1._Generalita_apparato_respiratorio

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5. Superfici di scambio
1. Il metabolismo
grandi e UMIDE
per
permettereaerobico
ai gas di richiede
di O2
passareapporto
dall’ariacontinuo
al
sangue
4. Negli animali
superiori troviamo un
2. Diffusione semplice
apparato respiratorio
attraverso
la cutedi
associato ad uno
6. Necessità
negli
organismidalla
più
circolatorio per la
protezione
semplici
quali
distribuzione
disidratazione:
unicellulari
e poriferi
epitelio respiratorio
7. Si richiede una
interno. Questo crea
pompa muscolare che
un altro problema…..
3. La velocità di
generi gradienti
diffusione è però
pressori per l’ingresso
limitata dalla distanza
di aria
Il sistema respiratorio è considerato
tradizionalmente come un sistema a parte
anche se in realtà i polmoni rappresentano
di fatto un grosso plesso capillare e quindi
i. una suddivisione del sistema
cardiovascolare
ii. un luogo di interfaccia tra l’essere
vivente e l’ambiente
Nota Bene
Grande superficie di scambio
compressa in un piccolo volume
Localizzazione interna per
prevenire la disidratazione
Pompa muscolare che
genera gradienti pressori
Quali sono le funzioni
principali dell’apparato
respiratorio?
Le funzioni principali
 Ventilazione meccanica e scambio di gas fra
aria circolante e sangue
 Regolazione omeostatica del pH corporeo
attraverso il controllo dell’eliminazione di CO2
 Via per perdita di acqua e cessione di calore
 Chemorecezione (epitelio olfattivo)
 Protezione da patogeni inalati e sostanze irritanti
 Vocalizzazione
 Attivazione, modificazione o inattivazione di
sostanze che vengono aggiunte al sangue a
livello tissutale (es. inattivazione della
prostaglandine prodotte a livello di certi organi in
modo che non esercitino azioni a livello
sistemico; per contro attivazione
dell’angiotensina I in angiotensina II)
Il flusso di massa di aria segue molti dei
Il flusso avviene da regioni a pressione
principi
seguiti
dal
flusso
di
sangue
maggiore verso regioni a pressione minore
nell’apparato cardiovascolare.
I gradienti pressori sono stabiliti da una
pompa muscolare
La resistenza al flusso di aria è determinata
dal diametro dei condotti attraverso cui l’aria
fluisce
Gli scambi gassosi
La respirazione cellulare consiste nella demolizione delle
molecole organiche per produrre ATP.
La cellula necessita di un adeguato apporto di O2 affinché
le due fasi della respirazione cellulare, il ciclo di Krebs e
la catena respiratoria, convertano l'energia contenuta
nelle molecole organiche in energia immagazzinata sotto
forma di ATP. La CO2 che viene generata dal
metabolismo cellulare, deve essere rimossa dalla cellula.
Deve quindi avvenire uno scambio gassoso : la CO2 deve
uscire dalla cellula e l'O2 entrare.
Il quoziente respiratorio* QR varia a
seconda delle sostanze assunte.
Per i carboidrati QR=1, per i grassi
QR=0.7 e per le proteine in media è
0.8. In una dieta occidentale tipica
in condizioni di riposo si ha un
consumo medio di ossigeno di
250ml/min e una produzione di
anidride carbonica di 200ml/min per
un QR medio di 0.8.
C H O + 6O
6
12
6
2
6CO2 + 6H2O
CO 2 prodotta 200ml / min
* QR 

 0.8
O 2consumato 250ml / min
Per respirazione
esterna si intende
invece un insieme
di processi che
determinano lo
scambio di gas fra
ambiente e cellule
dell’organismo.
Le superfici respiratorie
Tutte le superfici respiratorie devono essere bagnate
per svolgere la loro funzione: infatti sia l’O2 che la
CO2 devono essere sciolti nell’acqua per poter
diffondere.
Gli animali di grossa taglia non possono mantenere lo
scambio gassoso per diffusione attraverso la
superficie corporea. Essi hanno evoluto organi e
apparati specializzati per gli scambi gassosi, dotati di
una particolare conformazione che consente un
imponente sviluppo superficiale.
Le principali strutture specializzate che, come
frutto dell'evoluzione, si sono sviluppate per
funzionare da superfici di scambio tra l'organismo
e l'ambiente sono le trachee, le branchie e i
polmoni.
