Nessun titolo diapositiva - Comune di Rimini

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Politiche e programmi
europei nel campo sociale
2007 - 2013
Rimini, 19 dicembre 2006
Occupazione e politica sociale
Le politiche
- aumentare il numero dei cittadini europei occupati.
- tutelare i diritti dei lavoratori stabilendo norme minime comuni relative
alle condizioni di lavoro e alla salute e sicurezza sul luogo di
lavoro.
- promuovere le pari opportunità nel mercato del lavoro.
- preparare tutti i lavoratori europei ai mutamenti di un’economia
fondata sulla conoscenza confrontata alle sfide della
globalizzazione.
Occupazione e politica sociale
Le politiche
- includere tutti i cittadini europei, rimediando alle disuguaglianze
fondamentali tra le persone e offrendo un sostegno alle persone in
difficoltà.
- lottare contro ogni forma di discriminazione basata sul sesso,
l’origine razziale od etnica, gli handicap, gli orientamenti sessuali,
l’età, la religione o le convinzioni personali.
-
promuovere l'integrazione sociale e combattere la povertà.
-
promuovere le pari opportunità fra donne e uomini in tutte le
politiche dell’UE.
Occupazione e politica sociale
Le politiche per l’occupazione
Il trattato di Amsterdam ha introdotto nel trattato che
istituisce la Comunità europea il nuovo titolo VIII
"Occupazione" trasformando in tal modo in una priorità
comunitaria il coordinamento delle politiche per
l'occupazione condotte dagli Stati membri.
Occupazione e politica sociale
Le politiche per l’occupazione
La Strategia Europea per l’Occupazione (SEO)
Il Consiglio europeo di Lussemburgo ha lanciato, nel
novembre 1997, la strategia europea per
l'occupazione (SEO), chiamata anche Processo di
Lussemburgo.
La SEO costituisce un programma annuale di
pianificazione, monitoraggio, esame e riaggiustamento
delle politiche attuate dagli Stati membri in modo da
coordinare i loro strumenti di lotta contro la
disoccupazione.
Occupazione e politica sociale
Le politiche per l’occupazione
La Strategia Europea per l’Occupazione (SEO)
A tal fine si serve di quattro strumenti:
• orientamenti per l'occupazione: priorità comuni degli Stati membri
elaborate dalla Commissione;
• piani d'azione nazionali per l'occupazione (PANO): attuazione a
livello nazionale degli orientamenti comuni;
• relazione congiunta sull'occupazione: sintesi dei piani d'azione
nazionali che serve da base all'elaborazione degli orientamenti
dell'anno successivo;
• raccomandazioni: adozione da parte del Consiglio a maggioranza
qualificata delle specifiche raccomandazioni nazionali.
Occupazione e politica sociale
Le politiche per l’occupazione
La Strategia Europea per l’Occupazione (SEO)
Nel 2005, il rilancio della strategia di Lisbona ha portato ad una
revisione completa della SEE, e degli strumenti operativi
ridimensionati come segue:
• orientamenti integrati per la crescita e l'occupazione (gli
orientamenti saranno presentati d'ora in poi insieme agli
orientamenti per la politica economica dell'Unione europea per un
periodo di tre anni, e serviranno di base all’attuazione della
strategia di Lisbona). ;
• i programmi nazionali di riforma per paese;
• la relazione annuale della Commissione sulla crescita e
l'occupazione che analizza i 25 nuovi programmi nazionali di
riforma presentati dagli Stati membri;
• eventuali raccomandazioni adottate dal Consiglio.
Occupazione e politica sociale
Le politiche per l’occupazione
La Strategia di Lisbona
In occasione del Consiglio europeo di Lisbona (marzo 2000) è stata
avviata la “strategia di Lisbona” per fare dell'Unione europea (UE)
l'economia più competitiva del mondo e pervenire alla piena
occupazione entro il 2010.
