astromusica - Twilight Science

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ASTROMUSICA
Le note eseguite dai pianeti
Nel nostro sistema solare, ogni pianeta esegue una nota.
Trattandosi di frequenza molto basse, le note "suonate" dai pianeti del nostro
sistema solare, risultano ben lontano dalla soglia dell'udibilità (circa ventotto
ottave più gravi delle note più basse di un pianoforte, vedi lo schema più in basso)
ed in ogni caso, il vuoto quasi assoluto che si pone fra noi ne impedirebbe la
percezione. Tuttavia, forse per una strana coincidenza, i pianeti del sistema solare
eseguono una melodia che, anche se leggermente stonicchiata, potrebbe ricordare
una delle progressioni armoniche più semplici e diffuse nella musica
(tonica,sottodominante, dominante, tonica).
pianeta
nota
intonazione
accordatura
ottava
MERCURIO
DO diesis
crescente
+33 cent
ottava -29
VENERE
LA
crescente
+10 cent
ottava -29
TERRA
DO diesis
calante
-31 cent
ottava -30
MARTE
RE
calante
-25 cent
ottava -31
GIOVE
FA diesis
calante
-13 cent
ottava -34
SATURNO
RE
crescente
+12 cent
ottava -35
URANO
SOL diesis
calante
+1 cent
ottava -37
NETTUNO
SOL diesis
crescente
+32 cent
ottava -38
PLUTONE
DO diesis
crescente
+26 cent
ottava -38
La terza colonna indica se l'intonazione del pianeta è sopra o sotto la nota
eseguita.
La quarta colonna dà un'indicazione della "stonatura" (un cent è un
centesimo di semitono).
Nella quinta colonna è indicata l'ottava d'intonazione del pianeta (nel
pianoforte, l'ottava più grave è per convenzione l'ottava -1, mentre le note
più acute della tastiera sono dell'ottava +6)
Il merito del pianeta più intonato spetta ad Urano. I più "stonati" sono in
ordine Mercurio, Nettuno e in terza posizione la Terra. Il "diapason" o più
correttamente l'intonazione media nella quale è accordato il sistema solare è
di 441,27 Hz, ciè solo cinque centesimi di semitono sopra il nostro
tradizionale LA fissato per convenzione a 440 Hz. (Cinque centesimi di
semitono di differenza sono percettibili solo da un discreto "orecchio
musicale") E' interessante osservare che nonostante i tentativi di unificare le
intonazioni delle orchestre sullo standard dei 440 Hz, ancora nel 1967 alcune
formazioni importanti (Orchestra Rai di Torino=443 Hz, Orchestra Rai di 445
Hz, Orchestra Scarlatti di Napoli 445 Hz) erano intonate con un diapason ben
più acuto del nostro sistema solare (fino a +19 centesimi di semitono sopra il
La=440)
L'armonia planetaria non è una visione irreale o in qualche modo
irrazionale di interpretare il moto dei pianeti, ma al contrario un concetto
basato su leggi fisiche. Il principio è semplice: ad ogni corpo con un
oscillazione periodica regolare corrisponde una frequenza (in oscillazioni al
secondo) e quindi una precisa nota musicale.
La formula matematica per il calcolo della nota è la seguente
dove F è la frequenza dell'oscillazione del pianeta (nel nostro caso, per
oscillazione intendiamo la rotazione attorno al sole), n(semit) è l'intervallo
musicale in semitoni a partire dal DO0, (32,70 Hz di frequenza, il Do più
grave della tastiera di un pianoforte).
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