Le trachee costituiscono un sistema di condotti
per il passaggio dell'aria e sono collegate con
l'ambiente esterno attraverso gli stigmi situati
lungo i fianchi dell'addome. Sono questi tubi che
portano l'aria direttamente alle cellule per gli
scambi gassosi.
Le branchie sono presenti in artropodi, anellidi, pesci e anfibi. Sono
escrescenze convolute contenenti vasi sanguigni coperti da un sottile
strato di tessuto epiteliale che aumentano enormemente la superficie
degli scambi gassosi. Possono essere esterne al corpo
(come in alcuni anfibi) o
interne (come nei granchi
e nei pesci).
Ogni branchia è suddivisa in
centinaia di filamenti, composti
ognuno da sottili e flessibili
lamelle. Le branchie sono molto
efficienti nel sottrarre ossigeno
dall'acqua (l'ossigeno presente
nell'acqua ammonta solo a 1/20
rispetto a quello contenuto
nello stesso volume d'aria).
L'acqua scorre sulle
branchie in un'unica
direzione mentre il
sangue scorre nei
capillari nella direzione
opposta. Il flusso
controcorrente
massimizza il
trasferimento di
ossigeno.
I polmoni costituiscono una sorta di sacche interne collegate
con l'esterno per mezzo di un sistema di condotti. La
respirazione polmonare probabilmente si è evoluta 400
milioni di anni fa.
I polmoni sono caratteristici dei
vertebrati terrestri, anche se
alcune lumache terrestri
posseggono strutture per gli
scambi gassosi simili a quelle
delle rane.
La ventilazione polmonare è un processo
meccanico automatico e ritmico regolato da centri
superiori, mediante il quale, per effetto della
contrazione e del rilasciamento dei muscoli
scheletrici del diaframma e della gabbia toracica,
viene promosso il ricambio di aria negli alveoli.
La respirazione include sia la ventilazione
polmonare, sia la circolazione da e verso i tessuti
in modo che l’ossigeno raggiunga tutte le cellule e,
al tempo stesso, l’anidride carbonica venga
eliminata.
La principale funzione dei polmoni è di provvedere
ad un’adeguata distribuzione dell’aria inspirata e del
flusso sanguigno polmonare, in modo tale che lo
scambio di O2 e CO2 (scambio di gas) tra gas
alveolare e sangue dei capillari polmonari avvenga
con la minima spesa energetica.
A questo va aggiunta la respirazione cellulare che
consiste in una serie di reazioni metaboliche che
portano a liberazione di energia e a produzione di
CO2 a partire da sostanze introdotte con la dieta.
La respirazione può essere divisa in 4 eventi
principali:
i.
Ventilazione polmonare: scambio di aria fra
polmoni ed atmosfera
ii. Diffusione di O2 e CO2 fra alveoli e sangue
iii. Trasporto di O2 e CO2 nel sangue
iv. Regolazione della ventilazione e degli altri
aspetti della respirazione
Respirazione esterna
= scambio di gas fra
ambiente e cellule
Ventilazione = scambio
d’aria fra atmosfera e
polmoni
Scambio di O2 e CO2
fra polmoni e sangue
Trasporto dei gas nel sangue
Scambio di gas fra
sangue e cellule
Respirazione cellulare =
reazioni intracellulari
Organizzazione del
sistema respiratorio
 Il sistema respiratorio è suddiviso in sistema
respiratorio superiore, al di sopra della laringe, e
sistema respiratorio inferiore al di sotto della
laringe.
 Si distingue una parte di conduzione dell’aria che
va dalla cavità nasale ai bronchioli terminali e una
parte respiratoria che comprende bronchioli
respiratori e alveoli polmonari
Parte di
conduzione
Il sistema respiratorio può anche essere
considerato suddiviso in tre diverse regioni:
Regione nasofaringea: include naso, bocca,
faringe e laringe
Regione tracheobronchiale: include trachea,
bronchi e bronchioli
Regione polmonare: comprende gli alveoli. Qui
avviene lo scambio dei gas respiratori.
