Presentazione di PowerPoint

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“Il Pediatra di Libera Scelta
e la Nutrizione”
La dieta nel bacino del Mediterraneo
Giannamaria Vallefuoco
Pediatra di famiglia
ASL NA2 NORD
Napoli 03/03/2016
…PRIORITA’:
allattamento al seno
• La Dichiarazione degli Innocenti (1990) ha riconosciuto che l'allattamento al
seno fornisce nutrimento ideale per i neonati e contribuisce alla loro crescita e
sviluppo sano.
• Molto resta da fare nonostante i 25 anni di duro lavoro, in particolare sulla
quarta destinazione Innocenti che invita i governi a "... adottare una legislazione
che protegga il diritto all’allattamento al seno delle donne che lavorano e
stabilire i mezzi per la sua attuazione".
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda:
• allattamento esclusivo al seno almeno per i primi 6 mesi di vita;
• allattamento al seno associato al divezzamento fino a 2 anni;
• favorire il passaggio dall’allattamento esclusivo all’allattamento abbinato a cibi
consumati insieme al resto della famiglia, nel modo più salutare possibile, come
sottolinea il Centro Nazionale di Epidemiologia.
…PRIORITA’:
allattamento al seno
WABA - World Alliance for Breastfeeding Action
Nata più di vent’anni fa, l’Alleanza Mondiale per interventi a favore
dell’allattamento materno lanciava la campagna della SAM
Nel 2015 la SAM (Settimana Mondiale per l’allattamento Materno) ha celebrato il
suo 23° anniversario.
Quest’anno si è concentra sulla possibilità di un’azione globale combinata per sostenere le
donne lavoratrici e l’allattamento al seno. La visione è quella di poter rivendicare il diritto
delle mamme e quello dei loro bambini ad allattare.
WorldBreastfeedingWeek.org
WABA dedicata ad allattamento e lavoro, edizione 2015 della Sam
World breastfeeding week 2015
Allattamento al seno in Libano, ancora poco
praticato!
“A complex breastfeeding promotion and support intervention in a
developing country: study protocol for a randomized clinical trial”
Nabulsi et al. BMC Public Health 2014, 14:36
http://www.biomedcentral.com/1471-2458/14/36
Andamento globale dell’allattamento al seno
in bambini al di sotto dei sei mesi.
Roberts et al. BMC Medicine 2013, 11:254
http://www.biomedcentral.com/1741-7015/11/254
Prevalenza e durata dell’allattamento al seno nei
primi sei mesi di vita e fattori che influenzano una
precoce sospensione
I risultati di questo studio hanno mostrato che a sei mesi di vita solo il 55% dei bambini
sia ancora allattato al seno in maniera esclusiva. I principali motivi di sospensione
sono risultati essere nel 32% dei casi la quantità di latte e nel 25% dei casi la difficoltà
di attacco al seno.
Dall’analisi multivariata delle variabili eventualmente correlate con la sospensione
dell’allattamento al seno è emerso che i fattori significativamente associati ad una
maggiore durata dell’allattamento al seno erano principalmente la frequentazione di
un corso pre-parto e un’esperienza positiva di allattamento in gravidanze precedenti.
Ped. Med. Chir. (Med. Surg. Ped.), 2013, 35: 217-222
PATRIMONIO CULTURALE
IMMATERIALE DELL’UMANITA’
 Il 16 novembre 2010 il Comitato intergovernativo riunito a Nairobi ha
ufficialmente iscritto la DIETA MEDITERRANEA (DM) nel patrimonio culturale
immateriale dell’Unesco.
 La dieta mediterranea è un’eredità sociale, culturale, storica, territoriale e
ambientale che è stata trasmessa di generazione in generazione per secoli, ed è
intimamente legata allo stile di vita dei popoli del Mediterraneo in tutta la loro
storia.
 Rimasta costante nel tempo e nello spazio, è anche un patrimonio vivente per
promuovere il rispetto della diversità culturale e della creatività umana, ed è
un'espressione di socialità e comunicazione locale che rafforza il sentimento di
identità e l’integrazione tra i popoli. Inoltre, può anche contribuire alla
protezione dell'ambiente naturale e dell’agricoltura tradizionale.
 La Spagna , l'Italia , La Grecia e il Marocco, sono stati promotori di questo
riconoscimento.
UNESCO (2010) Representative List of the Intangible Cultural Heritage of Humanity. (accessed April 2011);
Lluis Serra-Majem, Anna Bach-Faig , and Blanca Raidó-Quintana. Nutritional and Cultural Aspects of the
Mediterranean Diet Int. J. Vitam. Nutr. Res., 82 (3), 2012, 157 – 162
La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la
conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla
pesca e all'agricoltura nelle comunità del Mediterraneo come avviene nelle
seguenti zone simbolo
Soria Spagna,
Le Terre Del Dottor Zivago
Tavira, Algarve
Portogallo
PIOPPI, CILENTO ITALIA; in questa frazione
nacque il termine dieta mediterranea
Agros Cipro
Brac e Hvar Dalmazia,
Croazia
Koroni, Peloponneso
Grecia
Chefchaouen Marocco
La Città Blu
http://www.cno-webtv.it/7-luoghi-simbolo-della-dieta-
ANCEL KEYS
(Colorado Springs, 24 gennaio1904 - Minneapolis, 20 novembre2004)
Biologo e fisiologo statunitense padre della dieta
mediterranea e antesignano dei biologi nutrizionisti.