Essa comprende:
• un pilastro economico per fare dell’UE un’economia competitiva,
dinamica e fondata sulla conoscenza (adattamento alla società
dell'informazione e investimento nella ricerca e sviluppo);
• un pilastro sociale per modernizzare il modello sociale europeo
grazie all'investimento nelle risorse umane e alla lotta contro
l'esclusione sociale;
• un pilastro ambientale (Consiglio europeo di Göteborg nel giugno
2001) per dissociare la crescita economica dall'utilizzazione delle
risorse naturali.
Occupazione e politica sociale
Le politiche per l’occupazione
La Strategia di Lisbona
Messa in pratica tramite il metodo di coordinamento
aperto che comprende l'elaborazione di piani d'azione
nazionali.
Nel 2005 è stata fatta una revisione della Strategia che
ha messo in luce la modestia dei risultati raggiunti e la
mancanza di chiarezza degli obiettivi (troppi
indicatori).
Per ridare un nuovo impulso alla Strategia di Lisbona,
sono stati semplificati gli obiettivi quantificati e il
metodo di coordinamento.
Occupazione e politica sociale
Le politiche per l’occupazione
Il metodo di coordinamento aperto
Creato nel quadro della politica dell'occupazione e del processo di
Lussemburgo, esso è stato definito quale strumento della
strategia di Lisbona (2000).
Si tratta di un quadro di cooperazione tra gli Stati membri volto a far
convergere le politiche nazionali al fine di realizzare certi obiettivi
comuni. Gli Stati membri sono valutati da altri Stati membri («
peer pressure ») e la Commissione svolge un ruolo di
sorveglianza.
Occupazione e politica sociale
Le politiche per l’occupazione
Il metodo di coordinamento aperto
Si basa sui seguenti elementi:
• definizione di obiettivi da raggiungere;
• scelta degli strumenti di misura (statistiche, indicatori, linee
guida);
• “benchmarking” o analisi comparativa dei risultati degli Stati
membri e lo scambio di pratiche ottimali.
Il metodo di coordinamento aperto funziona in ambiti che rientrano
nella competenza degli Stati membri quali l'occupazione, la
protezione sociale, l'inclusione sociale, l'istruzione, la gioventù e
la formazione.
Programma integrato per l’occupazione e la solidarietà
sociale - PROGRESS
Obiettivi :
- Migliorare la conoscenza della situazione occupazionale e sociale
degli Stati attraverso l’analisi e la valutazione delle politiche di
settore
- Sviluppare nuovi strumenti, metodologie, statistiche e indicatori
comuni ai 5 settori previsti dal programma.
- Sostenere l’attuazione della legislazione comunitaria e valutare il
suo impatto a livello nazionale.
- Promuovere la creazione di reti, l’apprendimento reciproco, la
diffusione delle buone prassi a livello comunitario.
- Sensibilizzare le parti interessate e l’opinione pubblica verso le
politiche sociali comunitarie
- Migliorare la capacità delle principali reti europee nel sostenere la
politica comunitaria occupazionale e sociale.
Programma integrato per l’occupazione e la solidarietà
sociale - PROGRESS
Settori:
1) Occupazione
2) Protezione sociale e integrazione
3) Condizioni di lavoro
4) Diversità e lotta contro la discriminazione
5) Parità tra uomini e donne
Stanziamento: 657.590.000 euro, con la seguente ripartizione:
Sezione 1 – Occupazione: 23%
Sezione 2 – Protezione sociale e integrazione: 30%
Sezione 3 – Condizioni di lavoro: 10%
Sezione 4 – Diversità e lotta contro la discriminazione: 23%
Sezione 5 – Parità fra uomini e donne: 12%
Finanziamento: contributo comunitario fino all’80% dei costi totali del
progetto.
Programma integrato per l’occupazione e la solidarietà
sociale - PROGRESS
Settori
1) Occupazione
Attuazione della Strategia Europea per l’Occupazione:
- migliorando la comprensione della situazione relativa all’occupazione
(realizzazione di studi, analisi);
- seguendo e valutando l’applicazione e la valutazione degli
orientamenti europei;
- favorendo l’apprendimento reciproco nel quadro della SEO;
- sensibilizzando, diffondendo informazioni e promuovendo il dibattito
sulle sfide e le politiche nel settore dell’occupazione, nonché
l’attuazione di programmi nazionali di riforma includendo gli attori
regionali e locali.
