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Il Gabinetto di Fisica dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”
in collaborazione con:
Associazione Artistico Culturale “Paolo Sgarzini”
Associazione “Pro Urbino”
presenta:
“Federico Da Montefeltro Signore d’Armi e di Cultura”
Vi invitiamo cortesemente a visitare la Mostra sul Duca Federico qui di seguito illustrata e a
partecipare all’inaugurazione che si terrà:
Sabato 24 Gennaio 2009, alle ore 11.00, Collegio Raffaello (Piazza Della Repubblica)
Urbino
Prima replica al mondo, in grandezza naturale, del Duca di Urbino nel suo studiolo.
24 Gennaio - 28 Febbraio 2009
Orario: 10.00 – 12.30 // 15.00 – 18.00
Per informazione e prenotazioni per gruppi: 0722-4146
La mostra intende rendere omaggio alla figura di Federico da Montefeltro presentando, in
dimensioni naturali, la prima ricostru-zione 3D finora mai eseguita del celebre mecenate e
condottiero di Urbino. Accanto ad essa, la mostra propone anche una dettagliata e fedele
ricostruzione fotografica, in dimensioni reali, del famoso Studiolo del Palazzo Ducale di Urbino,
arricchita di alcune riprodu-zioni materiali di oggetti, armi, e strumenti scientifici presenti nelle
tarsie prospettiche dello Studiolo. Infine la mostra propone una ricostruzione del Palazzo Ducale al
tempo di Federico Da Montefeltro e la proiezione, a ciclo continuo, di un video relativo alla
ricostruzio-ne virtuale dello Studiolo sviluppata dal Gabinetto di Fisica dell'università di Urbino.
La Cera di Federico da Montefeltro: la ricostruzione tridimensio-nale del Duca di Urbino, curata da
Gianfranco De Cao, si è basata sull'immagine di Federico da Montefeltro presente nella famosa pala
di Piero della Francesca, la Sacra Conversazione, dipinta per la chiesa di S. Bernardino di Urbino e
oggi conservata a Milano, presso la Pinacoteca di Brera.
La capigliatura: è stata ricostruita inserendo nella cera diverse migliaia di capelli naturali.
Il volto: è stato modellato da una équipe di specialisti del trucco cinematografico. La visione
frontale si è ottenuta analizzando al computer tutta l'iconografia facciale storicamente conosciuta
del Duca di Urbino.
L'occhio sinistro: è una protesi oculare "vera" scelta con la tonali-tà dell'iride di Federico.
L'occhio destro: Le cronache storiche ci informano che Federico subì, in una giostra del 1450 un
colpo di lancia che causò danni al setto nasale e una ferita da taglio all'occhio destro. Da allora la
sua immagine celebrativa si caratterizzò con una posizione di profilo, dal lato sinistro. Una
descrizione ci informa che l'occhio deturpato mostrava, oltre ad una profonda ferita, soltanto il
biancore del bulbo oculare. Per non avere limiti dì campo visivo sappiamo che egli si fece
ulteriormente recidere il setto nasale, creando così il particolare profilo che lo contraddistingueva.
L'armatura: è una perfetta replica di quella sfoggiata dal Duca nel dipinto della Pala di Brera.
Tipologicamente essa è quasi certa-mente un manufatto milanese, opera della prestigiosa famiglia
Negroni da Elio detti "Missaglia". Questo modello di armatura era molto apprezzata per la sua
versatilità d'uso nelle giostre, nei tornei e nelle battaglie di tutta Europa. Per la sua ricostruzione
sono stati utilizzati solo metodi antichi, forgiando ogni pezzo a mano, senza l'aiuto di tecniche
moderne. L'armatura originale del Duca, purtroppo, è andata perduta.
Le ricostruzioni materiali degli oggetti dello Studiolo: il Gabinetto di Fisica dell'Università di
Urbino ha curato la fedele ricostruzione materiale di alcuni importati oggetti e strumenti scientifici
presenti nelle tarsie quali il mazzocchio, l'orologio mecca-nico a pesi, l'astrolabio e la sfera
armillare. Per la musica è presen-te la precisa ricostruzione materiale del Clavicordo, opera del
costruttore e storico dello strumento Angelo Mondino. La sezione, invece, delle armi ed armature
presenta diversi pezzi tutti ispirati alle tarsie dello studiolo. Pietro Barsotti propone una replica del
Palvese, ossia di uno scudo da balestriere avente dipinti, in caratte-re gotico, il monogramma F D e
le lingue di fuoco e uno sfondagiaco per penetrare gli anelli in ferro delle cotte di maglia. Andrea
Scarabotti e Andrea Carloni presentano, invece, la ricostruzione materia-le pressoché completa
delle pezze d'armatura di Federico da Montefeltro raffigurate all'interno di uno stipo nella nicchia di
sinistra della parete Est intarsiata dello Studiolo.
La ricostruzione digitale dello studiolo: nata nel 2007 da un'iniziativa di Fabrizio Fenucci, fotografo
e esperto di comunica-zione multimediale, la ricostruzione è stata effettuata fotografan-do, pezzo
per pezzo, l'intero Studiolo di Federico da Montefeltro. L'operazione ha comportato l'assemblaggio
di centinaia di scatti per ricomporre l'intera superficie parietale delle tarsie, i 28 quadri degli uomini
illustri e il soffitto a lacunari (non presente in questa mostra). I files digitali sono stati infine
stampati presso il fotolito De Stefanis di Milano con una stampante professionale Epson Stylus Pro
9800, utilizzando gli inchiostri Epson UltraChro-me K3, Premium Luster Photo Paper per le tarsie e
UltraSmooth Fine Art Paper per i ritratti degli uomini illustri.
Modello del Palazzo Ducale: è un modello in legno del Palazzo Ducale, dono di alcuni architetti
dalmati alla città di Urbino per ricordare la figura dell'architetto Luciano Laurana, loro
concitta-dino e primo direttore dei lavori per la edificazione del nuovo Palazzo. La ricostruzione,
non in scala e senza adeguati riscontri documentali, ha tuttavia il pregio di mostrare le orignali
merlatu-re del Palazzo all'epoca di Federico da Montefeltro.
Il video: questo breve video (5 minuti) intende illustrare la realizzazione di una sofisticata applicazione sviluppata dal Gabinetto di Fisica dell'Università di Urbino "Carlo Bo". Trattasi della
prima ricostruzione virtuale, multimediale ed interattiva, realizzata al mondo dello Studiolo del
Duca di Urbino, questo eccezionale e suggestivo ambiente che, non a caso, è stato definito da André
Chastel "un sacrario del pensiero e della medi-tazione". La complessità della realizzazione pone
questo prodot-to quale esempio concreto dello "stato dell'arte" delle potenziali-tà della realtà
virtuale nel campo dell'alta divulgazione storico-artistico-scientifica.
Il webmaster dell'Associazione Pro Urbino,
Michele Gianotti
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