Il suo nome è anche legato alla formulazione,
nel 1942, durante la seconda guerra mondiale,
della Razione K, che costituì la base per
l'alimentazione
di
sussistenza
dell’
esercito
americano.
Dopo la sua esperienza al séguito dell’esercito
alleato, stabilì i primi contatti che saranno il punto di
partenza per un ampio studio scientifico noto come
"Seven Countries Study”.
Successivamente si trasferì in Italia, a Pioppi, un villaggio di pescatori
del comune di Pollica. Rimase in quella località per 40 anni, studiando
accuratamente l'alimentazione della popolazione locale e giungendo alla
conclusione che la dieta mediterranea apportava benefici alla salute
L’Italia ai tempi di Keys…
La situazione alimentare nelle classi non abbienti dell’Italia meridionale, nel secondo
dopoguerra era particolarmente precaria. Alcune combinazioni di cibi costituivano
negli anni quaranta e cinquanta la dieta giornaliera delle categorie rurali. L'elemento
principale era sempre il pane (o polenta), accompagnato da erbe di campo
o olive o patate, cavoli o fagioli. Non ricorrevano piatti che richiedessero una
elaborata fase di preparazione.
La memoria collettiva insiste su pane e companatico (cipolla, formaggio,
olive, peperoni) e ancora su grossi piatti di verdura e fagioli. Una realtà insomma che
non conosceva l'abbondanza, riservata a pochissime persone, mentre tutti gli altri
potevano soltanto immaginarla, sognarla in termini di "pasta e carne tutti i giorni.
«(Paolo Sorcinelli, Gli italiani e il cibo: appetiti, digiuni e rinunce dalla realtà
contadina alla società del benessere, Bologna, Lexis, 1992, ISBN 88 8091 110 4).
Dalle memorie di Keys l’incontro con
Bergami
Fu il fisiologo Bergami (dell'Università di Napoli), che lo invitò a
compiere uno studio preliminare dosando la colesterolemia in
persone di diverso livello sociale e ad incontrare i medici del luogo
che descrivevano la rarità dell'infarto nelle classi meno abbienti.
<< Margaret ed io caricammo l'apparecchio per misurare il colesterolo nel siero sulla nostra piccola
Hillman e partimmo per Napoli. A Napoli trovammo la conferma che Bergomi aveva ragione riguardo la
rarità della malattia ischemica coronarica nella popolazione generale, ma in ospedali privati che
ricoveravano persone ricche vi erano pazienti con infarto miocardio. La dieta della popolazione generale
era ovviamente molto povera in carne e formaggi, e Margaret trovò livelli di colesterolo sierico molto
bassi in numerose centinaia di operai e impiegati presi in esame dal Dott. Flaminio Fidanza, un assistente
di Bergami nell'Istituto di Fisiologia. Fui invitato a cena con i membri del Rotary Club. La pasta era condita
con sugo di carne e tutti la ricoprivano con formaggio parmigiano. Un arrosto di carne era il secondo
piatto. Il dessert era una scelta di gelato o ricchi dolci. Persuasi alcuni commensali a venire da me per
essere esaminati, e Margaret trovò il loro livello di colesterolo molto più alto che negli operai (Arch Intern
Med 1954; 94:328). Pochi mesi più tardi andai a Madrid, ospite del Professor Jimenez Diaz, il principale
cardiologo spagnolo, e trovai un quadro simile in un'area povera di Madrid (Metabolism 1954; 3: 195). Il
Professor Diaz era un ospite geniale, ma mi prese in giro quando suggerii che gli attacchi di cuore potevano
essere in relazione alla dieta >>
The seven countries study (1958-70)
Lo studio: confronto dei regimi alimentari di
12.000 persone (40 - 59 anni), residenti in
sette Paesi del mondo (Finlandia, Giappone,
Grecia, Italia, Olanda, Stati Uniti e
Yugoslavia) suddivisi in 16 coorti.
Risultati:
la
mortalità
per
malattie
cardiovascolari
tumori
e
malattie
degenerative in genere nel Sud Europa ed in
Giappone era da 2 a 3 volte inferiore a quella
del Nord Europa e degli Stati Uniti
MOTIVI: diete diverse
USA E NORD EUROPA + ricche di carne e grassi animali
GIAPPONE E SUD EUROPA + ricche di alimenti vegetali
Elementi Funzionali e dieta mediterranea
Come tutti sappiamo la dieta mediterranea è considerata uno dei
modelli di dieta più sani.
