arteria

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BIOLOGIA
Il corpo umano
LEZIONE N.8A
slide n. 64
il SISTEMA CIRCOLATORIO
IV Liceo SCIENZE APPLICATE
Prof. Fabrizio CARMIGNANI
IISS “Mattei” – Rosignano S. (LI)
[email protected]
www.fabriziocarmignani.com
TRASPORTO INTERNO negli ANIMALI
Il SISTEMA CIRCOLATORIO ha relazioni
molto strette con tutti i tessuti del corpo
In molti animali, microscopici vasi sanguigni chiamati
CAPILLARI, formano un’intricata rete tra le cellule
(spazi intercellulari) dei tessuti
CAPILLARE
CAPILLARE che attraversa
il TESSUTO MUSCOLRE
Nuclei
Cellule tessuto
muscolare liscio
LM 700
GLOBULO ROSSO
CAPILLARI: si insinuano negli spazi tra le cellule
portandovi sostanze nutritive e portando via sostanze di
rifiuto. Sono i siti di scambio tra il SANGUE ed il LIQUIDO
INTERSTIZIALE in cui sono immerse le cellule di un tessuto
CAPILLARE
LIQUIDO
INTERSTIZIALE
DIFFUSIONE
di MOLECOLE
(INTERCELLULARE)
CELLULA TESSUTALE
DIFFUSIONE tra il SANGUE e le cellule di un TESSUTO
ANATOMIA COMPARATA
TIPOLOGIA SISTEMA CIRCOLATORIO
degli ANIMALI
APERTA
(vaso-lacunare)
SEMPLICE
(sangue passa 1
volta dal cuore)
CIRCOLAZIONE
sanguigna
CUORE
BILOCULARE
INCOMPLETA
CHIUSA
(circolazione
nei vasi)
MOLLUSCHI
ARTROPODI
DOPPIA
(sangue passa
2 volte dal
cuore)
CUORE
TRILOCULARE
COMPLETA
CUORE
QUADRILOCULARE
ANATOMIA COMPARATA
Il SISTEMA CIRCOLATORIO può essere APERTO
(vaso-lacunare), come quello degli INSETTI, oppure
CHIUSO, come quello UMANO
CNIDARI e PLATELMINTI
CNINDARI e VERMI PIATTI:
Presentano una cavità
gastrovascolare
che scambia materiale con
l’ambiente, garantisce un
sufficiente trasporto interno
agli animali e funziona
anche da apparato digerente
BOCCA
CANALE
CIRCOLARE
CAVITA’ GASTROVASCOLARE
(colore salmone)
di una MEDUSA
MOLLUSCHI e ARTROPODI
La maggior parte dei MOLLUSCHI e tutti gli
ARTROPODI hanno un sistema circolatorio APERTO
(vaso-lacunare): in alcune regioni del corpo, il sangue
esce dai vasi e scorre tra le cellule dei tessuti
(senza separazione tra liquido interstiziale e sangue)
PORI
CUORE TUBULARE
SISTEMA CIRCOLATORIO APERTO (vaso-lacunare) di una CAVALLETTA
VERTEBRATI
I VERTEBRATI, compresi i MAMMIFERI, hanno un
sistema circolatorio CHIUSO, nel quale il sangue
circola sempre all’interno dei VASI
In questo sistema esistono 3 tipi di vasi sanguigni:
1. ARTERIE: trasportano il sangue dal cuore agli
organi attraverso tutto il corpo
(“sangue pulito”, ricco di ossigeno)
2. VENE: riportano il sangue al cuore
(“sangue sporco”, povero di ossigeno)
3. CAPILLARI: fanno passare in ciascun tessuto
il sangue dalle arterie alle vene
PESCI: sistema circolatorio chiuso
LETTI CAPILLARI
ARTERIA
ARTERIOLA
(sangue ricco di O2)
VENULA
VENA
BRANCHIE
ATRIO
VENTRICOLO
CAPILLARI
BRANCHIALI
ARTERIA
(sangue povero di O2)
CUORE
Il SISTEMA CARDIOVASCOLARE dei
vertebrati ha subìto un processo evolutivo
Nei PESCI il cuore è costituito da 2 sole cavità (un ATRIO ed
un VENTRICOLO) e il sangue scorre in un’unica direzione:
viene pompato dal ventricolo nelle branchie, passa
attraverso i capillari sistemici, per poi ritornare all’atrio del
cuore CAPILLARI BRANCHIALI
Circolazione CHIUSA,
SEMPLICE e INCOMPLETA
nei PESCI
CUORE
Ventricolo (V)
Atrio(A)
CUORE
BILOCULARE
CAPILLARI SISTEMICI
VERTEBRATI TERRESTRI
Per garantire un maggior flusso di sangue agli
