incontra i Mau Mau ed intraprende con loro un lungo
cammino, che lo porta a calcare le scene dei più importanti
festival etnici europei quali BAM (Spagna), Paleo festival
(Svizzera), Midem (Francia), Womad di Peter Gabriel
(Canarie). Con i Mau Mau registra 4 album. Il forte
interesse verso la musica improvvisata lo spinge a
costituire organici sia di ricerca sperimentale di
estrazione jazz che etnica, e con il contrabbassista Fred
Casadei (con lui poi anche negli Aretuska) forma il duo
"Hajjaj", di sola improvvisazione, con il quale sonorizza
dal vivo film muti e B-movie (tra gli altri "Tetsuo" del
giapponese Shinya Tsukamoto).
Nello stesso periodo, col suo quartetto Taranta, riesce a
contaminare l'avanguardia jazz con le matrici balcanicokletzmer. Partecipa in qualità di solista al progetto Hereo
di G. Occhipinti, al fianco di Evan Parker e Barre Philips.
Per quanto riguarda la ricerca sperimentale nel campo
etnico assieme ai Mau Mau realizza l'evento "Radio Trance"
che vede coinvolti gli Ohmega Tribe di Bologna
(elettronica), il tablista indiano Indar "Goldfinger"
Matharu membro dei Fundamental e i Gnawa Sidi Mimoun di
Casablanca. Le registrazioni in studio nel frattempo si
moltiplicano. Chiamato in qualità di trombettista e
arrangiatore, mette a disposizione il proprio talento per
numerose produzioni di genere vario quali ad esempio Africa
Unite (reggae), Fratelli di Soledad (ska), Lou Dalfin
(etno), Il Parto delle Nuvole Pesanti (rock-folk) ecc.. Dal
'96 ad oggi viene coinvolto in innumerevoli progetti
musicali tra i più importanti ricordiamo: Orchestra
Spaziale di Giorgio Casadei, Cristina Zavalloni Open
Quartet con Michel Godard, Francesco Branciamore Trio,
ecc.. Il movimento improvvisatori italiano A BAO A QU lo
annovera tra i suoi membri ed in occasione del festival
Controindicazioni di Mario Schiano si esibisce in quartetto
con Ekkerard Jost. Iniziano anche le collaborazioni della
scena teatrale "off" allestendo lo spettacolo/performance
con Paola Pace "Poesia e Andalusia" che verrà messo in
scena nei maggiori festival di teatro d'avanguardia
(Gibellina, Volterra, Radicondoli ecc.).
Il suo rapporto col teatro e la musica sperimentale
improvvisata sfociano nel progetto di Ivano Fossati "Scambi
pressoché telepatici", con l'attrice Elisabetta Pozzi,
presentato in prima assoluta al Salone della Musica di
Torino edizione 1998 tradotto in seguito in un libro+cd
edito dalla Einaudi. Con l'amico Fabio Barovero (Mau Mau)
sempre nel '98 realizza, dopo una accurata ricerca, il
progetto Banda Ionica che come primo progetto raccoglie le
più importanti marce funebri del sud d'Italia, il primo
lavoro al mondo nel suo genere. "Passione", titolo del
progetto, riscuote forti consensi sia tra gli addetti ai
lavori che tra il pubblico; due brani del disco entrano a
far parte della colonna sonora del film d'autore "La
ragazza sul ponte" del francese Patric Laconte.
Sempre nel '98 conosce tre membri della band romana Gronge
con i quali fonda il quartetto ZU, arrivando presto alla
pubblicazione del loro primo lavoro "Bromio", che ottiene
grande consenso tra gli addetti ai lavori nel versante
dell'avanguardia jazz-core. Un anno dopo gli stessi Zu
pubblicheranno il secondo lavoro di improvvisazione nato
dall'incontro con il chitarrista americano Eugene
Chadbourne dal titolo "The dark side of the Chadbourne".
Nel frattempo gli Zu girano l'Europa toccando Croazia,
Slovenia, Olanda, Francia, Svizzera, Belgio, facendo da
support band a The EX, Half Japanese, No Means No, Ken
Vandemark, Ruins, Plasticman.
La sua passione per la musica lo porta a fondare alla fine
del '99 l'etichetta discografica Etnagigante, sotto l'egida
della quale nasceranno progetti come "Conjura" (F.Casadei,
N.Morgia, F.Cusa, R.Paci) e "On-Ice" dell'area sperimentale
e la produzione di gruppi siciliani ska-reggae come Cheech
Skaos e Kebana. Costituisce nel frattempo l'Hajjaj
Collective, ovvero un ensemble a numero variabile di
improvvisatori siciliani per una serie di registrazioni
incrociate con gruppi stranieri.
Sempre nel '99 avviene l'incontro con Manu Chao, col quale
suonerà dal vivo (anche nella trasmissione RAI di
Celentano) e registrerà "Proxima estacion… esperanza",
secondo fortunato lavoro da solista di Chao.
Con altri spagnoli, i Macaco di Dani El Mono Loco, registra
il loro secondo lavoro "Rumbo Submarino" Intanto le
collaborazioni si moltiplicano e nel giugno 2000 partecipa
al progetto olandese "The Ex Orkestra", accompagnandosi ad
affermati talenti quali Jaap Blonk, Michael Moore, Gert Jan
Bloom.
