Presentazione di PowerPoint

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L’evoluzione del
Professionista Digitale
Sergio Bovenga
Uso Consapevole degli strumenti ‘ICT’
La professione Medica e Odontoiatrica deve maturare
un approccio cosciente alla tecnologia ICT per non
diventare «strumento» delle procedure
invece che divenire un utilizzatore consapevole
Al Policlinico milanese di San Donato, si aggirano per i corridoi due marchingegni,
alti più o meno un metro e settanta, che fanno le veci del medico.
Il professor Carlo Pappone, primario dell’Unità di Elettrofisiologia e Aritmologia
del Policlinico San Donato e fautore dell’iniziativa, ha spiegato: “Facilitano il
rapporto tra il medico e il paziente che negli ultimi anni è diventato sempre più
difficile a causa degli impegni improrogabili e della moltiplicazione delle
procedure”.
http://formiche.net/2015/09/26/cosa-fanno-funzionano-i-medici-robot/
Al CES 2017, Philips ha presentato una tecnologia molto utile per tutte le famiglie che
hanno un bebè in casa: ecco la piattaforma uGrow, il pediatra virtuale.
Il CES 2017 è iniziato e già da subito sono state mostrate importanti tecnologie per
questo nuovo anno da poco cominciato. Tra queste vi è il “pediatra virtuale” realizzata
da Philips attraverso una piattaforma chiamata uGrow.
Questa piattaforma unisce i dati del termometro a infrarossi, del biberon “smart” che
tiene conto di quantità e temperatura del latte a quelli indicati dai genitori per quanto
riguarda il sonno e le poppate.
Dopodiché elabora un profilo personalizzato e consiglia i genitori in caso di problemi.
Finora la professione Medica è stata
supportata da strumenti tecnologici e oberata
da ‘imposizioni’ di sistemi gestionali per
gestire processi.
Oggi nuove tecnologie e funzioni informatiche
(Big Data, IOT, Social Network, Robot,
Intelligenza artificiale) stanno invadendo
l’attività professionale e personale.
I big Data
Quanto i Big Data, cioè la raccolta e l’analisi
di grandi quantità di dati, possono cambiare
la Professione?
(non solo la professione medica)
Se facciamo una ricerca su web …
cosa troviamo?
•I risultati ottenuti sono condizionati da un algoritmo.
•Qualcuno ha programmato questo algoritmo per dare priorità ai
risultati della ricerca in base a definiti criteri.
•Per favorire l’usabilità spesso viene nascosta la complessità degli
algoritmi.
La domanda da porci è:
Abbiamo trovato quanto cercavamo o «quello che volevano farci trovare»?
La professione medica non potrà (né vuole) certo arrestare l’evoluzione tecnologica e le
criticità che essa comporta, ma ha il diritto e il dovere di avere consapevolezza del
funzionamento tecnico delle evoluzioni ICT a tutela del Paziente e della professione.
La professione medica deve avere la possibilità e la
competenza per individuare eventuali interessi di
terzi o conflitti di interessi al fine di un uso
intellettualmente indipendente, consapevole e
critico della tecnologia
Capita che …..
Morale della favola…….
I risultati di ricerche semantiche non sempre
sono esiti neutri e indipendenti
I risultati sono frutto di algoritmi, di «programmazione»
Gli esiti di ricerche possono dipendere dalle finalità per
le quali sono stati sviluppati gli algoritmi.
La ricerca….
Gli algoritmi di ricerca vengono studiati e migliorati
progressivamente per farci trovare agevolmente ciò che stiamo
cercando
Ma se qualcuno dovesse modificare l’algoritmo al fine di ‘farci
trovare’ quello che importa ad altri portatori di interessi siamo certi
di riuscire ad accorgerci di ciò?
Se in futuro (che è già cominciato) interrogheremo un sistema
esperto per sapere ad esempio quale è il miglior farmaco per una
determinata sintomatologia e/o patologia, troveremo una risposta
imparziale?
Saremo sufficientemente confidenti per accorgerci che non vi siano
state interferenze di altri portatori di interessi o troveremmo le
risposte che l’algoritmo vorrà farci trovare?
Cosa sta cambiando?
Oggi è disponibile
una tale mole di dati
che non è più
ragionevole stimare
un campione con un
determinato margine
di errore derivante
dalla scelta del
campione, ma tale
metodo in molti
campi è stato
superato dall’analisi
dei dati reali
disponibili e raccolti
in/consapevolmente
Ad esempio..
Chi detiene oggi nel mondo il database con maggiori
informazioni sulla salute cardiovascolare della popolazione
mondiale?
