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Savona, la stagione teatrale dell’Opera Giocosa: ecco il
programma
Martedì 20 maggio 2008
[thumb:7426:l]Savona. Tornano le stagioni del Teatro dell’Opera Giocosa di Savona,
Teatro di tradizione della Liguria. La programmazione, che vede quattro titoli operistici e
tre concerti, si sdoppierà come ormai consueto in una parte estiva, presso la Fortezza del
Priamàr di Savona, ed in una autunnale, organizzata al civico Teatro Chiabrera. Le stagioni
dell’Opera Giocosa sono rese possibili grazie all’attenzione di sostenitori istituzionali, che
affiancano il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, quali il Comune di Savona, la
Regione Liguria, la Fondazione A.De Mari, la Fondazione Carige e la Provincia di Savona.
Significative e culturalmente sempre più premianti le collaborazioni che l’Opera Giocosa
svolge ormai regolarmente con altri Enti musicali di primissimo piano nazionale. Passati i
50 anni di vita, e ricorrendo quest’anno i 30 anni di presidenza di Tito Gallacci, il Teatro
dell’Opera Giocosa ha registrato una crescita qualitativa e quantitativa il cui bilancio non
può essere che fortemente positivo risultando importante nel contesto socio-culturale della
provincia savonese.
La stagione estiva all’aperto, negli scorsi anni premiata da grandi affluenze di pubblico ed
ospitata nella sempre suggestiva piazza del Maschio al Priamàr, debutterà venerdì 20
giugno, ore 21:30, con un concerto sinfonico in occasione del 150° anniversario della
nascita di Giacomo Puccini (1858-1924) per un programma insolito che vede, oltre a
Puccini, anche pagine verdiane. Protagonista, l’Orchestra e il Coro della Fondazione
Teatro Carlo Felice di Genova, diretti dal Maestro Antonio Pirolli; Maestro del Coro, Ciro
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Visco. Continua dunque l’importante collaborazione tra l’Opera Giocosa e la Fondazione
Lirico-Sinfonica genovese.
Venerdì 27 e sabato 28 giugno, sempre alle 21:15, il grande melodramma, con l’Aida di
Giuseppe Verdi. Si tratta di un nuovo allestimento in coproduzione tra Teatro Sociale di
Rovigo, Teatro dell’Opera Giocosa, Fondazione Teatro Coccia di Novara, Associazione
“Atto Primo Rimini in Musica” e Teatro Goldoni di Livorno. Gli interpreti: Aida sarà
impersonata, alternativamente, da Katia Pellegrino e da Chiara Angella, giovani ma già
molto applaudite protagoniste di opere verdiane lo scorso anno; Radames vedrà in scena
Rubens Pelizzari e Park Sung Kyu; nella perfida Amneris vedremo Annamaria Chiuri e
Laura Brioli; quindi Dimitri Platanias (Amonasro), Enrico Turco (Ramfis), Luca Dall’Amico
(Il Re), Anna Guarnieri (la Sacerdotessa), Roberto Carli (un Messaggero). La direzione
d’orchestra è affidata a Giovanni Di Stefano, con la regia di Ivan Stefanutti, che cura anche
le scene e i costumi. In buca, l’Orchestra Filarmonia Veneta “G.F.Malipiero”; il Coro Lirico
Città di Rimini “Amintore Galli” sarà diretto da Matteo Salvemini. Le coreografi e sono
composte da Claudio Ronda (che coadiuva anche la regia) per la compagnia di danza
“Fabula Saltica”. Questa Aida si presenterà spettacolare e con un taglio registico curioso
ed interessante, per una defi nizione più moderna di “esotismo”.
Venerdì 4 luglio, ore 21:30, sarà la volta di un concerto davvero particolare. Il bellissimo
“Sogno di una notte di mezz’estate”, musiche di Felix Mendelssohn-Bartholdy per la
commedia di William Shakespeare, avrà la partecipazione straordinaria degli attoricabarettisti Enrique Balbontin e Andrea Ceccon (per questo nei programmi il famoso
“savonese” televisivo Balbontin ha ribattezzato il concerto Sogno di una notte di mezza
estate). I bravi soprani Linda Campanella e Marta Calcaterra saranno le interpreti vocali
del “Sogno”. L’Orchestra Sinfonica di Sanremo sarà diretta da Maurizio Zanini; con il Coro
Lirico e Voci Bianche “P.Mascagni” di Savona diretto da Franco Giacosa.