Con Gianni Gebbia e Francesco Cusa forma il trio
"Trionacria" (che pubblica anche un album su Etnagigante)
partecipando a festival internazionali in Olanda, Germania,
Belgio, Svizzera, Francia. Nel 2001 esce il secondo lavoro
della Banda Ionica "Matri Mia" che raggiunge la top ten dei
migliori dischi di world music europea, con ospiti di
riguardo come Vinicio Capossela, Arthur H, Joe dei La Crus.
Contemporaneamente sviluppa "Roy Paci & Aretuska", il suo
primo progetto da solista, con tutti giovani musicisti
siciliani.
Sempre il 2001 lo trascorre interamente al seguito della
carovana Radio Bemba di Manu Chao, in un tour di un
centinaio di concerti in tutto il mondo, compresa la marcia
per la pace a Genova durante il G8. Al termine del tour
esce il primo lavoro discografico di Roy Paci & Aretuska
"Baciamo le mani" (Viceversa/ExtraLabels), una potente
fusione di rock'n'steady, ska, soul, funk e melodie
mediterranee: canzoni coinvolgenti, trascinanti,
emozionanti, impreziosite dalle voci di Bunna degli Africa
Unite, Dani dei Macaco, e l'inconfondibile Meg dei 99
Posse….
Nel 2002 con la band effettua un tour italiano ed europeo
di più di cento concerti, partecipa a trasmissioni
televisive come "Stasera pago io" di Fiorello, produce un
nuovo singolo ("Cantu siciliano") e due video che vanno in
heavy-rotation su MTV e Rete All Music.
Nel 2003 arriva "Tuttapposto", il secondo lavoro a firma
Roy Paci & Aretuska, prodotto da Etnagigante e distribuito
da V2. L'album, il cui sound spazia fra calypso, rock
steady, swing e sonorità caraibiche, vede Roy Paci alle
prese tanto con brani propri che con nuovi arrangiamenti di
brani della tradizione siciliana. Fra i vari guest
dell'album vanno citati Grazia Negro, Cristina Cavalloni e
il grande Tony Scott, nonché il sax di Chicco Montefiori.
Poi arrivano altri concerti italiani e un tour europeo in
cui Roy e gli Aretuska suonano in paesi come Francia,
Danimarca, Olanda, Belgio, Germania, Svizzera, Austria e
Macedonia…
Nell'estate dello stesso anno arriva la partecipazione al
FestivalBar, seguita dalla consegna a Roy del rinomato
Premio Carosone e una collaborazione con il cinema: Roy e
gli Aretuska riarrangiano per il film "Il paradiso
all'improvviso" di Leonarxdo Pieraccioni lo storico brano
"Besame mucho", in una versione assolutamente trascinante.
Ma Roy Paci non ha nessuna intenzione di fermarsi qui: nel
2004 nasce il progetto "Corleone" (www.cor-leone.com) che
inaugura la "terza dimensione" musicale di Roy,
un'avventura in nuovi excursus musicali, sempre
accompagnati dalla voglia di riscoprire una tradizione
fortemente siciliana. Il sound di Corleone affonda le sue
radici musicali in un calderone di sonorità non
necessariamente jazz, ma che sembrano vivere in un mondo
parallelo, privo di contatti con la pesantezza del
mainstream quotidiano. In questo appassionante viaggio
musicale, Roy ha al suo fianco musicisti eccentrici di
indiscutibile valore e di altissima apertura, nonché grandi
improvvisatori come Carlo Actis Dato, Mirko Sabatini,
Maurizio Martusciello, Giorgio Giovannini, Sebastiano
Bell'Arte, Giovanni Lullo Mosso. E' con loro che
nell'ottobre del 2004 inizia le registrazioni di "Wei-WuWei", il primo album della formazione, seguito, a poche
settimane di distanza, dall'inizio delle registrazioni del
terzo album di Aretuska, "Parola d'onore". Parallelamente,
dalla fine del 2004, Roy è stato per un intero ciclo di
trasmissioni ospite (gradito) del programma di Piero
Chiambretti "Markette", in onda su La7.
Nella sua incredibile carriera, che ha da poco festeggiato
i 25 anni (!!!), Roy ha arrangiato, scritto e suonato anche
per Samuele Bersani, Piero Pelu', Luca Barbarossa, Vinicio
Capossela. Ha collaborato dal vivo tra gli altri con:
Teresa De Sio, Manu Chao, Giorgio Conte, 99 Posse, Mau Mau,
Eric Mingus, Carlo Actis Dato, Enrico Rava, Vinicio
Capossela, Sean Bergin, Ned Rothemberg, John Edwards,
Nicola Arigliano, Amy Denio, Cesare Basile, Han Bennink,
Walter Weibous, Flying Luttembachers, Blue Beaters, New
York Ska Jazz Ensemble, Zap Mama, Trilok Gurtu, Tony Levin,
Macaco, Subsonica, e tanti altri. Calcola lui stesso di
aver partecipato all'incirca a 300 diversi progetti
discografici, della più svariata natura.
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