Relazione genitori_figli 1 - Dott.ssa Maria Cristina Meloni

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Istituto d’istruzione superiore statale
«GREGORIO DA CATINO»
Interventi per la prevenzione nelle
Scuole Secondarie
RELAZIONE GENITORI – FIGLI:
DIFFICOLTA’ E RIMEDI
Prof.ssa Maria Cristina Meloni
Primo incontro – 10.11.2015
«E’ con le migliori intenzioni che il più
delle volte si ottengono gli effetti
peggiori»
Oscar Wilde
Garantire ai figli una vita sempre migliore
crea adulti INSICURI e INCAPACI
di essere responsabili in piena
AUTONOMIA
ARGOMENTI
ArgomentiDELLA
della giornata
GIORNATA
1
I problemi educativi e le situazioni di disagio
(l’evoluzione della Famiglia Italiana).
2
L’intervento strategico: da cosa nasce,
definizione di Famiglia, definizione di
adolescente.
3
I
modelli
di
famiglia
intergenerazionali.
e
i
conflitti
I PROBLEMI EDUCATIVI E LE
SITUAZIONI DI DISAGIO



Aumento delle problematiche di relazione
genitori-figli non solo in età adolescenziale, ma
anche prima.
Le problematiche sono frutto di modelli di
interazione disfunzionali.
Quali i fattori determinanti?
Famiglia patriarcale
Famiglia nucleare
Secondo le più recenti statistiche è
ulteriormente diminuito il numero
medio dei componenti della
Famiglia a causa dell’aumento
della scelta del FIGLIO UNICO
ALBERI GENEALOGICI ROVESCIATI
in cui sull’UNICOGENITO si riversano
tutte le attenzioni della Famiglia
Si parla sempre di più di «FAMIGLIA LUNGA», perché il
70% dei giovani fino ai 30 anni, soprattutto maschi, anche se
economicamente autonomi, continua a COABITARE CON I
GENITORI, sotto la rassicurante ala materna.
LA SINDROME DI PETER PAN
ADULTI CHE MANCANO DI AUTONOMIA E CHE NON SONO IN
GRADO DI GESTIRE CON RESPONSABILITA’ LA PROPRIA VITA
Questi Giovani-Adulti, come nella favola di Peter Pan, sembrano
NON VOLER CRESCERE MAI, e sono alla CONTINUA RICERCA DEI
PRIVILEGI LEGATI ALL’ESSERE BAMBINI come:
Gli intervistati rispondono…
I FIGLI DICONO
I GENITORI DICONO
Chi me lo fa fare di
andare a vivere da
solo, mia madre mi
coccola, come cucina
lei
nemmeno
al
ristorante, le camice le
stira benissimo, trovo la
mia camera sempre
ordinata e profumata.
Mio padre, poi, mi
risolve tutte le grane:
va per conto mio a fare
il bollo, l’assicurazione,
ritira la posta, fa la
coda in banca, porta e
ritira la mia auto dal
meccanico, è proprio
fantastico!
L’amore non ha mai
fatto male a nessuno,
chi meglio di noi
genitori può aiutarlo
nelle sue difficoltà? Lui
sta con noi perché sa
di
poter
contare
sempre sulla nostra
comprensione
L’EVOLUZIONE DELLA FAMIGLIA
ITALIANA
Complementarietà di posizioni
GENITORI (protettivi)
FIGLI (amanti del privilegio)
E’ UNA RELAZIONE PATOLOGICA CHE RITARDA O
ADDIRITTURA BLOCCA IL NATURALE SVILUPPO DI
CRESCITA DELLA PERSONA
Chiusura verso l’esterno
MAMMA
PAPA’
Messaggio inviato:
«da solo non ce la puoi fare»
Figlio\i
TAPPE DELL’EVOLUZIONE DEL
PENSIERO PEDAGOGICO
 Teoria dell’omuncolo (fino al VII secolo)
visione adulto-centrica
 J.J. Rousseau:
 contestazione del modello adulto-centrico;
 ipotizzazione di un mondo infantile con modi di fare, vedere e
pensare differenti da quello adulto.
DAL 1900 C’E’ UN FIORIRE DI STUDI PER LA COMPRENSIONE
DELLO SVILUPPO DEL BAMBINO




S. Freud: sviluppo affettivo;
J. Piaget: sviluppo cognitivo;
M. Montessori: tecniche pedagogiche
Spitz, Klein, Winnicott, Mahler, Bowlby: relazioni oggettuali.