Ci sono 12.000.000 di sensori (tracker) che in un anno
trasmettono nel cloud di un’ azienda privata dati relativi
all’attività cardiaca, alla attività fisica, allo stile di vita di
soggetti ‘profilati’
Perché le aziende IT si
interessano di salute?
Perché viene considerato il business a maggior trend di crescita al mondo …
Apple oggi è l’azienda IT più ricca al mondo
con un fatturato di 233 Miliardi
Apple ha recentemente messo a punto
alcune
piattaforme
per
medici,
ricercatori e pazienti.
ResearchKit, offre nuove opportunità di
raccogliere dati su larga scala
CareKit, permette di monitorare
costantemente, e in modo più smart, il
decorso di una particolare condizione
fisica e di condividere le informazioni con
i propri medici curanti.
I partner di questo progetto, che vanno
dalle università ai più grandi centri di
ricerca, sono già numerosi e ogni giorno
nascono nuove app che rendono la
raccolta di dati, per sé e per la comunità,
più capillare e puntuale.
Sempre più app condizionano il Professionista…
Grazie a CARDIOcheckAPP il paziente potrà condividere con il proprio medico (es. diabetologo,
cardiologo, internista etc.), le automisurazioni di glicemia, pressione arteriosa (PA), frequenza
cardiaca (FC), peso e sintomi.L’applicazione si basa su una conoscenza diretta tra MEDICO e
PAZIENTE. Manterremo dunque una lista aggiornata di medici che adottano il servizio.
Il nostro consiglio per i pazienti: se il vostro medico non è registrato in CARDIOcheckAPP,
suggeritegli di adottare il servizio.
VANTAGGI PER IL PAZIENTE
• “sentire” il proprio medico sempre vicino
• memorizzare le automisurazioni di PA, FC e glicemia in un'unica app
• avere uno strumento “più discreto” per condividere i tuoi dati con il proprio medico (niente più
email, sms o whatsapp)
VANTAGGI PER IL MEDICO
• accesso ad un database dei propri pazienti, con dati clinici giornalieri aggiornati, fruibile
ovunque su smartphone, tablet e su pc (all’url: webapp.cardiocheckapp.com)
Nel nuovo paradigma di mercato…
• Gli utilizzatori forniscono i propri dati nella ricerca di
una funzione di utilità propria e seguendo mode.
• Le multinazionali favorisco l’adesione a servizi e
agevolano la raccolta e l’aggregazione dei dati anche
con la gratuità dei servizi
• I dati aggregati e l’utilizzo di sensori diffusi
costituiscono un valore incompreso dall’ utente finale
ma rappresentano il vero valore ricercato dal capitale
La salute è diventata terreno di conquista delle
multinazionali, attraverso la raccolta dati
Ad esempio 23andMe
L’azienda è stata lanciata nel
2006 da Anne Wojcicki, ex
moglie di Sergey Brin, uno
dei due cofondatori di
Google.
Ne è ancora amministratrice
delegata e la società aveva
avuto successo per i suoi kit
di test dna da 99 dollari
Ora ha dalla sua un database di oltre 850 mila codici genetici forniti
dai suoi clienti!!!
Forte di questo patrimonio l’azienda ha annunciato che inizierà a
sviluppare nuovi farmaci, diventando quindi anche un’azienda
farmaceutica.
Un altra start-up finanziata da
Big G è Calico ("California Life
Company“).
Fondata nel 2013, si occupa di
ricerca e sviluppo nel campo
delle biotecnologie.
Si
tratta
di
un’azienda
interessata alla salute, al
benessere e alla longevità.
Mountain View figura nel panel
dei soci fondatori.
Probabilmente……………
Entro 5 anni, le multinazionali che
raccolgono dati sociali e sanitari,
incrociando e correlando le
informazioni, avranno più elementi
analitici sui pazienti di quanti ne abbia
il medico curante.
Forse per curare un paziente il medico
dovrà richiedere i dati a soggetti terzi
La tutela dei dati.
I Medici e Odontoiatri hanno ‘cultura’ del valore
del dato digitale?
La legge considera i dati sanitari, dati sensibili…..
Dati da tutelare….
I Medici ed Odontoiatri quando operano in autonomia
hanno consapevolezza sull’utilizzo dei dati?
Es: un Professionista che ha nel proprio computer 20 anni
di attività e dati sanitari direttamente collegati all’identità
del paziente:
Ha previsto la tutela dei suoi dati da perdite
accidentali…?