Molti dei componenti caratteristici della DM hanno caratteristiche funzionali,
con effetti positivi sulla salute e il benessere.
Seguire la DM, può
portare ad una
riduzione dell'incidenza
delle principali malattie
(tumori, metaboliche e
sindromi
cardiovascolari,
malattie
neurodegenerativi,
diabete di tipo 2 e di
allergia).
International Journal of
Molecular Sciences
Int. J. Mol. Sci. 2014, 15, 11678-11699
L’ulivo: pianta simbolo della regione
mediterranea
•
L’ulivo è considerato l’albero-tipo del clima mediterraneo
•
I limiti settentrionali e occidentali della coltura definiscono la
"regione mediterranea “(dal 30° al 45° parallelo nord )
•
L’ulivo si configura come soggetto
qualificante il paesaggio italiano
inequivocabilmente
Pianta multifunzionale:
Capacità produttiva
Colonizzazione del
territorio
Protezione dall’erosione
Distribuzione delle piante di ulivo nel bacino mediterraneo
Olio d’oliva e Olio di semi a confronto
 Si ottiene dal
frutto (drupa)
 Alto contenuto di
acidi grassi
monoinsaturi
 Alto punto di fumo
 Resistente al
calore
 Resistente
all’ossidazione
 Si ottiene dal seme
 Elevato contenuto
in acidi grassi
poliinsaturi (olio di
cocco,palma ricchi
di grassi saturi)
 Basso punto di
fumo
 Non resiste al
calore
 Non resiste
all’ossidazione
Ripartizione dei nutrienti
• 55–60% di Glucidi, di cui l’80% complessi (pane integrale, pasta, riso, mais)
e il 20 % di zuccheri semplici
• 10–15% di Proteine
• 25–30 % di Grassi (olio di oliva)
Frutta e verdura occupano un posto di rilievo per le vitamine, i minerali, gli
antiossidanti e le fibre che forniscono
Una vita in salute
“ESPOSOMA” è l'insieme dei fattori ambientali e degli agenti patogeni ai quali
ciascun individuo esposto a partire dal concepimento e per tutto il resto della vita.
«Una vita vissuta in salute non è determinata solo dal patrimonio genetico:
numerosi studi scientifici dimostrano che i fattori ambientali e gli stili di vita
concorrono, insieme alle predisposizioni genetiche, allo sviluppo della maggior
parte delle malattie complesse e comuni. In questo contesto, ovviamente, un ruolo
fondamentale è svolto dall'alimentazione e dal suo impatto sulla composizione del
"microbiota" intestinale, l'insieme dei microorganismi (alcuni trilioni) che
contribuiscono allo sviluppo del sistema immunitario, modulano il genoma e si
modificano nella loro composizione in presenza di numerose condizioni
patologiche. Per questo, educare ad una corretta alimentazione e ad uno stile di
vita "sano" concorre a limitare il rischio di ammalare e contribuisce a definire lo
stato di benessere o di malattia di un individuo».
Il Microbiota Gastrointestinale
14 Famiglie
45 Generi
400-500 specie
1Kg peso
1013-1014 cellule batteriche
Progressiva diversificazione del Microbiota
• Naturale
Microbiota dominato da
Lactobacillus,
Prevotella e Atopobium
(ceppi caratteristici
della flora vaginale
della madre). Bacio
della vita!
• Al seno
Prevalenza di Bifidobacterium
(60-90% della flora fecale)
rispetto ai batteri lattici(>1%),
diminuzione del pH e
un’inibizione della flora
putrefattiva a vantaggio di
quella fermentativa.
• Cesareo
Microbiota iniziale più
simile a quello presente
sulla pelle della madre,
dove gli Stafilococchi
sono prevalenti.
• Artificiale
Microflora risulta mista e
complessa, molto simile a quella
di un soggetto adulto, in cui sono
presenti Bifidobatteri,
Enterobatteri, Lattobacilli,
Bacterides, Clostridi,
Enterococchi e Streptococchi.
Progressiva diversificazione del Microbiota
Microflora dell’adulto:
Complessa, abbondante e piuttosto stabile nel tempo
SOTTOTIPOLOGIE
•
•
•
•
•
dieta mediterraneo occidentale (Italia, Francia e Spagna)
dieta mediterraneo-maghrebina (Marocco, Algeria, Tunisia, Libia)
dieta mediterraneo-mediorientale (Egitto, Libano, Siria)
dieta mediterraneo-turco-balcanica (Turchia, Grecia, Cipro, Ex Jugoslavia),
Israele e Malta che possono essere considerate come un caso a sé, per la loro
storia..
Queste sfumature in un patrimonio ricco, articolato e ben differenziato per motivi
climatici, ambientali, storici va riconosciuto alla letteratura anglosassone, che ha
saputo riconoscere tali differenze osservando con un punto di vista esterno e più
oggettivo, tanta abbondanza e diversità.
