la_misurazione_del_tempo_e_stata_la_prima_scienza_esatta_dell

annuncio pubblicitario
“DOMENICHE AL PLANETARIO”
Ogni mese alla scoperta dell'universo nella "Stanza del cielo"
al Museo della Città e del Territorio
Domenica 15 febbraio 2015 ci aspetta un avvincente appuntamento
STORIA DELLA MISURA DEL TEMPO
Proseguono, con grande interesse di pubblico, le attività che il Museo della Città e del
Territorio organizza, in collaborazione con l’Associazione Astrofili Valdinievole, nell’ambito
de “le Domeniche al Planetario”.
Il prossimo appuntamento si svolgerà Domenica 15 febbraio, come di consueto alle ore
16.00, e affronterà un tema sicuramente avvincente STORIA DELLA MISURA DEL
TEMPO con relatrice Cecilia Bencini dell’Associazione Astrofili della Valdinievole “A.Pieri”.
La misurazione del tempo è stata la prima scienza esatta dell'antichità.
Per i primi esseri umani infatti era assolutamente necessario sapere quanto era lunga la
notte per capire quanto tempo occorreva aspettare prima di poter riprendere l'attività alla
luce del giorno, e questo soprattutto dopo che l'uomo da nomade divenne stanziale e da
cacciatore si trasformò in agricoltore.
Per capire e individuare un efficace sistema di misurazione del tempo iniziò a studiare il
cielo, osservando quei fenomeni naturali che avvengono a intervalli regolari come il
sorgere ed il tramontare del Sole, le fasi della Luna, il ritorno periodico di una stella o di
una costellazione, ma anche lo scorrere dei corsi d’acqua.
Doveva assolutamente dotarsi di strumenti per una misurazione più esatta possibile, e
poiché ponendo le spalle al sole aveva notato che il suo corpo produceva un’ombra, così
come accadeva per gli alberi e le cose, realizzò un primo strumento: una sorta di
meridiana.
Da questa alla clessidra, all’orologio idraulico, a quello meccanico e poi su sù fino ai
moderni e precisissimi strumenti attuali, è stato un concatenarsi di scoperte.
Ad esempio quando Galileo scoprì l’isocronismo (l’oscillazione costante) del pendolo
osservando le oscillazioni del lampadario nella cattedrale di Pisa, non solo formulò tutte le
sue rivoluzionarie scoperte sul movimento e sul tempo ma dopo un po’ di anni, nel 1641,
capì che quel movimento poteva essere utilizzato per costruire un orologio e ne disegnò
uno.
Sulla base di quel disegno il Museo della Città e del Territorio ha realizzato l’orologio
progettato da Galileo che adesso di trova nella sala a lui dedicata.
Insomma sarà un pomeriggio ricco di scoperte, decisamente da non perdere.
Dall’edizione di quest’anno le domeniche sono precedute, al mattino dalle ore 10.00 alle
ore 12.00, dall’osservazione dal vivo del cielo e del Sole.
Quindi una raccomandazione: prenotare per avere assicurato il posto per le osservazioni.
Per prenotazioni e informazioni:
Museo della Città e del Territorio - 0572/954463 www.museoterritorio.it
Ufficio Attività Culturali: 0572/ 959236 – 0572/959237
[email protected]
Associazione Astrofili 349 0753259
E.V. Ufficio Stampa Attività Culturali – Turismo e Gemellaggi
Scarica