SPOSTAMENTO VERSO UNA VISIONE
BAMBINO-CENTRICA
LA NUOVA VISIONE BAMBINOCENTRICA
1
Miglior comprensione del bambino.
2
Adattare il comportamento dell’adulto nei
confronti del bambino.
3
Metodi di insegnamento più adeguati ed
efficienti.
4
Lotta all’abolizione di eventi negativi per il
bambino:
maltrattamenti,
sfruttamento
minorile, povertà, deprivazione affettiva.
Comparsa di numerose pubblicazioni con centinaia di
teorie, più o meno valide.
DISORIENTAMENTO DEI GENITORI
AMBIENTE IPER PROTETTIVO
Le teorie
«CATASTROFICHE»
pseudo scientifiche
ESEMPIO N. 1
Teorie secondo cui per salvaguardare lo sviluppo
armonico del bambino sia necessario un AMBIENTE
PERMISSIVO E NON FRUSTRANTE …
metodo permissivo e SENZA REGOLE E PUNIZIONI che
potrebbero danneggiarlo perché generano stress,
frustrazioni e traumi…
… dimenticando che Piaget aveva
osservato che i bambini apprendono in
base agli effetti (sia positivi che negativi)
delle loro azioni.
ESEMPIO N. 1
E’ attraverso l’esperienza di ostacoli superati che il
giovane struttura la fiducia nelle proprie risorse e nel
proprio equilibrio psicologico
AUTOEFFICACIA
AUTOSTIMA
RESILIENZA
(capacità di resistere allo stress. essere
resilienti significa affrontare le difficoltà
come una sfida, mobilitare le proprie
risorse per il raggiungimento di un
equilibrio più funzionale)
ESEMPIO N. 2
Teorie secondo le quali ogni problema dei giovani è
risolvibile col RAFFORZAMENTO DELL’AUTOSTIMA …
… ovvero i genitori e gli educatori dovrebbero
SOMMERGERE DI COMPLIMENTI e frasi di adeguatezza i
bambini …
… ma L’AUTOSTIMA È DIVERSA DALLA STIMA: mentre
gli altri ci possono dare stima, l’autostima è conquistabile
solo attraverso esperienze personali e NON PUÒ
ESSERCI DONATA da altri!!!
ESEMPIO N. 3
Teorie secondo le quali LA MADRE è la vera e unica
artefice della vita dei figli.
Cascata di COLPE sulla madre
se qualcosa non va!


Aumento dell’ansia materna, che per non essere
colpevolizzata (cattiva madre), esagera nel dare e nel
sacrificarsi.
Per paura di deprivare, si protegge troppo …
ESEMPIO N. 4
Anni ’70, nasce la teoria dell’AMICIZIA fra genitori e figli,
madre dei modelli DEMOCRATICI, IPERPROTETTIVI e
SACRIFICANTI.
CONFUSIONE DEI RUOLI
Si passa da una relazione COMPLEMENTARE ad una
SIMMETRICA
OSSERVAZIONI ATTUALI
Mentre in molte discipline che si occupano di salute
mentale si asserisce che DIETRO AD UN ADOLESCENTE
PROBLEMATICO
C’È
SEMPRE
UNA
FAMIGLIA
MALTRATTANTE …
… secondo le nostre osservazioni oggi la situazione si è
quasi CAPOVOLTA, ovvero: fermo restando che i
maltrattamenti generano comunque problemi …
l’IPERPROTEZIONE
DEPRIVAZIONE.
crea
tanti
problemi
quanto
Vedi M. Yapko per le correlazioni tra famiglia deresponsabilizzante e disturbi
adolescenziali, e J. Kagan, il quale dimostra che nelle famiglie iperprotettive si riscontrano
disturbi psicologici dell’edolescente
la
L’INTERVENTO STRATEGICO
1
L’origine dei problemi non risiede negli individui,
ma dalle qualità delle relazioni.
2
Non esistono strutture fisse di personalità: ogni
comportamento
è
frutto
del
SISTEMA
PERCETTIVO REATTIVO della persona.
3
Il sistema di relazioni determina, attraverso
messaggi ridondanti, il sistema percettivo reattivo.
4
Non esiste il modello di funzionamento ideale, ma
solo MODELLI DI FLESSIBILITÀ FUNZIONALE.