organi, i VERTEBRATI TERRESTRI hanno una
CIRCOLAZIONE DOPPIA, in cui il sangue
attraversa 2 volte il cuore:
1. CIRCOLAZIONE POLMONARE: mette in
comunicazione il cuore con il tessuto
polmonare in cui avvengono gli scambi gassosi
2. CIRCOLAZIONE SISTEMICA (CORPOREA):
trasporta il sangue dal cuore al resto del corpo
e poi di nuovo al cuore
ANFIBI e RETTILI
Il cuore di ANFIBI e RETTILI è diviso in 3 cavità:
2 atri e 1 ventricolo per cui è TRILOCULARE
Capillari polmonari e del sistema cutaneo
CUORE
TRILOCULARE
CIRCOLAZIONE
PULMO-CUTANEA
A
A
DESTRA
V
SINISTRA
CIRCOLAZIONE
SISTEMICA
Circolazione CHIUSA,
DOPPIA e INCOMPLETA
CAPILLARI SISTEMICI
UCCELLI e MAMMIFERI
Nei MAMMIFERI e negli UCCELLI il cuore è diviso in 4 cavità:
2 atri e 2ventricoli per cui è QUADRILOCULARE
CAPILLARI POLMONARI
CUORE
QUADRILOCULARE
Circolazione
polmonare
A
A
V
DESTRA
Circolazione CHIUSA,
DOPPIA e COMPLETA
V
Circolazione
sistemica
SINISTRA
CAPILLARI SISTEMICI
SISTEMA CARDIOVASCOLARE UMANO
Il sistema cardiovascolare umano è costituito dal
CUORE e dai VASI SANGUIGNI
Il cuore umano e di tutti i mammiferi ha 2 ATRI dotati di una
parete sottile che ricevono il sangue che entra nel cuore e lo
spingono per la breve distanza che li separa ai VENTRICOLI
sottostanti
I 2 VENTRICOLI, che hanno una parete più spessa (SETTO
INTERVENTRICOLARE – max 12-13 mm)
pompano il sangue verso tutto il corpo
Percorso del SANGUE
attraverso il CUORE
umano
ATRIO
DESTRO
VALVOLA
SEMILUNARE
Valvola
Atrioventricolare dx
ATRIO
SINISTRO
VALVOLA
SEMILUNARE
Valvola
atrioventricolare sx
(BICUSPIDE/MITRALE)
(TRICUSPIDE)
SETTO
INTERVENTRICOLARE
VENTRICOLO
DESTRO
VENTRICOLO
SINISTRO
Percorso del SANGUE attraverso il
SISTEMA CARDIOVASCOLARE
Capillari testa, torace
e braccia
VENA CAVA SUPERIORE
8
ARTERIA POLMONARE
ARTERIA POLMONARE
Capillari
polmone destro
AORTA
9
2
7
Capillari
polmone sinistro
2
3
3
VENA POLMONARE
4
5
10
4
ATRIO DESTRO
6
1
9
VENA
POLMONARE
ATRIO SINISTRO
VENTRICOLO SINISTRO
VENTRICOLO DESTRO
AORTA
VENA CAVA INFERIORE
8
Capillari regione addominale
e arti inferiori
La struttura dei vasi sanguigni è perfettamente
adattata alle loro funzioni
CAPILLARI: pareti molto sottili costituite da un singolo
strato di cellule epiteliali chiamato ENDOTELIO
ARTERIE, ARTERIOLE, VENE e VENULE: pareti più
spesse, rivestite da un epitelio e rinforzate da uno strato di
tessuto muscolare liscio e da uno di tessuto connettivo
CAPILLARE
Epitelio
Tessuto muscolare
liscio
Membrana basale
Valvola a
NIDO di RONDINE
Epitelio
Epitelio
Tessuto connettivo
Tessuto muscolare
liscio
Tessuto connettivo
ARTERIA
Relazioni strutturali
tra i diversi VASI SANGUIGNI
VENA
Arteriola
Venula
CONTRAZIONE del CUORE
IL CUORE SI CONTRAE E SI DISTENDE
RITMICAMENTE
1) Quando il cuore è rilassato, durante una fase
chiamata DIASTOLE, il sangue fluisce dentro a tutte
e 4 le sue cavità
2) L’altra fase del ciclo cardiaco è detta SISTOLE
e comincia con una brevissima contrazione degli
atri, che riempie i ventricoli di sangue
3) Poi si contraggono i ventricoli, si chiudono le valvole
atrio-ventricolari, si aprono le valvole semilunari e il
sangue viene pompato nelle grandi arterie:
arteria AORTA (sx) e arteria POLMONARE (dx)
CICLO CARDIACO (circa 0,8 sec. – 75 battiti/min)
1
Il cuore è rilassato
e le VALVOLE
ATRIOVENTRICOLARI
sono aperte