Programma integrato per l’occupazione e la
solidarietà sociale - PROGRESS
Settori
2) Protezione sociale ed integrazione
Miglioramento del Metodo di Coordinamento Aperto nel settore della
protezione sociale e dell’integrazione:
- migliorando la comprensione delle questioni legate alla povertà e
delle politiche in tema di protezione sociale;
- seguendo e valutando l’applicazione del MCA nel settore di
riferimento;
- favorendo l’apprendimento reciproco nel quadro della strategia per la
protezione sociale e l’integrazione;
- sensibilizzando, diffondendo informazioni e promuovendo il
dibattito in questo settore;
- Sostenendo la principali reti europee attive nel settore.
Programma integrato per l’occupazione e la
solidarietà sociale - PROGRESS
Settori
3) Condizioni di lavoro
Miglioramento dell’ambiente e delle condizioni di lavoro, comprese le
questioni legate alla salute e alla sicurezza sul lavoro, nonché alla
conciliazione della vita professionale e familiare:
- migliorando la comprensione delle questioni relative alle condizioni
di lavoro;
- sostenendo l’applicazione del diritto del lavoro nell’UE mediante la
formazione dei professionisti, l’elaborazione di guide e lo sviluppo
di reti;
- favorendo la cultura della prevenzione nel campo della sicurezza e
della salute sul lavoro;
- sensibilizzando, diffondendo informazioni e promuovendo il dibattito
in questo settore.
Programma integrato per l’occupazione e la
solidarietà sociale - PROGRESS
Settori
4) Diversità e lotta contro la discriminazione
Promozione del principio di non discriminazione:
- migliorando la comprensione delle questioni relative alle
discriminazione;
- sostenendo l’applicazione della legislazione UE in tema di lotta
contro la discriminazione mediante la formazione dei professionisti
e lo sviluppo di reti;
- sviluppando la capacità delle principali reti dell’UE di perseguire gli
obiettivi politici dell’Unione;
- sensibilizzando, diffondendo informazioni e promuovendo il dibattito
in questo settore con la partecipazione degli attori regionali e
locali, le parti sociali, le ONG ecc.
Programma integrato per l’occupazione e la
solidarietà sociale - PROGRESS
Settori
5) Parità tra uomini e donne
Applicazione del principio della parità tra uomini e donne:
- migliorando la comprensione delle questioni relative all’integrazione
della dimensione di genere;
- sostenendo l’applicazione della legislazione UE in tema di parità tra
uomini e donne mediante la formazione dei professionisti e lo
sviluppo di reti;
- sviluppando la capacità delle principali reti dell’UE di perseguire gli
obiettivi politici dell’Unione;
- sensibilizzando, diffondendo informazioni e promuovendo il dibattito
in questo settore.
Programma integrato per l’occupazione e la
solidarietà sociale - PROGRESS
Azioni
1) Attività analitiche
- raccolta, elaborazione e diffusione di analisi e statistiche.
- elaborazione di metodologie e indicatori comuni.
- realizzazione di studi, analisi e diffusione dei risultati.
- valutazione di impatto delle politiche.
- elaborazione e pubblicazione di guide, relazioni,
materiale didattico diffuso tramite Internet.
Programma integrato per l’occupazione e la
solidarietà sociale - PROGRESS
Azioni
2) Attività di apprendimento reciproco, sensibilizzazione e
diffusione
- diffusione di buone prassi, revisioni fra pari,
apprendimento reciproco.
- organizzazione di conferenze e seminari.
- organizzazione di campagne di sensibilizzazione.
Programma integrato per l’occupazione e la
solidarietà sociale - PROGRESS
Azioni
3) Sostegno ai principali operatori
- contributo alle spese di funzionamento delle reti UE
operanti in questo campo.
- organizzazione di gruppi di lavoro costituiti da funzionari
nazionali per seguire l’applicazione del diritto
dell’Unione.
- seminari di formazione per gli operatori di settore.
- finanziamento di reti di esperti.
- scambio di personale tra amministrazioni nazionali.
