Navigare i fiumi con serenità,
acquisendo la consapevolezza che in acqua
esistono pericoli che possono essere prevenuti
e qualora si verifichi un problema questo possa
essere affrontato con cognizione
CONOSCERE I POSSIBILI TRAUMI CONSEGUENTI L’ATTIVITA’ DELLA CANOA
E LE MODALITA’ DI INTERVENTO DI PRIMO SOCCORSO
APPRENDERE LE TECNICHE DI INTERVENTO IN SOGGETTO IN ARRESTO
CARDIOCIRCOLATORIO E/O IN CASO DI ANNEGAMENTO
ACQUISIRE CONOSCENZE E ABILITA’ NECESSARIE A GARANTIRE
LA SICUREZZA IN ACQUA
TECNICHE DI INTERVENTO IN SOGGETTO IN ARRESTO
CARDIOCIRCOLATORIO
PRIMO SOCCORSO IN CASO DI ANNEGAMENTO
DISOSTRUZIONE DELLE ALTE VIE RESPIRATORIE IN CASO DI
SOFFOCAMENTO DA CORPO ESTRANEO
LA CATENA DELLA
SOPRAVVIVENZA
 La catena della sopravvivenza è una metafora
con cui si evidenziano gli eventi necessari, tra
loro concatenati, perché la rianimazione
cardiologica, possa avere esito favorevole.
COMPORTAMENTO
Osservare
Sicurezza astanti e vittima
Valutare
Condizione vittima
Agire
Con tempestività e continuità
SCHEMA CIRCOLAZIONE
B.L.S.
Basic Life Support
B.L.S.:
INTERVENTO DI EMERGENZA E DI SOSTEGNO E MANTENIMENTO
DELLE FUNZIONI VITALI DI BASE.
La sequenza del BLS era basata su tre interventi principali denominati:
A.B.C.
 A: Airway (vie aeree): apertura e mantenimento della pervietà delle
vie aeree; qualora il paziente non sia cosciente;
 B: Breathing (respiro): Assistenza respiratoria al paziente mediante
l’aria espirata; qualora il paziente non sia cosciente e non respiri;
 C: Circulation (circolo): Assistenza circolatoria al paziente mediante
le compressioni toraciche esterne (massaggio cardiaco) qualora il
paziente sia privo di polso.
C.A.B.
 C: Circulation (circolo): Assistenza circolatoria al paziente mediante le
compressioni toraciche esterne (massaggio cardiaco) qualora il paziente
non sia cosciente e non respiri
 A: Airway (vie aeree): apertura e mantenimento della pervietà delle vie
aeree; qualora il paziente non sia cosciente e non respiri
 B: Breathing (respiro): Assistenza respiratoria al paziente mediante
l’aria espirata; qualora il paziente non sia cosciente e non respiri;
VALUTAZIONE DELLO STATO DI
COSCIENZA
N.B.: Per valutare lo stato di coscienza di un infortunato:
 Scuoterlo delicatamente, ponendogli una mano sulla spalla;
 Chiamarlo ripetutamente a voce alta;
 Chiedergli di aprire gli occhi;
 Pizzicarlo in più parti del corpo per stimolare una reazione.
Il soggetto è cosciente se:
 È sveglio, risponde alle domande,
apre gli occhi, localizza il dolore
causato dai pizzicotti;
QUINDI:
Identificare qual è il problema
e agire di conseguenza
NB: la valutazione dello stato di coscienza non deve essere
superiore ai 10 secondi.
VALUTAZIONE DELLO STATO DI
COSCIENZA
Il soggetto è incosciente se:
Non è sveglio, non risponde alle domande, non apre
gli occhi e non localizza il dolore causato dai
pizzicotti:
QUINDI:
 Allertare che la persona è incosciente, accertarsi
SE RESPIRA
 Chiamare il soccorso: 118 comunicare stato di
incoscienza e assenza di respiro
Posiziona correttamente il paziente:
 Mettilo su piano rigido;
 Portalo in posizione supina;
 Allinea capo, collo, tronco e arti;
Posizione appropriata del soccorritore:
 In ginocchio a fianco del paziente,
con le ginocchia all’altezza delle sue
spalle;
 Se hai dubbi sulla normalità del
respiro agisci come se non fosse
normale
IL PAZIENTE INCOSCIENTE RESPIRA
Cosa fare:
 Mettilo in posizione di sicurezza;
Cosa non fare:
NON mettere in posizione seduta;
NON lasciare in posizione supina;
NON dare da bere;
NON mettere un cuscino sotto la testa.
IL PAZIENTE INCOSCIENTE NON RESPIRA
Allertare il 118 comunicando
 stato di incoscienza
 assenza di respiro
In presenza di uno stato di arresto
cardiocircolatorio è necessario iniziare
immediatamente le compressioni toraciche
esterne
MASSAGGIO CARDIACO ESTERNO
È necessario conoscere:
 La posizione del soccorritore
 La delimitazione del punto di compressione e la
posizione delle mani
 Frequenza e intensità delle compressioni.