“L’uomo è frutto della sua educazione” Abate di Condillac
IL CONCETTO DI FAMIGLIA
1
E’ il sistema di relazioni in cui la persona passa la
maggior parte del suo tempo.
2
Le relazioni si caratterizzano per il forte impatto
affettivo ed emotivo.
3
Ambiente in cui menti adulte
ricorrentemente su menti in sviluppo.
4
MODELLO CIBERNETICO, ovvero…
agiscono
LA FAMIGLIA È…
… un SISTEMA CIBERNETICO,
governato da regole,
all’interno del quale i membri tendono a
comportarsi in MANIERA
ORGANIZZATA E RIPETITIVA.
Ci si organizza intorno a quelle
interazioni che si rivelano più utili al
MANTENIMENTO DELL’UNITÀ E ALLA
PERMANENZA.
Modalità interattive ridondanti
L’ADOLESCENZA
1
Periodo della vita, definito di “TRANSIZIONE” fra
l’età del bambino e quella dell’adulto.
2
IL CORPO subisce mutamenti notevoli e non è
ancora ben definito.
3
LA MENTE scopre nuove potenzialità (progressi
cognitivi) e non è ben definita.
4
L’AFFETTIVITÀ
e
particolarmente attive
L’EMOTIVITÀ
sono
I MODELLI DI FAMIGLIA
Si parte dall’osservazione di ciò che accade
quando le famiglie tentano di risolvere i
problemi in cui incappano (modello cibernetico
del “cosa fanno”).
 Sono
state identificate le RIDONDANZE
COMPORTAMENTALI E COMUNICATIVE,
ovvero le reazioni più presenti, più forti, più
ripetute.

COME FUNZIONA IL PROBLEMA… E
NON COSA È
Ritornello che si ripete… Ping pong di azioni e
reazioni
Rigidità nella comunicazione e nel processo di auto correzione
(un problema nuovo riceve una risposta vecchia)
EQUILIBRIO DISFUNZIONALE PATOGENO
PERCORSI
La nascita del primo figlio identifica la coppia
come FAMIGLIA per la prima volta.
Stabilità (omeostasi)
Tentativi di ricreare la
pace in famiglia
Crisi (morfogenesi)
Nuovo equilibrio (omeostasi)
FORMAZIONE DI UN MODELLO RIGIDO
IL DUBBIO
Comportamenti reali o presunti attivano
campanelli di allarme nei genitori.
LE REAZIONI
A CATENA
Indagini, ricerche, interrogatori, prediche,
controlli
IL CIRCOLO
VIZIOSO
Automatismo e perdita di consapevolezza
del processo.
IL
PROBLEMA
CHE
DIVENTA
27
REALTÁ
Più il circolo si alimenta, più il problema si
ingrandisce. Si ripetono continuamente
interventi già falliti in precedenza.
Da semplici difficoltà a problemi strutturati
La tentata soluzione aggrava il problema
Meccanismo automatico e spontaneo di azioni e reazioni
Conseguente perdita di consapevolezza di come il problema
sia iniziato
I 6 MODELLI PATOGENI
1
IPERPROTETTIVO
2
DEMOCRATICO - PERMISSIVO
3
SACRIFICANTE
4
INTERMITTENTE
5
DELEGANTE
6
AUTORITARIO
I 6 MODELLI PATOGENI
Questi modelli costituiscono la FOTOGRAFIA della
USUALI
DINAMICHE
FAMILIARI
rilevate
come
problematiche e spesso patogene… ma nessuno dei
modelli è si per sé totalmente disfunzionale, ma è il suo
irrigidirsi come COPIONE IMMUTABILE che lo rende
PATOLOGICO
FLESSIBILITÁ
RIGIDITÁ
IL MODELLO IPERPROTETTIVO – 1/5
• I miei figli non ce la fanno, sono fragili.
• I genitori si sostituiscono continuamente ai
figli, rendendo loro la vita più facile.
MISSION
Rendere la vita dei figli il meno
complicata possibile prevenendo e
anticipando tutte le loro difficoltà
IL MODELLO IPERPROTETTIVO – 2/5
COMUNICAZIONE
MODALITÁ:
accoglienza.
basata
sull’amore,
dolcezza,
protezione,
OGGETTO: le preoccupazioni.
motto: dicci cosa ti manca e te lo procureremo noi (sottile
squalifica)
RELAZIONE
COMPLEMENTARE. I tentativi di indipendenza dei figli
vengono sempre scoraggiati con modalità morbide.
