Cefalea dopo una anestesia spinale o epidurale.

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Cefalea dopo una anestesia spinale o epidurale.
Moltissime persone vengono sottoposte ad interventi chirurgici che prevedono il ricorso ad una anestesia
spinale o epidurale. Occasionalmente, dopo queste procedure può insorgere una cefalea. Questa pubblicazione
spiega le cause, i sintomi e il trattamento di questo particolare tipo di cefalea. Per maggiori informazioni siete
pregati di rivolgervi presso il servizio di Anestesia e Rianimazione del vostro ospedale. L’ anestesista sarà lieto di
affrontare queste problematiche in modo più approfondito rispondendo alle vostre domande e fornendo tutti i
chiarimenti di cui avete bisogno.
Cosa c’è di speciale in una cefalea?
La cefalea dopo un intervento chirurgico o un parto è un fenomeno abbastanza comune. Tuttavia, dopo essere
stati sottoposti ad anestesia spinale o epidurale, si ha un rischio maggiore (0.2 – 3% a seconda delle casistiche)
di sviluppare una “cefalea post-spinale” la cui intensità dipende dalla vostra età, dal tipo di procedura e da altre
circostanze. Questo si verifica in modo caratteristico 24 – 72 h dopo una anestesia epidurale.
Solitamente si tratta di una cefalea abbastanza intensa (percepita a livello frontale o nucale) che migliora nella
posizione supina (da sdraiati) e peggiora stando seduti o in piedi. Insieme alla cefalea possono occasionalmente
comparire altri sintomi quali debolezza, cervicalgia, fastidio verso le luci intense o brillanti (fotofobia). “...E’ come
risvegliarsi dopo una grossa sbornia…”. Se siete stati sottoposti ad una anestesia spinale la cefalea tende ad
essere meno severa (ciò dipende dal calibro dell’ago utilizzato durante la procedura). Persone giovani e donne
gravide sono particolarmente a rischio di andare incontro ad una cefalea post-spinale.
Che cosa causa la cefalea?
Il cervello e il midollo spinale sono immersi in un liquido all’interno di una guaina che li avvolge e protegge. La
guaina è chiamata “dura” e il liquido “liquido cefalo-rachidiano”.
Quando si viene sottoposti ad una epidurale, viene inserito un catetere, oppure iniettati anestetici locali
attraverso un ago che viene posizionato a ridosso della dura.
Accidentalmente l’ago potrebbe trapassare la dura: la possibilità che ciò si verifichi dipende dall’esperienza
dell’anestesista e da circostanze legate direttamente al paziente (obesità, movimenti involontari durante la
procedura). Quando si viene sottoposti ad una spinale un ago sottilissimo viene deliberatamente inserito
attraverso la dura per poter iniettare l’anestetico locale all’interno del liquido cefalo-rachidiano.
Se fuoriesce troppo liquido dal buco provocato sulla dura, la pressione del liquido all’interno della dura si riduce.
In posizione eretta o seduta, questo fenomeno è ancora più marcato: la riduzione di pressione del liquido intorno
al cervello causa i sintomi caratteristici di questo tipo di cefalea.
Che cosa si può fare per trattare questo tipo di cefalea?
Il buco nella dura solitamente si chiude da solo in alcune settimane, ma talvolta può occorrere un tempo
maggiore. Il trattamento di base consiste nello stare sdraiati e assumere normali analgesici (paracetamolo o
ibuprofene). E’ necessario bere molti liquidi (alcune persone stanno meglio bevendo te o caffè) ed evitare di
sollevare pesi e fare sforzi. Una cefalea intensa che non risponde ad un trattamento conservativo necessiterà di
un “blood patch”. La procedura del “blood patch” è analoga a quella dell’anestesia epidurale e richiede circa
mezz’ora. L’anestesista preleva il Vostro sangue e lo inietta a ridosso del buco nella dura dove formerà un
coagulo che tenderà progressivamente a chiuderlo. Solitamente la cefalea scompare nel giro di 24 ore. Dopo
questo intervallo di tempo, se la cefalea persiste, può valere la pena ripetere il blood
patch ancora una volta. E’ molto raro che sia necessario ricorrere a più di due procedure di questo tipo. Dopo un
blood patch, si raccomanda di stare sdraiati sul letto per 4 ore e di non sollevare alcun peso per almeno due
giorni. Potreste aver bisogno di qualcuno che vi aiuti a casa nelle vostre normali attività quotidiane.
Quali rischi comporta ricorrere al “blood patch”?
C’è la possibilità che si possa tornare a bucare accidentalmente la dura. Il “blood patch” potrebbe non risolvere la
cefalea. In circa il 60 – 70% dei pazienti, la cefalea scompare molto velocemente. Negli altri, sebbene ci possa
essere un iniziale miglioramento, i sintomi si ripresentano velocemente.
Il blood patch può causare un livido locale e una lombalgia che dura alcuni giorni. Le anestesie epidurali non
causano lombalgie croniche. “...Sono guarito velocemente ma la mia schiena è rimasta rigida per un pò di
tempo…”
Difficoltà nell’urinare, una lombalgia severa o la perdita di sensibilità nella schiena e nelle gambe non sono
normali e dovreste contattare l’anestesista o un altro medico immediatamente. Le infezioni o gli ematomi sono
complicanze molto rare dell’epidurale, della spinale e del blood patch. Esistono trattamenti alternativi, ma
nessuno è di efficacia paragonabile al blood patch.
Questa pubblicazione è stata liberamente tradotta dai volantini editi dal RCoA (Royal College Of Anaesthetist) “Headache an
epidural or spinal anaesthetic” e “Epidural information card” a cura del Obstetric Anaesthetists’ Association. Le suddette associazioni
non sono responsabili per eventuali errori, omissioni o imprecisioni.
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