Elemento che ha avuto un ruolo molto importante nella differenziazione dei regimi
alimentari è quello religioso. La “Dio-diversità” mediterranea infatti, grazie alle
diverse precettistiche religiose ha avuto come conseguenza lo sviluppo di abitudini
alimentari, riti e pratiche, come il digiuno nel sacro mese di Ramadan, che fanno la
differenza.
Vittorio Castellani http://nutritomagazine.it/2015/03/17/dieta-mediterranea-tra-pluralismo-e-dio-diversita/
Ci sono molte diete mediterranee
I 18 paesi che affacciano sul Mediterraneo:
Spagna, Francia meridionale, Italia, Malta, Croazia, Bosnia, Albania,
Grecia, Cipro, Turchia, Siria, Libano, Egitto, Libia, Malta, Tunisia,
Algeria e Marocco.
• La pasta viene consumata di più in Libia e in Italia
• Il bulgur nei paesi del Medio Oriente
• Couscous solo nel Nord Africa
LA DIETA CRETESE
E’ una declinazione locale della Dieta mediterranea che fa
dell’uso generoso dell’olio extravergine d’oliva, di una
alimentazione prettamente vegetariana, del miele e di alcuni
decotti e infusi di piante spontanee la propria bandiera. Creta,
più di ogni altra regione della Grecia vanta una gastronomia
centrata sulle verdure; in osservanza ai precetti religiosi della
chiesa cristiano ortodossa infatti vige la prescrizione di
astenersi dal consumo di carne e proteine animali per circa
180 giorni all’anno
Data la grande varietà delle abitudini gastronomiche dei
paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo e le loro
variazioni nel corso della storia, si è ritenuto di dover
riservare il termine di Dieta Mediterranea, in senso stretto,
alle abitudini alimentari associate a esiti più salutari in
alcune località dell’isola di Creta e dell’Italia meridionale.
Kenneth F. Kiple, The Cambridge world history of food 2,
Cambridge University Press, 2000,ISBN 9780521402156.
I ragazzi di Creta mangiano molta frutta e, in questo modo, prevengono le allergie più diffuse:
asma, rinite, dermatite allergiche.
A questo risultato è approdato un interessante studio, condotto a Creta, su una popolazione di
oltre 700 bambini e adolescenti (dai 7 ai 18 anni), dal National Heart and Lung Institute di Londra
La frutta e la verdura fresche svolgono nei confronti delle allergie almeno due tipi di azione:
1) apportare all'organismo alcuni minerali e alcune vitamine indispensabili per il suo corretto
funzionamento e per ottimizzare la funzione del sistema immunitario
2) indurre tolleranza verso le sostanze allergizzanti, grazie alla presenza nella frutta e nella
verdura di sostanze (chiamate panallergeni) che sono presenti in gran parte degli alimenti.
La assunzione anche di piccole quantità di sostanza cruda, viva e colorata (quindi frutta o
verdura), ma in modo sistematico, determina lo sviluppo di tolleranza immunitaria diffusa, e
consente quindi di ridurre gli effetti delle allergie ai minimi termini.
C'è una terza azione possibile che merita di essere ricordata: Negli alimenti vegetali sono
presenti anche numerosi principi antiossidanti (picnogenolo, resveratrolo di cui l'uva è il massimo
contenitore, coenzima Q10, ed altri ancora) di cui si sta scoprendo una azione
immunomodulante: sembra cioè che gli antiossidanti più potenti, come quelli appena citati
abbiano una importante azione di tipo tollerogeno.
In parole povere stimolano (attraverso la Interleukina 10) una azione antiallergica e
contemporaneamente antinfiammatoria nell'organismo, e quindi fanno del bene attraverso
strade diverse ma complementari.
Leda Chatzi et al. Protective effect of fruits, vegetables and the Mediterranean diet on asthma and
allergies among children in Crete Thorax 2007;000:1–7. doi: 10.1136/thx.2006.069419
GRECIA
CULLA DELLA CUCINA MEDITERRANEA
A differenza di quanto in uso nella cucina italiana, la
cucina greca non usa il primo piatto.
Il pasto si apre dunque con una serie
di antipasti detti mezédes (μεζέδες)
oppure orektiká (ορεκτικά).
Segue un piatto principale che può essere a base
di carne o pesce, spesso cucinati alla griglia o alla
piastra, oppure un'insalata e formaggi. Seguono i dolci
che possono essere al forno o al cucchiaio.
Prodotti tipici sono l’olio d’oliva, che si usa senza risparmio, la carne
di agnello, il pesce e le ottime verdure: zucchine, melanzane,
peperoni e pomodori
Il pane greco tipico è la pita
I mezédes, infatti, possono presentarsi semplicemente come una serie
di sottaceti, sottoli e olive nere, oppure come piatti ricchi e complessi spesso
distinguibili dai piatti veri e propri solo per le dimensioni in cui vengono presentati.
I mezédes seguono la tradizione dell'antipasto e non si presentano molto
diversamente da ciò che oggi è chiamato finger food, ovvero cibo da mangiare con
le mani.