Programma integrato per l’occupazione e la
solidarietà sociale - PROGRESS
Destinatari
Autorità nazionali, servizi pubblici per l’occupazione, enti
locali e regionali, parti sociali, ONG di livello
comunitario, università e istituti di ricerca, uffici statistici
nazionali, mezzi di comunicazione.
Paesi eleggibili
Stati membri (compresi Bulgaria e Romania),
Liechtenstein, Norvegia e Islanda, Paesi candidati
(Croazia, Ex Repubblica jugoslava di Macedonia e
Turchia) e Stati balcanici.
Programma quadro “Diritti fondamentali e
giustizia” - DAFNE
Il programma quadro riunisce i seguenti sotto-programmi:
1. Dafne – lotta alla violenza contro donne, adolescenti,
bambini
2. Prevenzione e informazione in materia di droga
3. Diritti fondamentali e cittadinanza
4. Giustizia penale e giustizia civile.
DAFNE
Obiettivo generale:
Prevenire e combattere tutte le forme di violenza nei
confronti di bambini, giovani e donne, che si verificano
nella sfera pubblica o privata.
Obiettivi specifici:
- assistere ed incoraggiare le ONG e le altre organizzazioni
attive nella protezione contro la violenza attraverso
attività di prevenzione e di assistenza alle vittime;
- sensibilizzare l’opinione pubblica e specifici target ai
problemi della violenza contro donne, adolescenti e
bambini;
DAFNE
Obiettivi specifici:
- migliorare ed integrare il materiale disponibile, nonché
diffondere i risultati ottenuti nell’ambito dei due
programmi Dafne precedenti a più ampie zone
geografiche, con i necessari adeguamenti in funzione dei
bisogni specifici dei target e dei Paesi interessati;
- attuare azioni di potenziamento delle persone vulnerabili
alla violenza e delle vittime, al fine di rafforzare la propria
autostima e il rispetto nei loro confronti.
DAFNE
Azioni:
1) Azioni specifiche della Commissione europea
- realizzazione di studi, ricerche, sondaggi e inchieste
- organizzazione di seminari, conferenze, riunioni di esperti, di
campagne informative per sensibilizzare i cittadini al problema
della violenza
- sviluppo e aggiornamento di siti web che trattano il tema della lotta
e della prevenzione della violenza
- preparazione e diffusione di materiali informativi in materia di lotta
e prevenzione degli atti violenti
- supporto e gestione di reti di esperti nazionali del settore
- svolgimento di attività di analisi, controllo e valutazione dei
fenomeni violenti.
DAFNE
Azioni:
2) Progetti transnazionali di interesse comunitario presentati da
almeno tre Stati membri, che prevedono:
- la realizzazione di reti multidisciplinari
- l’individuazione e la diffusione delle buone pratiche e delle
informazioni, compresa l’organizzazione di corsi di formazione,
visite di studio e scambi di personale
- attività volte ad approfondire le conoscenze degli operatori del
settore, al fine di migliorare la comprensione del fenomeno della
violenza, promuovere una politica di “tolleranza zero” nei confronti
della violenza e incoraggiare l’assistenza alle vittime e la denuncia
degli episodi violenti
- lo studio di fenomeni collegati alla violenza e delle sue origini, a
seconda dei diversi contesti in cui si sviluppa.
DAFNE
Azioni:
3) Sostegno alle attività di ONG o di altri enti attivi nel
settore della lotta alla violenza contro donne,
adolescenti e bambini
4) Sovvenzione di funzionamento destinata alla
Federazione europea per i bambini scomparsi e
sfruttati a scopo sessuale, organismo europeo attivo
nel campo delle tutela dei diritti dei bambini
DAFNE
Destinatari: autorità locali, università e centri di ricerca,
ONG, altri organismi pubblici e privati attivi nel settore
della lotta e della prevenzione della violenza nei
confronti di donne e bambini.
Stati eleggibili: Stati membri (compresi la Bulgaria e la
Romania), Paesi candidati (Croazia, Ex Repubblica
jugoslava di Macedonia, Turchia), Islanda,
Liechtenstein, Norvegia, Stati balcanici.
Stanziamento: 116.850.000 euro.
Finanziamento: Non definito.
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