Ha consapevolezza di quanto valga l’insieme di questi
dati …..?
Chi ha certezza che questi dati non vengano ceduti a
terzi?
E c’è chi i dati li condivide forse senza
neanche saperlo….
Può bastare poco, farne una copia in un cloud gratuito, o inviare
contenuti per condividere i propri dati…
Norme sulla privacy di Google
«I nostri sistemi automatizzati analizzano i contenuti dell'utente (incluse le email)
al fine di mettere a sua disposizione funzioni di prodotto rilevanti a livello
personale, come risultati di ricerca personalizzati, pubblicità su misura e
rilevamento di spam e malware.»
Google tratta le informazioni personali sui suoi server in diversi Paesi in tutto il
mondo. Potremmo trattare informazioni personali su un server sito in un Paese
diverso da quello in cui si trova l’utente.
Le multinazionali dell’ICT, che offrono servizi gratuiti,
sviluppano il proprio Business.
Se offrono servizi di valore, è perché riescono
a recuperare il valore dalle informazioni gestite.
Il Medico/Odontoiatra che gestisce in proprio dati deve conoscere:
• Le norme, es. privacy
• Gli aspetti tecnologici
• Best practice in ambito informatico
Quanto valgono i dati
raccolti per anni relativi ai
Vostri pazienti?
Quanto valgono per VOI?
Quanto valgono per i Vostri pazienti?
Quanto sareste disposti a pagare per
riaverli?
Quanto valgono i dati lo sanno
le organizzazioni criminali…
La necessaria coesistenza di
tecnologia, norme e comportamenti
Ma sul telefono quindi ci sono dati sensibili…..
Sul telefono ci sarà certo l’antivirus, il backup verrà criptato, l’accesso
al telefono protetto, verranno installate solo app affidabili….
Attenzione ai pericoli….
Poco prima di imbarcarsi su un aereo a
Heathrow, Justine Sacco aveva twittato ai suoi
170 follower
ll tweet è passato sotto gli occhi di Sam Biddle,
che gestisce Valleymag, un blog che si occupa
di tecnologia per il gruppo editoriale Gawker:
Biddle ci ha scritto un post su Valleymag e ha
retwittato il tweet di Sacco ai suoi 15mila
I social network sono stati creati per
follower, rendendolo virale
Sacco fu presa in giro e insultata per giorni.
A causa di quel tweet ha perso il suo lavoro da
capo delle pubbliche relazioni della IAC, una
grande società Americana.
manipolare il nostro desiderio di
approvazione, e questo porta molti
soggetti a sbagliare in prima istanza,
considerando comunicazioni private,
comunicazioni che non lo sono.
L’uso consapevole dei social
Chi
ha
deciso
di
investire in Facebook, in
Twitter e simili, era
perfettamente
a
conoscenza che tutto
questo avrebbe fatto
leva sul Narcisismo,
sull'Egocentrismo,
sull'Edonismo, insiti in
ogni essere umano.
Il Selfie, ovvero fotografare se stessi, è un
fenomeno che non ha pari nella diffusione.
I social…
• Sono Uno strumento privato? O Un
network pubblico
• Un uso consapevole o un utilizzo
spericolato?
• Uno strumento dove spesso si unisce
l’aspetto privato e quello pubblico
Il professionista digitale
Cosa abilita materialmente ogni giorno migliaia di
professionisti ad esercitare la professione medica?
Chi la emette e la gestisce, in ultima istanza, abilita in certi ambiti
professionali all’esercizio della Professione.
La tecnologia digitale di accesso e trattamento dei dati diventa quindi
di fatto la condizione abilitante all’esercizio della Professione
Come sopravvivere nel frattempo?
• Con l’utilizzo di servizi Professionali, invece di servizi con
logiche consumer ….
• Avvalendosi, per le competenze tecniche, di fidati
professionisti del settore.
• Separando gli strumenti dell’attività professionale da quelli
della vita privata.
• Utilizzando strumenti e profili di accesso diversi specie se
non si usano/conoscono politiche di sicurezza adeguata.
• Utilizzando account diversi a seconda del profilo
professionale o personale.
• Avendo piena consapevolezza che strumenti usati per
finalità diverse richiedono gestioni diverse.
Come evolvere digitalmente?
Verso quale medicina?
Attraverso l’acquisizione di conoscenza e
consapevolezza sui principi tecnologici
Il Professionista che non evolverà
nell’uso consapevole della
tecnologia, verrà forse privato della
possibilità di esercitare pienamente la
Professione Medica, certamente di
esercitarla, in libertà e coscienza.
grazie
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