Il cervello siamo noi e va protetto dal cancro

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THE FUTURE OF SCIENCE
La mente: essenza dell’umanità
Il cervello siamo noi
e va protetto dal cancro
Nell’ambito della settima edizione dell’annuale appuntamento
sulla scienza a Venezia, AIRC ha organizzato
l’ormai tradizionale simposio.
Quest’anno si è parlato di tumori cerebrali insieme
a William Weiss dell’Università della California
a cura della REDAZIONE
on basta studiare come
si forma il cervello fin
dalle prime fasi della
vita embrionale: bisogna anche sapere come
le sue cellule si moltiplicano per scoprire quali possono essere i meccanismi all’origine dei tumori cerebrali.
Di questo ha parlato nella speciale
sessione organizzata da AIRC, nel
corso della conferenza
mondiale The Future of
Science, promossa dalla
FUV, uno dei massimi
esperti al mondo: il neurologo dell’Università della
California William Weiss.
“È studiando lo sviluppo
del cervello nelle prime fasi
della vita embrionale che
possiamo trovare la chiave
per curare le forme tumorali che colpiscono questo organo” ha spiegato Weiss.
Durante la formazione degli
organi sono le cellule staminali, così chiamate perché,
come i semi, sono capaci di
riprodursi all’infinito, a giocare il ruolo più importante. Queste
stesse cellule, secondo le ricerche più
avanzate, sono responsabili della formazione di molti tumori solidi. “Nel
N
William
Weiss, uno
dei massimi
esperti di
tumori
cerebrali
pediatrici
20 | FONDAMENTALE | DICEMBRE 2011
caso del cervello abbiamo scoperto
che le colpevoli sono cellule intermedie tra quelle comuni, i neuroni, e le
staminali. Si chiamano cellule progenitrici e la loro funzione è fornire
nuovi elementi cellulari per il rinnovamento dei tessuti”.
Meno mutazioni
della media
Le cellule progenitrici estratte dai
tessuti tumorali umani mostrano alcune mutazioni genetiche che spiegano la loro trasformazione maligna.
“Le cellule dei tumori cerebrali
hanno bisogno di poche mutazioni
genetiche rispetto ad altri tipi di tumore. Bastano 36 mutazioni contro
101 per il tumore del seno. Questo ci
permette di creare in laboratorio modelli sperimentali dei tumori cerebrali per studiarne l’evoluzione e testare nuove terapie” spiega Weiss.
Le speranze di cura, soprattutto
per il glioblastoma (la forma più aggressiva), che costituisce da solo
quasi la metà di tutti i tumori primari del cervello (cioè che non sono il
risultato di una metastasi proveniente da un altro organo)
vengono anche
dalla manipolazio-
ne genetica delle cellule staminali e
progenitrici. Nel laboratorio di Weiss
sono state portate avanti ricerche di
successo su modelli sperimentali e la
speranza è di poter presto estendere
queste tecniche all’uomo.
Un organo particolare
Il laboratorio di Weiss è riuscito
anche a dimostrare che nella divisione delle cellule staminali, dalle quali
normalmente originano due diversi
tipi di cellule del sistema nervoso, i
neuroni e la glia, qualcosa si altera
quando compare il tumore. In sostanza si producono molte più cellule
gliali rispetto alla norma, a scapito dei
neuroni. Queste stesse cellule danno
poi origine al tumore. Non è ancora
chiaro in che modo la suddivisione alterata interferisca con le funzioni cognitive, ma qualsiasi malattia che
compromette l’integrità del nostro organo più nobile danneggia la nostra
stessa essenza, ciò che fa di ciascuno
di noi un individuo del tutto diverso
dagli altri. “Un tumore al cervello può
interferire anche con le funzioni cognitive delle persone, perché si tratta
di un organo particolare, dove non si
può agire come su qualsiasi altra
parte del corpo” ha spiegato Weiss.
“La chirurgia ha armi limitate quando
deve agire all’interno della scatola cranica e spesso, specialmente nel glioblastoma, le infiltrazioni di cellule tumorali nei tessuti sani sono tali da
rendere difficile l’identificazione dei
confini del tumore”.
Nel corso della conferenza, infatti,
Weiss ha mostrato diversi campioni
di questo tumore e ha spiegato in che
modo le cellule maligne si infiltrano
tra quelle sane, rendendo assai complessa la completa eliminazione della
malattia. Ecco perché gli studi genetici e, soprattutto, le sperimentazioni
che coinvolgono le cellule staminali e progenitrici, ovvero
l’origine
stes-
In questo articolo:
tumori cerebrali
glioblastoma
William Weiss
“
AIRC
NELLE
PASSATE
EDIZIONI
sa del cancro, aprono
nuove speranze e costituiscono una vera
svolta nell’approccio ai tumori cerebrali.
“È vero che si tratta di
tumori per fortuna rari, ma
possono
colpire i bambini,
come nel caso del
medulloblastoma,
o gli adulti, come
nel caso del glioblastoma” ha spiegato ancora Weiss. La rarità costituisce di per sé un ostacolo alla ricerca,
perché non consente agli esperti di
accumulare sufficiente materiale su
cui eseguire gli esperimenti. Per questo, interrogato al termine della conferenza su quali siano, a suo avviso,
gli interventi più urgenti per arrivare a una cura efficace, Weiss non ha
esitato a indicare il più prezioso
degli ingredienti: il networking, cioè
la capacità di condividere le informazioni e di lavorare in collaborazione con altri centri di ricerca. “Per
raccogliere i dati che ci hanno permesso di creare il modello sperimentale di glioblastoma sul quale stiamo
portando avanti
tutti i nostri test
più promettenti è
servito il lavoro
di molti gruppi di
ricerca indipendenti che hanno
studiato e pubblicato l’elenco delle
alterazioni genetiche che portano
alla malattia” ha concluso. Ora dai
suoi lavori e da quelli degli scienziati italiani che AIRC finanzia e che
studiano questo specifico tipo di tumori ci si attende una concreta speranza di cura per gli oltre 4.500 italiani che ogni anno ricevono una
diagnosi di tumore cerebrale.
Le ricerche
sulle staminali
costituiscono
la nuova frontiera
”
2005: Scienza e società. Sessione
AIRC: Il ruolo delle charities nella
battaglia contro il cancro.
2006: L’evoluzione. Sessione AIRC:
Evoluzione e cancro. Conversazione
con Edoardo Boncinelli e Giulio
Giorello.
2007: L’energia. Sessione AIRC: Le
fonti di energia e il cancro. Con
Richard Klausner e Pier Giuseppe
Pelicci.
2008: Cibo e acqua per la vita.
Sessione Airc: Cibo, durata della
vita e cancro. Con Pier Giuseppe
Pelicci.
2009: La rivoluzione del DNA.
Sessione AIRC: La genetica del
cancro. Con Pier Paolo Di Fiore,
Umberto Veronesi, Bruce Ponder e
David Livingston.
2010: I virus, il nemico invisibile.
Sessione AIRC: Virus, cancro e
terapie. Con Luigi Chieco-Bianchi,
Robin Weiss, Genoveffa Franchini,
Harvey Alter, Inder Verma.
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