MASSAGGIO CARDIACO ESTERNO
1. Porre le mani al centro del torace
2. Frequenza: almeno 100 compressioni/min (max 120)
3. Profondità massima di compressione almeno 5 cm (max 6)
4. Consentire al torace di riespandersi completamente dopo
ogni compressione senza perdere contatto tra mani e sterno
5. Stesso tempo per compressione e rilasciamento
6. Ridurre al minimo le interruzioni nelle
compressioni toraciche
7. Eseguire 30 compressioni
IL PAZIENTE INCOSCIENTE NON RESPIRA
 ALLERTATO IL 118 dichiarando stato di incoscienza e
assenza di respiro
 ESEGUITE LE 30 COMPRESSIONI TORACICHE
SI ESEGUONO DUE VENTILAZIONI
DELLA DURATA DI CIRCA 1 SECONDO
La ventilazione può essere effettuata:
Con pallone autoespansibile;
Bocca a bocca;
Bocca – naso;
Bocca maschera (pocket mask).
Pinza il naso tra pollice e indice della mano
che appoggi sulla fronte, lasciando bocca
aperta e mantenendo il mento sollevato.
Soffia normalmente nella bocca per circa un
secondo controllando che il torace si espanda
quando soffi e si abbassi quando l’aria fuoriesce.
Se le ventilazioni non sollevano il torace controlla:
1) DI AVER SUFFICIENTEMENTE ESTESO
IL CAPO E SOLLEVATO IL MENTO
2) CHE NON VI SIANO OGGETTI CHE
OSTRUISCANO (RIMUOVERE)
Nel paziente in arresto cardiocircolatorio e respiratorio la
ventilazione artificiale e il massaggio cardiaco esterno sono
manovre che si integrano reciprocamente.
 La sequenza BLS prevede un rapporto compressioni
toraciche e respirazione artificiale di 30:2.
 SE NON ADDESTRATO O RILUTTANTE A VENTILARE
ESEGUIRE SOLO COMPRESSIONI TORACICHE
 La sequenza viene interrotta solo:
 Dalla ripresa di una respirazione efficace
 Dall’arrivo del soccorso avanzato
 Dall’esaurimento fisico del soccorritore
Qualora si ripristini anche la respirazione spontanea e
permanga lo stato di incoscienza mettere il
paziente in posizione laterale di sicurezza.
ANNEGAMENTO
INSUFFICIENZA RESPIRATORIA DA SOMMERSIONE- IMMERSIONE
Laringospasmo – ingestione acqua – assenza respiro
ipossia e ipercapnia
Arresto cardiaco
Conseguente ad ipossia
Azione
5 ventilazioni
L’R.C.P. dovrà continuare con un rapporto
di 30 compressioni e 2 ventilazioni
SOFFOCAMENTO DA OSTRUZIONE
DELLE ALTE VIE AEREE
Provocato dall’ingresso nelle vie aeree
da un corpo estraneo.
La persona con ostruzione delle vie
respiratorie:
 Porta all’improvviso le mani alla
gola;
 Mostra segni d’angoscia;
 Non riesce a parlare e tossisce (se
ostruzione completa non tossisce);
 Ha pelle, labbra, unghie di colore
blu.
Primo soccorso in un soggetto
cosciente:
 Se può parlare o tossire invitarlo a tossire
assicurandosi che inspiri lentamente;
 Se non si ottiene l’espulsione con la tosse utilizza il
metodo dei colpi sulla schiena:
 Il soggetto flette il busto in avanti con la testa più
in basso possibile;
 Batti con il palmo della mano da 3 a 5 volte tra le
scapole del paziente;
Nei lattanti e nei bambini la percussione si realizza
tenendo il bimbo sul tuo avambraccio.
Percuoti con l’altra mano il dorso del bambino nella
zona interscapolare.
In caso di fallimento di questa metodica, usa il
metodo della compressione addominale (manovra
di Heimlich).
MANOVRA DI HEIMLICH
La manovra di Heimlich
si esegue esercitando una
compressione al centro
dell’addome in una zona
situata tra l’ombelico e
l’estremità inferiore dello
sterno;
ATTENZIONE!!!!!!! Questa
manovra è controindicate
nelle donne in gravidanza,
nei bambini e nei neonati.
MANOVRA DI HEIMLICH
Il soggetto è cosciente e sta in piedi:
 Mettiti alle spalle del paziente;
 Passa le tue braccia sotto le sue
ascelle, circonda il torace e
posiziona le tue mani nella zona
situata a metà tra l’ombelico e la
parte inferiore dello sterno.
 Le mani sono chiuse a pugno con il
pollice chiuso all’interno del
pugno;
 Esercita con le mani una
compressione a scatto all’interno e
verso l’alto.
 Ripeti per 6 – 10 volte.
MANOVRA DI HEIMLICH
Il soggetto è incosciente:
La manovra va eseguita in posizione supina;
 Mettiti a cavalcioni sul paziente, a livello delle cosce;
 Posiziona le tue mani una sull’altra, appoggia il palmo della mano tra
l’ombelico e l’estremità inferiore dello sterno;
 Esercita una pressione verso il diaframma;
 Pratica da 6 a 10 colpi addominali in rapida successione.
Dopo tale manovra verifica se è stato espulso il corpo estraneo;
eventualmente ripeti le compressioni addominali.