Parte
respiratoria
Suddivisione del sistema respiratorio
1. Vie aeree
a. Naso (anche coinvolto nella
chemorecezione)
b. Faringe
c. Laringe
d. Trachea
e. Bronchi
f. Bronchioli (fino alla 17° ramificazione)
2. Regione di transizione
a. Bronchioli respiratori

Non sempre presenti (più sviluppati in
carnivori e primati)

Livello più alto al quale avvengono gli
scambi gassosi

Principalmente sono vie di passaggio
per l’aria
3. Superficie di scambio gassoso
a. Dotti alveolari
b. Sacche alveolari
c. Alveoli
Uno sguardo d’insieme
L’epitelio respiratorio
Epitelio colonnare cigliato pseudostratificato (questo
epitelio è in realtà formato da un unico strato, come
l'epitelio semplice; tuttavia essendo le cellule disposte in
modo non ordinato, i nuclei si trovano ad altezze diverse e
pertanto danno l'impressione di essere posti in più strati
quando invece si tratta di uno strato solo, come nelle vie
respiratorie o nella trachea) comune a quasi tutto il tratto
respiratorio, molto efficace nella protezione da polvere e
particelle. Esistono anche ghiandole annesse che
partecipano a questa funzione protettrice.
Le goblet cells
sono cellule
epiteliali a
funzione
ghiandolare il cui
unico ruolo è
quello di
secernere mucina
per via apocrina
(decapitazione
della cellula) e
merocrina
(esocitosi).
Il sistema di difesa dell’apparato respiratorio è costituito
dalle goblet cells e da altre cellule mucose. Entrambe
producono muco che bagna la superficie dell’epitelio.
Inoltre sono presenti ciglia che intrappolano polvere e
particelle nel muco spingendolo verso la faringe. Le
ciglia si muovono in maniera coordinata per rimuovere il
muco secreto contenente polvere o particelle
intrappolate e spingerlo verso l’orofaringe per
l’espettorazione.
Inoltre a livello alveolare sono presenti cellule a
funzione macrofagica che inglobano e distruggono le
particelle che arrivano fino a i polmoni.
La filtrazione dell’aria avviene soprattutto a livello di
trachea e bronchi con produzione di muco da parte
assenza
di questo
strato salino
le ciglia
delleIncellule
caliciformi
dell’epitelio.
Le ciglia
si
contraggono
spingendo nel
il muco,
restano invischiate
mucocontenente
che non viene
immunoglobuline,
la faringe.
è deglutito e
eliminato. Iverso
batteri
restanoDa
nelqui
muco
i microrganismi
sono digeriti
acido dello
colonizzando
le vie nell’ambiente
respiratorie con
stomaco.
conseguenti infezioni respiratorie. Questa
Va detto che sotto lo strato di muco è presente uno
patologia è nota con il nome di fibrosi
strato di soluzione salina che è fondamentale per la
risalita del muco.
cistica
ciliated pseudostratified columnar epithelium
serous glands
in lamina propria
hyaline cartilage
La lamina propria al di sotto dell’epitelio contiene:
– nella parte superiore del sistema respiratorio,
cioé trachea e bronchi, ghiandole mucose che
secernono muco protettivo
– nella porzione inferiore di conduzione del
sistema respiratorio anche cellule muscolari
lisce che circondano il lume dei bronchioli
Vie respiratorie superiori:
il naso
Ingresso al sistema respiratorio attraverso le narici che
si aprono all’esterno. La parte vestibolare del naso è
dotata di strutture quali i peli che rappresentano la
prima linea di difesa. Fa parte dell’apparato respiratorio
ed alloggia l’organo dell’olfatto, cioè l’epitelio olfattivo.
Inoltre il naso ha un’importante funzione nella
regolazione della temperatura dell’aria inalata e nel
controllo dell’umidità a livello polmonare
Al di sotto delle aree olfattive e respiratorie
troviamo numerose ghiandole che mantengono la
superficie umida per intrappolare polvere e
particelle impedendo che possano scendere nelle
vie respiratorie. Inoltre nell’area olfattiva questo
muco serve anche a migliorare la presentazione
delle molecole chimiche ai chemocettori
dell’epitelio olfattivo.
Quando l’aria è inspirata attraverso il naso essa
viene:
RISCALDATA: dai vasi sanguigni che passano nel
naso. L’aria è riscaldata alla temperatura corporea.