IL MODELLO IPERPROTETTIVO.
REGOLE. COME FUNZIONA – 3/5
• I figli ritengono legittimo non impegnarsi perché è loro diritto
essere capiti e aiutati (deresponsabilizzazione)
• La madre ha una mission di «super mamma».
• Il padre concorda con la madre, oppure è completamente assente.
• I figli devono essere sempre “super” rispetto agli altri.
• I genitori sono incapaci di punire.
• Non ci sono regole fisse, tutto cambia per non fare soffrire i figli.
• Si chiede al figlio di accettare i privilegi senza fare resistenza.
• Chi si oppone non perde privilegi, ma fa soffrire.
EFFETTI
•
•
•
•
Non esistono conseguenze temibili.
I genitori risolvono tutto.
I premi sono dovuti e non meritati.
Non devo rendere conto di nulla.
IL MODELLO IPERPROTETTIVO - 4/5
Con tutto l’amore, la disponibilità,
la pazienza, la dedizione possibili
e immaginabili queste famiglie
crescono individui nei quali
talenti e capacità tendono ad
atrofizzarsi perché non messi
alla prova e non esercitati
IL MODELLO IPERPROTETTIVO - 5/5
I figli CRESCONO «DEFICENTIZZATI» dall’eccesso di protezione genitoriale e
finiscono per ARRENDERSI SENZA COMBATTERE abdicando al pieno controllo
della propria vita e rifugiandosi nella gabbia dorata del privilegio da cui è difficile
uscire
PROBLEMI
•
•
•
•
insicurezze e credenze di incapacità;
difficoltà scolastiche (cambiare classe e scuola fino all’abbandono del percorso di studi);
disturbi d’ansia;
difficoltà relazionali che possono sfociare in atteggiamenti depressivi ed in disturbi
alimentari.
SOLUZIONI A LIVELLO SISTEMICO
•
•
•
PICCOLI BOICOTTAGGI delle richieste implicite o esplicite di aiuto;
assumere ATTEGGIAMENTO PIÙ DISTACCATO rispetto alle lamentele dei figli
permette di scoprire e sperimentare le proprie personali risorse attraverso il
superamento di ostacoli e difficoltà
la FIDUCIA IN SE STESSI si conquista solo
attraverso l’esperienza concreta;
si stabilisce così una SANA COMPLEMENTARIETÀ TRA GENITORI E FIGLI con ruoli e
responsabilità distinti .
IL MODELLO DEMOCRATICO PERMISSIVO – 1/5
• Io e mio figlio siamo amici.
• I genitori sono ostaggio dei figli.
MISSION
Ammettere i figli in «Parlamento»
come se fossero già adulti, maturi e
responsabili
IL MODELLO DEMOCRATICO –
PERMISSIVO. REGOLE. COME
FUNZIONA – 2/5
•
•
•
•
•
•
Domina l’assenza di gerarchie: genitori e figli sono amici;
Le cose vanno fatte per convincimento, non per imposizione;
Il consenso si ottiene con il dialogo.
Le regola vanno concordate fra tutti i membri e sono più dei consigli che
delle regole.
Dobbiamo essere tutti felici.
Tutti i membri hanno gli stessi diritti (parità).
EFFETTI
•
•
•
•
•
I figli sono ammessi ad ogni tipo di discussione o presa di decisione.
In caso di contrasto viene cercato un accordo a tutti i costi in nome
dell’armonia.
Si evita il conflitto con il cedimento: arrendevolezza dei genitori.
La minoranza vince;
La prepotenza diventa un ottimo strumento
IL MODELLO DEMOCRATICO –
PERMISSIVO. COME FUNZIONA – 3/5
• L’obiettivo da raggiungere è LA PACE E L’ARMONIA in famiglia.
• Anche i più piccoli fanno parte del consiglio familiare.
• Ogni DECISIONE deve essere UNANIME.
EFFETTI
•
•
•
•
•
•
Ogni dissenso blocca il processo decisionale.
Ognuno modifica le regole a proprio favore.
Il non rispetto non ha ripercussioni.
Desideri di figli e genitori sono soppesati nella stessa maniera.
Ostruzionismo e minacce diventano strumenti per ottenere.