Gli ATRI si contraggono
2
1
0.1 s
0.4 s
0.3 s
SISTOLE
3
3
DIASTOLE
I VENTRICOLI si contraggono
le valvole SEMILUNARI sono aperte
La quantità di sangue al minuto che il ventricolo sinistro
pompa dentro l’aorta è detta GITTATA CARDIACA
1-2) VALVOLE
ATRIOVENTRICOLARI
impediscono al
sangue di refluire
verso gli atri quando
i ventricoli si
contraggono
3-4) VALVOLE
SEMILUNARI
si chiudono quando i
ventricoli si rilassano
durante la diastole,
impedendo al sangue
di ritornare nei
ventricoli
4
3
2
1
SEZIONE TRASVERSALE
alla base degli ATRII (rimossi)
MECCANISMO di CONTRAZIONE del CUORE
Una regione specializzata del TESSUTO MUSCOLARE
CARDIACO (MIOCARDIO) detta NODO SENOATRIALE
(SA), o PACEMAKER, mantiene il ritmo regolare di
pompaggio del cuore determinando la frequenza
con cui esso si contrae
NODO
SENOATRIALE
(pacemaker)
NODO
ATRIOVENTRICOLARE
Fibre muscolari specializzate
per la trasmissione degli impulsi
FASCIO di HIS
Atrio
destro
Ventricolo
destro
ECG
1
2
3
Apice
4
Come insorge
e si propaga
il BATTITO
CARDIACO
NODO SENOATRIALE: genera impulsi elettrici trasmessi ad
una regione particolare, il NODO ATRIOVENTRCICOLARE (AV)
I segnali elettrici che insorgono e si propagano nel cuore
generano dei cambiamenti elettrici sulla pelle che
possono essere rilevati tramite degli elettrodi e registrati
come ELETTROCARDIOGRAMMA (ECG)
Il RITMO CARDIACO è influenzato anche da ormoni e
potenziato dall’esercizio fisico
PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI
Che cos’è un attacco cardiaco?
Se uno o più vasi sanguigni che portano il sangue “pulito” al
cuore stesso (CORONARIE) si ostruiscono, le cellule
muscolari cardiache muoiono rapidamente, il cuore non è più
in grado di pompare sufficiente sangue nel corpo e si verifica
un attacco cardiaco,o INFARTO del MIOCARDIO
Vena cava
superiore
Arteria
polmonare
Arteria
coronarica
destra
AORTA
Arteria
coronarica
sinistra
OCCLUSIONE
Tessuto
muscolare morto
Occlusione di un’arteria CORONARICA che dà origine ad un infarto
ATEROSCLEROSI
E’una patologia cardiovascolare cronica dovuta alla
formazione di placche (ATEROMI) che si sviluppano e si
accrescono all’interno delle pareti dei vasi (sino anche ad
ostruirli), determinando il restringimento del lume delle
arterie e facendo scorrere il sangue con maggiore difficoltà
TESSUTO
TESSUTO
CONNETTIVO LISCIO EPITELIO
LM 60 
PLACCHE
LM 160 
ARTERIA normale
ARTERIA parzialmente ostruita
Tecnica per eliminare ateromi coronarici: ANGIOPLASTICA
PRESSIONE SANGUIGNA
IL SANGUE ESERCITA UNA PRESSIONE SULLE
PARETI DEI VASI
La PRESSIONE SANGUIGNA corrisponde alla
forza che il sangue esercita sulle pareti dei vasi
sanguigni
Dipende, in parte, dalla gittata cardiaca e, in parte,
dalla resistenza al flusso sanguigno operata dallo
stretto lume delle arteriole
PRESSIONE
SISTOLICA
120
100
80
60
PRESSIONE
DIASTOLICA
40
20
0
Dimensione relative
e numero
di vasi
sanguigni
50
40
AORTA
ARTERIE
VENULE
20
10
0
CAPILLARI
30
ATRERIOLE
VELOCITÀ (cm/sec)
PRESSIONE (mm HG)
La pressione e la velocità del sangue sono maggiori
nell’AORTA e nelle ARTERIE
VENE
VENA CAVA
PRESSIONE e VELOCITA’ del sangue nei VASI SANGUIGNI
Le grosse VENE dei mammiferi sono compresse tra
muscoli scheletrici ed hanno delle valvole (VALVOLE a
NIDO di RONDINE) che consentono al sangue di scorrere
solo in direzione del cuore