In questo modo la temperatura corporea centrale
non viene modificata e gli alveoli non sono
danneggiati dall’aria fredda
UMIDIFICATA: dal vapor acqueo fino a che l’aria
raggiunge il 100% di umidità in modo che
l’epitelio di scambio non si disidrati
FILTRATA: dalle ciglia presenti nelle narici e dal
muco in modo che virus, batteri e particelle non
raggiungano gli alveoli
Il flusso dell’aria
L’aria passa attraverso il vestibolo alle narici
interne attraversando il meato inferiore, il meato
medio e quello superiore. Attraverso i meati, che
sono passaggi piuttosto stretti, l’aria si muove in
maniera turbolenta e in questo modo viene
riscaldata e deposita particelle e pulviscolo
1. Ethmoid sinus
2. Maxillary sinus
3. Superior concha
4. Superior meatus
5. Middle concha
6. Middle meatus
7. Inferior concha
8. Inferior meatus
9. Nasal septum
Poi l’aria imbocca la faringe e passa lungo il palato duro
(forma il pavimento della cavità nasale separando cavità
orale e cavità nasale). Successivamente passa lungo il
palato molle che si estende posteriormente al palato duro.
La faringe si divide quindi in:
 rinofaringe (parte superiore che contiene le tonsille
faringee e l’apertura delle trombe di Eustachio che
comunicano con l’orecchio)
 orofaringe (porzione intermedia in comunicazione con
la cavità orale)
 laringofaringe (si estende dall’osso ioide fino
all’ingresso della laringe e dell’esofago)
Qual è la struttura della laringe e
il suo ruolo nella respirazione e
nella produzione dei suoni?
Anatomia della laringe
La laringe viene anche
detta “voice box” e ha la
struttura di un tubo
caratterizzato da strutture
cartilaginee, tessuto
connettivo e muscolare. È
sospesa all’osso ioide,
osso che non è articolato
a nessun altro osso, e
circondata da tre
impalcature cartilaginee.
La prima è la cartilagine tiroidea, la più grande e
la cui parte anteriore, negli uomini, forma il pomo
di Adamo. La seconda è la cartilagine cricoide e la
terza è l’epiglottide che ha la forma di una foglia.
L’inserzione dell’epigottide ne consente un
movimento che direziona cibo e liquido
nell’esofago e protegge le corde vocali e le vie
respiratorie durante la deglutizione.
La laringe ospita le corde vocali, due bande di tessuto
elastico (dx e sx) che permettono l’ingresso dell’aria in
trachea. Al di sopra e ai fianchi delle vere corde vocali ci
sono le corde ventricolari o finte corde vocali che solitamente
non vibrano durante la vocalizzazione, ma in casi particolari
di disordini vocali o eccessiva tensione muscolare durante
l’emissione di suoni, possono partecipare all’azione. Le
corde vocali (vere) si aprono quando respiriamo e si
chiudono quando parliamo, tossiamo e deglutiamo. Le corde
vocali sono unità neuromuscolari finemente sintonizzate che
determinano il tono e la qualità della voce alterando la loro
posizione e il loro grado di tensione.
Struttura delle vie aeree
Anatomia della trachea
La trachea è un
condotto
fibrocatrilagineo,
obliquo medialmente,
in basso ed indietro,
costituito da 15 - 20
anelli cartilaginei che
impediscono il
collabire del tubo
tracheale
Essa inizia al bordo inferiore della cartilagine
cricoide e termina nel torace dividendosi nei due
bronchi principali dx e sx. È un organo molto mobile
sia sul piano orizzontale che sul piano verticale. È
elastica ed estensibile e segue i movimenti
meccanici degli organi confinanti durante la
deglutizione e la fonazione.
Gli anelli cartilaginei determinano la forma ed il
calibro del lume tracheale che varia con l’età ed il
sesso. La lunghezza e il diametro della trachea,
aumentano durante l’inspirazione e si riducono
durante l’espirazione.
I bronchi
A livello dell’angolo sternale la
trachea si divide nei due
bronchi principali. Il bronco dx
è più largo, più corto e più
verticale di quello sx. I bronchi
principali si dividono in
bronchi secondari che
servono rispettivamente il
polmone dx e il polmone sx. I
bronchi lobari si dividono in
bronchi terziari.
I bronchi
sono la
caratterizzati
cartilagine
* nell’adulto,
cartilagine nonda
è un
tessuto ialina*
molto diffuso.
Infatti
la troviamo:
disposta
in anelli
irregolari;
mano a mano che i
• superfici articolari
bronchi
diminuiscono
• cartilagini
costali di diametro la cartilagine si
• orecchio esterno
riduce
fino ad arrivare ai bronchioli membranosi
• naso
• laringe
(diametro
≤ 1mm), privi di anelli cartilaginei.