I genitori agiscono sulla base di teorie filosofiche-ideologiche.
IL MODELLO DEMOCRATICO PERMISSIVO - 4/5
Il genitore NON HA UN RUOLO DI GUIDA, di supporto stabile
e rassicurante, ma diviene un amico a cui il figlio non si rivolge
nei momenti di difficoltà e crisi perché non ritiene sia in grado
di aiutarlo
Ricerca dei punti di riferimento al di fuori dalla famiglia
Crescono PICCOLI TIRANNI che imparano a ottenere tutto
ciò che vogliono con CAPRICCI E PREPOTENZE. Crescono
con l’illusione egocentrica di essere ciò che in realtà non sono
e di conseguenza CROLLANO DI FRONTE ALLE PRIME
DIFFICOLTÀ.
IL MODELLO PERMISSIVO DEMOCRATICO - 5/5
PROBLEMI
•
•
•
•
•
•
•
•
significativa incidenza dei DISTURBI DEL COMPORTAMENTO;
atti TRASGRESSIVI, comportamenti IMPULSIVI;
ADHD (deficit d’attenzione e iperattività);
DOP (disturbo oppositivo provocatorio);
disturbo della CONDOTTA ANTISOCIALE di personalità;
comportamenti DEVIANTI;
consumo di ALCOOL e DROGHE;
atti di BULLISMO
SOLUZIONI A LIVELLO SISTEMICO
Adozione da parte dei genitori di un nuovo modello interattivo che
ristabilisca RISPETTO DELLE REGOLE e che RISTABILISCA LE
GERARCHIE e sancisca in maniera chiara i ruoli genitori - figli
Sana simmetria basata sull’autorevolezza del leader della famiglia
IL MODELLO SACRIFICANTE – 1/6
• Mi sacrifico per garantire a mio figlio una vita
di successo.
• Verrò ricompensato perché mio figlio farà tutto
ciò che io non sono riuscito a fare.
MISSION
Sacrificarsi per promuovere il piacere
e la soddisfazione dei figli, che
vengono esonerati da qualunque
dovere
IL MODELLO SACRIFICANTE – 2/6
• Se mi scarifico sarò accettato\a.
• Il piacere è trasgressivo.
• Mancata soddisfazione dei propri desideri.
COMUNICAZIONE
• Sempre presente l’idea del SACRIFICARSI PER I
FIGLI.
• Delusioni per il MANCATO APPREZZAMENTO
(altruismo insano).
• Critica a chi si dedica a sé stesso.
LE REGOLE DEL MODELLO
SACRIFICANTE – 3/6
• Nella vita BISOGNA SACRIFICARSI per essere accettati.
• Il PIACERE È SOLO NEL DARE agli altri, non nel ricevere.
• I genitori devono assumersi tutte le incombenze della famiglia
con rinunce e sacrifici.
• Aspettativa che i figli ricompenseranno il sacrificio.
REGOLE DEI FIGLI
• Devo essere mantenuto e DEVO LAVORARE per
contribuire al bilancio familiare.
• I genitori devono darmi, e io devo dare ai genitori.
• Assenza di rispetto e squalificazione dei genitori di
cui spesso i figli si VERGOGNANO.
ILMODELLO SACRIFICANTE
SIGNIFICATI – 4/6
• Se sei altruista, gli altri ti accettano, ma ti sfruttano.
• Ogni sacrificio deve essere riconosciuto.
• Se il sacrificio non è riconosciuto, si è delusi e genera
rabbia, anche perché non si è fatto abbastanza.
• Non ci si può permettere la ricerca del piacere.
• Ognuno si sceglie tempi, modi e spazi del sacrificio.
• Le risorse della famiglia sono a disposizione dei figli e
viceversa.
Spesso ci si lamenta della qualità della
vita ma non si fa nulla per cambiarla.