Direzione del flusso
sanguigno in una VENA
VALVOLA
a NIDO di RONDINE
(APERTA)
MUSCOLO
SCHELETRICO
VALVOLA
a NIDO di RONDINE
(CHIUSA)
Flusso del sangue in una VENA
MISURA della PRESSIONE ARTERIOSA: Sfigmomanometro
Misurando la pressione sanguigna arteriosa è possibile
evidenziare i problemi cardiovascolari
Il valore normale della pressione sanguigna arteriosa di un
adulto è 120/80 mmHg. Il primo numero rappresenta la
pressione durante la SISTOLE (max), mentre il secondo
quella durante la DIASTOLE (min)
Pressione sanguigna
120 sistolica
70 diastolica
(ancora da misurare)
Pressione
del manicotto
sopra 120
Manicotto
di gomma
gonfiata
con aria
ARTERIA
1
Pressione
del manicotto
sotto i 120
Pressione
del manicotto
sotto i 70
120
120
70
I suoni si arrestano
Suoni udibili
nello
STETOSCOPIO
Arteria
chiusa
2
3
4
Misura
PRESSIONE
SANGUIGNA
IPERTENSIONE
alta pressione sanguigna
arteriosa
1) pressione
SISTOLICA (max)
valori di norma
superiori a 140 mmHg
2) pressione
DIASTOLICA (min)
valori di norma superiori a
90 mmHg
IPERTENSIONE: interessa circa un quarto della popolazione adulta e
aumenta il rischio di ictus, infarto del miocardio e altre patologie
cardiache o renali
Il tessuto muscolare liscio controlla la distribuzione
del sangue nei vari distretti corporei
La muscolatura liscia delle
pareti delle ARTERIOLE può
contrarsi o rilassarsi,
ostacolando oppure
favorendo l’ingresso
del sangue nel letto
capillare
SFINTERI PRECAPILLARI
tessuto muscolare liscio
METARTERIOLA
sempre aperta
CAPILLARI
ARTERIOLA
1
SFINTERI RILASSATI
VENULA
1) SFINTERI RILASSATI
METARTERIOLA
Controllo del flusso sanguigno
nei CAPILLARI
ARTìERIOLA
2
SFINTERI CONTRATTI
VENULA
2) SFINTERI CONTRATTI
TEM 5.000
Molte sostanze riescono a passare attraverso
le sottilissime pareti dei CAPILLARI
LUME
CAPILLARE
PARETE
CAPILLARE
LIQUIDO
INTERSTIZIALE
Nucleo
cellula
epiteliale
CELLULA
MUSCOLARE
Spazio tra due
cellule epiteliali
della parete capillare
CAPILLARE in sezione trasversale
Lo scambio di sostanze tra il sangue e il liquido
interstiziale avviene in diversi modi:
 DIFFUSIONE ed ENDOCITOSI
 PRESSIONE SANGUIGNA e PRESSIONE OSMOTICA
Cellule tessutali
Estremità capillare
vicina all’arteriola
PRESSIONE
OSMOTICA
PRESSIONE
SANGUIGNA
LIQUIDO
INTERSTIZIALE
Pressione netta verso
l’esterno
Estremità capillare
vicina alla venula
PRESSIONE
OSMOTICA
PRESSIONE
SANGUIGNA
Pressione netta verso
l’interno
Passaggio di liquidi dentro e fuori un CAPILLARE
Due forze attive spingono il liquido
all’interno e all’esterno del capillare:
1. una è la PRESSIONE SANGUIGNA che
tende a far uscire il liquido fuori dal
lume del capillare
2.l’altra è la PRESSIONE OSMOTICA che
tende ad attirarlo dentro al lume
Il SANGUE
Costituito da una parte liquida chiamata PLASMA e
da ELEMENTI CELLULARI in sospensione che si
originano nel MIDOLLO ROSSO delle ossa
Il SANGUE è formato da diversi tipi di elementi cellulari,
chiamati nel loro insieme ELEMENTI FIGURATI, che
sono in sospensione in un liquido, detto PLASMA
PLASMA:
composto per circa il 90% da acqua, in cui sono
disciolti vari soluti come sali inorganici (ioni)
proteine, sostanze nutritive
prodotti di scarto e ormoni
Composizione del SANGUE
PLASMA (55%)
COMPONENTI
ACQUA
ELEMENTI CELLULARI (45%)
PRINCIPALI FUNZIONI
Solvente per diluire
altre sostanze
TIPI CELLULE