Particolarmente noti sono i dolmádes (δολμάδες; involtini di riso o carne tritata) e
i pitákia (πιτάκια; sfogliatine ripiene di pollo, formaggio,carne
tritata, verdura ecc.).
numerose salse che spesso accompagnano verdure fresche:
la taramosaláta (ταραμοσαλάτα; salsa a base di uova di pesce),
la melitzanosaláta (μελιτζανοσαλάτα; salsa a base di melanzane) e
lo tzatziki (τζατζίκι; yogurt lavorato concetriolo, aglio e olio), famoso e reperibile
ormai in molti paesi del mondo. I mezédes sono spesso accompagnati da
bicchierini di oúzo(liquore a base d'anice, servito allungato con acqua o ghiaccio)
oppure di tsikoudiá (τσικουδιά) cretese o di tsípouro (τσίπουρο).
Piatti a base di carne come l'agnello o il porcellino da latte allo spiedo o alla piastra,
non diversamente da quanto comune nel sud Italia.
Gyros
frequenti sono i piatti al forno, di cui il più famoso è senz'altro
il moussakà (μουσακάς), uno sformato
di melanzane, patate, ragù e besciamella(analogo alle melanzane alla
parmigiana in uso in Italia).
Nelle zone costiere e nelle isole il pesce prende il sopravvento sulla carne
Il formaggio più famoso è la feta, formaggio di capra
l'insalata alla greca, con fette di cetriolo, pomodoro e condita con olio
extravergine, origano, olive, peperoni, cipolle fresche a fette, e pezzetti di
formaggio feta.
Lo yogurt è un elemento base della cucina
turca. Infatti, il termine italiano “yogurt”
(pressoché invariato in tutte le lingue)
deriva dal turco yoğurt.
Molto simile alla cucina italiana
 Antipasti (entremeses, mariscos, olive , tortilla)
 Aperitivi (tapas, pincho)
 Primi piatti ( paella a base di riso, sopa de ajo (zuppa d'aglio) e il gazpacho (zuppa di
vegetali crudi servita fredda, il cocido piatto contadino , un bollito misto , preparato con
tipi diversi di carne a seconda delle regioni e con differenti verdure e legumi. Un'altra
preparazione caratteristica è il cochinillo (porcellino neonato) arrostito al forno. I piatti di
pesce, invece, trovano le migliori caratteristiche nella zuppa zarzuela, nel baccalà alla
vizcayna e nel merluzzo alla basca.
 Come contorno il più importante è il pisto manchego fatto con pomodori, cipolla,
melanzane e zucchine tagliati a pezzi e cucinati in padella con olio per circa 30 minuti.
 Per quanto riguarda i dessert, sono ben rappresentati e alcuni ricordano da vicino le
produzioni siciliane
 L'aspetto vinicolo in Spagna è imponente e di qualità. I più famosi sono i vini di Ribera del
Duero e di Rioja, quelli di Jerez, i vini molto alcolici Valdepenas e i pregiati vini spumante
della Catalogna. Derivato del vino è invece la sangria.
La cucina israeliana ( ‫המטבח‬
‫ )הישראלי‬è costituita sia da
piatti locali tipici
del medio
oriente (soprattutto
dal Libano), che da piatti
portati dagli ebrei emigrati
in Israele da tutto il mondo
• Uno dei pochi cibi che è
considerato unico e
specificatamente israeliano
è il Ptitim, spesso
chiamato Cuscus israeliano.
Alcuni elementi della cucina libanese
come Falafel e Hummus sono diventati
sinonimi di cucina israeliana.
Per la parte continentale, le basi sono state gettate dalla cucina preslava e dai contatti,
molto più recenti, con cucine più conosciute e rinomate (quella ungherese e viennese).
Le regioni della costa sono caratterizzate dagli influssi dei Greci, Romani, Illiri; poi
dei Veneziani e più tardi anche dalla cucina italiana.
Un antipasto molto comune che viene consumato soprattutto in estate è la salata od
hobotnice, un'insalata di pollo con patate, cipolline e polpo.
I primi piatti sono
soprattutto risotti( al nero di
seppia e ai gamberetti )
Il liquore più famoso è il maraschino
Alcuni tra i più famosi secondi piatti sono
essenzialmente a base di pesce, appena
pescato e cotto, e frutti di mare, come
le vongole (mušule), gli scampi (škampi),
le ostriche (kamenice) e i mitili (dagnje)
serviti con contorno di bietola (blitva)
o patate (krumpir).
Aderenza alla dieta mediterranea e stato di
salute una meta-analisi
La prima meta-analisi presente in letteratura, associazione tra aderenza alla DM
calcolata attraverso uno specifico punteggio ed eventi clinici maggiori come
mortalità e incidenza di patologie cronico-degenerative.
Dall’analisi globale degli studi selezionati è stato possibile evidenziare che un aumento
di 2 punti del punteggio di aderenza alla DM determinava una riduzione del:
 9% della mortalità totale;
 9% della mortalità e/o incidenza di malattie cardiovascolari;
 6% di incidenza e/o mortalità per malattie tumorali;
 13% di incidenza di morbo di Alzheimer e sindrome di Parkinson .
