Diapositiva 1 - Disturbi dell`Apprendimento a Scuola

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“I disturbi dell’apprendimento a scuola“”
Locarno, 10 settembre 2011
Questioni di metodo (di studio):
Come sostenere gli alunni con
disturbi e difficoltà di apprendimento
Alessandro Antonietti
Università Cattolica di Milano
Servizio di Psicologia dell’Apprendimento e dell’Educazione (SPAEE)
Modello D.I.A.R.io
Definisco
Identifico
il senso dell’apprendimento
i processi mentali
io
Agisco
Rifletto
pianificando le strategie
sulle mie condotte e i rsultati
DEFINISCO
PER OGNI MATEMATICO
Per ogni matematico
c'è un senso di ……………………..
nel ………………………. ai numeri
già ………………………. di per sé
c'è un …………………… pitagorico
che a me non è servito
adesso che nel 2 X 3 so cosa 6 per me
Per ogni matematico
che non si è mai ……………………..
d'aver ……………………….. un calcolo
che è già ……………………... di per sé
rimane un ……………………. logico
che a me non è servito
adesso che nel 3 + 3 so cosa 6 per me
Per ogni matematico
finisce ……………………………..
se a confermar la regola
è l'eccezione di per sé
ma resta …………………………..
che a me non è servito
adesso che - nell'io + te - so cosa 6 per me
PER OGNI MATEMATICO
Per ogni matematico
c'è un senso d'infinito
nel dar la caccia ai numeri
già sfuggenti di per sé
c'è un sogno pitagorico
che a me non è servito
adesso che - nel 2 X 3 - so cosa 6 per me
Per ogni matematico
che non si è mai pentito
d'aver sbagliato un calcolo
che è già grave di per sé
rimane un senso logico
che a me non è servito
adesso che - nel 3 + 3 - so cosa 6 per me
Per ogni matematico
finisce l'infinito
se a confermar la regola
è l'eccezione di per sé
ma resta un caso unico
che a me non è servito
adesso che - nell'io + te - so cosa 6 per me
MATEMATICA COME PROBLEM-SOLVING
matematica come attività di ricerca, scoperta, invenzione
CONCEZIONE PLATONICA
matematica come campo unificato e statico di conoscenze e
verità immutabili
CONCEZIONE STRUMENTALISTICA
matematica come insieme di regole e procedure da applicare
Ernst (1988)
Un ragazzo è seduto sotto l’albero con un libro in mano. Gli si affianca un tizio dall’aria
stralunata che chiede: “Cosa stai facendo?”
Un ragazzo risponde sbrigativo: “Leggo”.
“Leggi?”, risponde il tizio stupito, come se non avesse inteso.
“Sì, leggo” ripete il ragazzo, senza alzare gli occhi dal libro.
“Ma perché leggi?” la domanda del tizio pare proprio impertinente.
1- Se tu fossi stato quel ragazzo che cosa avresti risposto?
“Ma a che cosa serve leggere?” domanda ancora il tizio.
“Ehm, come dire ... Vediamo ...”
2- Se tu fossi stato quel ragazzo avresti detto che leggere serve per ...
Da quello che il ragazzo ha detto, il tizio si è fatto l’idea che leggere sia una cosa seria e
perciò continua a fare domande: “Ma che cosa c’è di bello nel leggere?”
3- Tu che cosa avresti risposto?
“Ma se a uno non piace leggere, come si può farglielo piacere? domanda ancora il tizio.
4- Come si può rendere piacevole la lettura?
Concezioni dell’apprendimento
(Marton)
SUPERFICIALI
PROFONDE
aumento della conoscenza
comprensione
memorizzazione
e ripetizione
vedere le cose
diversamente
applicazione
cambiamento
personale
RIPRODUTTIVE
TRASFORMATIVE
CENTRATE SUI
SEGNI
CENTRATE SUI
REFERENTI
Compito
di
apprendimento
Interpretazione
del compito
Approccio
Strategie
Risultato
IDENTIFICO
SONO QUI PER ...
Assimilare
Crescere
Scoprire
Capire
Sviluppare
Inventare
Interiorizzare
Trasformarmi
Memorizzare
Personalizzare
Applicare
Avventurarmi
SONO QUI PER ...
Assimilare
Crescere
Scoprire
Capire
Sviluppare
Inventare
Interiorizzare
Trasformarmi
Memorizzare
Personalizzare
Applicare
Avventurarmi
Il professore chiede ai suoi alunni: “Sapete a che temperatura bolle
l’alcool?” Nessuno sa rispondere. Il professore dà allora un
termometro speciale a Pietro e gli dice: “Questa sera metti sul fuoco
un pentolino pieno d’alcool e sta’ bene attento. Appena dall’alcool
incominciano a salire le prime bollicine, metti il termometro dentro
il pentolino e guarda la temperatura che segna. Domani ce lo dirai”.
Pietro ha fatto come gli aveva detto il professore e così ha imparato
a che temperatura l’alcool bolle.
a) Pietro ha scoperto la temperatura a cui l’alcool bolle
b) Pietro ha memorizzato la temperatura a cui l’alcool bolle
c) Pietro ha conosciuto la temperatura a cui l’alcool bolle
Marianna e Giorgio, che a lezione non stanno sempre attenti,
oggi hanno invece seguito con interesse ciò che diceva
l’insegnante. Questa ha raccontato che gli Eschimesi, siccome
mangiano solo pesce, non hanno mai la carie ai denti. Tornando
a casa Marianna, ripensando agli Eschimesi, dice a Giorgio:
“Pensa, gli Eschimesi non devono mai andare dal dentista!”.