IONI INORGANICI:
SODIO
Equilibrio osmotico, SANGUE
POTASSIO
azione tampone, CENTRIFUGATO
CALCIO
MAGNESIO
trasmissione di
CLORURO
impulsi nervosi
BICARBONATO
PROTEINE
PLASMATICHE:
ALBUMINA
ERITROCITI
(globuli rossi)
NUMERO
( mm3 )
FUNZIONI
5–6 milioni
Trasporto
di ossigeno e,
in parte, di
anidride
carbonica
5.000–10.000
Equilibrio osmotico
e azione tampone
FIBRINOGENO
Coagulazione
IMMUNOGLOBULINE Immunità
LEUCOCITI
Difesa e
(globuli bianchi) BASOFILI
LINFOCITI immunità
ESOSINOFILI
SOSTANZE TRASPORTATE dal SANGUE:
NEUTROFILI
MONOCITI
SOSTANZE NUTRITIVE
PRODOTTI RIFIUTO METABOLISMO PIASTRINE
Coagulazione
GAS RESPIRATORI (O2 ,CO2)
del sangue
250.000/ 400.000
ORMONI
Gli ELEMENTI FIGURATI (corpuscolati o solidi) del
sangue in sospensione nel plasma sono:
1. GLOBULI ROSSI
2. GLOBULI BIANCHI
3. PIASTRINE
GLOBULI ROSSI (RBC)
Globuli ROSSI umani
Colonizzata SEM 3.400
I GLOBULI ROSSI sono chiamati anche ERITROCITI o
EMAZIE e la loro funzione principale è quella di trasportare
ossigeno tramite una proteine contenuta nel loro interno
(sino anche al 95% del volume cellulare) che è
l’EMOGLOBINA
Nei Mammiferi sono privi di nucleo e si
chiamano EMAZIE, nei Vertebrati non
Mammiferi (uccelli) sono nucleate e si
chiamano ERITROCITI (i termini sono
sinonimi), adibiti al trasporto di O2 dai
polmoni verso i tessuti e di una parte (circa
20%) di CO2 dai tessuti ai polmoni
I globuli rossi sono prodotti dal midollo osseo rosso
(ERITROPOIESI), hanno una vita media di 120 giorni e
vengono distrutti dal fegato e dalla milza (ERITROCATERESI)
I globuli rossi umani (RBC – red blood cells) sono
cellule di forma discoidale biconcava
(si schiacciano e ripiegano per passare nei capillari sottili)
del diametro di 7/8 micron con la membrana cellulare
trasparente ed il citoplasma composto da acqua,
emoglobina (Hb) ed il suo sale
(emoglobinato di potassio - KHb)
Non esiste il nucleo e non esistono organuli
citoplasmatici
Sono presenti solo nelle prime fasi di vita poi durante
la maturazione vengono espulsi i mitocondri e gli
altri organuli si disintegrano
Un globulo rosso adulto contiene quasi
esclusivamente EMOGLOBINA:
circa 95%
In 1 mm cubo di sangue umano sono presenti:
circa 5/6 MILIONI di globuli rossi
(circa 15.000 miliardi circolanti nel corpo)
I globuli rossi non possono riprodursi né riparare
danni ed hanno una vita breve (120-130 giorni)
Con l'invecchiamento vanno incontro ad un
processo di frammentazione e infine vengono
inglobati da speciali cellule (FAGOCITI) presenti
in tutti i tessuti, ma specialmente nel
FEGATO e nella MILZA
ERITROCATERESI
La mancanza o l’eccesso di globuli rossi
possono essere dannosi per la salute
Quantità troppo basse di emoglobina o un
ridotto numero di globuli rossi comportano
varie patologie che vanno sotto il nome di
ANEMIE
Se i tessuti non ricevono abbastanza ossigeno, i RENI (ma
anche fegato e cervello) secernono un ormone chiamato
ERITROPOIETINA (EPO) che stimola il midollo osseo a
produrre più globuli rossi
Alcuni atleti (es. ciclisti)
scelgono metodi drastici o
illegali per incrementare il
numero di globuli rossi (per
aumentare la capacità di
trasporto di O2 nel sangue) al
fine di migliorare le proprie
prestazioni, iniettandosi
EPO sintetica
DOPING
GLOBULI BIANCHI (WBC)
I GLOBULI BIANCHI chiamati anche LEUCOCITI, hanno la