I risultati di questo studio, confermano le raccomandazioni delle correnti linee guida
delle più importanti società scientifiche che incoraggiano il profilo dietetico di tipo
Mediterraneo per la prevenzione delle principali malattie cronico-degenerative.
Sofi F, Cesari F, Abbate R, Gensini GF, Casini A. Mediterranean diet and health status: a
meta-analysis. BMJ 2008; 337: 673-675
Quelli che seguono una dieta mediterranea aumentano l’aspettativa di vita, fino a 3
anni.
A dirlo, una ricerca dell’Università di Gothenburg (sezione Sahlgrenska Academy) in
Svezia, diretta dal dottor Gianluca Tognon e pubblicata su “Age”.
Il team svedese ha sfruttato i dati dello “H70 Study”, mettendo sotto esame un gruppo
di 70enni che seguivano una dieta mediterranea (frutta e verdura e pasta) con pari età
che seguivano una dieta più ricca di carne e derivati animali.
Il raffronto ha mostrato come il primo gruppo (dieta mediterranea) avesse un 20% in
più di vivere più a lungo, con un bonus di 2-3 anni
G. Tognon et al. Does the Mediterranean
diet predict longevity in the elderly? A
Swedish perspective. AGE (2011) 33:439–
Evidenze
Una ricerca, coordinata da Ros e facente parte dello studio spagnolo Predimed, ha
dimostrato in anziani ad alto rischio cardiovascolare che alcuni cibi della dieta mediterranea
ricchi in polifenoli antiossidanti (olio extravergine di oliva, vino rosso, noci, caffè) sono
capaci di migliorare le funzioni cognitive con riduzione del rischio di demenza.
(Valls-Pedret C.,Lamuela-Raventòs R.M.,Medina-Remòn A.,Corella D.,Estruch R.,Ros E. Polyphenol-rich foods in the Mediterranean
diet are associated with better cognitive function in elderly subjects at high cardiovascular risk. J.Alzheimers Dis. 2012; 29:773-82)
Un altro studio, su 45.275 soggetti, coordinato da Krogh ha evidenziato che la
dieta mediterranea riduce il rischio di sviluppare il cancro del colon del 46% e del
59% per quello del retto.
(Agnoli C.,Grioni S.,Sieri S.,Palli D.,Masala G., Sacerdote C.,Vineis P.,Tumino R.,BerrinoF.,Panico S.,Krogh V. Italian
mediterranean index and risk of colorectal cancer in the Italian section of the EPIC cohort. Int. J. Cancer.2012 Jul 23. doi:
10.1002)
E’ auspicabile che tutti sin da giovani seguano la dieta mediterranea che permette
di contrastare l'eccesso di radicali liberi e lo stress ossidativo, di riequilibrare la bilancia
tra sostanze pro-infiammatorie e anti-infiammatorie, di evitare la comparsa di varie
patologie, di ritardare l'invecchiamento e di favorire la longevità, soprattutto quando la
corretta alimentazione, si inserisce nel contesto di uno stile di vita "mediterraneo"
ottimale.
Per i bimbi?
Con la dieta mediterranea,
c’è il 15% di probabilità in
meno che i bambini siano
obesi o in sovrappeso
La ricerca ha preso in esame le
caratteristiche
fisiche
di
16.220
bambini tra i due e i nove anni di otto
Paesi europei, ai genitori dei quali è
stato sottoposto un questionario, in cui
indicare la frequenza di consumo di 43
alimenti. Tra le otto nazioni prese in
considerazione
(Svezia,
Germania,
Spagna, Italia, Cipro, Belgio, Estonia e
Ungheria), quello in cui si registra il
maggior consumo di cibi associabili alla
dieta mediterranea tra i bambini è la
Svezia, seguita dall’Italia, mentre
all’ultimo posto si trova Cipro
'Paradossalmente è emerso che questo tipo di
alimentazione è meno comune nel Mediterraneo, con
i bambini svedesi che hanno mostrato una maggiore
aderenza, mentre ultimi sono risultati quelli di Cipro''
La dieta mediterranea non è comune tra i bambini e quindi
dovrebbe essere sostenuta dall’Unione europea
G.Tognon et al. Mediterranean diet, overweight and body composition in children from
eight European countries: Cross-sectional and prospective results from the IDEFICS
study Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2014 Feb;24(2):205-13.
Piramide dieta mediterranea oggi
• Questa piramide è il risultato di un consenso internazionale. Essa contribuisce ad
armonizzare strumenti didattici utilizzati per la promozione del DM e risponde alla
necessità di un quadro comune nell’Area del Mediterraneo, per essere adattato a
ciascun paese e specifiche realtà della regione.
• L'uso e la promozione di questa piramide è consigliato senza alcuna restrizione, e il
materiale è disponibile in inglese, spagnolo, catalano, galiziano, basco, francese,
arabo, italiano, portoghese e greco.