IL MODELLO SACRIFICANTE - 5/6
PROBLEMI
Davanti alle prime frustrazioni e difficoltà nel mondo esterno si
originano tre ordini di problemi:
Rientra in famiglia
Non rientra in
famiglia
Rientra e abbraccia
il modello basato
su sacrificio e
abnegazione
•
•
•
•
•
Rifiuto contatti sociali e ripiegamento su se stesso
Isolamento sociale
Disturbi ossessivi – paranoici
Crisi di panico
Crisi psicotiche
• Identificazione patologica con individui trasgressivi o
anticonformisti (Ultras, baby gang, Emo, bullismo)
• Disturbi del comportamento e aggressività in famiglia
dove i genitori sono le vittime designate
Qualora non sia ripagato da esperienze di successo
nel raggiungimento degli obiettivi professionali è
assai frequente la comparsa di crisi deperessive e
disturbi alimentari
IL MODELLO SACRIFICANTE - 6/6
SOLUZIONI A LIVELLO SISTEMICO
Si richiede ai genitori di fare un ULTERIORE
SACRIFICIO in nome del benessere del figlio,
ovvero NON SACRIFICARSI e mettere in atto
SISTEMATICHE
VIOLAZIONI
nell’usuale
prodigarsi per lui: «scusa ma non ce la faccio»
EFFETTI
Si libera il figlio dal ruolo di chi deve adempiere
alle aspettative genitoriali, affidando a lui la
PIENA
RESPONSABILITÀ
della
propria
realizzazione personale
IL MODELLO INTERMITTENTE – 1/4
Si caratterizza per una forte e COSTANTE AMBIVALENZA: le
posizioni assunte dai genitori mutano continuamente, si
alternano in modo imprevedibile RIGIDITÀ E MORBIDEZZA,
atteggiamenti VALORIZZANTI E SQUALIFICANTI che
generano,
a
loro
volta,
COMPORTAMENTI
CONTRADDITTORI nei figli.
MISSION
Modificare
continuamente
i
propri
comportamenti e il proprio atteggiamento
educativo alla ricerca della soluzione
migliore
IL MODELLO INTERMITTENTE – 2/4
I modelli si susseguono senza
giustificazione in base alla situazione.
MODALITÁ DI COMUNICAZIONE
• I genitori passano da modalità autoritarie a
modalità permissive, senza che siano guidati
da un progetto.
• Incapacità di mantenere una posizione, che
non va confusa con la flessibilità.
REGOLE DEL MODELLO
INTERMITTENTE – 3/4
• Il dubbio viene prima di tutto.
• L’autocritica è pronta ad intervenire non appena qualcosa va
storto.
• Meglio scendere a compromessi prima che accada qualcosa di
peggio.
• Non esiste fissità delle regole: tutto è in continua revisione.
• Nessuna posizione va mantenuta salda.
• Nulla è valido, né rassicurante.
• Si vive all’insegna del compromesso e revisione di ogni
decisione.
• Il cambiamento continuo è la costante.
• Non esistono punti di riferimento.
• Le strategie, anche quelle vincenti, non sono mantenute nel
tempo.
IL MODELLO INTERMITTENTE - 4/4
PROBLEMI
• I figli crescono instabili e incapaci di mantenere ruoli e
responsabilità. Disturbi della sfera emotivo – affettiva:
• Crisi isteriche;
• DOP (Disturbo oppositivo - provocatorio);
• ADHD (Deficit d’attenzione ed iperattività);
• Disturbi di personalità border line;
• Ribellioni, aggressività e difficoltà di controllo
dell’impulsività
SOLUZIONI A LIVELLO SISTEMICO
• Fermezza e Autorevolezza
• Mantenere una posizione decisa e distaccata;
• Davanti alle perdite di controllo del figlio mostrare rigidità
e rifiuto affettivo
IL MODELLO DELEGANTE – 1/4
Questo modello è basato sul
DELEGARE
all’esterno
la
crescita educativa dei propri
figli
MISSION
Siamo e dobbiamo restare a
tutti i costi una «grande
famiglia»!
IL MODELLO DELEGANTE – 2/4
Nasce nella coppia, dal perpetuarsi della situazione di “figli”,
causata dall’accettazione di compromessi per l’ottenimento di
benefici economici e logistici.
PROBLEMI
SCARSA ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA’.
MODALITÁ
COMUNIC
ATIVE
spesso il non verbale contraddice il
verbale. Per mantenere la pace non si dice
quello che si pensa. Presenza di
irrigidimenti: es chiusura delle “camere
buone” o arredi intoccabili.
RELAZIONI
sono fluttuanti. Le responsabilità vengono
delegate ai nonni.