Ancora Verdi, le cui opere sembrano particolarmente adatte al contesto del Priamàr, con il
debutto assoluto a Savona, dove non era mai stata, dell’opera del Nabucco, il primo
clamoroso successo verdiano. L’opera sarà in scena venerdì 11 e domenica 13 luglio, ore
21:15, un nuovo allestimento frutto della coproduzione tra la Fondazione Arturo Toscanini
di Parma e il Teatro dell’Opera Giocosa. I ruoli saranno ricoperti da Dimitri Platanias, che
debutta il ruolo del titolo, Alessandra Rezza (Abigaille), Enrico Giuseppe Iori (Zaccaria),
Roberto De Biasio (Ismaele), Daniela Innamorati (Fenena), Francesca Garbi (Anna), Dario
Magnabosco (Abdallo) e Mauro Corna (Gran Sacerdote): una compagnia formata da
giovani e affermati cantanti. La regia e le scene sono di Paolo Panizza, già assistente del
grande Pier Luigi Pizzi, che ha recentemente realizzato un Nabucco scelto dalla Rai per un
Dvd. I costumi sono di Artemio Cabassi, il disegno luci è di Fiammetta Baldiserri,
assistente alla regia Federico Bertolani. L’Orchestra Sinfonica di Sanremo sarà diretta dal
tedesco Will Humburg, noto per le sue esecuzioni in enti lirici italiani come l’Opera di
Roma o il Massimo di Palermo, il Coro del Teatro Municipale di Piacenza sarà diretto da
Corrado Casati.
In autunno tornano le rarità, con il debutto, sabato 4 ottobre, alle 20:30 (e in anteprima
per le scuole giovedì 2 alle 10:30), dell’opera in un atto “L’occassione fa il ladro”, musicata
da Gioachino Rossini su un libretto di Luigi Prividali, e mai in scena a Savona prima. Gli
interpreti saranno i vincitori del “3° concorso Internazionale per cantanti lirici Franco
Alfano”, organizzato dalla Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo. La stessa orchestra
sarà diretta da Giovanni Di Stefano.
Seguirà, sabato 11 ottobre, ore 20:30, un concerto lirico-sinfonico ad opera dell’Orchestra
della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova,diretta da Giampaolo Bisanti, con il
soprano internazionale Kristin Lewis.
La stagione si concluderà con un altro debutto per Savona, con “La Clemenza di Tito”,
l’ultima opera di Wolgang Amadeus Mozart, in scena domenica 9, ore 15:30, e martedì 11
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novembre, ore 20:30, (e in anteprima scuole venerdì 7 alle 10:30).
Proseguirà in autunno l’ormai collaudato Progetto scuole diretto dal musicologo Gustavo
Malvezzi, docente al Conservatorio di musica di Como, e Maurizio Sguotti, regista, attore e
docente di drammaturgia, con cicli di lezioni, conferenze-concerti e inoltre con le
presentazioni delle singole opere, con guide all’ascolto e quant’altro sarà reputato
necessario all’accrescimento formativo nel mondo della scuola.
Di seguito il commento dell’assessore alla cultura del Comune di Savona Ferdinando
Molteni: “Dici melodramma e pensi Verdi. E al grande compositore di Busseto sarà
dedicata la gran parte del programma musicale che il Teatro dell’Opera Giocosa ha
confezionato per il pubblico savonese. ” Prosegue Molteni: “Due titoli che valgono la storia
di questo genere musicale – “Aida” e “Nabucco” – e che da soli giustificano una grande
impresa artistica e produttiva come quella realizzata dall’ente cittadino. Il pubblico
savonese ama l’opera ed è giusto continuare a soddisfare questa passione. Del resto, come
si dice spesso, se un po’ di mondo parla italiano lo si deve essenzialmente al “teatro
cantato” dell’Ottocento. Il Paese sta attraversando un momento difficile. Le risorse per la
cultura sono sempre meno e il minor apporto dello Stato non è, almeno dalle nostre parti,
compensato da un intervento di sponsorizzazione dei privati. Dunque, lo sforzo produttivo
del Teatro dell’Opera Giocosa va apprezzato ancora di più, perché realizzato in un
momento non facile. Dobbiamo tuttavia pensare e sperare che il futuro riserverà, al nostro
Paese e alla nostra città, momenti migliori. Noi, cercheremo di tirare dritto e di arrivare in
salute al “nuovo rinascimento” delle arti e della cultura che non potrà non venire. Pena il
declino definitivo dell’Italia. Rendo omaggio, dunque, alla tenacia del Teatro dell’Opera
Giocosa e al suo presidente Tito Gallacci. Rendo omaggio a quanti, per amore dell’arte e
della cultura, affrontano difficoltà e ostacoli. Ora tocca al pubblico non rendere vani tutti
questi sforzi. Ma sappiamo fin d’ora che accorrerà, numeroso e partecipe come sempre. E
gli applausi saranno la gratificazione finale e la consacrazione di tutto questo lavoro”.
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