Anna Bach-Faig1 et al. Mediterranean diet pyramid today. Science and cultural
Updates Public Health Nutrition: 14(12A), 2274–2284
Dieta mediterranea e longevità
Sulle Madonie, sui Nebrodi e sui Monti Sicani esiste un' area di longevità con caratteristiche simile alla bluezone sarda dove la mortalità sopra gli 80 anni, sia maschile che femminile, è significativamente più bassa e
dove la prevalenza di centenari è superiore alla media nazionale
Nei 5 paesi della zona presi in esame, su un totale di 18.328 abitanti, le persone di età uguale o superiore
ai 100 anni sono 4,32 volte più numerose che nel resto d’Italia (10.37 vs. 2.4/10,000). Il dato ancora più
significativo è il rapporto donne/uomini dei centenari: nei Monti Sicani tale rapporto è di 1,1:1, mentre in
Italia è mediamente di 4,5:1.
Inequivocabilmente, l’alimentazione delle persone in questa parte
della Sicilia, che è risultata aderente allo stile mediterraneo, con un
consumo prevalente di cibi a basso indice glicemico, protegge sia le
donne che gli uomini. Per raggiungere la tarda età, concludono gli
Autori dello studio è, dunque, consigliabile seguire un’alimentazione
con una ridotta quantità di grassi saturi e un elevato apporto di frutta
e verdura, ricche di micronutrienti antiossidanti.
Vasto et al. Immunity & Ageing 2012, 9:10 Centenarians and diet: what they eat
in the Western part of Sicily
Dieta Mediterranea e longevità
La lunghezza dei telomeri dei leucociti (LTL) e il tasso di accorciamento dei telomeri
sono noti biomarcatori di invecchiamento, mentre, numerosi studi hanno dimostrato
che la dieta mediterranea (MD) può aumentare la longevità.
Boccardi et al. Hanno studiato l’associazione tra la lunghezza dei telomeri, l’attività
della telomerasi e il diverso grado dell’individuo a seguire la DM.
217 soggetti anziani suddivisi in base al grado di adesione alla DM (basso, medio, alto)
In conclusione i loro risultati forniscono una prova che esiste un'associazione
tra il grado di adesione alla MD e una minore velocità di invecchiamento
cellulare.
PLOS ONE “Mediterranean Diet and Telomere Maintenance “ April 30, 2013
DOI: 10.1371/journal.pone.0062781
Per comprendere come l’allattamento e lo svezzamento sono gestiti nei
paesi del Mediterraneo, abbiamo sottoposto il seguente questionario:
QUESTIONARIO SULL’ALIMENTAZIONE DEL LATTANTE
PAESE DI PROVENIENZA …………………………..
Attualmente se vi collegate al link
1- Nel tuo paese , l’allattamento al seno viene preferito e promosso come l’allattamento più
appropriato ?
Si
No
2- L’alternativa al latte materno, sia completa sia come integrazione, viene indicata con :
Latte formulato
Latte vaccino fresco
Latte di capra
Altro( cosa?)
3- Nel latte non materno viene aggiunto:
Nulla
Zucchero
Miele
Crema di riso
Biscotto
Altro
4- A che mese si inizia l’introduzione di alimento diverso dal latte ?
Prima dei 3 mesi
Tra il 3° e 4°mese
Tra il 4° e 5° mese
Tra 5° e 6° mese
Dopo il 6° mese
Altro
5- Quali sono gli alimenti per lo svezzamento del lattante?
(descrivete la composizione della prima pappa del lattante)
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
6- La carne viene introdotta :
Fin dall’inizio dello svezzamento
Dopo 1 mese
Altro
7- La carne è proposta come:
Liofilizzato
Omogeneizzato
Preparazione casalinga da carne fresca
8- Quando vengono introdotti i formaggi?
All’inizio dello svezzamento
Dopo 1 mese
Altro
9- Quando viene introdotto il pesce?
All’inizio dello svezzamento
Dopo 1 mese
Altro
10- Il pesce è introdotto come?
Liofilizzato
Omogeneizzato
Preparazione casalinga da pesce fresco
11- Quando è introdotto l’uovo?
All’inizio dello svezzamento
Dopo 1 mese
Altro
12- Nella preparazione della pappa del lattante è aggiunto sale?
Si da subito Dopo 1 mese
Dopo il 1° anno di vita
Dopo il secondo anno di vita
13- Cosa si usa come condimento nella pappa?
Nulla
Olio di oliva
Altri oli vegetali ( specificare quali)
Grassi animali (specificare quali)
https://www.survio.com/survey/d
/I2F5G2L9E7Q9W9Q8N
Abbiamo messo on-line il
questionario in Inglese e
Spagnolo.
Spagna
Marocco
Francia
Israele
Tunisia
Algeria
si
si
si
si
si
si
Quale alternativa?
Latte
formulato/vacca
fresco
Latte formulato
Latte
formulato
Latte in
polvere
Latte di capra
-
Cosa si aggiunge?
