Le fonti energetiche del movimento

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Energia per la vita e per lo sport
Le fonti energetiche
del movimento
Energia per la vita e per lo sport
Le fonti energetiche del movimento
Il corpo umano per compiere un’attività ha
bisogno di energia
ALIMENTI
METABOLISMO
ZUCCHERI-GRASSI
MUSCOLI
TESSUTO ADIPOSO
FEGATO
GLICOGENO
Le fonti energetiche del
movimento
L’energia necessaria alla contrazione muscolare viene fornita da una reazione
chimica: una molecola (ATP=AdenosinTriFosfato)) rompe i suoi legami e fornisce la
scintilla per la contrazione muscolare
PH
PH
PH
ATP
ADP
PH
PH
Le fonti energetiche del
movimento
L’ATP si scarica e diventa ADP (AdenosinDiFosfato)…
Come un fucile ad un solo colpo bisogna ricaricarlo per poter usarlo nuovamente
PH
PH
ATP
PH
Le fonti energetiche del
movimento
L'ATP, però, si trova nei muscoli in percentuale insufficiente
rispetto alle richieste.
Per avere sempre l’energia a disposizione per la contrazione,
quindi, l’organismo, deve continuamente provvedere a
risintetizzare (ricaricare) l’ATP.
L’ ATP, pertanto, lo possiamo paragonare ad un accumulatore di
energia, dalle capacità limitate, che deve essere continuamente
“ricaricato”
Le fonti energetiche del
movimento
La ricarica può avvenire solamente attraverso tre diversi
meccanismi fisiologici:
Il meccanismo energetico anaerobico alattacido
Il meccanismo energetico anaerobico lattacido
Il meccanismo energetico aerobico
Le fonti energetiche del
movimento
Il meccanismo energetico
anaerobico alattacido
E’ il meccanismo che permette la più veloce e semplice via per ripristinare le
molecole di ATP, grazie alla trasformazione della fosfocreatina (CP) , che liberando
energia, ricarica l’ATP.
Nonostante che la disponibilità di CP sia 5 volte superiore a quella dell’ATP, anch’essa
è limitata a far svolgere un lavoro che non sia superiore ai 10 secondi
Questo meccanismo è quello utilizzato, in campo sportivo, dagli atleti che svolgono
uno sforzo di grande potenza ma poca durata (100m, salto in lungo ,alto, lancio del
disco…)
Il meccanismo energetico anaerobico lattacido
Il meccanismo energetico aerobico
Energia per la vita e per lo sport
Il meccanismo energetico anaerobico alattacido
Il meccanismo energetico anaerobico lattacido
Con questo meccanismo viene rigenerato ATP attraverso la demolizione parziale del
glucosio, in assenza di ossigeno:
GLICOLISI
e sfrutta solo le scorte di zuccheri presenti nel sangue, nei muscoli e nel fegato
Si esaurisce nel giro di 1-2 minuti
Oltre all’ATP produce anche acido lattico (da cui il termine meccanismo lattacido). Questa
sostanza accumulandosi nei muscoli causa fatica e rende difficoltosa la contrazione
(“carne grea”).
Questo meccanismo interviene per le prestazioni sportive di chi pratica ad esempio la
velocità prolungata (200m, 400m), lo slalom speciale nello sci. Ma questa richiesta
energetica si trova , ad esempio, anche nei calciatori, pallanuotisti e rugbisti, quando
effettuano scatti massimali in rapida successione.
Il meccanismo energetico aerobico
Le fonti energetiche del
movimento
Il meccanismo energetico anaerobico alattacido
Il meccanismo energetico anaerobico lattacido
Il meccanismo energetico aerobico
Il terzo sistema è il più lento a mettersi in moto. Si chiama aerobico perché utilizza
l’ossigeno, trasportato dal sangue alle cellule, per bruciare gli zuccheri e i grassi
Questo meccanismo permette di sostenere un lavoro di lunga durata, ma a
condizione che lo sforzo richiesto sia di modesta intensità, perché l’energia fornita è
bassa ma viene data per molto tempo
Viene sfruttato prevalentemente dagli sportivi che praticano, ad esempio, ciclismo,
canottaggio, sci di fondo e le gare di atletica leggera come i 10.000 metri o la maratona.
Le fonti energetiche del
movimento
In ogni attività sportiva i tre meccanismi di rigenerazione dell’ATP lavorano insieme
per fornire l’energia all’atleta.
Se l’attività è breve ma intensa come lo sprint, tutti i meccanismi si mettono in moto,
ma la prevalenza è del sistema anaerobico alattacido
Se l’attività si prolunga oltre i 6/8 secondi, il meccanismo anaerobico lattacido
prende il sopravvento, ma lo sforzo deve diminuire per poter essere concluso.
Nel prolungarsi del tempo i meccanismi aerobici prenderanno il sopravvento,
sostenendo però uno sforzo molto meno intenso.
Le fonti energetiche del movimento
GRASSI
GLICOLISI
CP
ATP
TEMPO
ANAEROBICO ALATTACIDO
ANAEROBICO LATTACIDO
AEROBICO
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