• trachea e bronchi
Queste
vie non
partecipano
ancora
agli scambi
La varietà
ialina
è la più diffusa
e si presenta
“vetrosa”,
traslucida,
bianco-bluastra,
gassosi
e quindi
il volume
di aria in essi contenuto
relativamente elastica
è di fatto perso (spazio morto anatomico) e
costituisce circa il 30% del volume ventilato in un
atto respiratorio.
Sezione istologica di un bronco
I bronchi cartilaginei sono formati da epitelio
colonnare pseudostratificato che contiene anche
cellule dotate di ciglia per sospingere il muco e
particelle attraverso la trachea. Inoltre troviamo
muscolatura liscia a spirale e placche cartilaginee
di sostegno.
La principale differenza strutturale fra bronco e
bronchiolo è la presenza o assenza di una
cartilagine ialina come rinforzo della parete.
I bronchioli hanno invece un rivestimento di
epitelio cubico semplice. Sono immersi nella
matrice connettivale dei polmoni e quindi il loro
diametro dipende dal volume polmonare.
Va detto che le vie aeree sono dotate di
innervazioni vagali motorie e sensoriali che
partecipano alla regolazione della ventilazione, del
calibro dei condotti e delle attività secretorie.
Ai bronchioli terminali fanno seguito i
bronchioli
respiratori
ed infine i dotti
1. Arteria anonima
o
tronco brachiocefalico
3. Arteriaquasi
succlaviacompletamente
sx
alveolari con le pareti
1.
2.
3.
occupate
dalle
sacche
2. Arteria
carotide
comune sx alveolari.
Il sangue alle vie aeree è fornito dalle arterie
bronchiali (1% della gittata cardiaca) che
hanno funzione trofica, riscaldano e cedono
vapore acqueo e riforniscono substrati per il
metabolismo e le attività secretorie.
I bronchioli respiratori iniziano dalla 17°
divisione dell’albero bronchiale.
Struttura dei bronchioli
– Non hanno cartilagine
– Hanno molto muscolo liscio che consente di
regolare il calibro dei condotti
Controllo autonomo
Regola lo stato di contrazione del muscolo liscio:
– Controllando il diametro dei bronchioli
– Controllando flusso d’aria e resistenza
polmonare
Broncodilatazione
Attivazione del sistema simpatico
Resistenza ridotta
Broncocostrizione
Attivazione del sistema parasimpatico e
rilascio di istamina nelle reazioni allergiche
I condotti della zona di conduzione hanno
importanti funzioni che sono:
• riscaldare ed umidificare l’aria inspirata
• distribuire l’aria in profondità nei polmoni
• costituire parte del sistema di difesa
dell’organismo
Organizzazione degli alveoli
I bronchioli respiratori si continuano nei dotti
alveolari all’interno delle sacche alveolari che
sono camere comuni connesse a molti
alveoli.
Ciascun alveolo ha un’estesa rete di capillari
ed è circondato da fibre elastiche
Producono surfattante
Epitelio alveolare
 Epitelio squamoso semplice
 Cellule di Tipo I delicate e appiattite, prive di
capacità di replicazione
 Presenza di macrofagi alveolari a funzione
difensiva
 Cellule settali di Tipo II che producono surfattante
(sostanza oleosa a base di dipalmitoilfosfatidilcolina
che ha lo scopo di ridurre la tensione superficiale)
Membrana respiratoria
Si intende la sottile membrana a livello della
quale avvengono gli scambi respiratori
Risulta formata da tre parti:
i.
Epitelio alveolare squamoso semplice
ii. Cellule endoteliali del capillare adicente
iii. Spazio interstiziale compreso fra i due
strati
Alveolo
Spazio
interstiziale
Membrana
basale
alveolare
Membrana
basale
capillare
Epitelio
alveolare
Fluido
alveolare
Endotelio
capillare
104mmHg
40mmHg
Diffusione di O2
Diffusione di
CO2
40mmHg
45mmHg
Eritrocita
Capillare
Il polmone ha due circolazioni sanguigne:

la circolazione polmonare della zona
respiratoria: perfonde gli alveoli. Deriva dalle
La polmonari
circolazione
è un
arterie
(dalpolmonare
ventricolo dx).