funzione di combattere le infezioni e di impedire la
crescita delle cellule cancerose, quindi svolgono funzioni
immunitarie di difesa
Si possono suddividere nei seguenti gruppi:
1. LINFOCITI
Cellule NATURAL KILLER
B
T
H - HELPER
S - SUPPRESSOR
C – CITOTOSSICI
2. MONOCITI
MACROFAGI TISSUTALI
3. GRANULOCITI (Polimorfonucleati)
BASOFILI
EOSINOFILI
NEUTROFILI
O
ACIDOFILI
La funzione principale dei LEUCOCITI
(globuli bianchi o WBC – white blood cells) è:
 preservare l'integrità biologica dell'organismo tramite
l'attuazione di meccanismi di difesa SPECIFICI diretti
contro microrganismi patogeni di varia natura
(virus, batteri, miceti, parassiti)
e contro corpi estranei penetrati nell'organismo previo
superamento delle barriere costituite dalla CUTE e dalle
MUCOSE
BARRIERE GENERALI
Sono dotati di una notevole motilità
Infatti, oltre che essere trasportati dal sangue,
sono in grado di spostarsi attivamente utilizzando
alcune proteine del citoscheletro
Inoltre, sono estremamente deformabili:
questa proprietà ne permette la fuoriuscita dai
vasi sanguigni tramite un processo chiamato
DIAPEDESI
Questa si verifica nelle sedi dell'organismo dove è richiesta
la loro azione ed è mediata da un insieme di stimoli di
natura chimica (citochine e chemochine)
Nel sangue i leucociti sono tra 4.000 e 10.000 per mm cubo
(circa mille volte meno dei globuli rossi)
La durata della loro vita varia da poche ore
per i granulociti a mesi per i monociti
ad anni per alcuni tipi di linfociti
A) AUMENTO dei LEUCOCITI:
Può essere determinato da infiammazioni o infezioni
Se aumentano:
1. NEUTROFILI : infezione di natura batterica
2. LINFOCITI: tendenzialmente di origine virale
3. GRANULOCITI EOSINOFILI: si può pensare ad una
allergia o ad una parassitosi
Quando i globuli bianchi raggiungono picchi altissimi
(da 30 mila a centinaia di migliaia)
si hanno le LEUCEMIE
B)DIMINUIZIONE dei LEUCOCITI
Può essere causata da:
1. quadri di infezione molto gravi
(sintomatici di stati di esaurimento del sistema
immunitario)
2. danni al midollo osseo
(ad esempio a causa di medicine, radioterapia
o sostanze chimiche)
3. infezioni da virus
4. malattie del sistema sanguigno
PIASTRINE (PLT)
Dette anche TROMBOCITI, sono elementi figurati
del sangue senza nucleo, di forma discoidale, che
giocano un ruolo essenziale nei processi di
coagulazione
Valori normali:
150.000 – 440.000 mm/cubo (microlitro)
I valori sono alterati in caso di forti emorragie,
circolazione rallentata del sangue, problemi alla
milza, leucemie o lesioni del midollo osseo.
Molti farmaci (fra cui la pillola anticoncezionale e
l’aspirina) influiscono sui valori
DIMINUZIONE NUMERO PIASTRINE:
(TROMBOCITOPENIA)
Si riscontra in seguito a trasfusioni di sangue,
oppure dopo una cura prolungata a base di
particolari farmaci, quali antibiotici,barbiturici*,
diuretici, sulfamidici, ipoglicemizzanti
Può inoltre essere il segnale di varie malattie
organiche, tra cui:
anemia, carenza di vitamina B12 e acido folico,
mononucleosi infettiva e altre infezioni virali,
leptospirosi, linfomi, malaria, rigetto del rene in
seguito a trapianto, ipertiroidismo
endocardite batterica
(es. dopo infezione da streptococco)
tifo, scarlattina
BARBITURICI*
L’ACIDO BARBITURICO è un derivato della pirimidina, si
ottiene per reazione dell'urea con l'acido malonico.