Marianna dice questo perché ha imparato quello che
l’insegnante ha spiegato.
a) Marianna ha memorizzato quello che l’assistente ha spiegato
b) Marianna ha applicato quello che l’assistente ha spiegato
c) Marianna ha rielaborato quello che l’assistente ha spiegato
AGISCO
METAFESTA
Item 1:
- Individuazione/scelta di strategie di soluzione di
problemi (decision making e problem solving)
1. “Tra poco è la festa di compleanno di Pimpinella. In casa sua fervono i preparativi:
papà, mamma e nonni stanno creando gli addobbi, cucinando torte e salatini e
pensando a quali giochi proporre il giorno della festa.
Pimpinella, intanto, pensa a quali amici invitare; poi si fa aiutare dalla mamma per
telefonare. Compone il numero di Silvia e la invita a casa sua per il giorno del suo
compleanno; poi chiama Luca, ma trova il suo telefono occupato …”
Al posto di Pimpinella, cosa faresti?
A
“Vado a casa sua a dirglielo”
B
“Faccio scrivere una lettera di invito da
mamma o papà”
C
“Provo a richiamarlo”
METAFESTA
Item 4:
- Anticipazione di eventi futuri
4. Finalmente arriva il giorno della festa. Il cielo è nuvoloso, speriamo che non
piova! Visto che non lo possiamo sapere, bisognerà pensare prima cosa fare
Scegli quella che secondo te è la cosa più giusta da fare
A
Preparare tanti ombrelli, cappellini,
e impermeabili per gli ospiti
Preparare l’occorrente per montare una
tenda
B
C
Preparare dei tavoli vuoti da
tenere dentro casa
Produzione di un testo
• Generare le idee
• Organizzare le idee
• Esprimere le idee
Hai
un’esperienza
personale
da riferire?
Hai
espresso un
tuo giudizio?
C’è un fatto
di cronaca
da citare?
Hai studiato
qualcosa di
collegabile?
Hai espresso
una tua
reazione
emotiva?
C’è un fatto
curioso o
divertente da
inserire?
RIFLETTO
Nell’attività hai incontrato dei punti o momenti di
difficoltà/incertezza/dubbio? Se sì, quali/quando/perché?
Ti sei posto delle domande mentre svolgevi l’attività? Se sì,
quali?
Secondo te, quali capacità hai soprattutto usato nell’attività?
Perché?
Che cosa è particolarmente importante fare e/o deve essere
fatto per svolgere bene l’attività?
Che cosa può impedire di svolgere bene l’attività?
“Ripensa alle ultime due settimane e prova a ricordare l’interrogazione o il compito che sono andati
meglio/peggio. Come ti eri preparato? Che cosa hai fatto di diverso? C’era qualche cosa in te di diverso?”
Indicatori
Quali differenze trovi (valutazione esclusa) tra le due
situazioni (scritto/ orale, argomento nuovo/ripasso,
poco/tanto materiale, ecc.)
L’argomento ti interessava?
Eri alla pari con lo studio o dovevi recuperare?
Ti sei preparato il giorno prima o con qualche giorno di
anticipo?
Avevi altri compiti quel giorno? Li hai svolti primo o
dopo?
Quanto tempo hai studiato in totale per preparare il
compito/interrogazione?
Quante pause hai fatto?
Dove hai studiato?
Con chi?
Ti sentivi bene mentre studiavi?
Hai ascoltato musica?
Hai tenuto accesa la TV?
Hai fatto/ricevuto telefonate?
Valutazione positiva
Valutazione negativa
Il tuo libro ideale
Immagina che lo spazio bianco sotto riportato rappresenti una pagina del tuo libro di testo ideale.
Come lo vorresti?
Quali elementi non potrebbero assolutamente mancare?
Che cosa ti servirebbe di più per aiutarti nello studio?
Completa le pagine inserendo tutti gli elementi utili in modo chiaro e leggibile. Puoi utilizzare collage con
fotocopie, disegno o qualunque metodo tu ritenga efficace.
Quali elementi del testo hai privilegiato?
Testi
Riassunti
Didascalie
Immagini
Schemi
Mappe
Disegni
Perché?
…………………………………………………………………………………………………………………………
……………………..…
Se consideri gli elementi che hai tralasciato, che cosa, in particolare, non ti piace o ti complica lo studio?
IO
Esempio di strumento narrativo
LA MIA STORIA
DI...
A ...
Una storia si sviluppa nel tempo: passato, presente, futuro.
Se ripenso al passato, a quando sono entrato a..., mi vedo così
Se considero il presente, a come sono adesso, mi vedo così
Se guardo al futuro, a quello che vorrei diventare, mi vedo così
Insomma, se dovessi fare un bilancio di come sono cambiato in
questi anni a, direi che ...
Come ho vissuto questi anni a ...?
Che cosa ho cercato o mi aspettavo di imparare?
Che cosa mi è soprattutto piaciuto?
Che cosa mi sembra di essere riuscito a fare particolarmente
bene?
In che cosa ho incontrato difficoltà?
Se in questi anni trascorsi a ... ho imparato qualcosa è stato
soprattutto grazie a ...
Se dovessi ricominciare ...
Se potessi lanciare un mio messaggio a ...
Buona
riuscita!
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