gli incidenti nel mondo sommerso

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Appunti di Teoria
Le slide sono disponibili sul sito www.torinosub.it
TORINO SUB
- Scuola Sommozzatori -
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GLI INCIDENTI NEL
MONDO SOMMERSO
Incidenti dovuti alla respirazione di
gas in iperbarismo
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Incidenti dovuti alla respirazione
di gas in iperbarismo
•
•
•
•
•
PDD (patologia da decompressione)
Narcosi d’azoto
Tossicità dell’ossigeno
Affanno
Contaminazione da monossido di carbonio
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PATOLOGIA DA DECOMPRESSIONE
(PDD)
viene classificata in base alla sintomatologia, in:
FORME LIEVI :
• Cutanea
• Articolare
• linfatica
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FORME GRAVI :
•
•
•
•
Polmonare
Celebrale
Midollare
Labirintica
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CAUSE DELLA PDD
MDD
EGA
Detta malattia da decompressione,
rappresenta
all’embolizzazione
del
sangue venoso e dei tessuti da
insufficiente decompressione.
Detta embolia gassosa arteriosa,
rappresenta l’embolizzazione del
sangue arterioso con conseguente
coinvolgimento di organi bersaglio.
La CAUSA che genera questo è dato dal
ritorno in forma gassosa dell’azoto che
si è disciolto nei tessuti dell’organismo
per la respirazione di aria in ambiente
iperbarico.
Le CAUSE che possono generare
questo sono:
RICORDA: _ Legge di Henry
_ barotrauma polmonare
_ imm. in apnea dopo ARA
_ forame ovale pervio
_ velocità di risalita 9 m/min
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I SINTOMI DELLA PDD
FORME LIEVI :
FORME GRAVI :
• Prurito
• Dolore articolare
• Edemi localizzati sugli arti
•
•
•
•
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Tosse
Dispnea
Cefalea
Disturbi della vista e
dell’udito
• Deficit sensitivo-motorii
• Vertigini
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RIMEDI ALLA PDD
IMPORTANTE : tempestività e adeguatezza del primo intervento
La PDD si cura sottoponendo il soggetto colpito a ricompressione terapeutica
in camera iperbarica secondo opportune tabelle.
PRIMO INTERVENTO : alcuni punti essenziali per poter apportare un primo
soccorso:
_ riconoscimento dell’emergenza
_ chiamata dei soccorsi ( tel. 118 )
_ RCP, se necessario
_ disporre il soggetto colpito in condizioni di confort
_ idratazione del soggetto colpito
_ somministrazione di ossigeno
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LA NARCOSI DA AZOTO
La narcosi da azoto è una particolare condizione neuro-psichica, detta
ebbrezza da profondità, dovuta all’effetto farmacologico esercitato
dall’azoto sul sistema nervoso centrale.
SINTOMI :
_ leggerezza mentale
_ minore tolleranza a stress e panico
_ disturbi visivi e acustici
_ sapore metallico o dolce dell’aria
_ distorsione della parola
_ vertigini, nausea e vomito
_ rallentamento attività mentale
_ alterazioni capacità motorie
_ incapacità lettura strumenti
_ distorsione della memoria
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RICORDA : la narcosi si può manifestare in
qualunque momento dell’immersione, anche se la
fase a maggior rischio coincide con il
raggiungimento della profondità massima.
CAUSE :
_ aumento della PpCO2
_ freddo
_ assunzione di alcool e farmaci
_ assenza di punti di riferimento
_ condizioni di malessere
_ velocità di discesa ( 23 m/min )
_ scarsa visibilità
_ stress
N.B. Come subacquei dobbiamo essere in grado di
raggiungere e non oltrepassare una condizione di narcosi
che ci consenta di gestire al meglio la peggiore emergenza
insorta nella fase più critica dell’immersione.
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TOSSICITA’ DELL’OSSIGENO
Ad elevata pressione parziale l’ossigeno è tossico per i
tessuti del nostro corpo (1,8 atm )
RICORDA : Legge di Dalton
SINTOMI :
_ tremori al viso e agli arti
_ disturbi visivi
_ contrazioni muscolari
_ tetanie e perdita di coscienza
RIMEDI : i sintomi regrediscono se l’infortunato viene portato in una
condizione di respirazione normale.
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L’AFFANNO
L’affanno è dovuto all’impossibilità di smaltire
tutta la CO2 prodotta ed accumulata a causa di
una attività fisica troppo intensa o per una
respirazione non corretta. L’affanno è anche
detto fame d’aria.
Un aumento della PpCO2 = ipercapnia ( aumento della
PpCO2 nel sangue arterioso), che funge da stimolo alla
ventilazione.
RIMEDI :
_ respirazione corretta
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_ controllo dello stress, ansia e panico
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CONTAMINAZIONE DA
MONOSSIDO DI CARBONIO
La contaminazione da CO si può verificare solo
se le nostre bombole sono state caricate vicino
a scarichi da combustione o se i filtri del
compressore sono ormai desueti.
