Diapositiva 1 - Facoltà di Scienze della Formazione

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Università di Catania
Facoltà di Scienze della Formazione
Approfondimenti del corso di Sociologia della devianza
2008/09
Prof.ssa Anna Maria Leonora
Università di Catania
NOZIONI E CONCETTI FONDAMENTALI
La socializzazione viene intesa in sociologia come quel
processo mediante il quale vengono trasmessi i valori, le
norme, gli atteggiamenti ed i comportamenti condivisi
dai membri di un determinato gruppo. La
socializzazione avviene mediante un continuo processo
di comunicazione (verbale e non verbale) da parte di
soggetti (individuali o collettivi), agenzie ed unità
sociali differenti per ruoli e caratteristiche.
Il processo di socializzazione viene inserito in un contesto
culturale di riferimento e pertanto possiamo
considerare che esso contenga in sé due differenti
dimensioni: una prima dimensione lo pone quale
prodotto della società ed una seconda dimensione lo
pone quale motore del cambiamento.
IL PROCESSO DI SOCIALIZZAZIONE
Nella prospettiva sociologica gli studi sul
processo di socializzazione hanno aperto un
dibattito su ciò che “ci rende esseri sociali”.
 In sociologia la socializzazione come concetto
scientifico serve a spiegare come i singoli
individui imparino ed apprendano gli elementi di
una determinata cultura integrandosi nella
società (E. Durkheim).
 Dunque la socializzazione quale dinamica sociale
spiega le relazioni tra cultura e identità (sociale)
e tra necessità e aspettative biologiche e sociali.

SOCIALIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
La socializzazione primaria avviene per il tramite
di entità sociali (singole o collettive) di tipo
naturale, come la famiglia, e all’interno di gruppi
primari.
 La socializzazione secondaria avviene per il
tramite di agenzie istituzionalizzate e di gruppi
formali come la scuola, il posto di lavoro, il
gruppo religioso; o all’interno di gruppi primari
che non sono la famiglia come il gruppo dei pari.
(T. Parsons)

I FATTORI FONDAMENTALI DEL PROCESSO
DI SOCIALIZZAZIONE

Perché il processo di socializzazione si realizzi
sono necessari alcuni fattori: il cambiamento
comportamentale, il desiderio di adeguarsi al
ruolo, l’aspettativa di conformità, la percezione
dei limiti biologici ed dei limiti culturali e
normativi (riferiti al gruppo: le regole del gioco).
SOCIALIZZAZIONE COME
PROGRAMMAZIONE CULTURALE
Antony Giddens fa presente che se il processo di
socializzazione dipendesse totalmente dalla
struttura sociale e se esso venisse assorbito
completamente dall’individuo socializzato allora
ci sarebbero solo e sempre individui programmati
culturalmente come robot.
 Invece la realtà sociale, le capacità e le differenze
individuali ed il continuo mutamento sociale ci
dicono che non è così.

DIVERSE PROSPETTIVE PER IL PROCESSO
DI SOCIALIZZAZIONE
Il modello funzional-strutturalista prevede,
secondo Parsons, che:
 la socializzazione comprende l’interiorizzazione
delle norme e dei valori in modo che, facendoli
propri, ogni singolo individuo sia in grado di
svolgere il proprio specifico ruolo sociale.
 Per questo il processo di socializzazione veicola
contenuti specifici:
 Contenuto di tipo cognitivo/relazionale
 Contenuto di tipo ruolo/strumentale
 Contenuto di tipo scientifico/conoscitivo
 Contenuto di tipo espressivo/relazionale

MODELLO INTERAZIONISTA
La socializzazione è un processo complesso e
riguarda l’interazione tra gli individui e tra
questi e la società in cui essi vivono.
 Si riconosce all’individuo, anche se giovane, un
ruolo attivo/partecipativo al processo di
socializzazione.
 Questo vuol dire che da una famiglia/gruppo
criminale non sempre derivano dei delinquenti e
viceversa da una famiglia/gruppo “normale”
possono derivare dei criminali.

COME CAMBIA LA CULTURA
Ogni persona si muove su tre piani quello fisico, quello
individuale (psichico) e quello sociale, fatto da relazioni e
da ruoli che ciascuno vive nella società. I ritmi naturali
vengono trasformati in costumi di vita quindi in cultura. Il
tempo del lavoro e tempo delle relazioni private (familiari e
amicali) sono due ambiti entro cui la persona si realizza in
quasi tutte le sue dimensioni. Lo stile di vita attraverso
cui conciliare il comportamento atteso nelle varie
dimensioni passa attraverso queste forme di relazione:
Costumi e stili
di vita
Norme
Leggi
Sanzioni
INTEGRAZIONE
L’integrazione sociale è lo stato di un gruppo o di
una collettività caratterizzato dalla tendenza e
disponibilità costanti da parte della gran
maggioranza degli individui che la compongono a
coordinare regolarmente ed efficacemente le
proprie azioni sociali con quelle degli altri
membri a diversi livelli della struttura della
società o gruppo sociale.
 Questo garantisce un grado di conflittualità basso
o la risoluzione pacifica di interessi diversi.
 (L. Gallino)

IL GRUPPO

Nella prospettiva sociologica il gruppo è un
insieme di individui tra i quali si sono stabiliti, in
modo diretto o in modo indiretto (leggi anche
virtuale), in modo spontaneo o per costrizione
esterna (i giocatori di una squadra), processi di
interazione sociale. Tali processi di interazione
sono relativamente intensi e durevoli sulla base
di interessi strumentali o affettivi o derivanti da
una qualità comune come una stessa professione
o l’affiliazione religiosa, la condivisione di
un’attività di svago, o il genere, o l’apparteneza
politica o territoriale.
Questo insieme di persone per essere considerato
un gruppo deve avere dimensioni tali (non troppo
grandi dunque) da garantire a tutti i membri di
avere contatti non sporadici, di incontrarsi e di
riconoscersi vicendevolmente.
 Questi gruppi possono dunque distinguersi a loro
volta in gruppi formali ed informali.
 I gruppi informali si distinguono per le relazioni
di tipo diretto e spontaneo che realizzano processi
di identificazione verso l’interno e verso l’esterno
del gruppo.

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