Sistema scheletrico Endoscheletro: struttura di sostegno all’interno del corpo. È formata da 206 ossa e 68 articolazioni. Ci sono 27 ossa per ciascuna mano, 26 ossa per ciascun piede e 36 vertebre separate da dischi cartilaginei. Sostiene il peso del corpo, permette i movimenti e protegge gli organi interni. Curtis et al. Invito alla biologia.blu © Zanichelli editore 2012 Scheletro assile: cranio, colonna vertebrale, gabbia toracica. Protegge tessuto nervoso, cuore e polmoni. Curtis et al. Invito alla biologia.blu © Zanichelli editore 2012 Scheletro appendicolare: ossa degli arti cinto toracico cinto pelvico Curtis et al. Invito alla biologia.blu © Zanichelli editore 2012 Le vertebre •7 cervicali - in tutti i mammiferi, la prima e la seconda permettono l’articolazione con il cranio e i movimenti del collo; •12 toraciche - formano la gabbia toracica, insieme a costole e sterno, a queste vertebre si articolano tutte le 12 paia di costole (dette vere, spurie e fluttuanti); •5 lombari - sono le più robuste, spesso i dischi intervertebrali fatti al 90% di acqua si disidratano e induriscono, favorendo l’ernia discale; •5 sacrali - fuse nell’osso sacro; •3-5 coccigee - rappresentano la nostra «coda vestigiale», non ha alcuna funzione, ma è omologa alla coda di altri vertebrati. Classificazione delle ossa in base alla forma: piatte, sono sottili, ma robuste; irregolari come le vertebre; lunghe; brevi, come polsi e caviglie. Curtis et al. Invito alla biologia.blu © Zanichelli editore 2012 Sulle ossa ci sono solchi e creste passaggio di grossi vasi si inseriscono tendini e legamenti Tessuto osseo spugnoso, ricco di trabecole ossee e con parti lacunose. compatto, matrice più densa. Si trova nelle diafisi, e nelle lamine esterne delle ossa piatte. Le ossa lunghe: •epifisi - estremità dell’osso, sono formate da tessuto spugnoso, contengono midollo osseo rosso; •diafisi - porzione centrale, cavità midollare con midollo osseo rosso nel bambino, giallo nell’adulto; •metafisi - porzione intermedia tra epifisi e diafisi, qui avviene il processo di crescita dell’osso. Periostio, guaina di tessuto connettivo denso irregolare, protegge l’osso, passano nervi e vasi. Endostio, sottile membrana che contiene strato di cellule che formano o distruggono l’osso. Curtis et al. Invito alla biologia.blu © Zanichelli editore 2012 Crescita delle ossa •condrociti, cellule cartilaginee che si dividono continuamente; •porzione diafisaria, cartilagine sostituita da tessuto osseo. La crescita è proporzionale al diametro: l’osso si accresce disponendo nuova matrice esterna, gli osteoclasti distruggono il tessuto osseo adiacente alla cavità interna. Nella testa ci sono 22 ossa piatte e rotonde suddivise in craniche e facciali. Le ossa craniche proteggono l’encefalo, quelle facciali sostengono i muscoli del viso e i denti. Si incastrano tramite le suture, articolazioni fisse non deformabili nell’adulto; nel neonato ci sono 6 fontanelle, tratti di cartilagine tra le ossa. Le meningi rivestono il cranio internamente, i seni sono cavità vuote che alleggeriscono il peso del cranio, umidificano e riscaldano l’aria in entrata e sono cassa di risonanza nell’emissione di suoni. Curtis et al. Invito alla biologia.blu © Zanichelli editore 2012 Cellule che modellano le ossa •osteoprogenitrici, cellule staminali dell’osso che mantengono la capacità di dividersi •osteoblasti, si originano dalla mitosi delle prime, producono la matrice extracellulare ossea •matrice extracellulare ossea, è formata per 50% da sali minerali, 50% acqua e fibre collagene •osteociti, osteoblasti al culmine del processo, intrappolati nelle lacune •osteoclasti, nell’endostio, demoliscono l’osso quando c’è bisogno di sali minerali dalla matrice L’osso compatto è formato da osteoni: lamelle di matrice extracellulare concentriche con osteociti. Tra cellule e lacune si formano dei canalicoli. I vasi sanguigni e linfatici entrano nell’osso dal periostio sfruttando i canali perforanti (o di Volkmann) perpendicolari alla diafisi; mentre i canali centrali (di Havers) sono paralleli alla lunghezza dell’osso. L’osso spugnoso è formato da trabecole, colonne ossificate di matrice extracellulare e osteociti. Le cellule si trovano in lacune e comunicano con canalicoli. Curtis et al. Invito alla biologia.blu © Zanichelli editore 2012 Rimodellamento delle ossa: ogni anno viene rinnovato il 10% del nostro tessuto osseo. Viene distrutta la matrice vecchia (osteoclasti) e deposta quella nuova (osteoblasti). Il rimodellamento è stimolato da stress da carico e attività fisica. Se prevale la demolizione, si rischia l’osteoporosi, incentivata da fattori genetici, fumo, alcol, consumo insufficiente di calcio, ormoni, farmaci e vita sedentaria. Le articolazioni Le articolazioni sono il punto di incontro tra le ossa, sono più o meno flessibili o stabili. Possono permettere i movimenti (sinartrosi) o non permetterli (diartrosi). Sono classificate in base al tipo di tessuto connettivo. Curtis et al. Invito alla biologia.blu © Zanichelli editore 2012 Articolazioni fibrose: hanno tessuto ricco di fibre collagene, vengono chiamate anche suture, movimento scarso o nullo. Articolazioni cartilaginee: ossa separate da cartilagine fibrosa o ialina, sono poco mobili. Articolazioni sinoviali: spazio ben delimitato tra due ossa, detto cavità sinoviale che contiene del liquido, molto flessibili, buona mobilità (ginocchio e spalla). Articolazioni sinoviali •la capsula articolare contiene l’articolazione, e la cartilagine articolare, che riveste le porzioni distali delle ossa, serve a ridurre l’attrito; •il liquido sinoviale nutre i condrociti e ne rimuove i metaboliti, dopo un trauma aumenta di volume e gonfia la parte lesa; •i menischi sono dischi accessori di cartilagine fibrosa, che favoriscono l’adattamento tra superfici; le borse sono piccole sacche con liquido per proteggere da sfregamento. Omologie