SINTOMI :
_ dispnea
_ confusione mentale
_ crampi
_ sincope
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GLI INCIDENTI NEL
MONDO SOMMERSO
Incidenti dovuti alle variazioni
della pressione ambientale
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Barotraumi
Si definisce barotrauma una lesione ai tessuti provocata dal mancato equilibrio fra la pressione
dell‘aria contenuta in una cavità corporea e la pressione dell'ambiente circostante.
I barotraumi si hanno quando il corpo si muove in modo troppo repentino da o verso una
condizione in cui la pressione è più elevata.
I danni originano dal fatto che mentre l'aria è comprimibile i tessuti non lo sono quindi
all'aumentare della pressione esterna l'aria contenuta nei tessuti offre una resistenza minore
alla pressione mentre al diminuire della pressione esterna l'aria contenuta nel corpo umano
tende a espandersi danneggiando, se non sono rispettati i tempi e i modi di espulsione, i tessuti
nella quale è contenuta.
Nella subacquea possono insorgere i seguenti barotraumi:
-
Polmonare
Seni paranasali
Colpo di ventosa
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-
Orecchio medio
Orecchio interno
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Il barotrauma polmonare
È un grave incidente che può colpire un subacqueo durante la fase di risalita di una
immersione con autorespiratori, quando i gas respiratori, in fase di espansione
(legge di Boyle e Mariotte), trovano occluse le vie aeree.
Quando accade ciò, si assiste alla lacerazione, per esplosione, degli alveoli
polmonari. Il barotrauma polmonare è la principale causa dell’EGA (embolia
gassosa arteriosa).
Sintomi:
-
Tosse
Tosse con sputo ematico
Pneumotorace
Morte
-
Dispnea
Enfisema sottocutaneo localizzato nel collo
Coma
Primo soccorso:
Comportarsi come per una patologia da decompressione (PDD).
Prevenzione:
Ricordarsi di respirare durante l’intera immersione ( no apnee, così non si risparmia l’aria!)
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Barotrauma dell’orecchio medio
Il barotrauma dell’orecchio medio è l’incidente da mancata compensazione.
Nella maggior parte dei casi si presenta durante la discesa (è possibile se pur raro anche
durante la risalita, specialmente nell’apnea) ed è caratterizzato da due diverse
manifestazioni:
1) Il sub fa fatica a compensare, rallenta la discesa, forza la compensazione, sopporta
un lieve dolore. All’uscita dell’immersione potrà avvertire un dolore all’orecchio che
aumenta con il tempo e/o una sensazione di orecchio chiuso.
2) Il sub scende molto velocemente, si presenta subito un dolore molto acuto a volte
accompagnato a vertigini.
Nelle forme più lievi si può incorrere in un’otite o in una infiammazione della membrana
timpanica.
Prevenzione:
-
Esecuzione corretta e tempestiva delle manovre di compensazione
Non forzare la compensazione
Non immergetevi se raffreddati
Visita periodica con idoneità otorinolaringoiatrica alle immersioni.
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Barotrauma dell’orecchio interno
I barotraumi dell’orecchio interno sono una delle possibili conseguenze della ritardata
compensazione dell’orecchio medio.
La stimolazione meccanica dell’orecchio interno può avvenire in due modi:
1.Modalità implosiva, prevede che nell’orecchio medio sia presente una pressione
maggiore che nell’orecchio interno ( risalita con apertura ritardata della tuba di eustacchio,
discesa in presenza di tuba beante, discesa dopo valsalva troppo energico).
2.Modalità esplosiva, prevede che la pressione dell’orecchio medio sia inferiore a quella
dei fluidi labirintici ( discesa con ritardata apertura della tuba di eustacchio).
Manifestazioni:
-
Vertigini
-
Acufene ( fischio)
-
Ipoacusia neurosensoriale
Prevenzione:
-
Esecuzione corretta e tempestiva delle manovre di compensazione
Non forzare la compensazione
Non immergetevi se raffreddati
Visita periodica con idoneità otorinolaringoiatrica alle immersioni.
N.B. Il rischio di incorrere in questo barotruma è amplificato dalla presenza di oclusioni
ermetiche del condotto uditivo esterno ( tappi auricolari, tappi di cerume, cappuccio della muta
in ventosa,…)
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Barotrauma dei seni paranasali
Il barotrauma ai seni paranasali può
manifestarsi sia in fase di discesa che
in fase di risalita.
La mancata
compensazione di detti seni si
annuncia, sin da subito,
con una
sensazione di dolore pungente riferita
alla cavità interessata. Il dolore andrà
progressivamente aumentando, se il
sub non interrompo l’immersione.
Prevenzione:
L’unica forma di prevenzione consiste
nel rinunciare all’immersione se non si
è in piena forma.
Conseguenze:
Quella più grave può essere l’insorgere
di una sinusite, che richiederà cure
mediche.
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Il colpo di ventosa
Lo schiacciamento della maschera avviene più comunemente durante le discese molto
rapide quando il sub non compensa lo spazio aereo all'interno della maschera
(espirando attraverso il naso ) con quello esterno.