Riceve la
totalità della
gittata
cardiaca
(5l/min)
e ritorna
sistema
ad alto
flusso
e bassa
pressione
all’atrio sx con le vene polmonari. L’interfaccia
sangue-gas ha uno spessore di circa 0.5µm.

la circolazione bronchiale della zona di
conduzione: appartiene alla circolazione
sistemica e riceve 1-2% circa della gittata
cardiaca. Fornisce nutrienti alle vie di
conduzione. Origina dall’aorta discendente
About a third of the venous drainage from the bronchial
circulation is via the azygos, hemiazygos, and intercostal
veins, which returns bronchial venous blood to the right
atrium. However, about two-thirds of bronchial capillary
blood is thought to drain into anastomoses or
communicating vessels that empty into the pulmonary
veins. This vascular connection between the bronchial and
pulmonary circulation is called the bronchopulmonary
circulation. This communicating circulation adds a small
volume of poorly oxygenated bronchial venous blood to the
freshly oxygenated blood in the pulmonary vein.
I capillari polmonari formano una fitta rete
all’interno delle pareti alveolari, tanto che quando i
capillari sono ripieni di sangue circa il 70-80%
della parete alveolare è circondata dai globuli
rossi. Il volume max dei capillari polmonari è circa
200ml, ma a riposo il volume effettivo è 70ml.
I polmoni
I polmoni pesano fra i 900 e i 1000gr di cui il 40% - 50% è
sangue. Sono alloggiati nella cavità toracica, separati
dall’addome da una cupola muscolare, il diaframma. L’area
alveolare complessiva è circa 75m2 in un uomo di 70kg.
Questa serve a far sì che il flusso sanguigno polmonare sia
distribuito a lamine sottili per minimizzare la distanza ariasangue. La distanza fra gas alveolari ed Hb è circa 0.5µm
per cui la diffusione è molto rapida. Esiste un elevatissimo
numero di vasi in parallelo per minimizzare la resistenza al
flusso ematico.
VCI
Esofago
Aorta
discendente
Il diaframma visto dalla cavità addominale
Il polmone dx è suddiviso in tre lobi, mentre il
polmone sinistro è formato da due lobi.
L’architettura dei
polmoni ne aumenta
la superficie interna
Età
Numero
di alveoli
(milioni)
Area della
superficie
alveolare
(m2)
Area della
superficie
cutanea
(m2)
Neonato
24
2.8
0.2
8 anni
300
32
0.9
adulto
300
75
1.8
grazie alla presenza
degli alveoli. Un
polmone adulto
contiene da 300 a
500 milioni di
alveoli con una
superficie interna
di 75m2.
Nella zona respiratoria alveoli e capillari sono
associati a formare una sottile interfaccia: si parla
di interfaccia sangue - gas (< 0.5µm) ed è formata
da epitelio alveolare, liquido interstiziale ed
endotelio capillare. Il movimento di aria da e
verso gli alveoli (ventilazione) e lo scambio di gas
avviene per diffusione.
Polmone
Sistemico
Il movimento dei gas avviene per semplice
diffusione. Negli organismi superiori (pluricellulari)
le cellule situate in profondità non possono
scambiare i gas con l’ambiente esterno per
semplice diffusione. Di qui la necessità di un
sistema idoneo di scambio.
La cavità pleurica e la pleura
Prima di passare a descrivere i meccanismi di
ventilazione polmonare dobbiamo ancora vedere
dove e come i polmoni sono alloggiati nella cavità
pleurica.
Esistono due cavità pleuriche separate fra loro dal
mediastino. Ciascuna di esse contiene un polmone
ed è protetta da una membrana sierosa che
prende il nome di pleura.
La pleura è formata da due strati
continui a livello dell’ilo
polmonare :
pleura parietale (azzurro)
** Questo liquido funziona come collante
pleura viscerale (verde)
grazie alla forza di attrazione fra le molecole
di acqua. Succede un po’ quello che
Tra i due strati si trova ilpolari
liquido
accade quando si cerca di separare due
vetrini tenuti insieme da un sottilissimo strato
funzioni principali:
di acqua. I due vetrini riescono a scivolare
• funzione lubrificantel’uno sull’altro, ma è difficile riuscire a
separarli. Questa forza è la stessa che fa sì
• mantenere i polmoni
a
che i polmoni restino attaccati alla gabbia
contatto con la parete
toracica riempendola quasi completamente.
pleurico (ca 3ml) che ha due
toracica grazie alle proprietà
coesive del liquido pleurico**
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