È il capostipite di un'importante classe di farmaci:
i BARBITURICI
In passato alcuni suoi derivati erano usati nella pratica
clinica in modo massiccio:
 VERONAL (acido dietil-barbiturico) come sedativo
 PENTOTHAL (acido metil-pentil barbiturico)
come farmaco ipnotico
Data la dipendenza e la tolleranza di questi farmaci e la
pericolosità che presentano, sono stati sostituiti dalle
benzodiazepine
Oggi sono prescritti come antiepilettici e per il trattamento di
traumi cranici ed utilizzati in anestesia
Vengono assunti per via orale attraverso pastiglie, capsule o
confezioni in gel ma talvolta vengono iniettati
I barbiturici per via endovenosa sono molto pericolosi
poiché, oltre a determinare effetti molto potenziati
hanno un grave impatto sulle vene e sul sistema circolatorio
L'uso ripetuto espone al fenomeno della tolleranza e
all'instaurarsi di una fortissima dipendenza.
Il livello di intossicazione cronica si manifesta con tremori,
stati confusionali, amnesie, perdita di coordinazione della
muscolatura volontaria (atassia), deficit della capacità di
concentrazione e di giudizio
Non sono rare affezioni polmonari ed effetti tossici sui
tessuti nervosi
Si usano anche per: INIEZIONE LETALE
la procedura ed il metodo di esecuzione somigliano alla
tecnica per realizzare un'anestesia generale
Al condannato viene inflitta un'iniezione per via endovenosa
contenente una dose letale di PENTOTHAL misto ad un
agente chimico paralizzante
Nel Texas viene invece usato un mix formato da 3
componenti diversi:
1. un barbiturico che rende il prigioniero incosciente
2. una sostanza che rilassa i muscoli (derivato del curaro)
e paralizza il diaframma
3. un'altra sostanza che provoca l'arresto cardiaco
AUMENTO NUMERO PIASTRINE
(TROMBOCITOSI)
Può essere conseguenza della prolungata assunzione di
preparati a base di vitamina B12 e acido folico, oppure può
essere in relazione con lo svolgimento di un’intensa attività
sportiva o con la gravidanza
In questi 2 casi è considerato fisiologico,
ossia naturale e quindi non significativo dal punto
di vista medico
Può, però, essere segno di una delle seguenti
malattie:
1) morbo di Crohn
2) anemia emolitica
3) tumore
COAGULAZIONE del SANGUE
La coagulazione fisiologica del sangue serve per
bloccarne la fuoriuscita dai vasi sanguigni
danneggiati
COAGULO di FIBRINA
Colonizzata SEM 3400
Le piastrine e la proteina plasmatica FIBRINOGENO
(poi trasformata in FIBRINA) sono sempre presenti nel
sangue e si attivano per produrre un coagulo nel
momento un cui un vaso sanguigno viene danneggiato
1
Le PIASTRINE aderiscono al
tessuto connettivo, lesionato
a causa di una ferita
2
Si forma un aggregato
di PIASTRINE
EPITELIO
3
Un coagulo di FIBRINA
intrappola le cellule
TESSUTO
CONNETTIVO
PIASTRINE
TAPPO
di PIASTRINE
SCHEMA semplificato della
COAGULAZIONE del SANGUE
La coagulazione del sangue è il risultato di una
serie di processi nei quali, all'interno o all'esterno
di un vaso sanguigno si viene a formare
un COAGULO o un TROMBO
Il processo di coagulazione è unico, ma si possono
distinguere 2 situazioni:
1) EMOSTASI: conduce alla riparazione di una
ferita (versione fisiologica)
2) TROMBOSI: accumulo di elementi solidi che può
portare a conseguenze anche gravi
(versione patologica)
EMOSTASI
L'EMOSTASI normale è l'effetto di alcuni processi
che, se ben regolati, svolgono 2 importanti
funzioni:
1. mantenere il sangue in uno stato fluido nei vasi
normali
2. indurre un tappo emostatico in modo rapido e
ben localizzato presso la sede del danno al vaso
Questo tappo emostatico rappresenta una formazione
transitoria, in condizioni fisiologiche, necessaria per
permettere ai meccanismi di riparazione delle ferite di
riparare la lesione.
Nel caso di trombosi, il trombo che si è formato presso la
lesione tarda a distaccarsi e può tendere all'aumento di
volume, aumentando la sua potenziale pericolosità
TROMBOSI
Formazione di masse solide nelle cavità cardiache o
vascolari in un organismo vivo, a partire da
componenti naturali del sangue
In particolare si distinguono:
1. TROMBO: accumulo di piastrine, fibrina, globuli rossi e
bianchi, all'interno di un vaso.