L'aumento della pressione idrostatica ( pressione dell'acqua ) forza i tessuti che
circondano gli occhi a gonfiarsi nello spazio non compensato per riempire il volume
ridotto.
Questo gonfiore danneggia i capillari, provocando contusioni alla pelle intorno agli occhi
ed alle guance, rompendo, qualche volta, anche i capillari superficiali degli occhi.
Prevenzione:
Ricordarsi di compensare anche la maschera. ( più la maschera ha un gran volume interno, più
aria dovremo insuflare).
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Gli incidenti del mondo
sommerso
Incidenti dovuti all’impatto
fisiopatologico dell’acqua sull’organismo
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Annegamento e Pre-annegamento
L’annegamento è definito come la morte avvenuta per immersione in un
liquido e risultante dall’asfissia dovuta a ostruzione delle vie aeree e/o
aspirazione di liquidi.
Il pre-annegamento è definito come episodio di immersione in un liquido da
cui risulta una sopravvivenza della vittima oppure un quadro clinico che
conduce alla morte del soggetto in un secondo momento.
I fattori che determinano la sopravvivenza:
Tali fattori sono: l’età della vittima, al tipo e alla pulizia del liquido e dalla
temperatura del liquido .
Primo soccorso:
L’obiettivo principale del soccorso consiste nel far riemergere, il più
velocemente possibile, la vittima dall’acqua e disporla su di un piano rigido.
Chiamare il 118 e cominciare una terapia mirata al ripristino dell’attività
cardiorespiratoria (BLS – basic life support).
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Acqua dolce vs Acqua salata
Consideriamo come modello dei nostri tessuti un
recipiente diviso a metà da una menbrana
semiimpermeabile. Questa menbrana, come le
nostr cellule, lasciano passare l’acqua ma non i Sali
e siccome il sistema tende sempre al’equilibrio
avremo 2 soluzioni:
1) Se l’H2O è salata: l’acqua passerà dal nostro
sangue
ai
polmoni
per
diminuire
la
concentrazione, avvizzendo i globuli rossi. Tale
pre-annegamento da la possibilità di recuperare
i globuli rossi con una semplice flebo .
2) Se l’H2O è dolce: l’acqua passerà dai polmoni al
sangue e i globuli rossi assorbono il liquido,
poiché al nostro interno abbiamo una
concentrazione di sali.
Le nostre cellule
assorbono liquido fino ad esplodere e quindi non
sono più recuperabili.
È per questo che si sente dire che il preannegamento in acqua salata è meno pericoloso
che in acqua dolce.
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La sincope
La sincope è un noto incidente nell’immersione in apnea e consiste in un aperdita di
conoscenza con arresto respiratorio e, successivamente o contemporaneamente,
cardiaco, causata dalla mancanza si ossigenazione cerebrale (ipossia).
Si possono avere due tipologie di sincope:
1) Sincope primaria o da apnea prolungata, si verifica quando la concentrazione
dell’ossigeno nel sangue scende al di sotto del 10%; a questo punto si verifica un
arresto del funzionamento delle cellule nervose che restano in uno stato di blocco
metabolicoper un certo tempo, dopo di che se non viene ristabilita una sufficiente
ossigenazione celebrale si va incontro a danni irreversibili. In tale sincope non ci sono
segni premonitori, bisogna imparare a conoscere i propri limiti. Qeusta si divide
ancora in:
a) secca o pura, se NON c’è stata iperventilazione. Le contrazioni diaframmatiche
(ipercapnia) sono avvenute prima della caduta di concentrazione dell’ossigeno. Per la
maggior parte dei casi non vi è allagamento dei polmoni e quindi un’ampia possibilità di
recupero.
b) Umida o complicata, se si è iperventilato, le contrazioni diaframmatiche sono avvenute
dopo la caduta di concentrazione dell’ossigeno. Poiché queste contrazioni sono
involontarie , saranno delle vere e proprie boccate d’acqua e vi saranno scarse
possibilità di recupero.
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La sincope
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Secondaria o da idrocuzione, è tipica nei nuotatori, poiché insorge di solito dopo un
tuffo e può essere favorita dalla differenza di temperatura fra il corpo e l’acqua , da un
pasto recente ed abbondante o dalla stanchezza.
Si pensa possa essere provocata da un riflesso del nervo vago , che rallenta la
frequenza cardiaca, tale riflesso si può verificare anche per una manovra di Valsalva
troppo esuberante.
Manifestazioni:
a) Arresto respiratorio ma non cardiaco, il sangue si carica di CO2 e diventa carico di
anidride carbonica come quello venoso, che dona un colorito cianotico (scuro e
bluastro) al soggetto sincopato.
b) Arresto respiratorio e cardiaco, si denota da un colorito biancastro del soggetto
sincopato.
c) Pupille dilatate che non reagiscono alla luce, sintomo di grave sofferenza cerebrale.
Prevenzione:
-
Non iperventilare
Comportamento di coppia
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