Nulla/crema di
riso/mielezucchero/biscotti
Nulla
Nulla
Nulla
Nulla
Biscotti
4°-5° mese
5°-6° mese
5°-6° mese
5°-6° mese
5°-6° mese
Dopo 6° mese
1°Svezzamento con?
Ortaggi, verdure,
yogurt, cereali
Zuppa patate,
carote, crema riso e
zucchine
Purea di
carota/brodo
Omogeneizzati
Brodo con
verdure
Brodo con
omogeneizzato
Quando la carne e in
che preparazione?
Dopo 1 mese
pollo/liofilizzato,
omogeneizzato,
fresca
8° mese/prep.
Casalinga fresca
Dopo 6°mese
Omogeneizzati
o fresca
Dopo 1 mese
Omogeneizzati
anche fatti in
casa
Preparazioni
casalinghe
Fin
dall’inizio/pre
Carne fresca
Quando il pesce e in che
preparazione?
Subito-dopo 1
mese/liofilizzato,
omogeneizzato,
fresca
8° mese/prep.
Casalinga fresca
Dopo 6°mese
Omogeneizzati
o fresca
Dopo 1 mese
Omogeneizzati
anche fatti in
casa
Fin dall’inizio/
fresco
Fin
dall’inizio/pre
p. Pesce fresco
Quando i formaggi?
Dall’inizio, i più
grassi dopo 1 anno
Fin dall’inizio
Dopo 1 anno
-
Fin
dall’inizio/fres
co
Fin dall’inizio
Quando le uova?
A 1 anno
Fin dall’inizio
6° mese
-
Dopo 1 mese
Fin dall’inizio
Quando il sale?
Dopo 1°-2° anno
Fin dall’inizio
Dopo 2° anno
Dopo 2° anno
Fin da subito
Dopo 1 anno
Allattamento al seno è
preferito e/o promosso?
A che mese viene
introdotto un alimento
diverso?
Grecia
Albania
Croazia
Libano
Turchia
si
Si
si
No/si
Si
Quale alternativa?
Latte formulato
Latte formulato
Latte formulato
Latte formulato
Latte in polvere
Cosa si aggiunge?
nulla
Crema di riso/biscotto
Crema di
riso/biscotto/ -
Crema di
riso/biscotto
Nulla
5°-6° mese
4°-5° mese/dopo 1
anno
Dopo 6°
mese/dopo 1 anno
Dopo 6° mese
Dopo 6° mese
1°Svezzamento con?
Pappe con frullati di
carne/brodo
Crema di riso/brodo e
preparazioni
casalinghe
Brodo con verdure
e carne bianca più
farina di mais o
riso
Latte più riso
Pastinaca (tubero)
Quando la cane e in che
preparazione?
Fin dall’inizio con
preparazioni
casalinghe da carne
fresca Dopo 1 mese
Fin dall’inizio con
preparazioni
casalinghe da carne
fresca
Fin dall’inizio
liofilizzato,
omogeneizzato,
fresco
1 anno
Preparazione
casalinga carne
fresca
Dopo 1
mese/omogeneizza
ti
Quando il pesce e in che
preparazione?
Dall’inizio da
preparazioni
casalinghe
Dopo 1 mese con
preparazioni
casalinghe da pesce
fresco
Dopo 1 mese dallo
svezzamento o più
tardi
Omogeneizzato e
prep. casalinga
1 anno
Preparazione
casalinga
Dopo 1
mese/omogeneizza
ti
Quando i formaggi?
Dall’inizio
Dopo 1 mese
Dopo 1 mese o +
1 anno
1 anno
Quando le uova?
Dall’inizio
Dopo 1 mese
Dopo 1 mese o +
1 anno
1 anno
Quando il sale?
Dopo 1 mese
svezzamento
Dopo 1-2 anno di vita
Dopo 1 anno
Dopo 1 anno
Dopo 1 anno
Che tipo di condimento per
le pappe?
Olio di Oliva
Olio di
Oliva/burro/altri oli
Olio di Oliva
Olio di Oliva
Olio di girasoli
Allattamento al seno è
preferito e/o promosso?
A che mese viene
introdotto un alimento
diverso?
* L’alimentazione e gli stili di vita corretti promuovono
e preservano la salute
* L’allattamento al seno è il presupposto indispensabile
alla buona pratica alimentare
* La dieta mediterranea (DM) è riconosciuta
universalmente come dieta salutare
* Esistono molte diete mediterranee ( con tratti comuni)
* L’aderenza alla dieta mediterranea (IAM) non è
scontata!!!
* Il divezzamento nel bambino presenta le stesse
diversità territoriali e culturali
Insegniamo ai nostri bambini ad innamorarsi
della nostra cultura alimentare!
Otterremo di conseguenza genitori più
consapevoli e rispettosi di una storia
millenaria , patrimonio di tutti.
Impegniamoci a tramandare la nostra tradizione
culinaria ai futuri abitanti di questa terra!!!
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