Aderente alla parete vascolare, ha consistenza friabile ed
una superficie irregolare, una struttura disomogenea e si
forma solo in vivo (all'interno di un organismo vivo)
2. COAGULO: differentemente, si localizza fuori dal vaso, è
facilmente rimovibile, ha una superficie liscia e levigata
ed una consistenza elastica, è resistente alla trazione e si
può formare anche in vitro
( all'esterno di un organismo vivo)
FATTORI COAGULANTI
Sono 13, indicati da un numero romano e da un nome.
Alcuni sono delle serina-proteasi cioè enzimi che rompono un'altra
proteina a livello di una serina, altri cofattori o piccole molecole
Fra questi fattori ricordiamo il fattore VII e VIII
(assenti spesso negli emofiliaci)
La vitamina K agisce come catalizzatore
NUMERO
Denominazione
Forma attivata
Tipo di composto
Via
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
XI
XII
XIII
FIBRINOGENO
FIBRINA (Ia)
PROTEINA
COMUNE
PROTROMBINA
TROMBINA (IIa) SERINA PROTEASI
COMUNE
FATTORE TISSUTALE
COFATTORE
ESTRINSECA
CALCIO
ELEMENTO CHIMICO
COMUNE
PROACCELERINA
COFATTORE
COMUNE
ACCELERINA
PROCONVERTINA
COMUNE
CONVERTINA
SERINA PROTEASI
ESTRINSECA
FATTORE ANTIEMOFILICO A
COFATTORE
INTRINSECA
FATTORE di CHRISTMAS
SERINA PROTEASI
INTRINSECA
FATTORE di POTENZA di STUART
SERINA PROTEASI
COMUNE
Antecedente plasmatico tromboplastina
SERINA PROTEASI
INTRINSECA
FATTORE di HAGEMAN
SERINA PROTEASI
INTRINSECA
FATTORE STABILIZZANTE la FIBRINA
ENZIMA
COMUNE
FATTORI ANTICOAGULANTI
Vi sono delle sostanze che si oppongono alla coagulazione
del sangue, impedendola o semplicemente ritardandola.
Vengono dette ANTICOAGULANTI e la più importante è:
EPARINA (fegato e polmoni )
Essa agisce quando si ha una eccessiva coagulazione,
per evitare che possano instaurarsi situazioni
patologiche come le trombosi
FATTORE
NOME
FUNZIONE
EPARINA
Inibisce i fattori Xa e IIa
AT-III
ANTITROMBINA
III
Complessa alcuni fattori, la
callicreina e li deposita
nell'endotelio
PC
PROTEINA C
Inattiva i fattori Va e VIIIa
PS
PROTEINA S
Cofattore Proteina C
ATTIVATORE
Fattore IIa legato alla
trombomodulina
Collegamenti: ANALISI del SANGUE
Attraverso l’analisi del sangue si possono
diagnosticare molte malattie
L’analisi del sangue è probabilmente l’esame
clinico più diffuso e più richiesto dai medici
L’esame del sangue permette di:
 evidenziare carenze ormonali o vitaminiche e
squilibri nell’alimentazione
 valutare il rischio di sviluppare malattie
cardiovascolari o renali
 avere indicazioni sulla presenza di un’infezione o
anche di un tumore non ancora diagnosticati
Collegamenti: CELLULE STAMINALI
Le CELLULE STAMINALI potrebbero essere
utilizzate per curare la leucemia e altre malattie
delle cellule del sangue
Le cellule staminali si differenziano negli elementi
figurati del sangue e possono essere usate per la cura
di malattie come, per esempio, la LEUCEMIA
CELLULE STAMINALI
MIELOIDI
CELLULE STAMINALI
LINFOIDI
Origine ELEMENTI FIGURATI del sangue
a partire da CELLULE STAMINALI
ERITROCITI
PIASTRINE
LINFOCITI
MONOCITI
BASOFILI
EOSINOFILI
NEUTROFILI
FINE della LEZIONE N. 8A
SISTEMA CIRCOLATORIO
Grazie per l’attenzione
E ricordatevi…!!!
… Considerate la vostra semenza
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza…
DANTE ALIGHIERI
La Divina Commedia, INFERNO, canto XXVI, 118-120
Prof. Fabrizio CARMIGNANI
[email protected]
www.fabriziocarmignani.com
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