IL MODELLO DELEGANTE – 3/4
• Siamo e dobbiamo restare una grande famiglia
• Le antiche leggi sono quelle valide
• Per i nonni contano l’esperienza, l’anzianità e la
saggezza
• Per i nipoti valgono il progresso e la tecnologia
• L’armonia in famiglia va ricercata a tutti i costi
• Le regole vanno messe in discussione con modalità
diverse dalle troppe figure di riferimento
• Poiché le regole di nonni e genitori spesso non coincidono, i figli
tenderanno a seguire quelle che sono più comode per loro.
• Nonni e genitori si contendono i figli a suon di regali.
• Nonni e genitori si schierano coi figli a seconda delle occasioni.
• I figli possono chiedere a nonni e genitori di nascondere eventi
negativi (es multe).
• Per i figli, i genitori sono come dei fratelli maggiori.
IL MODELLO INTERMITTENTE - 4/4
PROBLEMI
• Privi di modelli di comportamento autonomo ed
emancipato rispetto alla famiglia di origine, sviluppano
una DIPENDENZA RELAZIONALE da figure di spicco, o
assumono COMPORTAMENTI RISCHIOSI allo scopo di
mettersi alla prova.
• Disturbi della sfera del Sé: confusione di identità,
disorientamento, difficoltà scolastiche, disturbi d’ansia,
disturbi alimentari e, nei casi più gravi, disturbi di
personalità.
SOLUZIONI A LIVELLO SISTEMICO
• Ristabilire i ruoli in maniera funzionale
• Rimettere nelle mani di ciascun componente le proprie
responsabilità, imparando a non delegarle ad altri
• Sana complementarietà familiare
IL MODELLO AUTORITARIO – 1/5
I figli hanno poca voce in capitolo e devono
ACCETTARE SENZA DISCUTERE le regole. Sono
scoraggiati ad intraprendere le mode del momento,
incoraggiati allo studio e allo sviluppo di competenze
personali.
MISSION
Crescere figli perfetti e di successo, e figlie
remissive e docili
IL MODELLO AUTORITARIO – 2/5
• Uno o entrambi i genitori tentano di
esercitare potere sui figli (stile anni 30-40).
• L’adulto è il detentore delle regole, impone
la disciplina ed è il modello da imitare.
• Più facile da trovare in famiglie in cui i
genitori lavorano in ambiti con gerarchie
rigide.
• Disciplina e dovere sono imperanti.
• Giornata scandita da orari precisi.
• Ai maschi richiesto di eccellere nel
successo personale e negli sport, alle
femmine richiesta remissività e docilità.
IL MODELLO AUTORITARIO – 3/5
MODALITÁ DI COMUNICAZIONE:
• In presenza del padre (DETENTORE DEL POTERE)
l’atmosfera si fa tesa e la comunicazione diminuisce
al minimo.
• Presenza di malesseri fisici per sfuggire alla
tensione.
• PRIVILEGIATO IL MONOLOGO, piuttosto che lo
scambio comunicativo
• La MADRE diventa la DIPLOMATICA della famiglia.
RELAZIONI:
• RIGIDE E GERARCHICHE, spesso con PADRE DOMINANTE.
Regole e ruoli da rispettare, pena la PUNIZIONE, anche
VIOLENTA.
IL MODELLO AUTORITARIO – 4/5
• I valori sono assoluti, immutabili ed eterni.
• Ognuno deve rendere conto delle proprie azioni e far
fronte alle conseguenze che ne derivano.
• La soddisfazione dei bisogni si ottiene con l’impegno e coi
risultati concreti.
• Sempre ordine e disciplina.
• Si ubbidisce e non si discute.
• Si accettano solo comportamenti che si uniformano ai
valori della famiglia.
• Quelli inaccettabili vanno evitati o tenuti nascosti.
• Gli errori comportano punizioni, anche pesanti.
IL MODELLO AUTORITARIO - 4/4
PROBLEMI
• I figli o si RIBELLANO e diventano individui decisamente
conflittuali, o si sottomettono sviluppando frustrazione,
repressione, incapacità di replica. Questa difficoltà a
emanciparsi produce disturbi d’ansia, depressione,
disturbi alimentari e, nei casi
più gravi, disturbi di
personalità dipendente
SOLUZIONI A LIVELLO SISTEMICO
• Opporre MORBIDEZZA ALLA DUREZZA in modo da
permettere ai figli di scoprire e perseguire i propri obiettivi
• Emancipare il ragazzo dai propri genitori. Renderlo
autonomo trovando un equilibrio tra ribellione e
sottomissione.
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